Boldness be my friend, Role per *ShunBlu*

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*MitzukiKujo*
view post Posted on 16/11/2009, 00:39




“Quando si nasce si piange perchè ci si ritrova in questo palcoscenico di matti.”
William Shakespeare

SPOILER (click to view)
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Athene, Gracia, Europa

Ed eccola ancora la, in quella terra straniera, così diversa e differente dalla sua.
Lei che era abituata agli elogi, alla buona compagnia e ad altri piccoli piacere ora le erano stati sottratti.
Ma non per colpe altrui, assolutamente no!
La colpa era sua, completamente sua solo...solo non voleva ammetterlo,ecco. Le scaricava tutti sulla aprente che aveva seguito qua. Modo semplice per liberarsi dai pensieri.
Non c'era molto da fare ahimè e la nipponica si annoiava molto facilmente.
La voglia di stare rinchiusa a casa non le andava ma neanche di andare al mare.
Sbuffò con aria annoiata battendo le dita sulla scrivania bianca.
Dove poteva andare? Cosa poteva fare?
Il suo scopo era quello di diventare una guerriera ma fare allenamenti extra non le andava.
Sempre con la stessa aria annoiata afferrò lo zaino a tracolla ed uscì dalla sua stanza, aveva bisogno di aria!

La città era affollata quel caldo pomeriggio.
I ragazzini correvano per le strade non badando alle pesanti cartelle che avevano nella schiena e qualche mamma, o forse lo erano, li rincorreva urlandogli qualcosa contro.
Purtroppo, non capiva niente di Greco ed era abbastanza difficile comunicare con gli abitanti del posto.
Dietro si era portata la carta di credito...una delle carte di credito nel caso, avesse voluto fare Shopping.
i capelli argentei erano tenuti lisci mostrando la loro intera bellezza, gli occhi da felino contornati dall'implacabile matita nera e le labbra accese da un glossip fuxia.
Si voltò un attimo tentando di leggere un cartellone pubblicitario quando...
*Tomp*
Con un sonoro tonfo andò a sbattere contro qualcuno cadendo.
Ehy! Guarda dove vai!
Quasi sbraitò contro l'uomo che l'aveva urtata. tanto, non capivano una mazza della sua lingua. Già di per se il Giapponese era difficile per lei, figurarsi per loro.

Edited by *MitzukiKujo* - 20/11/2009, 02:33
 
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Shun blu
view post Posted on 16/11/2009, 20:50




Camminava per le strade di Atene con fare indifferente, i capelli argentei spettinati dalla gentile brezza, le mani in tasca e uno sguardo perso nel vuoto, inoltre stava anche ascoltando la musica e non aveva la minima percezione della realtà. Perso nella melodia, nel ritmo; al contrario di quel che si poteva pensare non era un grande esperto di musica, ascoltava tutto ciò che gli capitava e se poi gli piaceva ne imparava presto il ritmo e le parole.

Era autunno, fortunatamente non pioveva, il sole era più luminoso del solito e permetteva di girovagare per le strade in maniche corte, come aveva fatto lui d’altronde, t-shirt larga e abbondante, dai toni blu scuri che variavano, in diagonale a scendere, al celeste, e un paio di comodi jeans; era famoso tuttavia per tener quell’abbigliamento anche in inverno.
La via era ricoperta interamente di foglie, tanto che quasi non si riusciva a distinguere il manto stradale, tuttavia per quanto fogliame ci fosse ancora al suolo alcuni arbusti n’erano ancora pieni, chiome fulve e rossastre, altre invece color paglierino; era incredibile quella stagione, i suoi colori, la gente che portava nelle strade, l’allegria del vicino Dicembre, aromi e fragranze diverse, tutto ciò si riversava sui cinque sensi come l’onda del mare in burrasca.

Di solito amava starsene in disparte, ramingo a osservare il cielo, però quel giorno aveva deciso di vedere che aria tirava, in più sperava di scorgere una sua vecchia conoscenza, alla quale doveva urgentemente parlare d’una questione.

Abbassò un attimo lo sguardo, giusto per decidere la direzione da prendere, quando si scontrò contro la persona che lo stava precedendo.
...Mpf! Tanto per cambiare!...se solo non si fosse fermato improvvisamente!...
Però non aveva voglia di mettersi a discutere quindi risolse di scusarsi, anche perché nonostante avesse gli auricolari aveva udito le grida della persona, nonostante non le avesse capite appieno.

