The cold night of Asgard, Duello tra Anubis_44 e I'm Creeping Death

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view post Posted on 18/12/2009, 17:57
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Odino no Warriors
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8,222
Location:
Nome in Alaska, ma con antenati originari di Asgard

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CITAZIONE
Anubis Stardust - God Warrior di Alpha Ursae Major - Energia Verde livellato ad Energia Rossa.

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«Parlato»
Narrato
*Pensato*


Foresta di Asgard, 18 Dicembre 2009 ore 23:47 p.m



Era una notte gelida quel venerdì 18 Dicembre, ormai giunto al termine, il cielo era sereno e trapunto di stelle, che cercavano loro malgrado, di rischiarare una notte scura e priva di Luna. Durante il giorno la neve era caduta copiosa, ricoprendo sotto un manto soffice tutta la città, neppure un angolo di essa ne fu risparmiato, i rami degli abeti erano piegati a causa del peso extra che erano chiamati a sostenere. La nevicata era cessata qualche ora prima del tramonto, impedendo così ai tiepidi raggi del Sole di scioglierla, consegnandola intatta alla notte ed alle sue rigide temperature, che in breve tempo l'avrebbero tramutata in una coltre di ghiaccio.

«Freddino questa sera!»

Era stato il commento di Anubis osservando il termometro posto fuori dalla locanda, segnava -10° C, ma forse era destinato a scendere ulteriormente, senza contare che solitamente in paese era più caldo, vi era appena stato per consegnare ai ranger l'ennesimo bracconiere che aveva pizzicato nella foresta, il terzo della giornata, non sopportava quegli individui privi di scrupoli, solo che essendo semplici uomini non poteva fargliela pagare come avrebbe voluto, il suo status di cavaliere glielo impediva.

*Incredibile, neanche il freddo riesce a tenerli lontani dalle loro attività illecite..*

Aveva commentato mentalmente mentre tornava verso la foresta per concludere il suo giro di ronda, la neve scricchiolava sotto i suoi piedi, segno che in parte si era già gelata, si fermò per un'istante volgendo lo sguardo al cielo, in cerca della stella che lo rappresentava "Dubhe" dell'Orsa Maggiore. Infine colmo di rabbia si lasciò sfuggire un'emanazione cosmica, lo spostamento d'aria ne sollevò il mantello scuro, lasciando intravvedere al di sotto di esso la sua God Robe blu-azzurra, non gli piaceva l'atteggiamento che avevano con quei poveri animali, e ciò lo rendeva furente di rabbia. Allo stato in cui era solo due cose sarebbero riuscite a calmarlo, qualcosa di dolce, oppure un combattimento, e dato che una fetta del primo punto non ne aveva a disposizione, rimaneva solo il secondo.

*Spero di trovare qualche intruso, prima della fine del mio giro, mi voglio sfogare..*

Un ghigno beffardo si dipinse sul volto del cavaliere del Nord a quel pensiero, sperava che qella notte qualche cavaliere appartenente ad una casta rivale, si infiltrasse nel territorio di Odino, territorio che era stato chiamato a proteggere, almeno avrebbe indirizzato tutta la sua rabbia verso uno scopo ben più nobile, undendo all'utile il dilettevole.

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Per me possiamo fare o livellati a Verde, oppure a qualsiasi altra energia, per me è indifferente.

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Nome del Pg: Anubis Stardust
Data di Nascita: 5 Marzo 1989
Età fisica: 20 anni
Segno zodiacale: Pesci
Luogo di Nascita: Nome, Alaska
Nazionalità: Americano

Capelli: Biondi
Occhi: Verde acqua tendenti al grigio
Carnagione: Chiara
Altezza: 1,72 m
Peso: 60 kg
Gruppo sanguigno: 0 rh-
Segni Particolari: Una cicatrice sul sopracciglio sinistro

Oggetti in possesso: Un ciondolo regalotogli dal nonno paterno, raffigurante una spada con 2 draghi attorcigliati a cui tiene molto, e dal quale non si separa mai

Energia Interiore: Energia Verde
Questa è il primo livello energetico con cui effettivamente si può essere considerati a pieno Cavalieri.
Sensi posseduti: I normali 5 sensi (si apprende la capacità di utilizzo del 6° senso)
Velocità Max: Velocità del Suono (Mach 2)
Min Temperatura Raggiungibile: - 90°C
Max Temperatura Raggiungibile: + 400°C
Numero di Tecniche: 11
Numero di Abilità: 2
Area d'effetto: 12 metri
Armature che si incrinano: Armature di lv. II
Armature che si rompono: Armature di lv. I

Maestro di Addestramento: Minosse
Armatura: God Robe di Alpha Ursae Major

Background:
Anubis nasce in Alaska il 5 Marzo del 1989 a Nome, durante una notte particolarmente fredda. I genitori di Anubis sono entrambe del luogo, il padre è professore di storia nel vicino Istituto Tecnico Superiore di Perkinsville, mentre la madre è infermiera nell'ospedale di Nome. Quando Anubis aveva 5 anni si procurò una cicatrice lunga 2 cm sul sopracciglio sinistro giocando con un suo amichetto all'asilo, durante una disattenzione della maestra che avrebbe dovuto tenerli d'occhio. L'infanzia di Anubis trascorse serena nonostante la prematura scomparsa del nonno materno a cui era molto legato. Fin dall'età di 8 anni mostrò un'innata passione per le escursioni e per l'astronomia, passioni assecondate dal padre che ne approfittava per passare del tempo con lui, perchè il più delle volte tra lezioni e consigli di classe stava fuori casa la maggior parte della giornata. All'età di 11 anni il madre gli regalo un Siberian Husky prevalentemente bianco, con qualche sfumatura di beige, con gli occhi di colori diversi, uno azzurro e l'altro color ambra, che Anubis decise di chiamare Polaris. Le escursioni di Anubis e del padre divennero sempre più frequenti e non erano rare le occasioni in cui passavano anche la notte fuori casa osservando il cielo con il telescopio del padre, mentre osservavano il cielo il padre gli raccontava le leggende legate alle costellazioni o miti di altre culture. Crescendo frequentò un Istituto Tecnico per divenire geometra nel quale si diplomò con buoni voti, ma divenne anche un esperto escursionista, un marinaio giapponese con i rasta di nome Fujitaka, che lavorava per suo nonno gli insegnò l'arte marziale conosciuta con il nome di Ju-jutsu, di cui il ragazzo divenne un discreto conoscitore, arrivando in breve tempo al rango di cintura Nera. Un paio di inverni dopo (all'età di 20 anni) partì per l'ennesima escursione in montagna, ma durante la notte Anubis si perse in una foresta, il freddo cominciava a farsi sentire e all'interno della foresta non poteva montare la tenda, così cominciò a cercare un riparo per la notte, alla fine si imbattè in una grotta abbastanza alta e profonda, per ripararsi si inoltrò verso l'interno, in quel momento si ricordò di una leggenda che gli raccontava sempre il padre, le leggende raccontavano che nei boschi vicino al circolo polare artico si trovasse il confine che separava il mondo normale dal mitico regno di Asgard, il leggendario reame patria degli Dei Nordici, dove a regnare era il portavoce del Dio Odino, che parlava per volontà di Odino stesso ed era protetto da 7 cavalieri, tanti quanti le 7 stelle dell'Orsa Maggiore. Ad un certo punto vide uno strano bagliore più in profondità nella grotta e decise di andare a vedere, magari erano delle persone in difficoltà. Giunto sul posto si trovò davanti della vestigia simili ad un'armatura con le sembianze di un drago, che somigliava molto ad una raffigurazione di Fafnir che aveva visto in un libro e immediatamente si ricordò la leggenda, pare infatti che in una grotta enorme dimorasse Fafnir un drago a due teste che custodiva il tesoro dei Nibelunghi, il drago fu sconfitto da un eroe di nome Sigfrido che in seguito divenne invulnerabile, la leggenda vuole che i resti del leggendario Fafnir siano ancora in quella grotta, ma che forse non abbiano mantenuto lo stesso aspetto.

