Oltre le tenebre dell'Ade

« Older   Newer »
  Share  
view post Posted on 9/11/2009, 15:57
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:





Legenda: Pensato Parlato




image





Il panorama che si estendeva al di là di quel vetro era semplicemente incantevole, Violet mai aveva visto prima d'ora un panorama del genere e di sicuro in Ade non ne esistevano; era proprio la prima volta dall'infanzia che si trovava nel mondo dei vivi ma non aveva potuto fare diversamente visto che l'ordine era quello di controllare alcune cose a Parigi. Forse c'erano dei dissidenti ma la ragazza non ne aveva trovato traccia e adesso non era riuscita a resistere all'idea di rimanere nel mondo che tanto aveva odiato anche solo per alcune ore. Era pomeriggio ben avanzato quando entrò in quella specie di Café che offriva anche una nutrita pasticceria: si era vestita in modo elegante anche se era rimasta molto imbarazzata dal modo in cui la gente la guardava, e non certo per quel semplice vestito scuro dalle fattezze eleganti. No, erano i suoi tratti orientali ad attirare maggiormente l'attenzione e pochi non la osservavano; per fortuna in quel locale era riuscita a trovare posto in un angolo un pò in disparte, le occhiate la innervosivano ma dentro di sé non poteva negare un senso di eccitazione al pensiero di poter essere libera per qualche ora davanti a quella coppa di gelato riccamente guarnita. Le faceva strano vedere molti bambini ridere e scherzare allegramente, lei non aveva mai avuto modo di farlo e raramente aveva visto la luce tranne quella artificiale.
Che importava, era l'Inferno il suo mondo ormai e non c'era modo né motivo di cambiare le cose, però doveva ammettere che era piacevole dedicare qualche ora solo a sé stessa indipendentemente da tutto quello che era stato, in quel momento era solo una ragazza e come tale voleva comportarsi.


Nome ~ Violet Liang, Post 1 .
Status Fisico ~ Ottimo
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Verde
Tecniche Utilizzate ~ ~
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~ La Vio si presenta con un vestito tipo così ma i capelli sciolti xd

SPOILER (click to view)
image

 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 9/11/2009, 21:59




SPOILER (click to view)
Parlato
"Pensato"


Ero arrivato ormai da qualche settimana. Avevo viaggiato in lungo e in largo il mondo, ma nulla mia aveva più impressionato di Parigi.

Oh, Paris, Paris

Volteggiavo come un matto fra le strade affollate della capitale. Erano anni che non mi sentivo così libero, così vivo. Avevo perso troppo tempo, avevo rinunciato a vivere, quanti bei ricordi, quante belle stagioni passate tra quelle vie.

Fischiettavo e volteggiavo, dovevo sembrare un matto agli occhi della gente, ma poco importava, l'importante in quel momento ero solo io, dovevo sgomberare la mente, liberarmi da ogni negatività.

Quanto è bella parigi in autunno ...

Le foglie degli alberi caduchi danzavano insieme a me in un'infinità di duetti, le musiche dei venti tra le loro fronde che accompagnavano a suon di musica i miei passi.

Vivevo quei pochi istanti di libertà come un bimbo alla riscoperta di un gioco ormai dimenticato. Sognavo, sognavo continuamente di essere ancora vivo, di sentirmi diverso, a tratti comune. Mi mancava troppo l'essere uomo, ero stanco di servire, di fare il cavaliere, preferivo far baldoria e quale città era più magica di Parigi in quella stagione.

Sentivo l'aria frizzante, si respirava bell'epoque e Bohemien ovunque in quel magico tumulto di odori e suoni. Attraversavo come un fanciullo le ampie vie degli Champs Elysees, vestito a tutto punto come un francesino di quegli anni passati. Di certo nel mio completo non poteva mancare il baschetto scuro, la barba incolta e quello strano desiderio di non dover assolutamente apparire per quel che ero, almeno per una volta. Non ero più Nime, cavaliere d'oro ma soltanto Nime, un uomo.

Passeggiavo senza sosta, vivendo ogni attimo, per le vetrine di quegli splendidi locali. Le persone frettolose camminavano lungo le strade, i suoni di macchine, lo smog,, era tutto così vero, così vivo. A volte non si degnavano neanche di ciò che avevano attorno, ma a me questo piaceva, non ero nessuno di importante, ero soltanto uno delle masse.

Era pieno di cappelli in quelle vetrine, avevo già fatto shopping,, ma desideravo sempre avere qualcosa, dovevo comprare, spendere, ero preso dalla frenesia di dover comprare il mondo intero.

Ottima idea!!

Ero estasiato da quella visione. Un tipico Cafè parigino, proprio uguale a quelli che avevo visto soltanto per cartolina. Le deliziose leccornie che vedevo dalla vetrina mi costringevano ad entrare, come mosso da una forza misteriosa, da un desiderio di assaporare ogni cosa.

Entrai aprendo la porta di legno con una piccola vetrata colorata che rappresentava un'immenso giardino dell'eden. Era strano che in una cosa così piccola l'uomo sia riuscito a trovare uno spazio su cui rappresentare l'infinito.

L'enorme bancone che mi trovai davanti mi lasciò senza parole.

