Sweet Sweet day?, *Role Aperta*

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Mikoto Daisuke
view post Posted on 9/11/2009, 23:15






L'erba fresca sotto di lei l'accarezzava gentile. La testa inclinata all'indietro, i lunghi capelli argentei sfioravano il terreno rischiando di macchiarsi.
Gli occhi semi-aperti puntati verso il cielo limpido. Quel giorno era limpido, pulito. neanche una nuvola osava sfiorare quel cielo in quel giorno.
Chiuse completamente gli occhi lasciandosi andare. Aprì le braccia e con un lieve tonfo finì in mezzo a quella distesa verde. Non era abituata a sentire quell'aria così pulita, a sentire l'erba fresca sotto la sua pelle.
Espirò profondamente inalando quell'aria così diversa dalla sua, così diversa da quella della sua terra.
Voltò lo sguardo vedendo i suoi oggetti abbandonati distrattamente accanto a lei.
le candide scarpe sembravano brillare in mezzo a quella natura, il suo solito zainetto lasciato aperto aveva fatto scivolare via qualche trucco ma non ci badò per nulla.
Tornò a puntare lo sguardo colora ametista fuso all'ambra verso il sole.
Ci scopri il viso con una mano evitando di essere abbagliata.
Quella luce era forte per i suoi e forse anche per la sua pelle ma ormai era completamente abbandonata a quello spazio.
Si lasciò sfuggire un esile sorriso, un occasione più raro che unico.
Puntò il terreno con i gomiti issandosi con la schiena trovandosi seduta.
la maglietta nera si era ricordata di fili d'erba, i jeans chiari stavano mutando in parte colore. Il celestino si stava fondendo al verde ed al marroncino colore che, a dosso, lei non apprezzava molto.
Si raccolse i lunghi capelli racchiudendoli in una coda. Ecco, ora andava meglio.
La città era sotto di lei, la gente passeggiava spensierata ed allegra. Era giorno di mercato probabilmente, si erano fin troppe madri con i figli o nonne con nipotini.
Lei non aveva mai potuto avere questa opportunità, non sapeva cosa significava uscire con la propria mamma per andare a fare compre. Era un atto a lei sconosciuto.
Sbuffò annoiata ed in parte arrabbiata afferrò lo zainetto cercando di distrarsi. Non aveva molto voglia di vedere una scena del genere.
Afferrò il cellulare di corsa corsa premendo con forza i tasti rischiando di romperli.
Andò nelle applicazioni premendo un gioco a caso.
Sentì la musichetta partire segno che anche il gioco era iniziato. Almeno si sarebbe distratta un pò anche se era un modo inutile di usare il tempo.
Insomma, era sopra un distesa verde, poteva fare altro come correre o non so ma proprio giocare col telefonino? Ormai aveva iniziato la partita. l'avrebbe finita per poi spegnerlo, ecco, si, era decisamente una buona idea!
 
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_Shannon_
view post Posted on 10/11/2009, 22:47




Informazioni generali Nome: Andromeda
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Andromeda del Cielo Oscuro

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Dannazione,lo sapevo!

Aveva preso una giornata libera per uscire dall'Inferno,come poteva sapere che ci sarebbe stato il sole? Se c'era una cosa che la infastidiva era proprio la luce intensa che disperdeva le sue amate ombre dopo averle tinte di nero intenso a tradimento. Che astro doppiogiochista! Dopo averle illuse le distruggeva...
Assorta nei suoi pensieri cupi,la ragazza salì su un'altura allontanandosi dall'animata città per stare un po' da sola a rovinarsi l'umore insieme alle sue amate ombre. Come se non bastasse,Orochi era in missione in qualche luogo dimenticato dgli dei!

Ecco cosa succede a essere al servizio di un paranoico! Tra un po' ci manderà ai Poli!