Quando si voltò si trovò di fronte una giovane ragazza, anch’egli dai capelli argentei, nondimeno elegantemente pettinati, qualche tratto di matita nera e un rossetto fucsia abbagliante.
Rimase un attimo perplesso, quasi stupito, a parte che lui era un ragazzo, però non si sarebbe mai truccato se fosse stato una lei, era il genere di cose che detestava delle adolescenti.
...Soltanto apparenza...
Eppure s’intravedevano inusuali muscoli, simili a quelli che aveva sviluppato per divenire uno specter, pareva interessante la faccenda!

- Pardon - disse nella sua lingua natia, gli accadeva spesso quando era arrabbiato o quando non ci pensava - Non t’avevo visto - disse continuando come se niente fosse in greco.

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Oki! Risposto^^! Perdona la scortesia del mio pg ma...è uno specter d'altronde XD
 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 16/11/2009, 21:15




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Alzò la testa di scatto trovandosi di fronte un ragazzo.
I suoi occhi ricaddero immediatamente sui suoi capelli. Come diavolo era possibbile...?!? Erano come i suoi, di un colore più unico che caro. Argento.
Esatto, erano Argento. Il taglio sembrava essere scombinato e di natura, mosso.
La pelle chiara quasi come la candida neve .
Si era appena scusato con lei in francese forse. Cioè, conosceva il significato della parola Pardon ma poi... poi le aveva risposto in greco.
O Dei...aveva giusto giusto beccato un mezzo francese o chi che sià che parlava greco?!?
Inarcò, come di consueto, un sopracciglio mostrando meglio gli occhi dorati.
E' forse troppo trovare qualcuno che parli inglese?!?
Si lamentò nella sua madre lingua ma, presa dal nervosismo e dalla collera, si voltò verso il ragazzo parlandogli in inglese.
Fermo,fermo! Se mi devi chiedere scusa, usa una lingua a me comprensibile!
Si lamentò pestando un piede a terra. Lei esigeva che si scusava con lei in inglese come minimo. nessuno poteva osare darle uno spintone, anche se involontario e non scusarsi! O bhe, si era scusato ma il Francese non faceva parte delle lingue a lei comprensibili. o Inglese, Giapponese o Italiano.
Incrociò le braccia mostrando la maglietta nera aderente.
Gli occhi da felino puntati s di lui come a volerlo scrutare cercando di capire qualcosa in più su di lui.
Oppure, se non ti vuoi scusare a voce, offrimi come minimo qualcosa!
Ecco, almeno avrebbe potuto prendere spunto per fare conversazione con lui.
Sentì qualche foglia ricaderle sulla testa ma subito le spazzò via. Non amava molto l'autunno, trovava poco simpatico vedere le foglia abbandonate sui cigli della strada e sentirle cadere a dosso.
Espirò guardando per l'ennesima volta l'europeo che aveva di fronte. Rispetto a lei, era un gigante. insomma, lei era una ragazzina di 160 cm ma non per questo, si faceva mettere i piedi in testa dal primo che passava.
Ma c'è qualcuno alla mia portata di altezza? Sono tutti dei gigantoni!!
pensò un pò sconcertata dalla cosa. Ma in Europa erano tutti così alti?
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Naaa,tranuillo!XD
 
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Shun blu
view post Posted on 16/11/2009, 21:49




La ragazza un tantino seccata sbraitò di nuovo; nonostante la sua altezza, di cui però non se n’era accorto subito, si stava facendo rispettare a gran voce.
Ma che male aveva fatto lui per trovarsi in codesta situazione, quando uno esce solamente per relax? Beh, certo, di male ne aveva fatto abbastanza, era comunque uno specter, tuttavia almeno una volta il destino avrebbe potuto essere benevolo con lui!

Detto questo passò all’inglese, non voleva incorrere nelle ire della prima persona che incontrava ad Atena, anche se tuttavia pareva come lui una straniera - Ok! Ok! Scusa, l’ho fatto inconsciamente, comunque non incolparmi, dato che non mi è dato sapere ciò che non so, ovvero le lingue che tu parli - disse parlando fluentemente in inglese, d’altronde sapeva parlare una miriade di lingue, dal francese, al greco eccetera - D’accordo, ti offro qualcosa. Che preferisci? Cioccolata, thè... - continuò quasi costretto, o forse soltanto infastidito.

- A proposito... che lingua era quella che parlavi prima? - a questo argomento stranamente era visibilmente più interessato.