Questo è il paradiso

Esclamai nel più raffinato francese che riuscii a sfoggiare. Non era facile per me parlare quella lingua. Anni e anni vissuti in grecia avevano trasformato completamente il mio modo di parlare cambiandone anche l'accento. Mi avvicinai al bancone quasi immediatamente. Ero indeciso, non sapevo cosa scegliere e la cameriera continuava a fissarmi, ero alle strette, avevo affrontato parecchie decisioni nella mia vita con una sicurezza ineguagliabile, ma in quel momento ero perso, una decisione più grande di me.

Prendo quello!

Cè l'avevo fatta, finalmente, avevo scelto quello che più desideravo. Un'enorme coppa gelato ricoperta di una squisita colata di cioccolato fuso. Che delizia poteva essere, persino le guarnizioni erano così fini, così precise, non vedevo l'ora di assaporala tra le mie fauci.

"Bene, forse è il caso che mi metta in disparte"

Presi il vassoio, non credevo che potesse pesare così tanto, era strano non poter utilizzare il cosmo, ma in quel momento l'incognito era troppo importante. Non volevo di certo rovinare la mia vacanza. Mi diressi verso un angolo della saletta. C'erano diverse persone lungo il corridoio tra il bancone ed i tavoli ed a stento si riusciva a passare.

Camminavo urtando di qua e di la i commensali scusandomi quasi ad ogni passo. Ero quasi riuscito ad arrivare in un unico posto libero, c'era una signorina molto graziosa seduta li accanto, avrei approfittato per fare due chiacchiere con lei se fosse stata disposta, ma la fortuna non è mai stata dalla mia parte, proprio nell'istante in cui riuscì a raggiungerla, inciampai nel piede di una sedia su cui era seduto un uomo.

Vassoio e gelato volarono come mai avevo visto volare piatti di quella portata. Le lacrime mi bagnarono gli occhi guardando lo spreco che avevo causato, mentre il mio desiderio andava svanito verso gli abiti di quella graziosa ragazza, che difficilmente mi avrebbe perdonato per l'accaduto.

Caddi a terra sopra le mie braccia e rimasi li, più per il rossore che per il dolore. Ne avevo combinata un'altra delle mie, come potevo essere così idiota, come potevo essere così imbranato.

Scusate

Esclamai con un filo di voce ma mettendoci tutta la commozione possibile.
 
Top
view post Posted on 9/11/2009, 22:54
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:






Legenda: Pensato Parlato




C'era molta gente in quel locale, Violet si sentiva leggermente a disagio anche se passati i primi momenti nessuno la fissava più così apertamente, ciò le procurò un'ondata di sollievo mentre deglutiva. Quel gelato era a dir poco delizioso
, non aveva mai assaggiato nulla di tanto squisito e pensò che era un peccato che nell'averno non ci fosse nulla di paragonabile a ciò.
Con tutto ciò era una scoperta quel nuovo mondo, le pareva quasi di essere rinata
anche se non era mai morta, un pò come vivere una nuova partendo però già da grande. Ammirava con piacere la gente che entrava, quello che facevano e scoprì che erano molto differenti da quelli che vedeva continuamente nel mondo dei morti.
Con un sospiro posò il cucchiaino a lato della coppa; la sua attenzione venne destata da qualcuno che cercava di farsi largo tra la folla anche se sul momento non capì se fosse proprio diretto verso di lei o fosse un caso. Di certo comprese solo all'ultimo istante quello che stava per succedere e riuscì a evitarlo solo in parte.. Osservò il gelato sul suo vestito, irrimediabilmente rovinato; levò dalla pelle i resti di quel diastro e sorrise. Poi vide che era ancora per terra allora si alzò

.

Non preoccupatevi, vi siete fatto male?



La voce della ragazza era argentina e ricordava un pò un campanellino d'argento, era anche lievemente divertita ma gli stava porgendo la mano per aiutarlo a rialzarsi; le era venuto istintivo e poi non era arrabbiata al contrario, sorrideva.



Nome ~ Violet Liang, Post 2 .
Status Fisico ~ Ottimo
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Verde
Tecniche Utilizzate ~ ~
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~


[/QUOTE]

 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 10/11/2009, 00:01




SPOILER (click to view)
Parlato
"Pensato"


Ero ancora riversato a terra, le mie braccia che mi reggevano quasi a voler fare delle flessioni. Rimasi immobile ancora per qualche attimo con il volto rivolto verso il basso cercando di scomparire in quel momento, poi una voce, era qualcosa che non avevo mai udito prima, sentivo come delle campane nel cervello, la loro musica così soave, accogliente ...

Alzai lo sguardo e mi rivolsi verso quella voce che cercava di tranquillizzare il mio animo. La vidi, non era la prima volta che la vedevo, avevo già posato il mio sguardo su di lei, ma in quel momento sembrava tutto diverso. Ero a disagio e questo non potevo nasconderlo, l'avevo fatta veramente grossa, ma i suoi occhi puntati sopra di me mi facevano arrossire. Cercavo in tutti i modi di reggere il suo sguardo ma irrimediabilmente perdevo la forza d'animo. Era strano, come mai mi succedeva tutto questo.

"Una fata"

Pensai continuando ad osservarla. Passavano i miei occhi lungo tutto il suo corpo, i suoi piedi erano così piccoli, finemente racchiusi in un paio di decollette scure che terminavano con un fine tacco. Le sue gambe così provocanti, facevano bruciare in me un desiderio di passione sfrenata.

