Violet di Mandragola

Violet è una spectre infelice da sempre, non ha mai conosciuto la gioia di vivere ma solo abbandono e spesso crudeltà. Abituata alla solitudine, tende all'isolamento e il lavoro di squadra non fa per lei; é stata abituata a dipendere unicamente da se stessa e non ha fiducia in nessuno. In fondo si tratta di una ragazza difficile ma non davvero malvagia, si può dire che le circostanze l'hanno indotta a essere così com'è ora e Hades ne ha ben approfittato per fare di lei una sua serva devota ma lei agisce così solo perché non conosce altro modo di pensare.

~ Background ~

Violet è un'orfana che ha sempre vissuto col suo tutore e maestro; l'uomo la trovò abbandonata in un cestino di vimini sulle rive del fiume Reno in Germania e la tenne con se. Si trattava di un uomo spietato e sanguinario ma la vicinanza con la piccola orfana lo rese lievemente meno duro; le diede il nome di Violet per via dell'intenso colore dei capelli e degli occhi, la riteneva diversa dagli altri bambini e con il tempo cominciò a capire di aver tra le mani una creatura dotata di poteri simili ai suoi.
Negli anni dell'infanzia la bambina crebbe con una severa istruzione che le venne impartita da una specie di tutrice assunta dall'uomo che viveva in uno sfarzosissimo castello bavarese, era spesso rimproverata e raramente le era concesso il lusso di giocare come tutti i bambini normali. Infatti lei non era una bambina normale e ben presto diede segni di arcani poteri che destarono l'interesse dell'uomo che la osservava senza farsi notare.
La bambina cresceva timida e silenziosa, poco amante della compagnia preferiva rintanarsi nella sua stanza da sola in compagnia dell'unica bambola che aveva e dei suoi amati libri; finalmente a sette anni decise di chiedere al patrigno come mai si assentasse spesso e perché fosse pieno di cicatrici. Lui sorrise malignamente poi le disse solo di seguirlo e aprì una specie di varco da cui provenivano rumori sinistri e agghiaccianti; lei esitò ma poi fece un passo in avanti poi non capì più nulla.

- Benvenuta all'Inferno. -

Adesso davanti a lei c'era sempre il patrigno ma questa volta era diverso, sembrava quasi un fiero e prode guerriero.. Tuttavia la bambina non aveva idea di cosa fosse quel posto ma ben presto comprese di essere davvero finita all'inferno. Stranamente non aveva nessuna paura anzi, le pareva persino un luogo piacevole forse perché lì non vedeva più spesso il patrigno, che le si presentò come uno degli Spectre di Lord Hades, precisamente lui era Andros di Madrake.
Non uscì più da quel luogo per ameno dodici anni e ad un certo punto lui prese ad addestrarla, non la voleva tra i piedi a gironzolare per il cocito e la sottopose a durissime prove ma sempre tenendola in isolamento; stranamente lei non ebbe nulla da ridire nemmeno quando la picchiava perché non riusciva a fare alcuni esercizi. Questo capitò sempre più di rado finché un giorno lui sparì: da lei venne una certa Pandora che le disse che era stato mandato in missione da Lord Hades e che lei avrebbe dovuto sottostare ai suoi ordini.
Non rivide più Andros per più di tre anni ed era al tramonto dei diciotto anni quando ricomparve; era cambiato, troppo tanto che quando la vide non la riconobbe quasi neanche come sua figlia adottiva. La ragazza non volle ammetterlo ma era terrorizzata all'idea di doversi trovare sola con lui, aveva uno sguardo molto strano e, passato qualche mese, cominciò a capire che colui che aveva sempre idolatrato altri non era che un'essere arrogante e senza scrupoli oltre che senza pudore. Evidentemente si era incapricciato di lei che adesso era una donna sia fisicamente che mentalmente, e una notte cercò di far valere su di lei quelli che riteneva fossero i suoi diritti, senza contare il fatto che non era più una bambina. Non si sarebbe mai aspettato che rifiutasse le sue poco garbate avances, e quando comprese che diceva seriamente la colpì; purtroppo per lui aveva scordato quanto Violet fosse dotata nell'arte del combattimento e ben presto cominciò quella che divenne una lotta all'ultimo sangue. La ragazza aveva imparato a padroneggiare il cosmo in maniera eccellente durante la sua assenza e in breve si ritrovò in svantaggio.
Solo che lei non riusciva lo stesso a scagliare il colpo decisivo per ucciderlo e lui ne rideva, dicendole che si sarebbe ben approfittato di lei prima di ucciderla come meritava. Qualcosa nel suo piano però andò storto: di colpo la surplice di Mandrake si staccò da lui sotto lo sbigottimento generale di entrambi e si frappose tra il colpo e la ragazza scomponendosi su di lei designandola come sua legittima padrona.
Andros era a dir poco furibondo ma questa era per lui la fine, infatti Violet finalmente raccolse il coraggio a due mani e lo colpì mortalmente. Rimase a guardare il corpo esplodere letteralmente e poi si guardò di nuovo avvolta in quell'armatura che da sempre era appartenuta al maestro e di colpo apparve di nuovo quella Pandora, la sacerdotessa di Lord Hades che le spiegò la situazione.
A quanto pareva il Dio degli Inferi non aveva gradito il radicale cambiamento del suo sottoposto e aveva designato lei come degna erede di quella surplice ed ora voleva sapere se sarebbe rimasta con lui contro la feccia umana.
Violet non ebbe alcuna esitazione e accettò in chinandosi alla donna in segno di rispetto e totale obbedienza: non era mai stata felice nel mondo esterno, nessuno l'aveva mai accettata salvo lui, Lord Hades, a cui lei votava ora tutta la sua vita anche se non si rendeva conto che era solamente perché non aveva mai conosciuto la vera felicità.
Da quel momento la Stella del Cielo Ferito tornò a risplendere ma non lei, la sua guardiana, i cui splendidi occhi color ametista rivelavano quanto fosse fuori posto negli Inferi anche se non se ne rendeva conto. Forse un giorno, chissà...

~ Maschera e onde soniche ~

~ Sonic Death Mid ~

~ Big bang Power darkness ~

~ Darkness light ~

~ Dark Exsplosion ~

~ Sonic ~

~ Vortex ~