Si avvicinò ad un albero dalle larghe fronde che l'avrebber sicuramente protetta dal sole e,in quel momento notò di non essere sola: c'era un'altra ragazza che giocava con il suo cellulare. Da quando non ne vedeva uno? Dopo la sua morte non le era più servito e non aveva più avuto molti contatti coi vivi.
 
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view post Posted on 10/11/2009, 23:01
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Anubis era da quelle parti solo di passaggio, stava infatti tornando da una missione in Turchia, aveva infatti ritirato il pacco tanto desiderato dal suo maestro, ancora non capiva il perchè non se lo fosse fatto spedire ad Asgard, dopotutto non era molto voluminoso. Comunque sia ora non aveva più importanza, dopotutto non gli era dispiaciuto farsi una vacanza gratis, il viaggio di andata era stato lunghissimo e stancante, per quello di ritorno però, disponeva di più tranquillità, per cui aveva fatto più soste, una di queste era proprio la Grecia. Sapeva di dover far attenzione, dato che quello era territorio nemico, e non doveva farsi scoprire per nessun motivo, l'aereo che l'avrebbe riportato ad Asgard partiva solo tra 2 giorni, così decise di fare un giretto turistico. Aveva lasciato la sua God Robe ben camuffata in un albergo a 3 stelle, modesto ma carino, poco fuori da Atene, ed ora stava facendo una passaggiata in una delle tante colline attorno alla città, si godeva di una visione fuori di testa da lassù, si vedeva l'Acropoli dominare su tutta la città di Atene, le vie quel giorno erano molto trafficate, con gente che andava e veniva. Anubis era contento di essere lassù, e non tra tutta quella gente, non era un asociale, ma tutta quella confusione lo irritava, non poteva procedere del suo passo, senza contare che bisognava prestare un'attenzione continua alla gente che si fermava davanti, per non parlare di quella dietro che spingeva, una cosa intollerabile per lui. Anubis fece un bel respiro:

*E' una città veramente favolosa, peccato che siamo in guerra con i Saint del Grande Tempio, anche se forse è un clima troppo caldo per i miei gusti!!!*

Fece un sorriso mentre lo pensava, una temperatura simile non si sarebbe mai verificata ad Asgard, dove quando fa caldo non ci sono più di 6-7° C, per un'attimo gli prese nostalgia per le bianche lande del suo regno. Mentre camminava vide una ragazza distesa in quel manto erboso, sembrava dormisse per quanto era tranquilla, poi inprovvisamente prese il cellulare nella borsa e cominciò a giocarci, Anubis si era soffermato per osservare quella ragazza, quando vide che appoggiata ad un albero non molto lontano da lui c'era un'altra ragazza, non la notò subito, ma poi gli parve di conoscerla.

Edited by Anubis_44 - 12/11/2009, 00:18
 
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Mikoto Daisuke
view post Posted on 10/11/2009, 23:20




