Il cielo vittorioso, add per cry

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Minosse
view post Posted on 17/11/2009, 02:40




CITAZIONE
Q.M.: primo post libero, parlami della tua pg, chi è, fammela consocere un po soprattutto psicologicamente, e raccontami come raggiungi l'ade, e l'ottava prigione...

buon addestramento^^

 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 18/11/2009, 01:07




SPOILER (click to view)
narrato
Parlato
Pensato

Per me si va nella città nolente,
per me si va nell'eterno Dolore,
per me si va tra la perduta gente.

Giustizia Minosse il mio alto fattore:

Fecemi la Divina potestate,
La somma sapienza è il mio amore.
Dinanzi a me non fu cose create
Se non eterne, e io eterna dura.
lasciate ogni speranza, o voi ch’entrate
(Inferno, Canto III, vv. 1-9)


Queste erano le famose parole scritte sulla porta dell'inferno, porta varcati da molti, porta che non permetteva via di uscita, e come noto, chi entrava doveva lasciare ogni speranza di uscire vivo da quel luogo.
I suoi occhi fatti di puro oro colato, erano puntati su quell'antica scritta.
Lentamente tentavano di riuscire a comprender ogni lettera.
il tempo, il clima ed altri fattori, la stavano cancellando ma era ancora netta e ben visibile.
Tanto si sapeva su quel posto, tanto si era compreso su quel luogo ma a lei non bastava quello che si diceva. No, per lei non poteva essere così.
Sempre aveva dubitato di quello che le dicevano sull'inferno. Mai aveva creduto a quelle voci narrate anni dopo anni.
Alle false voci dettate dai nemici di questo gruppo, nemici che volevano distruggere quel luogo.
Era una cosa buffa che lei si trovasse proprio di fronte a quella scritta e cosa altrettanto strana, era come ci era arrivata.
Neanche a lei era chiaro il come.
Quella mattina aveva sbraitato contro i genitori lamentandosi di qualcosa. Neanche se lo ricordava più.
Probabilmente, le avevano negato qualche capriccio o le avevano semplicemente detto qualcosa contro e lei odiava ricevere un no come risposta. Nessuno poteva permettersi di darle una risposta del genere, assolutamente.
Per lei era un fattore naturale ricevere la parola si ed altrettanto naturale, era insultare o dire qualche cattiveria contro quella medesima persona.
Le sue erano parole colme di odio, disprezzo, veleno puro.
Ecco, si, parole velenose. Non c'era sinonimo migliore per lei.
Lei stessa era un essere velenoso, dalla risposta sempre pronta e senza scrupoli.
Poco le importava se ci rimanevano male, lei era soddisfatta nel vederli soffrire e lamentarsi di ciò.
Cosa le importava se le rispondevano dietro? Nulla.
Cosa le importava se la insultavano? Molto.
in quella fredda mattina d'autunno aveva ricevuto un offesa, offesa ripagata con la stessa moneta.
Presa dall'ira e dalla rabbia, aveva scaraventato varie sedie contro i genitori ed altri oggetti che ora non ricordava.
I suoi avevano tentato di calmarla ma era stato tutto vano,inutile.
Non c' erano riusciti e lei, per tentare di non ucciderli, era uscita di casa a grandi falcate sbattendo la porta pesantemente.
