La nuova Fenice..., ruolata di cambio pg per Violet

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Oniro
view post Posted on 22/10/2009, 21:35




CITAZIONE

Uno strano sogno...

l'oscurità più profonda, ed una voce che suadente raggiunge la tua mente...

E' giunta l'ora...

Di imboccare la retta via...


CITAZIONE
Q.M.:Bene, come avrai capito stai dormendo, e nel sonno succede quanto descritto sopra...

Istintivamente, ti recherai al castello di Ade, in baviera...

Fermati dinnanzi l'entrata

 
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{Violet
view post Posted on 22/10/2009, 22:16




Arthemisia aprì di scatto gli occhi, svegliandosi. Era alquanto sudata, la fronte imperlata da minuscole goccioline ed alcune ciocche appicciate sul volto.
Si alzò a sedere al centro del letto, guardando la stanza immersa nell'oscurità della notte. Un raggio di luna traspariva dalle tende chiuse, illuminando una parte del letto.
Che strano sogno!, pensò, mentre il cuore nel suo petto batteva forte. Ancora sentiva l'eco di quella voce eloquente e solenne che le rimbombava nelle orecchie. Sembrava un richiamo, anzi, piuttosto, un invito.
Ma per dove?
Si alzò dal letto e si portò alla finestra. Aprì le violecee tende pesanti, dense come sciroppo. Guardò fuori e da lontano ammirò il Santuario, immerso nel sonno, ma qualche guardia, dalle alte guglia e mura, faceva il suo lavoro.
Sospirò.
Da quando era ritornata dal Londra non era più la stessa. Amen l'aveva sconvolta e plasmata in un nuovo essere. Ormai sapeva che non poteva più far parte dei saint di Athena. Non si legava più a quella schiera, anzi, non si era mai legata. Ce l'avevano costretta e lei aveva dovuto accettare senza dire una parola.
Si accese una sigaretta e aspirò una grossa boccata di fumo, che fuoriuscì in una nuvoletta azzurrognola.
Ripensò alla voce, che ora era diventata un eco lontana, ma ancora non decideva a spegnersi.
Dopo il viaggio a Londra, aveva deciso di diventare un Black Saint, ma dopo quel sogno, non sapeva cosa voleva. Un castello si stagliava nella sua mente, imponente ed enorme, come un gigante addormentato. Le alte guglie, i torrioni e le torri si innalzavano in un cielo scarlatto, annunciando un inevitabile tramonto.
Spense la sigaretta in un posacenere su un piccolo tavolino che si trovava nella sua stanza. E continuò a pensare e sentì il proprio istinto a spingerla fin lì.
Lì...tutti sanno cos'è quel castello..., pensò mentre, senza accorgersi prese a vestirsi. E' il castello di Ade...e se fosse una trappola?
Prese uno zaino e ci infolò alcune cose, poi fissò la sua armatura argentata. Alcuni ricordi le tornarono in mente, ma chiuse gli occhi e girò le spalle per affrontare quanto avesse sognato.
Arrivata in Baviera dopo un lungo ed estenuante viaggio, si fermò fuori alla maestosa porta. Ne toccò la liscia superfice, nella quale erano intarsiate strene figure!
 
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Oniro
view post Posted on 22/10/2009, 22:45




CITAZIONE
Q.M.: Il portone si apre lentamente....apparentemente senza che nessuno lo sfiori...

Entra nel castello, esploralo, fammi soprattutto capire cosa prova il tuo pg nell'animo, ed arriva in cima alla torre più alta...

 
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{Violet
view post Posted on 22/10/2009, 23:16