Carattere:
Inizialmente Anubis può sembrare un pò timido ed introverso, ma conoscendolo meglio, rivela il suo vero carattere che lo porta ad essere sempre allegro, gentile ed ottimista, è un ragazzo riservato e non ama giudicare gli altri senza averli prima conosciuti. Anubis è intelligente ed intuitivo, ma anche testardo, se infatti si prefigge un obbiettivo fa di tutto per portarlo a compimento, tranne ovviamente andare contro i suoi principi, talvolta per questa sua caratteristica finisce col cacciarsi in situazioni stupide, che solo riflettendo avrebbe potuto evitare. Un'altra caratteristica di Anubis è che adora le sfide e se viene sfidato non rifiuta mai, arrendersi non fà parte del suo carattere, talvolta riesce a dimostrare una tenacia incredibile che lo può portare a rischiare la vita. Crede fermamente nella giustizia e non sopporta i soprusi di nessun tipo, quando assiste ad un sopruso non può fare a meno di intervenire anche se non ama ricorrere alla violenza, sarebbe pronto a dare la vita per le persone a cui vuole bene.

Abilita':

Sangue di Drago
La leggenda narra che per divenire custode di queste vestigia Sigfrido, l'eroe della saga dei Nibelunghi, durante lo scontro finale del suo addestramento da Cavaliere, uccise il Drago Fafnir che infestava Asgard e si bagnò con il suo sangue, diventando così invulnerabile, tranne in un punto vicino al cuore, dove una foglia si era posata, impedendo all'eroe di bagnare anche quella parte del suo corpo col sangue del drago e facendone il suo punto debole. A causa di questa abilità le vestigia del God Warrior di Alpha Ursae Major (raffiguranti proprio il Drago Fafnir) hanno una resistenza decisamente più alta ai colpi sferrati dall'avversario.

Lama del Drago
Il God Warrior di Alpha Ursae Major è in grado di concentrare il proprio cosmo in modo tale da creare affilatissimi fendenti che può utilizzare come desidera per colpire l'avversario, può usare questa tecnica per generare delle potenti esplosioni cosmiche che travolgono l'avversario.

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Caratteristiche:
La God Robe di Alpha Ursae Major ha le fattezza di Fafnir, il drago a 2 teste della leggenda sconfitto da Sigfrido, queste vestigia sono conservate in quella che una volta era la sua caverna, quindi hanno beneficiato anch'esse del sangue di Fafnir (alcuni pensano che ne siano i resti) che le hanno donato una solidità ed una resitenza superiore alle altre, in più essendo un'armatura del Nord risente in minor misura delle basse temperature, quindi i colpi con energia fredda hanno più difficoltà ad intaccare le vestigia. Gli occhi della testa del drago che funge da copri-spalle destro hanno la capacità di illuminarsi durante l'esecuzione della tecnica finale di Anubis, tecnica da cui prendono il nome.

Tecniche Difensive:

Cuore di Drago
Barriera cosmica di colore rosso sangue generata dal cavaliere espandendo il suo cosmo. Tale barriera lo avvolge e lo protegge completamente dagli attacchi di natura cosmica e fisica a lui diretti.

Barriera di Luce
Anubis alzando verso l'alto il suo braccio è in grado di generare una barriera cosmica di colore azzurro, che assume l'aspetto di una semisfera che protegge completamente il cavaliere. La barriera può essere usata anche per proteggere altre persone o cose, ed ha una particolarità, la sua consistenza impedisce agli attacchi provenienti dall'esterno di penetrarvi, ma permette agli attacchi lanciati dal cavaliere all'interno di uscire. Anubis ha anche elaborato una variante di questa tecnica, dopo aver creato la barriera è in grado di rigirarla al rovescio, così da poter imprigionare l'avversario ed attaccarlo, mentre l'avversario all'interno si vede preclusa ogni possibilità di offesa, per le caratteristiche della barriera.

Luci del Nord
Anubis tramite il proprio cosmo è in grado di creare un'emanazione cosmica del tutto simile all'Aurora Boreale, ponendo le mani davanti a se. Questa sorta di Aurora Boreale in miniatura si frappone tra l'avversario ed il God Warrior, come una sorta di muro cosmico, non ha una forma ben precisa, e proprio come quella reale è in continuo movimento, può assumere una colorazione che va dall'azzurro al bianco (passando anche per il giallo, il verde ed il rosso).

Tecniche Offensive:

Ali del Drago
Il God Warrior di Alpha Ursae Major incrocia le braccia a palmi aperti davanti a sè accumolandoci il proprio cosmo, quando il colpo ha raggiunto la potenza desiderata il cavaliere distende repentinamente le braccia posizionandole parallele al terreno. Il fascio di energia cosmica viene rilasciato durante il movimento di estensione delle braccia e colpisce tutto ciò che si trova lungo il suo cammino con un fronte di 180°, questo colpo genera ingenti danni cosmici.

Artigli del Drago
Anubis è in grado di concentrare il proprio cosmo nelle mani, in modo tale da creare tanti sottili e affilatissimi fasci cosmici quante sono le sue dita, il cosmo circondandole gli fa assumere l'aspetto di artigli lunghi più del doppio delle dimensioni originali delle dita, che il cavaliere può usare per attaccare direttamente, in un combattimento corpo a corpo, oppure può decidere di lanciarne una scarica contro l'avversario. Il potere lacerante e distruttivo di questa tecnica è uguale a quello della Spada di Asgard. Usata come tecnica difensiva, risulta molto utile come risposta ad attacchi ravvicinati ove la velocità di esecuzione è fondamentale. Infine, è possibile utilizzare questa tecnica impiegando un solo dito o solo alcune dita delle mani del cavaliere, il quale può dirigere i suoi colpi nella direzione che più preferisce.

Stelle di neutroni
Anubis mette le braccia distese parallele al terreno, poi con rapidi movimenti delle braccia in tutte le direzioni è in grado di generare un elevato numero di sfere di cosmo di colore bianco e pulsanti di azzurro, il cosmo all'interno delle sfere è molto concetrato, quindi basta il minimo contatto per farle esplodere. Le sfere vengono indirizzate verso l'avversario, ma senza colpirlo, difatti gli si dispongono attorno, riuscendo così a circondandarlo ed intrappolarlo. Le sfere di cosmo esplodendo scagliano anche frammenti di cosmo compresso, che possono danneggiare ulteriormente l'avversario oltre i danni prodotti dalle esplosioni, che già da sole sono in grado di lesionare l'armatura e provocare ferite più o meno gravi.

Pulsar
Anubis allunga il braccio destro davanti a sè con la mano piegata ad angolo retto, poi tirando indietro il braccio apre la mano creando una sfera di cosmo di tonalità bianco-azzurra, che poi scaglia contro l'avversario. Anubis è in grado di controllarne i movimenti, permettendo così di seguire l'avversario, anche se questi tenta di evitarla; questo colpo ha un alto potenziale distruttivo, se l'attacco va a segno l'armatura dell'avversario potrebbe uscirne lesionata, oppure distrutta, è in grado di provocare anche ferite abbastanza gravi.

Supernova
Anubis alzando ed allargando entrambe le braccia verso il cielo, riesce a convoglire il suo cosmo in modo tale da formare 1 sfera enorme, di colore rosso come una stella morente, quando la sfera raggiunge la potenza desiderata viene scagliata contro l'avversario. L'esplosione che ne consegue è enorme, e viene seguita da un'onda d'urto che si propaga a 360° tutt'attorno, anch'essa è devastante riuscendo a spazzare via tutto quello che incontra sulla sua strada.

Lama circolare
Anubis concentra il suo cosmo nel braccio destro, dopodiché lo innalza sopra la testa, con il palmo della mano aperta e rivolto verso l'alto, compiendo dei movimenti circolari con il braccio, riesce a formare una lama cosmica solidificata e circolare molto affilata, a cui poi imprime una rotazione tramite la propria volontà. La lama così ottenuta appare di un colore biancastro e viene scagliata verso l'avversario, Anubis ne riesce a controllare i movimenti con le braccia, facendole inseguire l'avversario. Questa tecnica ha lo stesso potere lacerante della Spada di Asgard.