Anche se era una piccoletta, riusciva a farsi rispettare. nessuno poteva permettersi di metterle i piedi in testa.
Non sapeva dove andare o cosa fare, non aveva idea di che cosa ci fosse intorno a quel posto. Conosceva solo la città ma le seccava terribilmente. sentire tutti parlare in greco o chi che sia!
Sbuffò contrariata non sapendo che diavolo fare.
Neanche si era sistemata prima di uscire.
I lunghi capelli argentei erano tenuti in due code basse che ricadevano sulle esili spalle ed il corpo, coperto da una camicetta bianca ed una minigonna violetta.
Era un abbigliamento semplice ma a lei tutto dava classe.
Una pizzico di curiosità l'aveva colpita notando una foresta poco lontano dalla periferia. Non l'aveva ancora notata e... perchè no?
Poteva essere interessante scoprire cosa ci era in quel luogo.
Qualcosa di interessante si lo aveva scoperto e vi era proprio di fronte.
Non era da tutti trovare un luogo come quello. Insomma, una scritta del genere, mai si era trovata nella realtà.
Erano davvero quelle le porte delle inferno? Davvero quel luogo separava il mondo terreno dall'oltre tomba?
Espirò profondamente portandosi le esili mani ai fianchi e scrutando ancora la scritta.
Sotto di essa, c'era un pesante e titanico portone. Aveva un aria sinistra e poco raccomandabile.
Io entro.
Disse semplicemente chiudendosi nelle spalle come se fosse una cosa normale.
Con passo sicuro, si posizionò di fronte alla porta iniziando a spingere.
Sentì qualcosa pizzicarle la pelle, probabilmente polvere.
Un cigolo sinistro seguì l'apertura di quel mastodontico essere che sperava i due mondi.
Lo spettacolo al suo interno, non era allettante o allegro ma poco le importava. Lei odiava le cose tenere, pucciose e carine.
Camminò una paio di passi notando un fiume. Forse era quello il famoso fiume passato da Dante...?
Ma che en sapeva lei!
Si chiuse nuovamente nelle spalle cercando qualcosa per attraversarlo ma non c'era nulla...
No, anzi no.
Intravide qualcosa, forse una barca.
Sempre con la sua solita curiosità, si avvicinò ad essa. Sembrava essere una barca qualsiasi ma aveva un solo remo.
Mica dovrò remare...?
Si domandò da sola ma era meglio questo rispetto al bagnarsi.
Con aria desolata ed un pò seccata, salì sull'imbarcazione.
raggiungere l'altra meta non su facile. assolutamente no. C'era qualcosa che tentava di trattenerla e la barca, sembrava volerla farla affondare.
Fu costretta a saltare per non finire giù con.
Maledetta zattera...
Si lamentò riprendendo il cammino. Quello che vedeva, era poco piacevole e le voci, bhe... di sicuro non erano l'ideale ma non si lamentava.
Quel luogo sinistro e tetro, le piaceva, era così...Diverso. Ecco, esattamente.
Durante il suo cammino, ne vide di cotte e di crude, fu pure costretta a superare un labirinto ma, stranamente, era come se sapesse già la strada.
Aveva perso il conto del tempo. Non sapeva da quanto stava camminando ma al cosa non le importava. Quel luogo, valeva tutto il suo tempo.
Perchè non l'ho trovato prima?!
Esclamò entusiasta fermandosi. iniziava ad avere dolore ai piedi e tra poco li sentiva urlare. Ma si, una piccola sosta non poteva farle male.
 