L'imponente porta scivolò, lentamente, su cardini ben oliati. Arthemisia varcò la soglia ed entrò nel castello. Una grande sala, tinta di blu e bianco ed ornata d'oro, l'accolse. Drappi si seta azzurra e nera scednevano dal soffitto e affreschi decoravano l'alta volta del soffitto.
Si guardò intorno sentendosi un po' spaesata, ma molto curiosa di capire cosa stava accadendo. Era strano che nessuno l'avesse accolta, che nessuno si fosse precipitato ad affrontare l'intruso. Era tutto così strano!
Superò la sala ed arrivò ad un grosso corridoio decorato con altri affreschi che raffiguravano una battaglia. Li osservò e notò le armature che i guarrieri indossavano. Le erano così familiari che un sorriso le si dipinse sulle labbra carnose. E si chiese improvvisamente perché stesse sorridendo...
Scosse la testa e continuò il suo cammino. Intanto, un senso di ansiosità prese il sopravvento in lei. In certi momenti, si sentiva osservata. Di tanto intanto si voltava indietro e un senso di confusione cresceva dento di lei, quando notava che lì con lei non c'era nessuno.
Eppure mi era sembrato di sentire un fruscio! pensò, prima di aprire una porta. Forse l'ho solo immaginato!
Si trovò in un'altra stanza, questa dipinta di rosso e decorata con drappi e dipinti. Li osservò attentamente, restando impressionata. Scostò un drappo che nascondeva delle scale di legno. Iniziò a salirle e sotto il suo peso presero a scricchiolare.
Arrivò ai piani superiori e continuò a girovagare per il castello, senza mai trovare nessuno.
E' una trappola...e sono pure da sola e senza armatura!
Si sentì una sciocca. Come aveva potuto lasciare il Santuario per accorrere lì, in Baviera, nel castello del signore oscuro? Soprattutto, senza portarsi dietro la sua armatura?
Misia, sei stata una stupida! gridò una voce dentro la sua testa. Dare ascolto ad un sogno....è pura follia! Sospirò. Non potevo non venire qui....Ho dovuto farlo! L'istinto mi ha spinto qui e il destino ora sta giocando con me! Mi sembra di essere un topo in trappola!
Aprì un'altra porta e salì delle lunghe scalinate di pietra, trovandosi in una delle tante torri. Dalle grosse finestre poté constatare che si trovava nella torre più alta.
Si scostò dalla finestra e continuò il cammino dritto davanti a sé, dove una tenda di oscurità si stagliava contro di lei.
 
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Oniro
view post Posted on 22/10/2009, 23:52




CITAZIONE
Q.M.: sali fino al tetto della torre, li ti sentirai posare una mano sulla spalla, ma voltandoti non vedrai nessuno...

Improvvisamente, una voce si eleva nell'aere...

Ti aspettavo mia cara Arthemisia...

Dal prossimo turno entro in scena attivamente

 
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{Violet
view post Posted on 23/10/2009, 00:29




Arthemisia varcò un'altra porta e si trovò sul tetto della torre. L'aria fresca le sferzò il volto come un violento schiaffo. Trasse un profondo respiro e cercò di rilassarsi, ma sentì un lieve tocco sulla spalla che la fece trasalire. Si girò di scatto a ma non vide nessuno. Ma sapeva che qualcosa si trovava lì. Ne percepiva la presenza!
Sospirò.
Ora basta, hai davvero stufato...o esci fuori o, carissimo, te ne vai a quel paese! disse alzando la voce, arrabbiata. Ti credi che sia divertente? No, non lo è per nulla!
Stava per andarsene, quando, improvvisamente sentì quella voce, la stessa che aveva percepito in sogno. Le sembrò che la riempisse e la svuotasse, come una cascata di acqua calda. Alcuni brividi le attraversarono la schiena, facendole accapponare la pelle.
Si voltò di scatto cercando sempre quella presenza e senza mai trovarla. Ringhiò, sentendosi frustrata.
Mi stavi aspettando e allora perché, cavolo, non mi hai accolto alla porta? La prossima volta fammi trovare un buffet, che ho anche un certo appetito. Io non sopporto questi stupidi trucchi e quindi, sai che ti dico? Vai a quel paese, che io me ne ritorno a casa!
Varcò la soglia e ritornò indietro, ma la presenza continuava a girarle intorno.
Arthemisia ringhiò, stufa, stanca e frustrata. Sentì la rabbia esplodere in mille colori. Condensò il proprio cosmo nel suo essere e un forte calore avvampò in lei. Improvvisamente, senza che se ne accorgesse, dal proprio corpo si sprigioneranno incandescenti fiamme oscure, che presero a muoversi intorno a lei, come un grosso muro fatto di fuoco nero.
Cosa diavolo...? pensò guardandosi intorno impaurita e sorpresa nello stesso momento. Non posso essere io...io controllavo le nergie fredde, non il calore! Non riusciva a capacitarsene. E lo sgomento le aveva dipinto il volto, lascinadole anche una strana sensazione nel petto.
Ma ad un tratto scoppiò a ridere divertita. Ben venga, almeno sono riuscita a sviluppare un'altra tecnica!
E tu mio caro, che sei qui ad osservarmi, fai attenzione, che potresti rimanere un tantino "scottato"!
Se ha almeno un corpo! alzò gli occhi al soffitto. Taci, Violet!

Edited by {Violet - 23/10/2009, 02:24
 
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Oniro
view post Posted on 25/10/2009, 00:18






ONIRO
GOD OF DREAMS


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Davvero di grande personalità, la futura detentrice della surplice della furia celeste...

Dimostra di avere carattere, di non avere alcun timore anche nei confronti di sconosciuti.
Si è recata nel covo del "nemico" con grande temperamento, e pare non subire minimamente alcuna pressione...
Impressiona, in positivo, questa ragazza, la quale rapisce l'attenzione del Sovrano dell'Ade, il Dio dei sogni, Oniro...