Spada di Asgard
Anubis è in grado di concentrare il proprio cosmo in modo tale da creare dei fendenti molto affilati, con cui può tentare di ferire direttamente l'avversario, oppure può tracciare il perimetro di una figura geometrica attorno all'avversario facendo esplodere il suolo, creando così un vortice di energia cosmica che lo solleva, mentre i frammenti del terreno generati dall'esplosione e dalla conseguente onda d'urto lacerano la pelle e l'armatura dell' avversario.

Tecnica Finale 90% di cosmo:

Occhi del Drago
Gli occhi della testa del drago posti sul copri-spalla destra della God Robe di Alpha Ursae Major si illuminano, dopodichè il cavaliere crea nelle sue mani due potentissime sfere di energia, che si uniscono in un unico e potente fascio luminoso prima di colpire l'avversario, l'ondata cosmica che ne consegue travolge tutto ciò che incontra sul suo cammino senza fermasi. Il colpo assume le fattezze di un drago che si scaglia sull'avversario. Utilizzando il 90% del proprio cosmo la tecnica diventa devastante aumentando esponenzialmente di potenza assorbendo tutta la materia (tranne l'avversario a cui distrugge o lesiona gravemente l'armatura) che incontra sul suo percorso e convertendola in energia. Non è una tecnica autoconclusiva.


Edited by Anubis_44 - 22/12/2009, 23:08
 
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I'm Creeping Death
view post Posted on 20/12/2009, 01:58




~ Capitolo I ~
Atto VII - Scena I


•Legenda:
Narrato
*Pensato*
«Parlato»
Letto/citazioni/altro
~Creep - Kör - Specter di Bennu - Energia Rossa~




Le leggende, base solida sulla quale la storia dell'uomo e l'umo stesso si sono fondate, ampiamente documentano di mostri, ombre e spiriti, che al notte popolano, soprattutto lì dove la presenza di umini e Dèi si è fusa, assimilandosi nel tempo; lì dove gli antichi rituali sacri vengono ancora seguiti minuziosamente, retaggio di tradizioni orali tramandate di padre in figlio, membri di una ristrettissima casta, giunta miracolosamente fino ai giorni nostri, rispettati ancora dal popolo, fervente credente nel Dio dai mille volti, nel Signore della fertilità, nel Dio dalla forza prodigiosa, padrone nei tuoni.
Tutte balle, pensò, mentre affondava pesantemente nella neve.
Come poteva qualcuno donare la fertilità in una terra perennemente coperta dal ghiaccio, dalla neve e dal freddo, battuta dal vento tanto gelido da non permettere neanche il volo di un uccello?
Interrogativi sospesi di una una delle ombre che la notte popolava, qualcuno potrebbe dire, avvalorando la sua testi dall'aspetto sinistro dell'armatura che quell'ombra indossava, dai colori bui e violenti, sulla quale, di tanto in tanto si rifrangeva un fascio di candida luce lunare, che in vano, coadiuvata dagli alleati astri tentava di vincere l'oscurità, signora indiscussa della notte e del buio, più profondo e sinistro quando la vegetazione di quella foresta di sempreverdi coperti da uno strato di neve si infittiva in alcuni punti, preferiti dallo Specter che li si aggirava.
Vagava quasi svogliatamente, senza meta, pentendosi - segnando il suo stato d'animo con sommesse bestemmie bofonchiate a mezza bocca - della sua scelta di cercare trastullo in quei remoti luoghi dimenticati dal Divo Elios, dove anzi, forse, il Divo Elios non era mai riuscito a penetrare la cortina di freddo, impressa a fuoco negli abitanti del luogo, così persi tra i loro Yggdrasil, Hel e Valhalla...
Com'erano lungi dalla realtà quei poveri bifolchi, relegati tra i ghiacci e le nevi eterne! Non conoscevano la realtà oggettiva che si celava dietro la Morte. Peggio per loro.
Continuava a vagare, costeggiando un villaggio, se così poteva chiamarsi l'agglomerato di capanne di legno, paglia e fango, tenute su chissà grazie a quale miracolo più che allo sputo col quale erano fatte. Ma non era stato quel villaggio ad attirare la sua attenzione - cosa talmente rara che le occasioni in cui qualcuno aveva stimolato il suo interesse potevano contarsi su meno della metà delle dita di una mano - se così poteva definire lo stato d'animo che erano riuscite a scaturire in lui, sulla quale natura continuava ad interrogarsi.
Ma non era l'unico interrogativo. Aveva scorto con una sbirciata distratta un uomo che si distingueva dagli altri per l'andatura fiera, la libertà di movimento, l'armatura e quella presenza costante che pochi avevano. Un'emanazione cosmica.
*Interessante*
Pensò grattandosi il mento ispido a causa della barba incolta, resa più dura a causa del gelo.
Odiava il freddo, ma aveva posto egregio rimedio a quel - chiamiamolo - problema con una leggera e costante emanazione cosmica di quel potere che andava seminando, sovente, in giro per il mondo, seguito da morte e distruzione, ciliegina sulla torta, immancabile, di ogni sua azione.
Infondo faceva tutto parte del copione che seguiva alla lettera, anche se più che copione lui preferiva definirlo canovaccio, di quelli usati dagli attori di scena prima della rivoluzione settecentesca.
In un lampo fu assalito dai ricordi. Quanto tempo era passato; quanto tempo aveva vissuto; quanti ricordi poteva vantare...
Fu ridestato dalle sue lunghe elucubrazioni mentali nuovamente dalla presenza di cosmo, ora più forte, più vivida, più vicina.
*Io adoro questi rozzi Nordici...*
Pensò, in concomitanza con i muscoli della faccia, che rapidi andarono a disegnare sul suo volto una smorfia sorniona, simile più ad un sorrisetto malizioso che ad un ghigno malvagio, il solito clichè del cattivo, cosa che lui, infondo, non era minimamente.
Rapido e sinuoso uscì dal buio che lo attanagliava, circondato da una magnifica luce violastra, baciato dalla lattea luce della luna, come fosse stata una studiata scenografia, con quello strano sorriso stampato sul volto, ponendosi di spalle al suo avversario.
Non contava di colpirlo di sorpresa, anzi, era curioso di ammirare da così vicino la reazione di quel tale. Credeva nella prima vista, e a prima vista avrebbe saputo dire quanto interesse avrebbe scaturito il suo avversario.
O la sua vittima, era questione d'interesse.



Info.

Status Fisico: Illeso;
Status Cloth: Indossata - Intatta;
Status Mentale: Curioso;
Energia: 100%;
Resoconto: No, leggiti tutto il post =P;
Abilità Usate: Nessuna;
Tecniche Usate: Nessuna;
Note: La Scheda è qui di sotto, nello Spoiler. Prego lo staff e la gentile utenza di non fregarsi niente, nè Layout, nè sfondi, nè immagini, nè codici a random e tantomeno di copiare qualcosa; c'ho sputato il sangue e l'anima su tutto quello che vedete. Non è per mancanza di rispetto ma, come si dice, patti chiari, amicizia lunga ; ).
Sono molto selettivo e pignolo, nel senso, alla prima puttanata ti avverto, alla seconda di piscio il duello =P
Detto ciò, buon divertimento.






SPOILER (click to view)

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«Chi è costui che sanza morte per lo regno della Morta Gente vaga?»

Nome: Kör
Soprannome: Abraxas
Cognome: sconosciuto
Data di Nascita: 21/01
Età: 450 anni - ne dimostra 21
Nazionalità: Danese - Scozzese
Altezza: 185cm
Peso: 75Kg
Casta: Spectre
Cloth: Bennu - XXIV Stella del Cielo Violento [x] [y]
Note della Cloth
Grazie alle immense ali in dotazione alla sua Surplice Erik è in grado di sollevarsi in volo per alcuni brevi istanti ed eseguire tutte le sue tecniche sospeso dal suolo, aumentando la sua agilità, oltre che generare forti correnti d’aria anche grazie al movimento delle ali stesse.