"Paris, la città dell'amore"

Era vero quello che si diceva, avevo la conferma proprio davanti ai miei occhi. Qualcosa di magico riempiva l'aria ed ogni attimo sembrava diventare infinito come la distanza che mi separava da lei. Salivo ancora percorrendo quelle fini e lunghe gambe, sottili e dalla carnagione ambrata, erano i suoi occhi che mi avevano colpito maggiormente, ma dovevo ammettere senza ombra di dubbio che la ragazza aveva anche altre armi di seduzione oltre a quelli. Un vestito da togliere il fiato, elegante, anche troppo per quell'ambiente così normale. Avrei potuto aspettarmi un vestito del genere all'opera, o in locali un pò più rinomati, ma lei era qui, era qui per me, sentivo il suo profumo pervadermi nelle narici fino a stregarmi il cervello.

"Come, come può essere?"

Le voci delle persone li attorno sembravano diventare un coro cupo che andava sciamando nella mia mente fino a cogliere quella singola immagine della ragazza che di fronte a me catturava ogni mia attenzione.

"CAZZO"

L'amara realtà era tornata a farmi visita. Mi ero dimenticato per un'istante di essere ancora disteso a terra, le persone intorno a me che continuavano ormai il loro pasto e le loro chiacchiere come se non fosse successo nulla, ed io ero ancora li a fare la figura del ridicolo. Mi alzai di scatto andandomi a prostrare nuovamente ai piedi di quella donna sconosciuta che stava diventando per me motivo di imbarazzo.

Chiedo gentilmente perdono Mademoiselle, sono totalmente desolato

Ero completamenteme mortificato, in quella situazione proprio non sapevo cosa fare, dovevo in qualche modo rimediare, ma come? Mi girai intorno in cerca di qualcosa, qualcosa con cui poter almeno farmi perdonare, ma niente. Poi i miei occhi si fermarono su di un vaso, uno splendido vaso di fine '800 completamente lavorato. Degli splendidi fiori uscivano da esso andandosi a riversare sopra il bancone. Ne presi uno, uno splendido tulipano giallo, il lungo stelo ed il fiore appena dischiuso dimostravano quanto bella potesse essere la natura. Glielo porsi senza indugio come primo gesto per farmi perdonare dall'accaduto.

Mi dispiace signorina, posso in qualche modo farmi perdonare?

 
Top
view post Posted on 10/11/2009, 15:43
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:






Legenda: Pensato Parlato




C'era decisamente qualche cosa di strano in quella situazione, Violet sentiva una strana sensazione avvolgerla quando quel ragazzo la guardò e poi si chiese come aveva potuto mantenere l'equilibrio sotto quello sguardo intenso. Probabilmente era tutta colpa sua, non era avvezza a stare a contatto coi vivi e adesso si sentiva un pò a disagio, ma non per colpa di quel ragazzo. Si chiese se per caso non si fosse davvero fatto male e si vergognasse a dirlo anche se non le pareva probabile; esitò un istante, incerta su come esprimersi in quella situazione. Per fortuna nessuno stava badando a loro così non doveva preoccuparsi di fare per forza una buona impressione, stava per chinarsi e aiutarlo a rialzarsi quando lo fece lui. Lei fece un leggero passo indietro, forse per riprendere il controllo della situazione e sorrise anche se arrossì leggermente quando si vide porgere quel fiore.



Io.. Grazie, non dovevate, davvero.. Non avete proprio nulla da farvi perdonare...



Non era tanto il fiore ad averla imbarazzata, in vita sua nessuno le aveva mai fatto un regalo e questo era senza dubbio il più delicato e fine tra tutti quelli che avrebbe potuto ricevere. C'era qualcosa che andava ben al di là del regalo, improvvisamente stava scoprendo che in quel mondo che avrebbe dovuto odiare c'era anche un pò di gentilezza riservata a lei. Non si era mai nemmeno immaginata di poter ricevere un regalo perciò sorrise al ragazzo per fargli capire che non doveva davvero preoccuparsi e riprese la parola in modo un pò impacciato.



E' proprio bellissimo, vi ringrazio..



Ma dubitava che avrebbe capito davvero, nessuno poteva comprendere a meno di non leggerle nell'anima e vedere che vita vuota e triste avesse condotto fino a quel momento e come non ci fosse stata nemmeno un'occasione per provare qualcosa di simile a quel momento. In aggiunta a questa scoperta c'era da ammettere che pure lui sembrava un tipo molto interessante a livello estetico tanto che la ragazza perse la cognizione del tempo mentre rimaneva imprigionata nel suo sguardo. Non si accorse del tempo che passava e si chiese per quanto tempo aveva continuato a fissarlo come una sciocca sentimentale; scrollò la testa per riprendersi da quell'incantesimo poi, per evitare di arrossire più del previsto e del dovuto, prese un fazzoletto per cercare di togliersi quel gelato di dosso anche se era palese che l'abito era ormai rovinato. Qualunque altra donna avrebbe probabilmente strillato al solo pensiero ma a lei importava meno di zero.



Siete.. Siete di qui?



Non si rese quasi conto di aver fatto quella domanda ma alla fine la curiosità aveva vinto, anche se sperava che non si vedesse che aveva cercato un pretesto per fare un pò di conversazione con lui. Era sempre meglio che parlare con quell'insulso di Zellos!