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Un po' corto, ma volevo vedere come il mio pg reagiva al tuo XD e viceversa
Comunque...Che inizio...espolsivo! XD
 
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*MitzukiKujo*
view post Posted on 16/11/2009, 22:21




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Il giovane, senza perdere tempo le rispose per le rime.
Certo, lei sapeva che era grintosa e sapeva come farsi rispettare ed un sorriso di trionfo non attese nel comparire quando lui dichiarò la sua resa.
Certo, le aveva fatto notare che lui non sapeva che lingue parlasse. In fondo, non poteva dargli torto ma... insomma! Uno si scusa in doppia lingua, ecco risolto il problema!
Alla fine, l'europeo si era offerto di offrirle qualcosa.
Caffè?
A quell'ora...
Cioccolata?!?
Così si rovinava la linea...
Thé...?
Si, magari un bel thé non era male.
La nipponica, sci scostò i capelli dalle spalle facendoli ricadere sulla schiena. Ecco, ora andava meglio.
Sentì il suo tocco di interesse quando le chiese che lingua stava parlando prima.
Prima di rispondergli, la ragazza si puntò gli occhi a mandorla come per potergli dare un indizio.
Parlavano in Giapponese. Anche se so parlare perfettamente l'italiano e l'inglese.
Quasi si vantò anche se sembrava che il ragazzo, non sembrava scherzare sull'argomento. Da quel che aveva sentito e percepito dall'accetto, doveva essere Francese ma parlava anche il greco e l'inglese.
Carino e multilingua pure.
Disse con la sua lingua natia per non farsi capire dal presente.
Un Thè lo accetto volentieri.
Comunque... salve, Mitsuki Kujo.

Si presentò anche se di solito, prima lo facevano i ragazzi.
Era tornata ad usare l lingua più conosciuta al mondo, ovvero, l'inglese.
Se non ho sentito male o percepito male l'accento... non sei di qua. può essere... Francia o un luogo dove si parla in Francese?
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Si guarda. La mia pg è una rompi balle doc XD
tranquillo per il post, sei comunque molto bravo, zizi °°
 
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Shun blu
view post Posted on 25/11/2009, 17:31




La giovane sfoderò un innegabile sorriso di trionfo, di solito avrebbe reagito, di certo prima soltanto a parole, poi sarebbe passato ai fatti, ma non era in vena quel giorno, si sentiva come un leone che per quanto possa essere maestoso e forte, amava sdraiarsi e riposare placidamente tutto il giorno. Eppure quella ventata esplosiva lo riscosse, risvegliandolo dall’apatia nel quale era caduto ascoltando la musica.
Intanto gli mostrò gli occhi a mandorla, caratteristici degli orientali, come a voler sottolineare la sua disattenzione e, in effetti, non ci aveva proprio badato.
...Giapponese...lontanuccio come luogo...
Ella sembrò per un istante pensierosa, e in quel momento la vide calmarsi, pareva l’avesse scampata e senza farsi vedere respirò di sollievo, inoltre la ragazza aveva deciso per un thè, rilassante e dissetante.

Volse intorno lo sguardo per cercare un bar, a dire il vero ve n’erano un’infinità però ne avrebbe preferito uno comodo e pulito, cosa che sicuramente stava pensando anche colei che gli stava a fianco. Quando finalmente lo trovò, glielo indicò, aveva l’aria confortevole, senza troppe pretese, non lussuoso, ma pareva un ambiente carino, l’insegna mostrava il nome “alla Grecia Antica”, al che sorrise, il fato non finiva mai di stupirlo.

- Ti va bene? - chiese prima di giungere a conclusioni affrettate - ad ogni modo piacere, sono lo sp... mi chiamo Orochi, molto lieto - terminò porgendole la mano.

Che idiota, c’era mancato poco, d’altronde non era colpa sua se prima del nome rivelava sempre di essere lo specter dell’Arpia; non diede a vedere le sue emozioni, seguitando a mostrarsi gentile, ma quantomeno riservato, non era di certo il loco più adatto per certe informazioni, considerando tuttavia che Mitsuki non somigliava completamente ad una comune mortale.

- No, sono proprio Francese, ma conosco il greco per necessità, parlo anche l’italiano e anche il tedesco. Ah, dimenticavo, anche l’inglese, ma quello è essenziale -spiegò - spesso mi trovo in Baviera o in giro per l’Italia e quindi mi servono spesso cotali lingue. Tu invece sei Giapponese, giusto? -

Rifletté un istante, non ci aveva mai pensato ma parlava davvero tante lingue, d’altronde per il proprio lavoro le lingue erano un requisito fondamentale, però dopo averle, con insofferenza, studiate, aveva ammesso che erano molto utili.

S’incamminò a fianco di Mitsuki, in fondo quell’incontro non pareva essere una seccatura come aveva pensato in un primo momento, inoltre avrebbe potuto essergli d’aiuto per la sua ricerca.

- Per caso conosci qualcuno del posto? -

SPOILER (click to view)
Scusa lo stra mega super ritardo! Oggi d'improvviso m'è tornata l'ispirazione^^ Cmq no, dai, adesso che s'è chetata è simpatca =)
 
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5 replies since 16/11/2009, 00:39   46 views
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