Grado: IV
Divinità: Hades
Energia: Rossa

«Please allow me to introduce myself...»

Background
Scozia - 1569
Sua madre era una strega, e fu bruciata viva. Era davvero una strega, non perchè la locale comunità del piccolo paese sulle alture rocciose della Scozia lo credesse. Sua madre dopo aver sedotto quell'uomo venuto dalle lontane lande del Nord lo aveva ammazzato offrendolo in sacrificio al Signore delle Tenebre, che invocato era accorso dalla sua sposa nera. Da quei due incontri - umano e oscuro - è nato Kör, figlio di una sposa di Satana. Quando aveva 10 anni assistette al rogo di sua madre, impotente, guardandola bruciare, urlare, dimenarsi, contorcersi, accartocciarsi ridotta oramai in cenere. Si scagliò con forza contro uno degli aguzzini, ma fu mandato a rotolare nella polvere, urtando col lato sinistro del volto sui tizzoni ardenti. Da qui una particolarità del ragazzo: il lato sinistro del suo volto è diverso dal lato destro; La pelle porta gli evidenti segni di una grave ustione ed anche una lunga cicatrice - sottile e bianca - che gli riga tutto quel lato del volto, partendo dalla fronte e terminando sul mento. La morte della madre, l'unica persona al mondo che gli volesse realmente bene lo fece chiudere in un ostinato mutismo simile all'autismo. Ma una notte, qualche anno dopo, Lucifero gli apparve, concedendogli ben due doni: il poter sempre rivedere sua madre e vita e giovinezza eterna. Due doni in cambio della sua anima e del suo occhio sinistro, rimpiazzato dall'occhio sinistro della madre.
Scozia - oggi
Kör, così si chiama il ragazzo, dopo aver ottenuto i benefici dal patto col diavolo e dopo essersi chiuso in se stesso ha vissuto studiando e raccogliendo informazioni, accrescendo la sua potenza e la sua conoscenza in attesa della sua vendetta contro il genere umano, contro quella vile ed inutile razza a cui - solo in minima parte - appartiene anch'egli. Ora i tempi sono maturi, e quella notte, che si dice infestata dagli spiriti malvagi, sembra fatta apposta per delle rivelazioni.
31 Novembre, ore 00:15
Dopo un inaspettato incontro con Caitlyn (la donna che lo ha cresciuto) e suo Padre, il giovane Kör ha scoperto dei suoi poteri, le armi per la sua vendetta; ha ricevuto la sua armatura ed è stato forgiato alla battaglia. E' arrivato nei meandri dell'inferno, dove ha ottenuto la sua Surplice, e dove ha già incontrato un suo compagno di casta. Ora inizia la vendetta.
Descrizione Fisica
Alto e slanciato, dalla ben definita muscolatura alquanto imponente ma non troppo, non troppo grande ed ingombrante, non troppo pesante da rallentargli i movimenti, ma neanche troppo scarna e leggera da impedirgli una più che discreta forza fisica. Non ha mai tagliato i capelli negli ultimi 20 anni, portandoli sciolti sul lato sinistro del suo volto, raccolti in una crocchia o in una coda senza raccoglierli tutti, così da non aver troppi problemi per via dei suoi lunghi capelli corvini dai riflessi violacei e rossi. Il volto è alquanto asciutto e duro, dai lineamenti marcati ma non troppo, sporcato da una appuntita e corta barba grigiastra, troppo corta per assumere un deciso colore nero. L'occhio destro è azzurro, venato di verde, mentre l'occhio sinistro appare alieno al resto del corpo, dall'indescrivibile magnetismo [x]. Dietro le spalle, per tutta la lunghezza della schiena, campeggia un enorme tatuaggio.[x]. Il lato sinistro, sul quale campeggiano ancora i segni dell'ustione cui fu vittima all'età di dieci anni e dove si trova quello strano occhio, sono sempre coperti dai lunghi capelli, senza mai essere rivelati agli interlocutori.
Descrizione Psicologica
Chiuso, più che timido, chiuso in se stesso. Freddo e distaccato da tutto ciò che lo circonda e che non gli riguardi prettamente da vicino. Uno studioso esperto di ciò che ama, anche se poche in realtà sono le cose che attirano il suo interesse: una su tutte è il potere. Poco loquace, preferisce i fatti alle parole; con la morte della madre e a seguito del patto con Lucifero oltre a chiudersi nell'ostinato mutismo ha anche preso consapevolezza della sua innata malvagità. Persegue un unico scopo: la distruzione degli uomini e della terra. Non sempre rimane chiuso in se stesso, ed esterna il suo odio con sottile cinismo ed ilarità, che ferisce al pari della sua mano. Spesso si lascia trasportare dalla situazione e dall'ira, perdendo il suo self-control.
Delle divisioni gerarchiche non sa che farsene: non fu solamente il capo della comunità in cui viveva ad uccidere sua madre, ma anche il prete, il macellaio ed il contadino a farlo. Per lui esiste una sola gerarchia: quella del più forte.
Il dono
Oltre all'eterna giovinezza, Lucifero ha regalato ad Kör la possibilità di vedere sua madre e di sentirne la sua voce. Attraverso le sue abilità, è ovvio.



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«Che cosa è la morte per me?
Un grado di più nella calma, e forse nel silenzio.
»

L'oscuro ed ardente supplizio
Lo Spectre ha il potere di creare dal nulla e di manipolare le fiamme presenti in natura. Le fiamme da lui create sono, invece, oscure. Che il fuoco sia un elemento pericoloso, è noto a tutti e chi scherza col fuoco, prima o poi si brucia; già, ma chi scherza col Fuoco Oscuro? Il Fuoco Oscuro non è molto diverso dal fuoco normale - soltanto un lieve cambiamento nella composizione cromatica, all'apparenza - ma molto più pericoloso ed infido. Esso infatti attecchisce con molta più facilità rispetto alle fiamme normali, ed è molto più difficile da spegnere, una volta avvenuta la combustione, ustionandole pesantemente sia la parte esterna che quella interna del corpo, direttamente ed indirettamente. Tali fiamme possono essere modellate secondo la forma che allo Spectre più aggrada, andando a creare anche armi bianche. La combustione può avvenire anche nell'acqua, dove essa avverrà con la stessa facilità con la quale avviene al di fuori di essa, con un propagarsi però più lento delle fiamme evocate. Inoltre lo Spectre può controllare le fiamme presenti in natura, celate nel cuore della terra, oltre che produrne di proprie. Unico limite alle forme assunte dalle fiamme: la fantasia.
~Nota scenografica
Sono visibili dei volti umani per tutta l'estensione delle fiamme (ove possibile); essi rappresentano la madre di Kör nella forma demoniaca, ovvero nell'aspetto che aveva la strega. [aspetto meramente scenografico - non ha nessuna funzione illusoria atta a svantaggiare l'avversario]

La sibilante e tremenda tortura
Lo Spectre vanta il totale controllo dell'aria e delle varie correnti, controllando e manipolando la direzione, l'intensità, la temperatura e persino la pressione all'interno dei venti da lui generati, forti e taglienti come rasoi, controllando le correnti presenti in natura oppure creandone dal nulla dalle dimensioni più svariate, dal tornado all'uragano alla leggera brezza silenziosa e tagliente come lama. Egli può dunque controllare l'aria presente nel raggio d'azione che l'energia gli concede, sfruttando questo potere per poter lievitare al di sopra della terra e delle acque, o privando dell'ossigeno, indispensabile per respirare e per vivere, i propri avversari.
~Nota scenografica
Sono udibili sussurri e lamenti, proveniente da una roca ed acuta voce femminile; essi sono i sussurri e le urla della madre di Kör. [aspetto meramente scenografico - non ha nessuna funzione illusoria atta a svantaggiare l'avversario]
Piccolo Compendio:Aumentando la pressione esterna il corpo avversario verrà stritolato da una forte morsa innarrestabile.
Diminuendo o azzerando la pressione esterna, il corpo subirà gravi danni. Il più grave di tutti è l'esplosione del corpo stesso. Ebbene, per non venire stritolato, il corpo umano controbilancia con una pressione all'interno verso l'esterno creando un equilibrio. Ad esempio andando molto in fondo al mare la pressione esterna è più grande e si viene spappolati; se si va nello spazio la pressione esterna è nulla e quella interna fa esplodere il corpo; o meglio vene, arterie, capillari... le vene si rompono ed il sangue ribolle dentro di esse. Con la pressione maggiore esterna le vene esplodono comunque. In caso si sopravva all'esplosione da bassa pressione, l'avversario sarà comunque vittima di un embolo... e quello non lo si evita. (cit.)

