CITAZIONE
Anubis Stardust - God Warrior di Alpha Ursae Major - Energia Verde.
«Parlato»
Narrato
*Pensato*
>Lamenti Illusioni<
La ragazza era stata distratta dalla frana provocata dal cavaliere del Nord, così le era stato impedito di erigere in tempo una valida difesa, sebbene quella appena abbozzata avesse attutito in parte la violenza del colpo, la cui potenza tuttavia era stata sufficente a ferirla e a buttarla a terra. Anubis osservava la scena da sopra la collina da lui mutilata, e non potè fare a meno di appurare che la Specter era visibilmente infastita da quell'attacco a sorpresa, tant'è che rialzandosi non mancò di farglielo notare.
«Nemmeno mi saluti Andromeda?»chiese il God Warrior quasi con innocenza e con un sorriso, ignorando volutamente di darle una risposta, non era nel suo stile attaccare senza preavviso, ma nel loro incontro - scontro precedente, la ragazza aveva manipolato l'ombra del ragazzo di Nome per colpirlo alle spalle e di sorpresa, quindi per lui questa era stata una sorta di vendetta. Intanto il caldo continuava a non dargli tregua, facendolo sudare moltissimo senza dargli un attimo di refrigerio, quelle non erano le condizioni più adatte per lui, ma forse Odino voleva metterlo alla prova anche su quello, difatti quelle condizioni ne avrebbero ben presto fiaccato la resistenza, quindi doveva sbrigarsi a vincerla per poter far ritorno alla sua fredda e amata Asgard. Osservando Andromeda si poteva vedere che anch'essa era molto determinata, ne era un chiaro segnale il suo cosmo che con bagliori nero-violacei si espandeva tutt'attorno, agitandone i capelli scuri, oscuro presagio di una sua contromossa che non tardo' ad arrivare. Inizialmente non sembrò accader nulla, il paesaggio era rimasto lo stesso, ma poi delle figure cominciarono a palesarsi, molte spuntarono da dietro degli arbusti e dei cespugli sulla sommità di essa, altre ancora si erano arrampicate sulla collina, si potevano scorgere le braccia issarsi. Erano persone, tra loro c'erano anche donne e bambini orrendamente mutilati, sapeva che erano solo illusioni, rammentava le abilità della Specter, tuttavia riuscivano ugualmente a sconvolgerlo
*Sò che sono illusioni e null'altro, ma sono così reali..*poi avvenne un fatto imprevisto, tutte quelle persone cominciarono a parlare, invocando aiuto, il suo aiuto, ed andandogli incontro
>Salvaci.. Anubis.. salvaci..<tra le molte persone comprensiva di uomini donne e bambini mutilati, e fu proprio una di esse, una bambina, a colpire maggiormente l'attenzione del nordico guerriero, la bambina aveva gli occhi castani e capelli biondi con addosso un vestitino bianco, molto somigliante alla sua migliore amica delle elementari, che non vedeva da allora perché si era trasferita, eppure era identica a come se la ricordava nell'ultimo giorno che si erano visti, solo che ora la poverina non aveva un braccio ed il volto ed il resto del corpo era segnati da orribili ferite, avanzava verso di lui implorandolo di aiutarla.
«Giorgia.. io vorrei, ma.. ma.. come faccio?»balbettò Anubis indietreggiando allo stesso tempo, non poteva restare sordo a quella, e alle altre, richieste di aiuto, ma non poteva aiutarle, ne tantomeno interagire fisicamente con loro.
*Se lanciassi un attacco, molto probabilmente li trapasserei, ma sarebbe come infierire ulteriormente su di loro, e sono già così sofferenti!!*L'illusione di Andromeda era riuscita a far breccia nella psiche di Anubis, che continuava ad indietreggiare scuotendo il capo impotente, finché non arrivò sul bordo opposto della collina, rischiando perfino di cadere di sotto.
*Ora basta!! Questo scempio deve finire immediatamente..*Anubis spicco' un salto, atterrando a qualche metro dalla Spe_ter giù dalla collina, ma subito delle persone orrendamente mutilate cominciarono ad apparire anche lì, invocanti ancora una volta lo stesso aiuto.
«Basta!»pronunciò una prima volta il cavaliere del Nord con voce pacata
«Basta!»ripete' una seconda volta portandosi le mani alle orecchie, nonostante fossero coperte dall'elmo, alzando ulteriormente il tono di voce.
«BASTA!»Urlò con tutto il fiato che aveva in corpo, voleva che quell'illusione cessasse immediatamente, o avrebbe provveduto personalmente a farlo, era furente di rabbia, e si poteva leggerglielo chiaramente sul volto.
*Giorgia.. ti vendichero' da colei che ha osato infangare il tuo ricordo! Ritienila una promessa!*si ripromise gettando uno sguardo verso la collina da cui era disceso, quindi tornò a volgere il suo sguardo sulla Secter, che non sembrava per nulla intenzionata ad accontentarlo così
«Spada di Asgard!»Lo faceva a malincuore, dopotutto anche Andromeda era sua amica, ma l'unico modo di far cessare quelle illusioni era concludere lo scontro, duello che aveva promesso di vincere anche al suo dio Odino, ed intendeva onorare entrambe le promesse fatte. Puntò il suo dito verso il terreno sotto di lei, ed iniziò a tracciare una figura geometrica attorno ai suoi piedi.
CITAZIONE
Spada di Asgard
Anubis è in grado di concentrare il proprio cosmo in modo tale da creare dei fendenti molto affilati, con cui può tentare di ferire direttamente l'avversario, oppure può tracciare il perimetro di una figura geometrica attorno all'avversario facendo esplodere il suolo, creando così un vortice di energia cosmica che lo solleva, mentre i frammenti del terreno generati dall'esplosione e dalla conseguente onda d'urto lacerano la pelle e l'armatura dell' avversario.