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Minosse
view post Posted on 18/11/2009, 01:16




CITAZIONE
Q.M.: prosegui fino alla giudecca, il tuo istinto ti porta li...

 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 18/11/2009, 01:52




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato

Il suo sguardo era incantato da quello spettacolo. Le sue orecchie erano tese anche se sentivano solamente urla e grida di disperazione.
Forse non era l’Operà di Parigi o chissà qualche opera ma era musica per le sue orecchie.
Sembrava essere una strana melodia di suoni, era come se quelle voci si unissero formando un coro di disperazione e preghiera.
Strano era che un umana come lei, riuscisse a sentirle. Di solito, bisognava morire per unirsi a tali voci, bisognava che il filo che legava gli esseri umani alla terra, venisse tagliato per condurli in quel luogo.
pochi erano gli essersi che scampavano all’oblio, pochi erano quelli che riuscivano ad andare oltre.
Lei sapeva che alla fine dei suoi giorni, quello sarebbe stato il suo luogo.
Forse nel girone dei lussuriosi i… bho, ma ancora era presto per pensarci. Era ancora giovane e non ci teneva a morire e poi… e poi per lei era un privilegio conoscere ciò che c’era dopo al morte! Sapeva già cosa l’attendeva e poteva mettersi il cuore in pace sapendo che quello a il suo posto.
Espirò puntandosi le ginocchia con i gomiti.
Forse era il caso di tornare indietro?
Lasciare quel luogo per tornare dagli esseri umani?
No… non era questo ciò che voleva.
Lei on voleva tornare indietro, non ora! Sentiva che doveva proseguire! Che doveva alzarsi ed andare avanti!
Con uno scatto si mise in piedi ignorando le fitte che sentiva i piedi.
Avrebbe sopportato anche quello.
Certo, forse camminare con delle scarpe da ginnastica con i tacchi non era il massimo della comodità ma era trendy e pratiche.
Si sistemò meglio la camicetta bianca e fatto ciò riprese il suo cammino verso… verso l’ignoto!
Insomma, non sapeva dove stava andando ma era come se sentisse una voce, qualcuno che le indicava la via.
Camminava con asso svelto e a grandi falcate. Il suo sguardo era fisso, puntato di fronte a se e da grande stupore fu colpito quando vide varie costruzioni.
Sembravano essere dei templi o roba simile.
Vari animali in marmo sovrastavano quelle costruzioni. Sembravano essere animali mitologici dalle grandi fauci pronti a divorare chi osava passare per quel terreno. Le ali spiegate come se dovessero veramente prendere il volo.
Per fortuna, erano solo in marmo. Sembravano essere talmente realistici…
Doveva forse tremare?
Provare paura davanti alla loro maestosità? No, lei assolutamente non li temeva.
Un sorrisseto malizioso le passò sul volto mentre passava accanto a quelle costruzioni. Qualcosa le diceva che non poteva entrare per cui, ci girò intorno. Nulla di più semplice.
Forse erano passate ore, minuti.. non lo sapeva neanche lei ma ignorò questo fattore.
Il suo cammino fu interrotto quando si ritrovò di fronte a delle porte… dire gigantesche era poche.
Erano delle pesanti porti fatte in legno massiccio.
Una scalinata era posta di fronte a loro e due draghi in pietra facevano loro la guardia.
Wow…
Disse rimanendo letteralmente a bocca aperta.
Ma dove diavolo era finita? Ovunque si trovasse, era un luogo grandioso! Assolutamente grandioso!
 
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Minosse
view post Posted on 18/11/2009, 02:01




CITAZIONE
Q.M.: entra ed esploralo...

troverai tutte le porte aperte, eccetto una, enorme, alla fine di un lungo corridoio...

 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 18/11/2009, 02:59




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato

Salì lentamente i gradoni in pietra ritrovandosi di fronte alle mastodontiche porte.
il cuore le batteva all’impazzava rischiando di uscirle fuori dal petto.
mai aveva provato una sensazione come questa.
Forse poteva entrare…? Le era consesso questo privilegio?
Se Ade avesse voluto negarglielo, non le avrebbe permetto di aprire quella porta.
bastava solo che provasse, le bastava allungare la mano afferrando i sue grossi anelli in bronzo per tirare le ante verso di se.
Con un sorriso di eccitazione portò le esili dita intorno a quei pensati anelli tirandoli.
Grande fu la sorpresa quando riuscì ad aprire la porta e senza alcuna difficoltà.
Le era concesso andare oltre? Poteva andare oltre?
Grazie…
Disse alzando la testa verso un ipotetico Dio oltrepassando quella soglia.
Di fronte a lei si presentava un grande e vasto corridoio.
Sulle pareti svariate poti si presentavano sotto i suoi occhi.
Con aria curiosa iniziò a camminare lentamente per quel luogo sconosciuto.
Non sapeva cosa doveva aspettarsi.
Forse la morte? Qualcuno che le avrebbe impedito il cammino?
Non lo sapeva neanche lei ma se non proseguiva, non lo avrebbe mai scoperto,no?
Con fare nervoso, si prese una ciocca di capelli iniziando a girarlo tra le dita.
Doveva ammettete che un po’ la cosa le metteva paura. I suoi sensi erano tutti all’erta: le orecchie tese, gli occhi vivi e vispi puntati da per tutto anche se provavano sempre un emozione diversa nel vedere i contenuti di quelle porte.
Paura, eccitazione, emozione, gioia.
Sentimenti che mai aveva provato così insieme ed intensamente.
Ormai aveva capito che camminava da ore. Purtroppo non aveva modo di constatare il tempo passato ma il dolore che provava ai piedi e alle gambe parlava da solo.
Il suo percorso fu nuovamente interrotto quando trovò una nuova porta di fronte a se.
Anch’essa era gigantesca come le precedenti, anch’essa aveva un aria sinistra e poco raccomandabile.
Che cosa doveva fare? Doveva forse fermarsi?
Certo che no! Mitsuki Kujo quando voleva qualcosa, la otteneva!
Si fermò di fronte a quel nuovo ostacolo pronta a superarlo.
Cosa sarebbe successo ora? Non lo sapeva neanche lei ma se non provava, non avrebbe mai ricevuto una risposta.
 