Porta dell’Ade
Gli Specters possono accedere al regno del mondo dei morti senza problemi, proprio per la loro natura di guerrieri di Hades. Tale abilità è passiva, e vale sempre nel regno dell’Ade. Non funziona per il Limbo e i Mondi Infernali di Virgo.
Only GdR.(cit.)


«Umane sventure certo possono agli umani toccare;e molte sventure ai mortali vengon dal mare e molte poi dalla terra, altre ancora dall'ignoto appaiono, nel buio cullate, e destinate in eterno a durare»

Corona Blast
Lo Spectre genera una sfera di energia cosmica, combinata ad energia calda, simile ad un sole, e scagliandolo contro il nemico, esso esplode all'impatto. A seguito dell'esplosione viene generata una terribile deflagrazione, in grado di distruggere e bruciare qualsiasi cosa rientri nel suo raggio d'azione, a seguito di questa deflagrazione l'aria sarà permeata da fiamme e la temperatura dell'aria subisce un'impennata.
Lo Spectre può generare fino a massimo 3 soli.

Crucify Ankh
Lo Spectre espande il suo cosmo oltremisura, per poi generare dei dardi infuocati, i quali vengono lanciati contro il suo avversario. Questi dardi hanno la capacitò di trapassare le armature, fino a penetrare nella cute. Dopo che i dardi sono stati lanciati, alle spalle dell'avversario, apparirà una grossa croce egizia, l'Ankh, ove il povero avversario verrà crocefisso. Dopo la crocefissione il corpo dell'avversario sarà lambito dalle fiamme, e brucerà, finchè di lui non rimarrà solo cenere, o i resti bruciacchiati della sua armatura.
Esiste una via di fuga, ma la libertà si paga a caro prezzo...

Sommo Baluardo
Una sfera di cosmo,vento e fiamme avvolgerà lo Spectre difendendolo a 360° da attacchi fisici cosmici, ed elementali. Nel caso il nemico venisse a contatto con la difesa egli si vedrà bruciare dato l'alto fattore di combustione e di propagazione delle fiamme, e dato il forte vento che vortica attorno lo Spectre, molti attacchi [dipende dal divario energetico] verranno debilitati di un'alta percentuale della loro potenza. Tali raffiche di vento miste a tremende lingue di fuoco, inoltre, una volta terminata la loro funzione prettamente difensiva potranno - a discrezione del loro padrone - viaggiare alla massima velocità verso l'avversario dilaniandone ed ustionandole le carni in una tremenda offensiva che lascia ben poco scampo

Disperazione di Vento
Sfruttando Il controllo dell'aria, lo Spectre crea una fortissima corrente ascensionale ai piedi dell'avversario, il quale verrà sbalzato in alto di parecchio; egli, nell'occhio del ciclone vorticherà su se stesso ad una velocità impressionante, e la permanenza all'interno dell'uragano dipenderà dalla potenza della creazione dello Spectre.
L'aria all'internò di questo tornado sarà estremamente calda, oltre che essere intrisa di cosmo. All'interno del tornado vagheranno con moto vario un paio di dozzine di microsfere di fiamme e cosmo, che esploderanno al contatto con l'avversario. All'interno di tale tornado la pressione sarà estremamente bassa, creando gravi danni all'esterno ed all'interno del corpo dell'avversario, quali lesioni ad organi interni, fratture ossee, perdita dell'udito dovuto alla fenditura della membrana uditiva. Quando tale tornado incontrerà il corpo dell'avversario, inoltre, lo scaraventerà in aria, oltre quasi la soglia Celeste. Durante tale "volo" la vittima subirà gravi danni dovuti dalla pressione, da apnea, da taglio e da ustione. Lo Spectre inoltre, durante "l'assenza" del suo avversario creerà al suolo un piccolo lago di magma, nel quale l'inerme avversario cadrà al termine del suo volo subendo ulteriori gravi danni da ustione.

Ollus Leto Datus Est - Egli è stato consegnato alla Morte
Lo Specter crea innanzi a se, attorno al suo avversario un cerchio di fuoco, atto a circondarlo. Esso sarà dal diametro più largo di cinque [5] centimetro [cm] rispetto allo spazio occupato dal suo avversario, il quale non sarà mai sfiorato neppur minimamente dalle fiamme. Queste, infatti, nascono esclusivamente con lo scopo di contenere, disorientare ed indebolire l'avversario. E anche di distrarlo. Contenere, poichè il malcapitato non sarà in grado di uscire dalla prigione impostagli dallo Specter, salvo bruciare vivo. Disorientare ed indebolire l'avversario, in quanto le fiamme oscure propagatesi nei suoi dintorni, alte e tremendamente calde, assopiranno a poco a poco i suoi sensi, riscaldando l'aria respirato dalla vittima, infiacchendone a poco a poco il corpo. Distrarlo, poichè l'aria, oltre ad essere estremamente calda sarà estremamente forte - dovendo essa alimentare le alte fiamme - ed anche vittima di forti sbalzi di pressione, atti ad incentivare i danni sull'avversario.

Assillo Rovente
Lo Spectre, unendo i palmi delle mani, richiama un globo sanguigno, dal quale si genereranno dei sottilissimi aghi di fiamma (Fuoco Oscuro, ovviamente) e cosmo, dall'alto potere perforante che andranno a colpire il nemico penetrando nel corpo. Tali ustioni si propagheranno a macchia d'olio, largamente, terribilmente, a fondo, tramite il minimo contatto. La velocità con cui tali sottilissimi aghi saranno lanciati è tale da colpire a fondo, oltre la carne, penetrando oltre i muscoli e le ossa, andando a perforare, talvolta, gli organi interni, ustionandoli direttamente, o, nel caso, indirettamente, in quanto essi saranno coadiuvati dall'aria compressa generata dallo Spectre grazie al suo secondo temibile potere.




Scheda creata da I'm Creeping Death - Some Right Reserved ®
Vietara la copia - anche parziale - di ogni singola parte della scheda.
Non rubare: un comandamento come un consiglio.

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CITAZIONE
Anubis Stardust - God Warrior di Alpha Ursae Major - Energia Verde livellato ad Energia Rossa.

SPOILER (click to view)
«Parlato»
Narrato
*Pensato*


Una folata di vento spazzò l'aria, sollevando quel pò di neve frolla che ancora non si era congelata, a qualche passo da Anubis iniziava la foresta di Abeti, e di Quercie, i cui rami erano grondanti di neve, tanto da concedergli un'aspetto più snello e slanciato di quanto avessero normalmente, la luce argentea della Luna poi ne illuminava le sagome innevate, rendendo il tutto scintillante. Il God Warrior procedeva con passo deciso, quella foresta era un pò come la sua seconda casa, ne conosceva ogni palmo dato che aveva passato gli ultimi 2 mesi a farvi la ronda per ordine del sommo Odino, doveva impedire che intrusi si insinuassero entro i confini del regno, ma quella sera ci sperava, aveva voglia di uno scontro.

*Cos'è stato questo rumore...*

Un lieve fruscio alle sue spalle aveva causa la caduta di un blocco di neve, ma non era stato un animale, loro non hanno un cosmo, tuttavia finse di non essersene accorto.

*mh... il suo cosmo non appartiene ad un God Warrior, i loro li conosco fin troppo bene, sembra più..*

Aveva riconosciuto il cosmo tipico degli Specter, ma non era uno di quelli che conosceva, sul suo volto tornò a dipingersi il ghigno malefico di poco prima.