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La ragazza sbuffò contrariata continuando a giocare con quell'aggeggio elettronico.
Stava continuando a vincere livello su livello. o certo, quando ne aveva voglia perdeva ed ora continuava a vincere che non voleva!
Non poteva prendere e chiudere così la partirà, non sarebbe stato giusto e corretta verso lei stessa!
Soffiò con forza scostando qualche ciocca che le era ricaduta sul volto disturbandole al visione.
No, così non andava!
Velocemente, con la mano sinistra si portò in dietro le ciocche argentate portandoli dietro le orecchie.
Con aria annoiata e quasi nervosa chiuse il cellulare infischiandosi a che livello era giunta.
COn la stessa grinta lo posò nello zaino raccogliendo le cose che era scivolate fuori.
in quel momento si accorse che non era più sola.
I suoi occhi ametista miste all'ambra si guardarono in giro con calma.
Vi era due figure a lei sconosciute: un ragazzo ed una ragazza.
il primo non sembrava essere Atheniese.
Aveva dei lunghi capelli color'oro opaco, la pelle candida quasi come la sua.
Il fisico era alto e snello ma allo stesso tempo definito.
Voltò la testa osservando la figura nascosta dietro un albero.
Anche se con difficoltà riuscì ad intravedere qualcosa.
Aveva dei capelli corti scuri come la notte,
Non sembrava essere molto alta ma a quella distanza non poteva dirlo.
Deglutì sonoramente afferrando lo zaino stringendole a se.
Bene, ora che doveva fare?!
Sentì le guance iniziare a pizzicare, segno evidente che stava per arrossire.
Uffy! proprio ora?!'
Forse era il caso di alzarsi di alzarsi ed andarsene...
No,no!
Se doveva stringere amicizia o conoscere qualcuno quello era evidentemente il piede sbagliato.
Chinò lo sguardo vedendo il terreno verde sotto di lei.
Con finto interesse lo studiò vedendo le varie sfumature verdognole che gentilmente l'accoglievano.
I rumori della città facevano da contorno anche se, a suo parere, stonavano.
-Non siete di qua, vero...?-
Domandò timidamente ai due presenti iniziando a tormentarsi una ciocca distrattamente.
Si, forse era un buon inizio quello.
-Io sono in parte Atheniese. Si, forse mi state prendendo per pazza od altro...comunque...Piacere, io mi chiamo Hotaru...-
Tentò di presentarsi anche se goffamente.
Alzò appena lo sguardo sentendo al luce darle un pò di fastidio ma non ci badò: Era curiosa di rivedere i due.
 
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_Shannon_
view post Posted on 11/11/2009, 22:45




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La giovane Specter aveva notato la presenza di Anubis,così uscì dagli alberi dopo che la ragazza ebbe terminato la presentazione e salutò il God Warrior con la mano. Poi,senza una parola,si concentrò mentre il cosmo troppo basso per essere visibile,le agitava i capelli neri come fosse vento. Di colpo un'onda d'aria intangibile si propagò da lei in circolo investendo entrambi i compagni che non avrebbero percepito niente,almeno fisicamente. Stava utilizzando infatti una visione spirituale: non fece vedere loro niente di diverso nel paesaggio,ma infuse nei loro animi tranquillità aggiungendo maggiore sicurezza in quello della ragazza che sembrava intimorita dalla loro presenza.

Ecco fatto...

Dopo averli rassicurati entrambi agendo direttamente sulle loro emozioni,si avvicinò alla sconosciuta sorridendole malgrado il suo umore quel giorno non fosse dei migliori.

Piacere di conoscreti,Hotaru. Mi chiamo Andromeda e anch'io sono nata in Grecia anche se non in questa città.

Si trattenne dal dire che vi era pure morta per non intimorirla di nuovo e dover ricominciare tutto da capo.
 
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view post Posted on 12/11/2009, 00:17
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Anubis contraccambiò la stretta di mano di Andromeda, non si aspettava di incontrarla ad Atene:

*Chissà cosa fà da queste parti? Magari sta facendo solo un giro...*

Anubis era ancora assorto nel suo pensiero, quando sentì una strana sensazione di tranquillità impadronirsi del suo animo, era una sensazione piacevole, si sentiva sereno, come non lo era mai stato, forse era opera di Andromeda, ma non ci badò più di tanto. Si avvicinò alla sconosciuta assieme ad Andromeda, e dopo aver ascoltato in silenzio la presentazione della sua amica, si presentò a sua volta:

«Piacere di fare la tua conoscenza Hotaru, il mio nome invece è Anubis, e contrariamente a voi io non sono nato in Grecia, ma bensì a Nome, in Alaska.»

Poi guardando il cielo completamente sereno, abbozzò un sorriso e rivolto ad entrambe:

«E' proprio una bella giornata oggi.. peccato che faccia così caldo.»

Anche Hotaru ora sembrava più tranquilla, non solo sembrava anche più sicura di se, mentre inizialmente sembrava intimorita e pronta a svignarsela.
 