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Minosse
view post Posted on 19/11/2009, 01:18




CITAZIONE
Q.M.: La porta si apre, ed un uomo incappucciato è visibile in fondo alla stanza, ammantato da un'aura purpurea...

E' immobile, non dice una parola, ma la sua aria non è certo rassicurante...

Agisci come meglio credi, vediamo come ti comporti...

 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 19/11/2009, 01:43




SPOILER (click to view)
Nararto
Parlato
Pensato

La mezza Italiana continuò a guardare quelle porte chiuse, sbarrate, che le impedivano di andare avanti.
Le impedivano il suo cammino verso le viscere dell'inferno.
Che cosa strana, di solito si evita di andare in questo luogo ma lei era stata presa dall'entusiasmo, dalla curiosità e dalla voglia di esplorare quel luogo sconosciuto, pieno di pericoli, animali mitologici e molto altro.
Si portò una mano n tasca estraniandone una gomma da masticare.
Lo sguardo continuava ad essere puntato su quelle ante sbarrate mentre, le mani, si preoccupavano di scartare quel suo piccolo vizio.
Pensi forse che mi fermi qua? E no, Mitsuki non si ferma qua!
Esclamò buttandosi in bocca la mastica indietreggiando di vari passi.
Se Maometto non andava dalla Montagna, la Montagna sarebbe andata da Maometto.
Presa un adeguata distanza, si chinò appena per poi iniziare a correre intenzionata a sfondare la porta.
Era decisa, determinata a sfondarla. lei voleva passare, doveva passare e nulla glielo avrebbe impedito solo che...
Che diavolo....!
Esclamò fermandosi di botto e strisciando i piedi sul pavimento.
La porta, anche se lentamente, si stava aprendo.
La sua direzione dava verso l'esterno cioè, concave rispetto alla ragazza.
Fu costretta ad arretrare di qualche passo nuovamente.
La via era libera ma non poteva proseguire.
non perchè non volesse o perchè le dava noia, molto semplicemente perchè vi era una persona ferma sulla soglia.
Persona... non era certa che fosse una persona.
Vi era una figura proprio di fronte a lei. Alta, maestosa. Forse raggiungeva i due metri o giù di li.
Un mantello lo ricopriva interamente impedendole di vederlo, il viso pure dato che era coperto da un cappuccio.
Così a prima vista, non sembrava essere rassicurante inoltre, uno strano alone viola lo avvolgeva rendendolo ancora più terrificante e lugubre.
Mitsuki, giocherellò con la mastica tra i denti per poi soffiare su di essa creando un palloncino rosato.
Portò le esili mani sui fianchi studiando per tutta la sua maestosità l'estraneo che aveva di fronte.
Gli occhi fatti di puro orso scivolavano su di lui guardandolo con aria curiosa ma anche attratti da esso.
Alla fine, li alzò verso dove doveva essere il suo volto anche se coperto.
Fece scoppiare il palloncino per poi parlare.
Wow che fico... che posso averlo pure io l'alone viola intorno?
Domandò all'estraneo indicando il bagliore che lo ricopriva.
Ehy, mica aveva fatto nulla di male. Aveva solo chiesto se poteva averlo pure lei.
Ti dispiace se passo dall'altra parte?
Chiese indicando la zona dietro l'uomo misterioso.
Solo... doveva forse avere paura? Che fosse Ade in persona?!? O un suo Giudice...?
Quasi quasi, gli chiedeva l'autografo.
 
