Capitolo 1
-Fredda Alleanza-
*Narrato...*
Parlato...
°Pensato...°
§Parlato altrui…§
*La fredda neve colpiva il bianco viso di Valdar, che lentamente si stava avvicinando al Palazzo di Odino. Ad Asgard.
Non era passato molto tempo dalla fine della Battaglia contro gli Angeli di Zeus, Dio delle Folgori, e proprio in quell’occasione i Guerriero di Ade si erano schierati al fianco dei Combattenti di Odino. Stringendo un alleanza, era per questo che adesso si trovava lì. Concludere quel patto.
L’avoreo mantello che lo avvolgeva gli teneva caldo, per così dire, anche se non vedeva l’ora di giungere al Palazzo degli Asgardiani per potersi prendere una pausa.
Il gelo, nonostante il mantello, si faceva sentire e sotto l’armatura lo Specter di Ade iniziò a tremare leggermente. Sputò per terra ed esclamò.*
Accidenti! Ma non potevano scegliere un posto migliore! Stupidi Ghiaccioli!*Quel ghiaccioli era riferito ai Guerrieri di Odino, non aveva niente contro i God Warriors, soprattutto ora che erano alleati, ma il loro castello era troppo lontano.
Passò ancora qualche minuto, quando all’orizzonte si iniziò ad intravedere una grande struttura e un modesto numero di Cosmi, soprattutto di gelida fattezza, si espandeva da esso.*
°A quanto pare sono in ritardo…°*Lo Specter allungò il passo e velocizzò l’andatura, in poco tempo giunse al luogo dell’incontro.
Appena giunto al portone principale si tolse il mantello, prima di entrare, in quel frattempo sentì un grosso botto, forse un altro portone che si apriva, e una voce si stava espandendo per la stanza.
Il Signore delle Farfalle non voleva perdersi lo spettacolo e allora aprì velocemente la porta per entrare; appena fu dentro degli insulti giunsero alle sue orecchie, da quello che diceva era sicuramente un seguace di Odino. Alzò lo sguardo e notò che a parlare era un tizio vestito di una bianca armatura, l’elmo sembrava quasi la testa di una tigre, ascoltò fino in fondo per poi fare qualche passo e passare in mezzo ad altri guerrieri, sicuramente Spettri.*
Micino tieni a freno la lingua! Non è di certo a te che dobbiamo delle spiegazioni! E poi, un suddito come te non è di certo in grado di decidere chi il vostro Dio voglia in casa sua! O mi sbaglio?*Parole dure quelle del Guerriero Avernico, evocate solamente per chetare l’altro;
Valdar espanse leggermente il suo Cosmo e continuò a fissare il guerriero dalla bianca armatura quando nelle sue vicinanze scorse il guerriero dell’Ametista che aveva combattuto direttamente nella battaglia con gli Angeli. Dopo essersi dato un veloce occhiata attorno, si tolse l’elmo per poggiarlo sotto braccio, si sistemò gli argentei capelli e torno sul guerriero in bianco.*