Nome ~ Violet Liang, Post 3 .
Status Fisico ~ Ottimo
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Verde
Tecniche Utilizzate ~ ~
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~



 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 10/11/2009, 16:55




Post III
image




Personaggio: Nime
Armatura: Gold Saint dell'Ariete
Energia: Blu
Scheda: [+]

Stato Psicologico: imbarazzato
Stato Fisico: impacciato
Stato Armatura: non indossata








Era dolce, un angelo caduto dal cielo per deliziare il mio animo con il suo incantevole viso. Non avevo mai incontrato una persona che mi trasmettesse così tanto, neanche Atena era in grado di catturare così intensamente ogni mio pensiero, ogni mio attimo. Era tutto così diverso, il mistero che racchiudeva il mio cuore sembrava essersi svelato in un istante, avevo messo a nudo tutto me stesso nonostante gli strati e strati di tessuto che separavano quello sguardo indagatore dal mio spirito.

Ne avevo affrontate molte di prove in vita mia, ma decisamente quella era la più importante. Ero sempre stato imbarazzato con le ragazze, decisamente imbarazzato, la maggior parte dei miei coetanei mi aveva anche sempre preso in giro trattandomi come uno sfigato. Una vita passata ad inseguire un sogno, un sogno meraviglioso che fino a quell'istante non si era mai palesato ai miei occhi.

"Finalmente"

Pensai senza indugio, una strana sicurezza si era impadronita di me, come se il desiderio di avere quello sconosciuto tesoro fosse ancora più forte di qualunque mio imbarazzo. Riuscivo a nascondere bene ciò che in realtà provavo, almeno con le parole e con i gesti, ma il mio rossore sul viso non sembrava altrettanto mimetizzato.

"Diamine, ora si accorgerà che sono un idiota e di certo mi lascerà qui, solo come un cane"

Mi era successo più e più volte, forse perchè avevo sempre mirato oltre la mia portata. Non ero il tipo che si accontentava e se doveva sognare sognava alla grande. Di opportunità di avevo avute parecchie nella mia vita, ma erano per lo più storie di una notte con ammiratrici che venivano con me soltanto perchè indossavo un'armatura d'oro. La fama a volte è nemica dell'amore ed io questo l'avevo imparato a mie spese, risvegliandomi sempre con l'amaro in bocca ed un letto vuoto.

No signorina, mi perdoni immensamente, devo in qualche modo porre rimedio alla mia sbadataggine

Mi sembrava di conoscerla da una vita, non capisco il motivo di tanta sicurezza. Come se quel viso l'avessi già incontrato nel mio paradiso, come se la sua venuta fosse già stata annunciata ed io non dovevo far altro che attendere che fosse mia.

Comunque, mi sono dimenticato di presentarmi, il mio nome è Nime e sono ...

Abbassai notevolmente il tono della voce, non volevo far sapere a tutti in quel Cafè di dov'ero originario realmente. Forse perchè sapevo del rancore che molti Francesi provavano verso il popolo che mi aveva adottato e dato un nome.

... italiano

Aggiunsi con un filo di voce ed avvicinando le mie labbra alle orecchie della ragazza, era un gesto alquanto provocatorio sotto una qualsiasi ottica femminile, ma io non ci trovavo niente di così perverso nel farlo, anche se avrei desiderato ogni cosa di lei, e con quel mio movimento riuscii anche a sentire il suo profumo. Era un profumo particolare, intenso ... e non parlo di quei profumi indossati dalle solite ragazzine di Parigi, tutt'altro, era il suo profumo, il profumo di un angelo. Lo sentivo dentro di me ormai, sulla mia pelle, le mie narici erano estasiate e di certo me lo sarei portato in eterno racchiuso nella mia mente senza mai avere più la possibilità di liberarmene.


CITAZIONE
Parlato
"Pensato"

CITAZIONE
Azioni: -
Tecniche Utilizzate: Difensive/Offensive



 
Top
view post Posted on 10/11/2009, 18:37
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:





Legenda: Pensato Parlato



Era tutto davvero strano, non ricordava di aver mai provato una sensazione simile quando ancora viveva nel mondo dei vivi ma da quel giorno erano passati ben dodici anni, e se prima era una bambina di appena sette anni adesso era quello che lì chiamavano a diciannove: una donna, giovane, ma sempre una donna. Mai aveva avuto il desiderio di ritornare in un mondo che in fondo non l'aveva mai accettata, e desso eccola li a desiderare di non doversi nascondere, di non aver mai visto le tenebre dell'averno e di non dover essere costretta a tornarci. Sapeva che era vietato però non poteva fare a meno di provare quelle strane sensazioni, in Ade in fondo l'unica cosa che l'aveva fatta continuare a viverci era stata la monotonia e la routine della vita di tutti i giorni. Sole e luna non esistevano e adesso che li riscopriva sentiva una grave minaccia incombere su se stessa, ma non la scacciò.
Come non scacciò quelle emozioni che la pervadevano quando lo guardava, forse era sbagliato ma come poteva esserlo? Avrebbe quasi voluto chiedergli se sapeva dirgli cosa fosse ma di colpo ebbe la risposta. Era questo l'amore? Alle volte il suo patrigno e maestro gliene aveva accennato, ne aveva parlato come di un sentimento bandito dagli Inferi che tentava e rovinava le persone. Non ne aveva una gran opinione e allora Violet si disse che forse non l'aveva mai provato.
Sorrise perchè non aveva mai visto nessuno così preoccupato di farsi perdonare per una cosa a suo avviso veramente superflua ma forse ci teneva a farle una buona impressione. Quesllo che non sapeva era che anche lei desiderava la stessa cosa ma senza sapere bene come fare senza farsi detestare.