*..bene, un'intruso...*

Fece qualche altro passo, mentre pregustava già lo scontro con lo sconosciuto, poi si fermò di scatto, voltandosi con una rapidità innaturale, guardando colui che stava fermo dietro di lui, la Luna illuminava le sue violacee vestigia, ma l'elmo ne copriva in parte il volto.

«Posso conoscere il motivo di tale intromissione in un territorio che non ti compete? Presentati!»

Le sue parole avevano un tono quasi intimidatorio, Anubis non era certo il tipo di lasciarsi spaventare dal primo venuto, nonostante non ne conoscesse ancora la reale potenza, tuttavia quella sera aveva voglia di combattere, ed il fato era stato generoso con lui, procurandogliene subito uno.

«Allora?»

Ripetè spazientito il God Warrior, in attesa che lo sconosciuto gli rivelasse nome e intenzioni, che sperava essere ostili.

Edited by Anubis_44 - 21/12/2009, 18:53
 
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I'm Creeping Death
view post Posted on 21/12/2009, 00:27




~ Capitolo I~
Atto VIII - Scena II


•Legenda:
Narrato
*Pensato*
«Parlato»
Letto/citazioni/altro
Creep - Kör - Specter di Bennu - Energia Rossa - Link Scheda




Come previsto la preda cade diretta nella sua trappola, così come un'allodola è attirata dal luccichìo che emana uno specchio posto verso la luce solare, rimanendone abbagliata, credendo che sia qualcosa di prezioso da poter rubare all'infame uomo, così la sua preda cadde nella trappola che aveva tessuto fin da quando si era accorto della sua presenza.
La luna, alla quale maleducatamente dava le spalle, si rifletteva non solo sulla sua Surplice, ma riusciva, anche se di poco, a rischiarare la notte intorno alla snella figura dell'Asgardiano che aveva di fronte.
*Ma li fanno tutti con lo stampino...?*
Si chiese, molto probabilmente assumendo un'aria interrogativa, non proprio come se avesse dipinto sul volto un punto interrogativo, ma quasi.
Si fece più vicino, mentre il suo cosmo ardeva con maggiore intensità, ora li separavano poco meno di tre centimetri. Poteva sentire l'alito pesante di quella rozza involuzione di Vikinghi, che puzzava ancora di un frugale pasto a base di... probabilmente stufato e verdure, forse del vino di bassa qualità, giusto per tenersi caldi e per non rimanere troppo concentrati sui proprio incarichi.
Lo squadrò, fissando annoiato le iridi chiare ed i capelli del colore dell'oro, passando alla modesta muscolatura nascosta sotto un corpo snello e, si disse, anche alquanto agile.
Si chiese anche lui cosa ci facesse in quel posto, dato che il freddo era diventato oramai insopportabile, anche se gli dava del filo da torcere il tizio che aveva difronte. Quante domande, e con quale pretesa si arrogava il diritto di assumere quell'aria prepotente? Chi si credeva d'essere quel misero strisciante verme? Non si rendeva conto, forse che si rendeva ridicolo agli occhi del mezzo demone?
In effetti, tra le tante, questa definizione gli calzava a pennello, anche se prima d'ora nessuno, neanche egli stesso, l'aveva mai appellato in tal maniera.
Si grattò il mento con la mano sinistra, mentre la destra ciondolava libera, circondata, come il resto del corpo da un alone violastro.
Ora l'aria interrogativa era scomparsa dal suo volto, lasciando il posto a qualcosa di molto simile alla delusione. Lui credeva nel potere della prima vista, e quello che aveva appena visto non l'aveva soddisfatto, neanche un pò; se poi sommiamo le parole proferite ai pochi gesti ed allo sguardo, la cosa peggiorava, addirittura.
Peccato, il non aver provato quella scossa adrenalinica pompata improvvisamente dal cuore, in fin dei conti, non era poi un bruto segno.
Almeno per lui.
Forse non si sarebbe potuto dire altrettanto per il suo avversario.
Continuava a guardarlo con quell'espressione vacua ed inespressiva.
«...ti hanno mai detto che parli davvero troppo?»
Disse, prima di sistemarsi una ciocca di capelli e sputare in terra.
Erano così vicini che avrebbe potuto sputargli sui piedi, ma dopo aver sputato fece un passo indietro
«Ti vedo un pò rigido, che ne dici, di scioglierti un pò?»
Disse, schioccando le dita. Un gesto simbolico, provocatorio, ma che nascondeva anche altro.
Di li a poco - definiamolo attimo - avrebbe creato un'immensa colonna di fuoco oscuro avente come epicentro il punto preciso dove si trovava la snella figura del ciarliero nordico, ed un diametro pari a circa quindici metri.
Insomma, qualcosa di inusitato e terribilmente caldo - parliamo di circa 600° - tanto per equiparare un pò la situazione. O per meglio dire, tanto per far pendere l'ago della bilancia verso di sè.
...faceva freddo, troppo freddo per i suoi gusti., un bel falò era proprio quello che serviva.
Sarebbe stato assalito dai ricordi, dalla tristezza, dalla nostalgia e dalla rabbia, ma poco gli importava; era sempre piacevole vedere qualcuno bruciare vivo e contorcersi dal dolore.



Info.

Status Fisico: Illeso;
Status Mentale: Deluso - Annoiato;
Status Cloth: Intatta [Indossata];
Energia: 90%;
Resoconto: Ti guardo e ti attacco con un'immensa colonna di fuoco(per dimensioni, valori ed altro leggiti il post);
Abilità Usate: L'oscuro ed ardente supplizio
Lo Spectre ha il potere di creare dal nulla e di manipolare le fiamme presenti in natura. Le fiamme da lui create sono, invece, oscure. Che il fuoco sia un elemento pericoloso, è noto a tutti e chi scherza col fuoco, prima o poi si brucia; già, ma chi scherza col Fuoco Oscuro? Il Fuoco Oscuro non è molto diverso dal fuoco normale - soltanto un lieve cambiamento nella composizione cromatica, all'apparenza - ma molto più pericoloso ed infido. Esso infatti attecchisce con molta più facilità rispetto alle fiamme normali, ed è molto più difficile da spegnere, una volta avvenuta la combustione, ustionandole pesantemente sia la parte esterna che quella interna del corpo, direttamente ed indirettamente. Tali fiamme possono essere modellate secondo la forma che allo Spectre più aggrada, andando a creare anche armi bianche. La combustione può avvenire anche nell'acqua, dove essa avverrà con la stessa facilità con la quale avviene al di fuori di essa, con un propagarsi però più lento delle fiamme evocate. Inoltre lo Spectre può controllare le fiamme presenti in natura, celate nel cuore della terra, oltre che produrne di proprie. Unico limite alle forme assunte dalle fiamme: la fantasia.
~Nota scenografica
Sono visibili dei volti umani per tutta l'estensione delle fiamme (ove possibile); essi rappresentano la madre di Kör nella forma demoniaca, ovvero nell'aspetto che aveva la strega. [aspetto meramente scenografico - non ha nessuna funzione illusoria atta a svantaggiare l'avversario];
Tecniche Usate: Nessuna;
Note: Occhio, che non ho scritto da nessunissima parte che ti seguo, e se non l'ho scritto vuol dire che non lo faccio. Non è carino muovere i pg altrui, neanche per simili sciocchezze.



 
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view post Posted on 22/12/2009, 00:30
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CITAZIONE
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«Parlato»
Narrato
*Pensato*


La Luna era alle spalle dello Specter, poco più alta dell'orizzonte, dato che era sorta da pochi minuti, ad illuminare una notte che altrimenti sarebbe stata molto buia, illuminata solamente dalle stelle. Poi Lo sconosciuto si era avvicinato al God Warrior portandosi fino a pochi centimetri di distanza, continuando a non proferir parola, tuttavia ora lo poteva scorgere meglio in volto, benchè fosse leggermente più alto di lui, era completamente avvolto dal suo cosmo, che formava una sorta di alone violeceo tutt'attorno. Poi gli disse che parlava troppo, senza però rispondere alla sua domanda, ed anzi aggiustandosi i capelli e sputando a terra, il suo volto aveva ora un'espressione inespressiva, mentre Anubis era sempre più scocciato dalla situazione, non sopportava che non gli rispondessero, lo mandava letteralmente in bestia, considerando che quella sera era arrabbiato di suo.