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Mikoto Daisuke
view post Posted on 12/11/2009, 00:51




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i due giovani si presentarono.
Si chiamavano Andromeda e Anubis.
Anubis aveva dichiarato di non essere Greco, anzi, poco c'entrava con loro! Aveva detto di essere nato in Alaska.
Anromeda era Greca invece.
La giovane scossa la testa scuotendo la sua chioma argentea.
Fosse si era espressa male, aveva usato delle terminologie sbagliate.
-Ehm,ecco...io non sono nata qui...-
Confessò chiudendosi nelle esili spalle.
Poggiò il mento sulle ginocchia continuando a guardare il mercato sottostante. Il traffico era aumentato, la folla aumentava e le voci dei venditori diventavano sempre più forti per attirare l'attenzione della clientela.
-Io sono nata in Giappone, con precisione a Ube, una piccola città della prefettura di Yamaguchi.
Mia madre era Greca ma non so esattezza la città.-

Quella era la triste e dura realtà. Metà delle sue origini erano li ma non sapeva con esattezza dove!
Era partita così, senza sapere dove andare! aveva scelto Athene solo perchè era la capitale ed anche perchè la, probabilmente, si legava parte del suo futuro.
Il vento gentile si alzò accarezzandole il volto e scostandole qualche ciocca argentata dal pallido viso.
Poggiò le mani sull'erba fresca alzando il viso verso il cielo limpido.
Neanche una nuvola ancora lo accarezzava, nulla lo disturbava.
-E Voi che ci fate qui? Insomma...tu sei dell'Alaska, un pò lontano dirsi...-
Domandò ad Anubis arrossendo a pena. le capitava spesso quando parlava con persone a lei estranee.
-Insomma, L'Alaska non è vicina! Ci credo che senti caldo...-
Commentò abbozzando un sorriso anche se non le riuscì.
-E tu invece Andromeda? Come mai ti trovi qua?-
Le chiese cortesemente poggiando la guancia sulle ginocchia lasciando che i capelli si afflosciassero sul terreno.
Aveva gli occhi di un castano scuro, caldo, quasi cioccolato. i capelli corvini con sfumature bluastre. Aveva davvero dei bei capelli.
Alzò le sue ametiste puntandole sul ragazzo. I capelli erano di un biondo pallido, quasi oro e gli occhi, di un celeste quasi verde/acqua. Anche lui non scherzava in fatto di colori! E poi, aveva una pelle così chiara...
Hotaru si guardò la sua quasi comprandole. Forse lui era più chiaro.. di Sicuro, Andromeda era la più scura del trio!
 
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_Shannon_
view post Posted on 12/11/2009, 23:07




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La giovane Specter sorrise tra sé constatando il risultato benefico dell'illusione appena compiuta. Si sedette a sua volta sull'erba ma di nascosto fece prendere consistenza alla propria ombra in modo da non sporcarsi i pantaloni appoggiandosi alla nuda terra.

Io invece vorrei che ci fosse più buio!

Si schermò gli occhi dal sole,infastidita. Sperava in una nuvola passeggera che però non passò a coprirlo.

Comunque sono in Grecia solo perchè avevo voglia di rivedere il mio paese natale. Tu invece,Hotaru? Non si vedono spesso orientali da queste parti,sei forse dai tuoi parenti?

Era strano anche per Anubis trovarsi lì. Andromeda era in grado di spostarsi grazie ai portali Infernali e passare così dall'Orco a un luogo qualsiasi e viceversa,ma non le risultava che anche ad Asgard conoscessero qualcosa di simile e,soprattutto,Hotaru non ne sarebbe stata in grado.

Già Anubis,che motivo ha un God Warrior di calcare le terre greche?

Gli ammiccò guardando se la ragazza reagiva a quell'appellativo che forse non conosceva nemmeno.
 
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view post Posted on 13/11/2009, 18:49
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Anubis fu colto in contropiede dall'affermazione di Andromeda, tuttavia riuscì a destreggiarsi abilmente:

«Hai ragione Hotaru, l'Alaska non è proprio dietro l'angolo, tuttavia non vivo più lì ora, da circa un mese mi sono trasferito in una cittadina della Svezia.»