Allora vi perdono, se per voi è così importante..



Si sentiva quasi una sciocca tanto si sentiva goffa però non sapeva bene come comportarsi e allora decise di smetterla di preoccuparsi e di fare come se lo conoscesse da sempre: in effetti aveva questa sensazione standogli vicino anche se non osava dirlo, forse era intuibile però dal suo modo un pò incerto di muoversi. Stava ancora cercando qualcosa da dire quando lui si presentò; ecco una cosa che aveva scordato di fare, nessuno d'altronde in Ade aveva bisogno di sapere il suo nome visto che la conoscevano tutti. Si disse che avrebbe dovuto saperlo che era buona educazione e si rimproverò la sua stoltezza. Non era preparata, però, quando le parlò direttamente all'orecchio e, senza rendersene nemmeno conto, appoggiò la mano sul suo braccio perchè un brivido di eccitazione l'aveva rapidamente attraversata minacciando di farle perdere il controllo. Si maledisse per arrossire a quel modo ma sperò che i lunghi capelli scuri nascondessero un pò quel colorito e si augurò anche di non aver impresso troppa forza in quella presa. In realtà era stata molto delicata ma non se ne era resa conto, si ricompose scusandosi.



Oh scusatemi vi prego, non volevo venirvi addosso. Spero non vi siate macchiato... Io comunque sono Violet e, come avrete visto, sono cinese. Non datemi del voi, vi prego, mi fate sentire brutta e bisbetica!



Nemmeno lei aveva parlato a voce troppo alta anzi, l'aveva persino imitato sussurrandoglielo all'orecchio. Non la trovava certo una cosa scandalosa e in parte era stata una manovra dettata dall'esigenza di non farsi scoprire tutta rossa in viso e anche da quello strano bisogno di stargli vicino.



Accidenti a me, la prima volta che esco e guarda cosa succede.. Mai più anche se mi dispiacerà certamente non rivederlo...



Eh si, almeno a se stessa doveva ammetterlo e di colpo ebbe l'idea. Non l'avrebbe fatto andar via, purchè logicamente non fosse lui a volersene andare. Per fortuna aveva a sua disposizione una buona scusa, infatti non aveva finito quel gelato e ne aveva una buona metà. Posò lo sguardo su di lui, aveva già notato che avevano quasi la stessa tonalità di viola negli occhi, con un sorriso prima di parlare.



Visto che non avete più il vostro gelato posso darvi il mio, tanto era comunque troppo grande e potreste farmi un pò di compagnia, certo se non avete nulla di meglio da fare!



Ecco, l'aveva detto, ora restava da vedere cosa ne avrebbe pensato. Alla peggio poteva dire no.




Nome ~ Violet Liang, Post 3 .
Status Fisico ~ Ottimo
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Verde
Tecniche Utilizzate ~ ~
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~



 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 13/11/2009, 15:39




Post III
image




Personaggio: Nime
Armatura: Gold Saint dell'Ariete
Energia: Blu
Scheda: [+]

Stato Psicologico: affascinato
Stato Fisico: ottimo
Stato Armatura: non indossata








Rimasi per un momento incantato da quelle parole che così dolci uscirono da quelle labbra. La ragazza si avvicinò a me come a voler ricambiare il mio gesto, qualcosa in noi stava mutando, sentivo il suo cuore battere persino da questa distanza e non potevo di certo ignorare ciò che sentivo infondo alla mia anima.

No, non è il vostro perdono quello che cerco ...

Ascoltai per l'ultima volta i rumori di quella stanza, un attimo di distrazione forse alla ricerca di una via di scampo verso quella terribile sensazione che mi stava stritolando. Non avevo mai provato l'amore, o meglio, non avevo mai provato un amore così forte, irresistibile. C'era senz'altro qualcosa di estremamente particolare in questo e non osavo attribuirlo ad un evento, ma piuttosto proprio alla persona che in quel momento avevo accanto.

Sorrisi mentre la sua voce continuava a sussurrarmi parole dolci. Mi passavo frenetico la mano tra i capelli soltanto per cercare di nascondere il mio rossore. L'imbarazzo che provavo pochi istanti fa si era tramutato in un nuovo imbarazzo, non più per un gelato volato via e caduto addosso ad un angelo, ma più per il sentimento che in quel momento mi accarezzava nelle profondità del mio essere.

Proprio in quell'istante, forse a causa del mio desiderio, forse per un attimo di mia distrazione, la ragazza si appoggiò di scatto. Sentivo il suo calore, lo percepivo sopra il mio braccio, la avvolsi per un momento fra le mie braccia come a volerla proteggere e proprio in quel frangente sentì il mio cuore ed il suo battere allo stesso tempo. Avrei voluto che quella situazione durasse all'infinito, avrei pregato persino Crono di poter fermare il tempo in quell'istante in modo da passare con lei in quello stato persino l'eternità. Non avrei mai creduto che una donna potesse farmi quest'effetto, ero un cavaliere, ma a volte mi dimenticavo facilmente che oltre ad essere questo ero anche un uomo.