*..ke razza di maleducato! Ora ci penso io ad insegnargli le buone maniere..*

Mentre pensava queste parole, anche il suo cosmo cominciò a manifestarsi, avvolgendolo in un'alone il cui colore tendeva tra il bianco e l'azzurro, ma a quel punto avvenne un fatto imprevisto, lo sconosciuto fece un passo indietro, questo insospettì il God Warrior, poi lo sconosciuto parlò ancora, proponendogli di scaldare l'ambiente, a quel punto gli fu chiaro quanto stava per accadere. Anubis fece un balzo indietro per prendere le distanze dallo sconosciuto, ormai era chiaro che avrebbe attaccato, ed a quella distanza non avrebbe potuto evitarlo, era quello il motivo che lo aveva spinto ad allontanarsi, poi lo Specter schioccò le dita, una frazione di secondo più tardi Anubis reagì.

«Cuore di Drago!»

Pronunciò il cavaliere del Nord espandendo il proprio cosmo, che andò a formare una barriera assumendo una colorazione rosso sangue, intanto una colonna di fuoco si stava innalzando nel punto esatto in cui era pochi istanti prima, ma non era fuoco normale, era fuoco oscuro, fortuna che aveva fatto quel balzo indietro, altrimenti si sarebbe trovato nel bel mezzo del rogo. Tuttavia la base delle fiamme era molto estesa, sciogliendo in un rogo mortale la neve che si trovava alla base, ed arrivando a lambire la barriera eretta dal God Warrior, che con un facilità innaturale cominciò a bruciare nel punto in cui era a contatto con le fiamme. Anubis allora decise di disattivarla per allontanarsi ulteriormente, ma nell'esatto momento in cui lo fece le fiamme arrivarono molto vicino alla suo braccio sinistro, causandogli delle leggere ustioni, limitate in parte dalla protezione che la Robe gli forniva.

*Poteva andarmi peggio..*

Pensò il guerriero di Asgard, mentre cercava di spegnere nella neve la parte del bracciale della sua God Robe in fiamme, dopo essersi allontanato velocemente, dopotutto erano pur sempre 600° C. Spenta la parte in fiamme delle sue vestigia, osservò la colonna di fuoco che ancora si ergeva ad illuminare la notte, notando che riusciva a vedere a fatica il proprio avversario e gli venne in mente un'idea, incrociò le braccia sul petto cominciando a convogliarci il proprio cosmo, poi spiccando un salto distese repentinamente le braccia, scagliando il suo attacco.

*Mh... per lui sono troppo chiaccherone? Vediamo come se la cava con un attacco a sorpresa.. Ali del Drago*

L'attacco di Anubis si diresse con un fronte di 180° verso quella colonna fiammeggiante, sperava di estinguere le fiamme e colpire alla sprovvista il suo avversario, quello scontro si preannunciava interessante e l'avversario aveva dato prova di una notevole abilità, e questo era un bene, perchè più l'avversario era forte e più Anubis era ortato a dare il meglio di se.

CITAZIONE
Cuore di Drago
Barriera cosmica di colore rosso sangue generata dal cavaliere espandendo il suo cosmo. Tale barriera lo avvolge e lo protegge completamente dagli attacchi di natura cosmica e fisica a lui diretti.

Ali del Drago
Il God Warrior di Alpha Ursae Major incrocia le braccia a palmi aperti davanti a sè accumolandoci il proprio cosmo, quando il colpo ha raggiunto la potenza desiderata il cavaliere distende repentinamente le braccia posizionandole parallele al terreno. Il fascio di energia cosmica viene rilasciato durante il movimento di estensione delle braccia e colpisce tutto ciò che si trova lungo il suo cammino con un fronte di 180°, questo colpo genera ingenti danni cosmici.



Edited by Anubis_44 - 22/12/2009, 23:09
 
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I'm Creeping Death
view post Posted on 22/12/2009, 14:16




~ Capitolo I ~
Atto VIII - Scena III


•Dati:

Kör
Specter di Bennu
Energia Rossa
Link Scheda
•Legenda:

Narrato
*Pensato*
«Parlato»
Letto/citazioni/altro


U
n gesto, si disse, vale più di mille parole. Soprattutto un gesto così eloquente come quello che aveva rivolto al vile barbaro - al quale mancava davvero solo la folta barba ed il bicipite pompato, poi avrebbe assunto completamente lo stereotipo del Guerriero del Nord - che a quanto pare non aveva gradito. A dir la verità lui non seppe mai come andò a finire quell'inutile offensiva, più un diversivo che altro, visto che appena la colonna si erse, mastodontica e mortale, lui scartò di lato, riparato dalla fitta vegetazione.
Non un vile atto di fuga dinnanzi al nemico, anzi, lui adorava ergersi fiero difronte al nemico, ma amava ancora di più comparire come per incanto al suo fianco o alle sue spalle, non per difenderlo certo, nè per occludergli qualsiasi via di fuga o per supportarlo moralmente e fisicamente con la sua presenza. Era una cosa che non aveva mai fatto, neanche con il suo alleato Fedor.
No, lui si poneva alle spalle del nemico anche per spaventarlo, pur sapendo che il cosmo avrebbe repentinamente rivelato la sua attuale posizione, a lui piaceva così, porsi dietro il suo avversario, o comparire all'improvviso da qualsiasi punto - quando gli era possibile, e scagliare qualche offensiva, di quelle pesanti, che lasciano di stucco, che lasciano atterriti, che lasciano in fin di vita.
Sentì solo pronunciare una strana parola, mentre rapido costeggiava parte della foresta in fiamme, tenendo gli occhi sull'avversario.
*Incredibile*
pensò, mentre correndo verso di lui, driblando agilmente gli alberi che iniziavano a cadere facili prede delle fiamme da lui stesso generate, osservava ciò che il suo avversario stesse facendo.
Un enorme salto. Pari a quasi sette metri e mezzo.
*Potrebbe lavorare in qualche circo, lo stronzo, piuttosto che fare la vedetta tra questa neve del cazzo. Un salto degno di nota, non basterebbe una bara a contenere il suo corpo ballerino*
Pensò, mentre oramai era all'altezza dei suoi fianchi, ben celato dagli alberi e dal buio, sebbene il suo cosmo fosse palesemente percepibile anche dal più stupido Cavaliere nella zona - e forse, si disse, era il caso del suo amico bardato di blu - anche se il suo intento era ben preciso.
Lo ammirò con falso stupore dipinto sul volto, mentre questi si esibiva in una specie di coreografia, tral'altro anche male eseguita, e poi percepì un'enorme bordata cosmica andarsi a schiantare da qualche parte, dove forse questi credeva ch'ei fosse ancora.
La colonna, già resa debole dopo la prima grande eruzione, fu tranciata nettamente, per poi sparire, lasciando spazio al vuoto.
Fu in quel preciso frangente che Kör sbucò dalla selva, che in quel punto non era stata minimamente intaccata dalle fiamme oscure.
La domanda che si poneva mentre osservava da terga il suo avversario era l'ho colpito? Non era la prima volta che un attacco gli andasse a puttane per un caso fortuito, e non era la prima volta che gli girassero le scatole a causa del palese fallimento, opera se non della maestria e netta superiorità del suo avversario, forse dello scomodo intervento di qualche divinità che davvero amava il Suo campione.
Fece spallucce, caricando in gran quantità il suo cosmo, alzando il braccio destro, piegandolo e portando la mano verso il volto, sfiorandosi una ciocca di capelli con l'indice, quasi congiunto con il pollice.
Poi scagliò il braccio in avanti, come se stesse gettando qualcosa verso il suo avversario, che distava da lui complessivamente meno di un metro, forse intorno ai quaranta centimetri. Era difficile stabilirlo con precisione dato il buio che li circondava, ma una misurazione ad occhio poteva dare circa quel risultato.
Ma in realtà cosa aveva fatto? Si era solo aggiustato il ciuffo per poi ricomporsi con un gesto che serviva a dargli un'aria da figo?
No. Affatto.
In realtà, nel silenzio dell'ombra rotto solo dal respiro del due, aveva creato una dozzina di chiodi, non troppo grandi, ma neanche troppo piccoli, a base di cosmo e fiamme oscure, resi ancora più rapidi dal vento, tanto che questi non fischiavano neanche. Non che poi avessero granchè tragitto da fare, dirette, in coppia, verso la gola, il petto, le cosce ed i polsi.
Attendeva una reazione, attendeva di gustarsi la scena, in religioso silenzio - che tanto amava - fintanto che la croce egizia avesse fatto la sua comparsa di li a qualche istante, annunciando con la sua imponente e sinistra presenza le tetre fiamme di morte che seguitavano l'Ankh anch'esse di forse due secondi, le quali avrebbero circondato il nemico, riducendolo a poco più che ceneri, o nel migliore dei casi, resti informi di una brace o di un focolare.
...pregustava già il sapore della vendetta...