Il ragazzo fece una breve pausa, sapeva che la Specter con la sua tecnica avrebbe potuto scoprire la verità, però intendeva tenerla nascosta ad Hotaru, dato che non sapeva come avrebbe potuto reagire, così riprese:

«Sono qui in vacanza, un mio amico mi ha suggerito di visitarla, raccontandomi le bellezze di questi luoghi..»

mentre parlava il suo sguardo si spostò sull'attività frenetica della città, per andarsi a posare, infine, sull'Acropli:

«..e devo ammettere che aveva ragione, non trovate?»

Disse tornando a guardare le ragazze, Andromeda sembrava sicura di sè, certo Anubis non perceviva nessun cosmo provenire da Hotaru, ma in territorio nemico preferiva comunque prestare molta attenzione a non farsi scoprire.
 
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Mikoto Daisuke
view post Posted on 13/11/2009, 22:22




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Hotaru Kujo
Silversa Saint della Corona Boreale
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Grande fu la sorpresa quando intuì che i due già si conoscevano.
Allora era proprio vero che il mondo era piccolo.
Aggrottò al fronte quando sentì qualcosa di strano provenire dalle labbra della mora accanto a lei.
Aveva detto God Warrior...?
Aveva già sentito quel nome.
tentò di ricordare dove, tentò di scavare nella sua mente per estrarre quel nome.
Si illuminò ricordandosi dove lo aveva sentito o meglio, letto.
In un vecchio tomo della biblioteca di Tokyo!
Erano considerati dei rivali, se ricordava bene, dei Saint.
Erano anche loro Cavalieri ma aveva giurato fedeltà al dio Odino.
Alzò il capo pallido verso l'Americano che le stava parlando.
Aveva confermato la sua teoria che l'Alaska era tutt'altro che vicino alla Grecia.
L'aveva informata che era qua per una vacanza. Annuì decidendo di stare al loro gioco, se così si voleva definire.
Finalmente, una nuvola solitaria coprì il povero che fu costretto a ritirarsi per un pò.
meno male, troppo sole poteva farle male.
-Vedi Andromeda. Si, sono qua per cercare dei miei parenti se vogliamo dirlo in questi termini.
Io purtroppo, non ho conosciuto mia madre e fino a qualche mese fa, neanche sapevo il suo nome.
Così, dopo aver scoperto nome, cognome e nazionalità, sono voluta venire a vedere la mia seconda terra di origine, cioè la Grecia.-

Rispose ad Andromeda gentilmente cercando di sfamare la sua curiosità.
-Stavo per chiederti se non avevi freddo in Svezia ma credo, che sia più calda dell'Alaska.-
Confessò abbozzando un sorriso imbarazzato.
-Come mai Odino?-
Chiese questa volta curiosa.
Insomma, sapeva che loro preferivano stare in luoghi freddi come, per l'appunto, la Svezia o paesi Nordici come il dio odino regnava.
-E tu come vai a sapere quel nome?-
Domandò alla mora seduta accanto a lei.
Insomma, lei lo sapeva perché aveva studiato ed era diventata una Silver Saint ma lei? Lei come conosceva i God Warrios? Si chiamavano così se non ricordava male ma poteva pure sbagliarsi.
Che cosa strana, su tre, due sicuramente erano Cavalieri.
Lei dell Corona Boreale e Anubis...Anubis...Bhe, era un God Warrios ma sconosceva la sua armatura.
A lei sembrava strano ma forse era solo una coincidenza.
E se anche Andromeda fosse stata un cavaliere...? Nooo! Impossibile!