Ma no, scusatemi voi, non volevo ... non

Balbettavo, non capivo come mai in quell'istante di tutti i pensieri che mi frullavano nella mente, di tutte le parole che avrei voluto dirle, mi uscirono soltanto brandelli di frasi senza senso. Eros si divertiva a giocare con me, quel piccolo cherubino a cui avrei volentieri strappato via le ali e nello stesso tempo benedetto la presenza. Quante contraddizioni nacquero in me soltanto per un incontro.

Violet ...

Mi interruppi pronunciando soltanto il suo nome come se fossi stato il peggiore dei pappagalli, quasi senza coscienza, quasi senza una volontà propria. Quel nome mi aveva stregato con qualche sortilegio ed io vittima, ero rimasto paralizzato soltanto a sentire quella parola pronunciata da quelle labbra.

Parlava la ragazza e continuava a piacermi, fino a quel momento in lei non avevo trovato nulla, neanche un piccolo particolare che mi aiutasse a fuggire da lei. Sapevo bene che la nostra storia non sarebbe potuta funzionare, avevo giurato al mondo che avrei avuto una sola donna nella mia vita, ed Atena era l'unica che avrei potuto amare certo, ma quell'amore era diverso.

Mi aveva offerto il suo gelato, aveva rinunciato persino a qualcosa di cosi delizioso per condividerlo con uno sconosciuto. Nessuno mai aveva riposto così tanta fiducia e sincerità in me, mai nessuno, neanche chi di me si sarebbe dovuto fidare ciecamente.

No, non vorrei approfittare però ... sarei molto felice se lei accettasse, hem ... se tu accettassi di fare una passeggiata con me in questa meravigliosa giornata d'autunno.


CITAZIONE
Parlato
"Pensato"

CITAZIONE
Azioni: -
Tecniche Utilizzate: Difensive/Offensive



 
Top
view post Posted on 13/11/2009, 23:31
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:






Legenda: Pensato Parlato


Si chiese se non fosse impazzita, praticamente aveva osato proporre ad un estraneo di passare un pò di tempo con lei e praticamente non lo conosceva. A volte era proprio incorreggibile, glielo dicevano anche in Ade perchè alcuni sapevano come fosse diversa da tutti gli altri anche se nessuno sapeva quanto era vuota la sua vita; a parte Hades, che era stato l'unico con lei ad essere magnanimo, non aveva nient'altro. E forse proprio per aver incontrato questo giovane gentile ora voleva averlo vicino, sempre se fosse stato possibile. Se fosse stata un pò più esperta sicuramente si sarebbe resa conto da sola che non era saggio però non lo sapeva anche se doveva ammettere di non capire il perchè fosse imbarazzato. Anche lei lo fu, e non poco quando si sentì avvolgere dalle sue braccia: un'ondata di calore la travolse, era piacevolissimo e per un momento desiderò che quel momento non avesse mai fine. Non sapeva bene come chiamarlo ma era certa che non lo avrebbe mai più scordato, specie quando sentì quello che era il battito dei loro cuori viaggiare assieme: presa dall'emozione di quel momento appoggiò la testa sulla sua spalla.



SOno impazzita..



Non sapeva se fosse stata lei o lui stava di fatto che alla fine si erano staccati e non sentì quasi neanche quelle parole balbettate come scuse da parte sua, era impegnata a regolarizzare i battiti del suo cuore, temeva che si sentisse il rimbombo anche all'esterno. Era diventata un pò rossa ma sperò che non se ne accorgesse, aveva appena fatto la figura della sciocca; si calmò comunque, non era così grave. DOveva ammettere che era tenerissimo a comportarsi così e sorrise quasi inconsciamente per poi precipitare subito dopo da quel bel sogno..
La ragazza provò ad immaginarsi a passeggiare per Parigi, con lui; era una bella scena, doveva ammetterlo, però con quel vestito era proprio impresentabile. Si guardò attorno, senza dare una riposta, per fortuna aveva il mantello con sé così lo prese e se lo mise addosso; era un normale mantello ma lo portava con disinvoltura, e per fortuna non era quello della Surplice. Poi si voltò a guardare il ragazzo con un sorriso, pronta ad uscire.



Andiamo? Spero tu conosca la città, io proprio no.



Gli passò davanti con un sorriso, che voleva essere seducente come aveva visto fare ad altre, per dirigersi verso l'uscita. Era un pò nervosa anche se eccitata e contenta.



Nome ~ Violet Liang, Post 4 .
Status Fisico ~ Ottimo
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Verde
Tecniche Utilizzate ~ ~
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~



 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 17/11/2009, 17:00




Post IV
image




Personaggio: Nime
Armatura: Gold Saint dell'Ariete
Energia: Blu
Scheda: [+]

Stato Psicologico: infatuato
Stato Fisico: ottimo
Stato Armatura: non indossata








Che strana sensazione che provavo in quel momento. Avevo lei così vicina, avevo lei tra le mie braccia. Sentivo persino il suo respiro, non sapevo bene come comportarmi, avevo paura di essere indiscreto, d'altronde l'avevo appena conosciuta e non potevo immaginare quale reazione avrebbe potuto avere. Avrei voluto stringerla a me ancora di più, avrei voluto tenerla con me come se fosse dovessi proteggiarla da qualcosa di sconosciuto che avrebbe potuto rovinare quell'istante.