Info.

Status Fisico: Illeso - Affaticato;
Status Mentale: Freddo - Curioso - Bramoso di Sangue;
Status Cloth: Intatta [Indossata];
Energia: 75%;
Resoconto: Forte dell'apparente invisibilità mi sposto, nascondendomi nel fitto della foresta che ho sul lato destro, facendomi il giro fino a sbucare alle spalle del mio avversario, a poco più di mezzo metro da lui, scagliandogli il Crucify Ankh;
Abilità Usate: L'oscuro ed ardente supplizio
Lo Spectre ha il potere di creare dal nulla e di manipolare le fiamme presenti in natura. Le fiamme da lui create sono, invece, oscure. Che il fuoco sia un elemento pericoloso, è noto a tutti e chi scherza col fuoco, prima o poi si brucia; già, ma chi scherza col Fuoco Oscuro? Il Fuoco Oscuro non è molto diverso dal fuoco normale - soltanto un lieve cambiamento nella composizione cromatica, all'apparenza - ma molto più pericoloso ed infido. Esso infatti attecchisce con molta più facilità rispetto alle fiamme normali, ed è molto più difficile da spegnere, una volta avvenuta la combustione, ustionandole pesantemente sia la parte esterna che quella interna del corpo, direttamente ed indirettamente. Tali fiamme possono essere modellate secondo la forma che allo Spectre più aggrada, andando a creare anche armi bianche. La combustione può avvenire anche nell'acqua, dove essa avverrà con la stessa facilità con la quale avviene al di fuori di essa, con un propagarsi però più lento delle fiamme evocate. Inoltre lo Spectre può controllare le fiamme presenti in natura, celate nel cuore della terra, oltre che produrne di proprie. Unico limite alle forme assunte dalle fiamme: la fantasia;
Tecniche Usate: Crucify Ankh
Lo Spectre espande il suo cosmo oltremisura, per poi generare dei dardi infuocati, i quali vengono lanciati contro il suo avversario. Questi dardi hanno la capacitò di trapassare le armature, fino a penetrare nella cute. Dopo che i dardi sono stati lanciati, alle spalle dell'avversario, apparirà una grossa croce egizia, l'Ankh, ove il povero avversario verrà crocefisso. Dopo la crocefissione il corpo dell'avversario sarà lambito dalle fiamme, e brucerà, finchè di lui non rimarrà solo cenere, o i resti bruciacchiati della sua armatura.
Esiste una via di fuga, ma la libertà si paga a caro prezzo... ;
Note: Complimenti per il salto di sette metri e mezzo ed i riflessi felini.



 
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view post Posted on 23/12/2009, 23:26
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CITAZIONE
Anubis Stardust - God Warrior di Alpha Ursae Major - Energia Verde livellato ad Energia Rossa.

SPOILER (click to view)
«Parlato»
Narrato
*Pensato*


Il colpo di Anubis tranciò diagonalmente dall'alto verso il basso la colonna di fuoco, estinguendo quelle fiamme che stavano illuminando in modo innaturale quella notte, riatterrando con eleganza a terra, ma sfortunatamente non era riuscito a colpire il suo avversario, che anzi gli si era portato di fianco a poco meno di un metro. Il paesaggio era profondamente cambiato, ora era tornato illuminato dall'argentea luce della Luna, dove prima si ergeva la colonna di fuoco ora c'era una voragine priva di neve, la terra sotto di essa era ancora fumanta a causa dell'elevato calore sviluppato da quelle fiamme demoniache, che non avevano risparmiato un solo filo d'erba, ed anche degli alberi che si trovavano più vicini all'epicentro della colonna infuocata non v'era più traccia, solo qualche ramo sbruciacchiato qua e là.

*Dannazione... l'ho mancato!!!*

Aveva pensato Anubis osservando il taglio netto che aveva provocato sulla neve, dove credeva che fosse il suo rivale, il colpo era in realtà penetrato diversi metri sotto il manto nevoso, incidendo il terreno ed abbattendo un paio di alberi, per poi percepire il cosmo dello sconosciuto alle sue spalle nella foresta, voltandosi di scatto. Lo Specter stava compiendo un gesto apparentemente insignificante, ma il God Warrior aveva imparato con l'esperienza che non contava la scenografia dell'attacco, bensì la sua potenza, ed in questo il suo avversario non scherzava. Anubis portò velocemente il braccio destro davanti a se con la mano piegata ad angolo retto, per poi scagliare la sfera di cosmo così formata verso l'avversario

*Pulsar..*

Lo pensò solamente, aveva notato che il suo rivale non dichiarava gli attacchi, preferiva fare le cose di sorpresa, così si pose una domanda

*..perkè dovrei concedergli un simile vantaggio?*

Aveva deciso di comportarsi allo stesso modo, i due attacchi furono contemporanei, i dardi creati dallo Specter intrisi di fuoco oscuro agirono come se le sue vestigia non ci fossero, colpendolo in coppia al petto, alla gola, alle gambe ed ai polsi crocefiggendolo contro la croce egizia, l'Ankh, che nel frattempo era comparsa alle sue spalle. Subito dopo i punti colpiti dai dardi e la schiena a contatto con l'Ankh iniziarono a bruciare, il calore sviluppato era immenso, con temperature che erano nell'ordine dei 600° C, la sua God Robe resisteva a quel calore, il cavaliere un pò meno, le fitte di dolore erano lancinanti e le fiamme gli stavano provocando delle tremende ustioni. Le urla di Anubis erano lancinanti, mentre il suo sguardo andò a cercare il volto dello Specter, che sembrava divertito dallo spettacolino di cui il cavaliere di Asgard era la vittima, le fiamme che lo lambivano continuavano a bruciare, fu allora, quando ogni speranza sembrava ormai persa, che il cavaliere abituato a ben più rigide temperature strinse i denti.

«Pensi davvero.. che basti così poco... a vincermi?»

Cercò di espandere il suo cosmo, sebbene il dolore fosse tale da costringerlo all'immobilità, e facendolo desistere più di una volta dai suoi propositi a causa del dolore provocato dalle fiamme, ma non era nel suo stile arrendersi, ed ormai la decisione era presa, avrebbe provato a liberarsi da quella croce a qualunque costo, ed ovviamente gliel'avrebbe fatta pagare cara.

CITAZIONE
Pulsar
Anubis allunga il braccio destro davanti a sè con la mano piegata ad angolo retto, poi tirando indietro il braccio apre la mano creando una sfera di cosmo di tonalità bianco-azzurra, che poi scaglia contro l'avversario. Anubis è in grado di controllarne i movimenti, permettendo così di seguire l'avversario, anche se questi tenta di evitarla; questo colpo ha un alto potenziale distruttivo, se l'attacco va a segno l'armatura dell'avversario potrebbe uscirne lesionata, oppure distrutta, è in grado di provocare anche ferite abbastanza gravi.

 
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