Nutre gia grande stima nei suoi confronti la Divinità, colpita dal carisma di quella fanciulla, che, senza troppi complimenti, così come era venuta, ora prende la via del ritorno; ma una gita gratuita al Castello di Ade non era certo quello che il Signore onirico custodiva in serbo per lei...

Ben altro destino attende quella sacerdotessa greca, un destino che, a quanto pare, inizia a manifestarsi da subito...

La collera provata per l'atteggiamento del Divino, infatti, porta la sua stella ad offuscare la costellazione celeste che governava il suo cuore, prendendone il posto nel suo animo, e donandole capacità incredibili, che solo questo astro del cielo demoniaco è in grado di regalare.

A testimonianza di ciò, l'atteggiamento particolarmente sereno e disinvolto da parte della giovane, dinnanzi a tale mutazione...

E' giunto dunque il momento di manifestarsi, per Oniro...

L'oscurità dell'angusta stanza posta sotto la vetta della torre più alta del castello, viene brutalmente ferita da un'abbagliante luce dall'incredibile intensità, la quale prende subito una singolare forma, ove promontori luminosi dal candore raro, prendono corpo diramandosi da un unico centro, fonte di tale manifestazione...

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Da essa, con indosso le sue divine vestigia, il Signore del Mondo dei sogni, si manifesta in tutta la sua regalità, alle spalle dell'ormai ex sacerdotessa di Athena, rivolgendosi a lei...


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Non credi sia il caso di portare rispetto...

Ad una divinità...?

 
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{Violet
view post Posted on 25/10/2009, 01:26




Una luce bianca si diffuse per la stanza, annegandola con i suoi bagliori e riflessi scintillanti. Si riversò come un fiume in piena portando il suo riverbero negli angoli più remoti.
Arthemisia alzò le braccia per non farsi accecare da quella forte luminescenza, ma quando, pian piano si affievolì, vide, finalmente, il corpo di colui che aveva sognato la voce e finora avvertita la presenza.
Ammirò le divina vestigia blu mare che brillavano di una sinistra luce. Erano sì luminose, ma un che di oscuro si annidava in loro. Un brivido scese lungo la spina dorsale di Arthemisia, ma cercò di non darlo a vedere. Intanto, il suo sguardo si posava sulla divinità e sui suoi occhi blu, profondi come l'abisso dell'oceano.
Lentamente, fece qualche passo verso di lui per poterlo meglio osservare. Era incredibile di come si fosse cacciata in quella strana situazione...più ci pensava e più le sembrava di trovarsi in un sogno.
Non può essere vero!! Sicuramente, mi trovo ancora nel mio letto intenta a dormire!!
Quando la divinità parlò, Arthemisia sentì il nervosismo e la tensione giungere ai massimi livelli, eppure, cercava in tutti i modi di sembrare calma. Si schiarì la gola e sempre fissando dritti negli occhi il dio, aprì bocca.
Pensi veramente cjhe lo farei? Neanche con Athena ero poi così gentile! Scoppiò a ridere, ma era una risata nervosa, anche se non mascherava un certo divertimento. Qualcosa in quella situazione la faceva ridere. E non sapeva se era lui, la divinità o tutto quello che stava accadendo. No, sul serio, mi devi spiegare cosa vuoi da me. Perché non credo che tu mi abbia fatto venire così, solo per puro e semplice divertimento...avanti, sono curiosa, parla!
Arthemisia continuava a fissarlo e a sostenere quello sguardo. Sembrava che nessuna paura provasse, invece, temeva l'essere che aveva dinanzi. Era pure da sciocchi non farlo. Un dio si teme con lo stesso modo con cui si venera. La sua collera poteva esplodere in qualsiasi momento e riversarsi su di lei, eppure, Arthemisia continuava a porgli domande irritanti, ponendosi stesso lei come un irritante insetto.
Con gli occhi puntati su quel volto che non sembrava avere età, Arthemisia aspettava la sua risposta che sembrava non arrivare mai.
Non credo che abbiamo tutta la sera...mio sommo dio! disse pronunciando le ultime parole con sarcasmo. Gli si avvicina, quasi a voler eliminare la distanza fra di loro, ma per di più, far perdere al dio la propria grandezza, ponendola a quella di un umana come lei. Ora poteva ammirarlo non più dal basso verso l'alto, ma da una lunghezza uguale.
Scoppiò a ridere divertita questa volta, trovandoci tutto il gusto e il divertimento possibile.
 
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Oniro
view post Posted on 28/10/2009, 23:45






ONIRO
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Al Divino è sufficente sollevare il braccio destro, chiudendo il pugno e lasciando il solo dito indice disteso, ad indicare l'aura purpurea che intorno alla ragazza inizia a manifestarsi...

Guardati intorno...Arthemisia...