Certo!

Era l'unica risposta plausibile a quella domanda. Non conoscevo bene tutta la città ma avrei contato molto sulla fortuna che mi aveva sempre accompagnato. Avevo le conoscenze generali su Parigi, l'avevo esplorata in parte, ma mi ero limitato a girovagare per i bassi fondi, il resto rimaneva per me una città sconosciuta.

Per prima cosa, andiamo a cambiarci i vesiti

Ero entusiasta di quello che stava accadendo. C'era qualcosa in me di diverso da quando l'avevo vista, una sensazione che molti chiamerebbero "colpo di fulmine". Non l'avevo mai provata fino a quel momento e soltanto ora riuscivo a capire cosa volessero intendere con quel termine.

Le presi la mano aiutandola ad alzarsi, teneva ancora stretto il tulipano che le avevo regalato. Era bellissima, una meraviglia sotto la luce del sole che filtrava dalla finestra. Rendeva il suo viso ancora più luminoso di quanto già potesse essere nei miei occhi. Avrei voluto fissare il suo sguardo fino per tutta l'eternità, avrei voluto rivedere nei suo occhi la mia immagine proprio come in quell'istante.


CITAZIONE
Parlato
"Pensato"

CITAZIONE
Azioni: -
Tecniche Utilizzate: Difensive/Offensive



 
Top
view post Posted on 19/11/2009, 11:37
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:





Legenda: Pensato Parlato




La ragazza sorrise sentendolo rispondere affermativamente,era logico comunque che la conoscesse visto che aveva appena proposto di accompagnarla in giro per la città. Era proprio piacevole trovarsi in sua compagnia tanto che ad un certo punto si rammaricò di non averlo incontrato molto prima di divenire una Spectre, forse avrebbe potuto essere tutto diverso e magari avere persino un futuro, invece adesso ben sapeva che più di quel pomeriggio non avrebbero potuto avere.
Sarebbe stato scorretto da parte sua approfittarne e qualcosa le diceva che non doveva nemmeno approfondire quella conoscenza e che era meglio rientrare, tuttavia lasciò tacere quella voce; per la prima volta in vita sua provava qualcosa di diverso dall'indifferenza e voleva continuare a lasciarsi cullare da quei piacevoli sentimenti. Sentì quasi una scarica elettrica attraversarla quando la aiutò a rialzarsi, anche se si trattava di qualcosa di piacevole e sorrise poi sempre tenendo stretto quel bellissimo fiore. Alzò però lo sguardo perplesso su di lui.



A ambiarci i vestiti? Oh non preoccuparti per le macchie sul mio, non è poi così importante se si è sporcato: dev'essere un segno, non sono tagliata per gli abiti eleganti, preferisco i miei soliti.



Rise un pò imbarazzata ma aveva detto il vero, era stato piacevole indossare quell'abito e lo avrebbe conservato solo in ricordo di quel bellissimo incontro, ma preferiva il proprio classico abbigliamento con maglia e pantaloni, in Ade era sempre così a a parte da adesso che era costretta il più delle volte a portare la Surplice.
Fece qualche passo in avanti per uscire poi da quel locale, l'aria frizzante era un toccasana perché tutto quel piacevole calore che aveva provato le aveva arrossato un pò troppo le guance. Si voltò una volta che erano fuori entrambi per domandargli con lo sguardo dove sarebbero andati, era lui a conoscere la città, no?



Nome ~ Violet Liang, Post 5
Status Fisico ~
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Rossa
Tecniche Utilizzate ~ ~//
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~

 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 21/11/2009, 19:38




Post V
image




Personaggio: Nime
Armatura: Gold Saint dell'Ariete
Energia: Blu
Scheda: [+]

Stato Psicologico: infatuato
Stato Fisico: ottimo
Stato Armatura: non indossata








Era dolce l'espressione che in quel momento si accese sopra il suo viso. Rimasi per un attimo estasiato come se avessi raggiunto quel paradiso tanto ambito, tanto ricercato. Ero come intrappolato in una morsa di sentimentalismi e perdite di testa, sentivo in me un qualche cambiamento che mai in vita mia avevo attraversato. Ero sicuro di ciò che volevo, di quello che desideravo, ma non ero affatto sicuro che ciò che provavo era frutto soltanto del mio cuore, anche se non avvertivo in lei niente che avrebbe potuto nuocere al mio fisico, ma soltanto alla mia anima, se io gliel'avessi permesso naturalmente.

Beh, allora andiamo a vedere ciò che questa città può offrirci nel campo dell'abbigliamento, cosa dici?

Le sorrisi, come per ricambiare il suo precedente che aveva scatenato in me un flusso continuo di emozioni. Accompagnai la sua mano con la mia, stringendola delicatamente tra le mie dita. Non volevo lasciarle ma sapevo che era inopportuno prendersi troppe confidenze, non volevo essere causa di un ulteriore imbarazzo. Lento mi diressi verso la porta del bar per accedere insieme a lei verso l'esterno. Sentivo la sua presenza, sentivo il suo calore che da quella mano unita alla mia percorreva violento ogni cellula del mio corpo. Ogni cosa intorno a me era diversa da come mi appariva prima, persino l'autunno che ormai stava per giungere al termine per lasciare spazio al rigido inverno, appariva nel mio cuore come la primavera più calda ed intensa in assoluto, appariva come se l'eden avesse aperto i suoi cancelli soltanto per far entrare soltanto noi.