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Minosse
view post Posted on 19/11/2009, 23:56




CITAZIONE
Q.M.: considerati ENERGIA GIALLA

Il misterioso individuo non proferisce parola, ma il suo braccio si solleva, e vedi la sua mano aprirsi: da essa, un fascio cosmico purpureo diparte dalla sua mano, dirigendosi verso di te.

Involontariamente risveglierai il cosmo di te, alzando una barriera dettata dal puro istinto.

Considera quell'uomo energia gialla come te

 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 20/11/2009, 02:30




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato

Continuava a masticare tranquillamente la gomma continuando a scrutare lo strano essere che le si era presentato davanti.
neanche una parola era uscita dalle sue serrate labbra, neanche un sibilo, una parola, un verso. Nulla.
Inarcò un sopracciglio seguendolo con lo sguardo dorato.
Alzò la mano destra puntandola contro di lei.
Uno strano bagliore viola avvolse il grande palmo. Era puntato contro di lei, proprio sul suo viso.
Che vuole fare...?
pensò soffiando un secondo palloncino ed indietreggiando di qualche passo.
Voleva forse colpirla?!? Voleva sferrarle un attacco?!?
Sentiva qualcosa... sentiva come se un energia la riempisse, un energia forte e potente.
Era qualcosa che non aveva mai sentito prima, un qualcosa che la scuoteva dentro urlandole di agire, di difendersi.
Strinse i denti agendo istintivamente.
Si mosse velocemente, i muscoli sembravano muoversi per conto loro.
Si mise in posizione eretta portando le braccia di fronte al petto incrociandole.
Con sguardo fiero e minaccioso, le aprì di scatto come se fossero delle ali.
Non appena esse si trovarono sulla sua testa, una barriera si creò di fronte a lei.
non sapeva dire il materiale, forse era... aria...? vento...?
Possibile mai...?
Fece appena in tempo ad alzare lo sguardo vedendo un fascio porpora uscire dalla mano dell'uomo andando a scontrarsi contro la barriera che aveva appena creato ma nonostante ciò, sentì come una fitta all'addome, un lieve dolore che le percorreva tutta la parte superiore del torace.Chinò lo sguardo su quel punto che le dava tanto fastidio con aria curiosa. Nonostante avesse creato quella strana barriera, il colpo nemico anche se in piccola aprte era riuscita a colpirla in pieno petto. Non le doleva molto ma comunqu si era fatto sentire. Quella piccola sfera puropa era riusicta ad intromettersi oltre quel muro di vento decidendo di sfiorarla.
Sentì il cuore batterle velocemente in petto, quasi a voler uscire fuori dal petto, schizzando via. Il respiro trattenuto e le narici chiuse.
Lo prendo come un no...?
Chiese titubante rivolta all'estraneo.
Ma che diavolo stava succedendo?!?
Era forse quello in prezzo che doveva pagare per avere un aurea purpurea e tenebrosa? Se era quello il prezzo da pagare, rifiutava l'offerta.
O forse le voleva impedire di proseguire?
lei non lo sapeva! Come faceva a saperlo se quell'uomo neanche apriva bocca?!?

Edited by *MitzukiKujo* - 20/11/2009, 22:44
 
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Minosse
view post Posted on 21/11/2009, 19:00




CITAZIONE
Q.M.: senza indugiare oltre, il misterioso individuo lancia verso di te ben due sfere cosmiche, una per ogni mano...

Le sue intenzioni sembrano alquanto ostili, e pare che questo sia solo un assaggio...

stavolta oltre a difenderti, attacca utilizzando una delle tue abilità...

 
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10 replies since 17/11/2009, 02:40   93 views
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