Come se non bastasse, la nuova adepta del Regno degli inferi, ha gia palesato a se stessa e al sommo Oniro, alcune delle sue nuove peculiarità, per questo motivo il Dio dei Sogni, decide di porre fine in maniera piuttosto enigmatica ad onor del vero, ai quesiti che la giovane pone...

Avrai inoltre sicuramente notato che le tue abilità guerriere sono mutate, non è vero...?

Una breve pausa, prima di voltarsi di spalle rispetto alla sua interlocutrice, e proseguire il discorso introducendolo con un sarcastico ghigno...

mhmhmhmhmhmhmh

Inizi solo ora a comprendere il tuo destino...

Ex...

Sacerdotessa di Athena...

La stella della furia celeste ti sta guidando...


Parole singolari quelle del Figlio di Hypnos...

Parole che forse quella ragazza non è in grado di decifrare; oppure chissà...

L'astro del cielo demoniaco potrebbe guidare il suo animo verso una più chiara visione degli eventi...

 
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{Violet
view post Posted on 30/10/2009, 13:21




Arthemisia si avvicinò al dio e, combattendo le sue paure, gli pose una mano su una spalla, toccando la scintillante armatura blu mare. Non temeva quel gesto e ne tanto meno la collera del dio. Forse, se avesse voluto prendersela con lei, l'avrebbe già fatto, invece, si stava limitando a parlare, cercando di confonderle le idee. Ma, Arthemisia, ormai, le idee erano ben chiare.
Dunque, dunque, dunque, disse scendendo con la mano verso quella del dio, che continuava a darle le spalle. Ne accarezzò il palmo con le gelide dita, prima di stringerla. Vuoi semplicemente dirmi che mi hai convocato qui perché, rinunciando ad Athena e sviluppando nuovi poteri, sono diventata una spectre...la seguace del dio degli inferi...mmm!
Si fece pensierosa e si pose dinanzi al dio, in modo che lui potesse guardarla dritta negli occhi.
La cosa non mi spaventa, anzi, rende il tutto più interessante, solo che non amo servire gli dei come avrai ben notato!
Scoppiò in una risata crudele che sembrava cadere a pennello in quell'ambiente dall'aria sinistra. Concentra il cosmo dentro sè per poi sprigionarlo, fiamme oscure presero ad avvilupparla!
 
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Oniro
view post Posted on 3/11/2009, 00:11






ONIRO
GOD OF DREAMS


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Fare audace e spavaldo quello della nuova adepta avernica...

Un atteggiamento apprezzabile certo, ma pericoloso, se ostentato dinnanzi ad una Divinità...

Non ci pensa infatti due volte, Oniro, e con un fulmineo gesto, afferra al collo la splendida, non c'è che dire, nuova Fenice oscura, stringendo forte con la mano destra, tuttavia senza esagerare, per permettere ad ella, per lo meno di respirare...


Come hai detto...

Scusa...?


Glaciale come non mai, le celesti iridi del Divino onirico solcano lo sguardo di Arthemisia, quasi a volerlo fulminare...
Sarebbe bene per lei, forse, non tirare troppo la corda...

 
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{Violet
view post Posted on 3/11/2009, 01:45




Misia...Misia...Misia, disse una voce femminile nella sua testa. Vuoi metterti contro un altro dio? Potrai mai combatterlo da sola?
Un grido, dalle viscere profondo del suo essere, le salì alla gola, peccato, che quella mano stringeva troppo forte per poter urlare. Ma, non contro il dio, ma contro quella parte di se stessa, che non faceva altro che prendersi gioco di lei.
Alzò un braccio e avvolse la mano del dio con la propria, toccando la morbida pelle. Poi, con i suoi freddi occhi grigi, sostenne il suo sguardo, senza provare né paura e nè panico, solo dolore.
Come...tutti...gli dei...usi...la...tua forza...sovroumana! disse con voce strozzata e molta difficoltà. La gola le bruciava come un tizzone ardente.
Cercò di respirare, ma era molto arduo. Quella stretta era come se le riscucchiasse la forza.
Chiuse leggermente gli occhi e lentamente, tentò di far aprire le dita del dio per potersi liberare.
Maledetto....sei un lurido osso duro!!, pensò mentre riattivava il cosmo e lo concentrò nelle mani creando del fuoco oscuro, che scagliò contro Oniro, trasformandoli in dardi incandescenti. Anche se fosse non gli avrebbero procurato nulla, Arthemisia sperava, almeno, la liberasse.
Porco can...lasciami andare!!
 
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Oniro
view post Posted on 5/11/2009, 23:45




Ma ad un tratto, inspiegabilmente, la presa di Oniro cessa di colpo.

Si volta, e svanendo a poco a poco nella dimensione onirica, sussurra delle parole importanti alla nuova adepta...

Raggiungimi domani...

Alla Giudecca...

 
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12 replies since 22/10/2009, 21:35   159 views
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