CITAZIONE
Parlato
"Pensato"

CITAZIONE
Azioni: -
Tecniche Utilizzate: Difensive/Offensive



 
Top
view post Posted on 23/11/2009, 19:24
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:





Legenda: Pensato Parlato




La ragazza si lasciò prendere la mano, era una strana sensazione quella che l'avvolgeva ma sentiva che non avrebbe voluto cambiarla per nulla al mondo. Era strano come l'avesse incontrato da così poco tempo eppure si sentisse giù stranamente tutt'uno vicino a lui, da persona schietta avrebbe voluto dirglielo e invece la sua naturale diffidenza la portò a tacere e tenersi tutto dentro: in un certo senso sapeva che era sbagliato, vista la sua provenienza, ma dall'altra parte.. Come avrebbe voluto essere libera di fregarsene delle guerre dell'averno e rimanere li, per sempre.
Sospirò, ma non troppo rumorosamente, poi si lasciò condurre fuori in quella giornata che sembrava diventata sempre più splendente almeno ai suoi occhi, anche se era leggermente in imbarazzo al pensiero di dover visitare dei negozi di abbigliamento. Le strade brulicavano di gente, lei non aveva idea da che parte andare così si rivolse verso di lui, incerta.



Ecco, io non so dove si può andare.. comunque, se dici che conosci la città non c'è problema.. Sai, non sono molto abituata ad uscire e..



Silenzio, si morse la lingua. Forse lui l'avrebbe trovato strano il fatto che uscisse poco, ma purtroppo non poteva fingere di essere diversa da come era, anche se l'ipotesi di dirgli tutto era esclusa. Ora restava da vedere se avrebbe approfondito o si sarebbe limitato ad accompagnarla da qualche parte, scelse di non pensarci perché era meglio godere di quegli attimi unici in cui si sentiva in paradiso.



Nome ~ Violet Liang, Post 6
Status Fisico ~
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Rossa
Tecniche Utilizzate ~ ~//
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~



 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 6/12/2009, 03:27




La portai con me. Tenevo la sua mano stretta tra la mia, non volevo lasciar volare via quell'angelo meraviglioso che avevo incontrato dopo tanto vagabondare. Non sapevo chi fosse e neanche da dove veniva ma finalmente avevo capito cosa l'uomo intedesse per "colpo di fulmine". Ci incamminammo sul marciappiede come due bambini per la prima volta alla scoperta del mondo. Sentivo ogni attimo di più uno strano sentimento raggiungere il mio cuore, non potevo resistergli, non volevo resistergli. Ero in completo abbandono, succube di quell'amore sconosciuto che avevo fatto mio in un'istante.

Entrai ancora tenendola stretta nel primo negozio che incontrai sulla via. L'abbigliamento in francia era un settore abbastanza affermato ed ero convinto che avremmo trovato di sicuro qualcosa che faceva al caso nostro.

Mi diressi verso il bancone sfogliando per lo sguardo tutti gli abiti che mi si presentavano davanti per andare ad incontrare un commesso che ci accolse a braccia aperte e con uno splendido sorriso sulle labbra.

Posso esservi d'aiuto?

Chiese lui con una gentilezza quasi da leccaculo. Era questo che mi piaceva quando avevo abbastanza soldi in tasca, farmi lustrare le scarpe da chiunque, bastava solo sbattergli in faccia la tua ricchiezza, o quella del sacro tempio.

Si grazie, può aiutarci?

Risposi facendo segno sulla mia maglietta e sul vestito della ragazza sporchi entrambi di gelato. L'uomo sorrise apertamente poi ci pregò di accomodarci nella parte sul retro dove c'erano i camerini.
 
Top
view post Posted on 23/12/2009, 08:20
Avatar

Senior Member

Group:
Member
Posts:
29,326
Location:
Undicesimo Tempio

Status:






Legenda: Pensato Parlato




La ragazza si sentiva una bambina a camminare così beatamente per le vie di quella splendida città, da tutta una vita aspettava l'occasione di sentirsi viva ed ecco che finalmente succedeva. Lui era simpatico, e anche lievemente bizzarro con tutta quell'insistenza nell'accompagnarla ovunque volesse, e ora in quel negozio sicuramente costosissimo e solo per rimediare al presunto danno che aveva causato macchiando quel vestito.
Era la prima volta che Violet si trovava all'interno di un negozio come quello e il panico la prese quando lo sentì parlare con quel commesso: che cos'avrebbe fatto se si fosse accorto che non aveva la minima dimestichezza con posti così comuni a tutti? Il panico minacciò di invaderla ma per fortuna non successe nulla di strano anche se trovò molto strano provare quel vestito che sembrava molto più elegante di quello che portava prima. RImase un pò incerta poi però scelse di uscire da quel camerino per chiedergli se secondo lui le stava bene addosso.


Nome ~ Violet Liang, Post 7
Status Fisico ~
Status Psicologico ~ Ottimo
Nome & Status della Cloth ~ Surplice di Mandrake, Stella del Cielo Ferito, grado III. Non indossata.
Energia ~ Rossa
Tecniche Utilizzate ~ ~//
Abilità Utilizzate ~ //

Note ~


 
Top
14 replies since 9/11/2009, 15:57   190 views
  Share