Red Fray |
|
| L'isola della regina nera è un covo di malviventi, stupratori, pazzi e degenerati vari ma anche di cavalieri che, seppur animati da intenti non Alti, tentano di far valere il proprio nome sulle terre di qualsiasi Dio senza timore. Da sempre nessuno osa mettere piede sull'isola senza ragione e tale ragione solitamente consiste nel tentativo di annientarci, siamo qui, ciò vuol dire che tutti fino ad ora hanno fallito.
In questa situazione, però, sono stato io ad invitare un cavaliere d'Athena sull'isola nera con il solo desiderio di mostrare all'intera isola che i cavalieri neri sono dotati di una forza che va al di là delle conoscenze degli Atheniesi, o delle preghiere nordiche oppure delle armi divine di Nettuno. Lo scontro avrebbe decretato in caso di vittoria il primo ed enorme passo verso l'espansione dei Black Saint sugli altri cavalieri. Senza uccidere, senza macchiarsi di inutili ed infami tradimenti, senza macchinare trucchi e soprattutto guardando bene negli occhi gli avversari. Per una volta nessuno avrebbe potuto dire che i Black saint erano una fazione priva di ragione d'essere, per una volta saremmo stati quelli temuti, quelli rispettati e soprattutto i dominatori.
Con la chiara intenzione di dimostrare quanto già detto, mi diressi sulla spiaggia dell'isola dove un piccolo molo in stato decadente, attorniato da relitti di vecchie navi da pesca, si allungava per circa dieci metri sul mare permettendo alle navi di attraccare senza pericolo. Il vulcano alle spalle fumava senza troppa minacciosità ed in quel mare sporcato dalla sabbia nera dell'isola, poco si rifletteva se non qualche raggio di sole e le chiome di qualche palma più vicina alla spiaggia che s'era salvata alla devastazione che perenne si estendeva sull'isola.
Io ero fermo a circa tre metri dal margine della boscaglia più fitta e a non più di cinque dal molo. Ero vestito con un manto rosso fermato al collo da un laccio dorato e poi l'immancabile armatura nera sporca di ragnatele e fango. Non ero certo il prototipo della perfezione o l'esempio più chiaro di cosa voglia dire essere cavaliere ma senza dubbio non mancavo di propositi importanti, che avrei senza dubbio onorato.
|
| |