Edited by Mikoto Daisuke - 13/11/2009, 22:49
 
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_Shannon_
view post Posted on 14/11/2009, 23:36




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Andromeda accolse con un sorriso il dubbio che percepiva nell'anima di Hotaru. Era abbastanza sveglia da farsi venire il dubbio su come la Specter conoscesse la natura dei God Warriors. La ragazza si strinse nelle spalle con aria di falsa innocenza.

Lavoro.

Ammiccò ad Anubis per fargli comprendere che ormai potevano anche gettare la maschera: non aveva senso proseguire quella farsa dato che la giovane orientale aveva compreso.
Ringraziò in cuor suo la nuvola che aveva coperto quello stupido sole che rovinava le sue meravigliose ombre e la disturbava a tal punto. Non che fosse una vampira,ma preferiva di gran lunga agire nel buio. Pizzicò l'ombra di Hotaru con due dita e la sollevò da terra con noncuranza,come se fosse normale.

Carina! Si modella bene,potrei farci qualcosa di bello.

Le sorrise gentilmente rimettendo lasciando l'ombra che,dopo essere rimasta qualche istante staccata dal suolo,si adagiò di nuovo a terra ruotando su se stessa aggraziatamente.
 
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view post Posted on 16/11/2009, 02:01
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Anubis notò il gesto d'intesa dell'amica Andromeda, in più dalle parole di Hotaru si evinceva che ormai era molto vicina a scoprire la verità, così il God Warrior decise di gettare la maschera:

«A quanto pare ci hai scoperto... tanto vale che mi presenti come si deve..»

Fece una breve pausa, in cui ne approfittò per fare un gesto d'intesa all'amica, per comunicarle di aver capito, poi riprese:

«Il mio nome celeste è: Anubis God Warrior di Alpha Ursae Major, cavaliere fedele al potente dio Odino, che regna sovrano nelle lande fredde e deserte del Nord!! Mi chiedi perchè proprio Odino?»

Mentre poneva la domanda ad Hotaru, Andromeda si mise a giocare con l'ombra di quest'ultima, per poi posarla nuovamente a terra, Anubis rimaneva sorpreso tutte le volte dall'abilità della Specter, era qualcosa di sorprendente, abilit che nel loro combattimento amichevole gli aveva giocato non pochi scherzetti, ma non era questo il momento di parlarci, così tornò a rispondere alla ragazza:

«Ti potrei dire una decina di motivi per spiegarti la mia fedeltà ad Odino, ma temo di annoiarti, così ne citerò solo due: i miei antenati provengono da Asgard e gli erano molto fedeli, inoltre mi ha donato delle vestigia affinchè proteggessi la sua terra. Ma dimmi come facevi a conoscere la mia stirpe? Qualcosa mi dice che anche tu sei un cavaliere, dato che riesco a percepire del cosmo provenire da te, anche se stai cercando di reprimerlo!!»

Così dicendo sperava che anch'essa gettasse la maschera, anche se il suo cosmo era simile a quello di un Saint di Athena, che aveva incontrato tempo fa, e con cui aveva anche duellato, e se aveva ragione questo significava che erano rivali, anche se la ragazza non sembrava avere intenzioni ostili, ora che il ragazzo del Nod le aveva rivelato la sua vera natura.
 
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Mikoto Daisuke
view post Posted on 16/11/2009, 19:57




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Hotaru Kujo
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La mora le aveva risposto che conosceva il nome dei God Warrios per lavoro.
Da quella risposta, dedusse che lei era un cavaliere ma non sapeva dire di che cosa.
Era pronta a risponderle ma sentì un brivido freddo lungo la schiena.
Si voltò tentando di capire come mai e quasi sobbalzò vedendo che Andromeda stava...stava giocando con sua Ombra?!?
Sgranò gli occhi sentendole dire che avi avrebbe fatto qualche lavoretto.
Che...che diavolo era?!?
Si voltò preoccupata verso il biondo notando che era parzialmente tranquillo a quella visione.
Gentilmente, la mora le rimise l'ombra a posto. Ok, qualcosa non andava...
Puntò la sua ombra con il dito ma non si muoveva. Cioè, imitava i suoi movimenti come sempre ma non si sollevava.
-Che...che cosa sei...?-
Chiese preoccupata. Mida doveva spaventarsi?!?
Nel frattempo, Anubis le aveva risposto presentandosi come si doveva. nome, cognome, titolo da cavaliere ed armatura.
Da quel che aveva capito, la sua famiglia era devota ad Odino da generazioni per cui, non doveva stupirsi della sua scelta.
Espirò scostandosi la solita ciocca dal vivo pronta a rispondere all'ultima affermazione del God Warrios.
-Bhe....dunque... io sono Hotaru Kujo, Silver Saint della Corona Boreale.
Si, anche io sono un cavaliere ma ho giurato fedeltà alla dea Athena, protettrice di questa terra e di suoi abitanti.-

Puntualizzò abbozzando un timido sorriso.
-Noto che voi già vi conoscete.-
Constatò indicando i due: Andromeda ed Anubis.
Però forse era solo una sua impressione...
 
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_Shannon_
view post Posted on 16/11/2009, 21:01




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Notando l'espressione incredula di Hotaru,la ragazza scoppiò a ridere.

Cosa sono mi chiedi? Un cadavere.

Effettivamente era vero anche se ancora poteva camminare,respirare e comportarsi come se se fosse stata viva. Non se ne vergognava ma anzi,considerava la cosa come un'esperienza in più rispetto agli altri e,soprattutto,si sentiva fiera di essere stata scelta per usufruire di una seconda vita: non era una cosa che capitava a tutti.

Sono Andromeda,Specter del Cielo Oscuro. Ho giurato fedeltà a Hades poichè mi ha regalato la possibilità di riscattare la vita schifosa che un incidente d'auto mi ha strappato in cambio solo di protezione. Non potevo certo rifiutare!

Si strinse nelle spalle fissando l'ombra di Anubis senza però darle vita.

La mia abilità consiste nel controllo delle ombre di qualunque natura.

Poteva utilizzare anche le illusioni,ma le piacevano di meno,perciò non le menzionò anche per evitare che una possibile nemica scoprisse troppo sul suo conto. Rispose infine all'affermazione di Hotaru.

Si,ci siamo conosciuti ad Asgard e abbiamo anche combattuto!

Si voltò verso il God Warrior sorridendogli,memore del giorno in cui si erano vicendevolmente messi alla prova.
 
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view post Posted on 16/11/2009, 23:14
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Anubis contraccambiò il sorriso di Andromeda, si ricordava perfettamente il loro duello, la ragazza era riuscita a metterlo in difficolta, la sua abilità nel controllare le ombre era superba:

«Già... è stato un grande scontro!!»

Disse con aria compiaciuta, la ragazza era stata una valida avversaria, poi tornò a guardare Hotaru, la sua espressione sembrava ancora più incredula di prima, evidentemente scoprire che Andromeda era morta, e poi era stata resuscitata da Hades la doveva aver scioccata, dopotutto una reazione comprensibile, non capita tutti i giorni di incontrare una persona resuscitata. Il modo di esprimersi dell'amica a volte era un pò freddo, e forse questo aveva contribuito ad incrementarne l'incredulità; tuttavia la Silver Saint apparte lo chock della rivelazione, non sembrava preoccupata di trovarsi in compagnia di due rivali, potenzialmente pericolosi, chissà, probabilmente aveva capito che non avevano cattive intenzioni, comunque sia il God Warrior non ne aveva nei suoi confronti. Poi incuriosito le pose una domanda:

«Silver Cloth della Corona Boreale eh? Mi sembra di averne già sentito parlare, non è forse legata alle energie fredde?»

Nella sua mente riafforò un ricordo, a palazzo gli avevano parlato dei cavalieri di Athena, ed era venuto a conoscenza che alcuni di loro possedevano tali facoltà, ed uno di essi doveva essere il custode di quelle vestigia, se non si ricordava male.
 
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