Kein e Nime

« Older   Newer »
  Share  
Sheva07
view post Posted on 10/11/2009, 20:58




Nuvoloni grigi e neri si stagliavano nel cielo ed un vento gelido e pungente soffiava fra le dodici case dello Zodiaco celeste.

"Brrr... Ma che cavolo di freddo..."

Si passò le mani sugli avambracci strofinandoli.
Disse fra sè e sè:

"Mi sa che se sto fermo qui nel Terzo Tempio diventerò un ornamento marmoreo talmente fa fredo!"


Sorrise alla sua stessa cavolata e guardò in direzione dell'uscita e pensò:

*Chissà cosa starà facendo quello scansafatiche di Nime alla prima casa? Quasi quasi mi vado a fa due chiacchere con lui e semmai ci scappa un bell'allenamento fra amici...*

Prese il Pandora's Box e se lo caricò sulle spalle; si diresse verso l'uscita lasciando le fiaccole accese.

*Così tengo caldo l'ambiente...*

Pensò, mentre prendeva le scale che portavano al Primo Tempio dello Zodiaco.

Mentre incalzava gli ultimi tre scalini, in procinto di entrare nella casa di Nime, quelle spaventose nuvole decisero di riversare "secchiate" d'acqua sulla Terra.

*Ma mannaggia.... Può essere possibile che io sia così sfigato?*

Pensò guardandosi la maglia blu ed i jeans grigi ormai zuppi d'acqua; lo sguardo poi, dopo essersi riparato sotto il sottotetto del Tempio, si fissò verso l'alto come se stesse sfidando le forze della natura.
Si voltò e procedette verso l'interno del Tempio.

"Nime! Sono Kein, ti sono venuto a trovare, posso?"


Chiese in segno di rispetto per il luogo che il compagno custodiva in nome della dea Athena.
 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 10/11/2009, 23:33




SPOILER (click to view)
Parlato
"Pensato"


Riposavo, il sole era ormai tramontato ed i nuvoloni stavano riversando su Atene un'infinità di acqua. Fortunatamente io mi ero riparato sotto il tetto della mia casa, in pantofole e pigiama accanto al caminetto acceso. Avevo fatto una bella scorta di legname, l'avevo anche pagata fior fior di quattrini, ma tanto avevo fatto mettere tutto sul conto del Gran Sacerdote.

"Niente è così rilassante quanto la pioggia, il camino, e la propria casa immersa nel silenzio"

Solo lo scoppiettare del fuoco riuscivo ad udire in quelle ampie navate che un tempo ospitavano scontri leggendari. Non mi sembrava di percepire nessun pericolo, e mi ero messo seduto sulla mia calda poltrona, avvolto da una piccola copertina di pile, a leggere il mio libro preferito.

Poi una strana sensazione, come se si stesse avvicinando un uragano, non di quelli naturali, quelli arrivano, passano e se ne vanno e di solito non mi han mai dato motivo di lamentarmi di loro. Tutt'altro, c'era qualche rottura di scatole alle porte, ma a differenza delle altre volte non proveniva dalla porta d'ingresso, bensì da quella posteriore.

"Ecco Kein che è venuto a rompere anche nel mio giorno libero"

In realtà non avevo giorni liberi, però di tanto in tanto approfittavo della tranquillità di quel palazzo per ritemprare un pò la mia mente. Questo giorno era uno di quelli che era cominciato eccezionalmente bene ma che doveva finire senza dubbio con un qualche bisticcio.

Entra su, muoviti e chiudi le porte che sennò tira corrente

Lo dissi senza pensarci, ancor prima che lui si presentò alla mia porta, soltanto dopo mi arrivarono le sue parole. Di certo non ero totalmente presentabile, sembravo più un vecchio bacucco che un cavaliere d'oro ma diamine, ero nella mia casa, ed a casa mia faccio quello che mi pare.
 
Top
Sheva07
view post Posted on 21/11/2009, 13:26




Alle parole del suo compagno d'arme Kein alzò lo sguardo al cielo e fece spalline.

*Come si fa...*

Scosse il capo.

Si chiuse le porte alle spalle e, raggiunto l'angolo dove si era ranicchiato Nime, lo guardò e disse:

"Ma perchè invece di poltrire lì accanto al fuoco non ci divertiamo un po' e ci teniamo in allenamento? Facciamo un po' di palestra e simuliamo un incontro! Sù sù!"

Incitò il pigro compagno ad alzarsi.
 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 21/11/2009, 15:09




Avevo ormai perso il mio giorno di relax. Non riuscivo a capire com'era possibile che quel disgraziato non capisse quando non era il caso di disturbare la gente.

Ma solo a farti le pippe pensi?

Risposi con tono ironico e spavaldo mentre continuavo a scaldarmi i piedi accanto al fuoco ancora acceso e che ardeva di una bella fiamma viva.

Siediti e fammi compagnia, altro che allenamento e allenamento, piove e mi pesa il culo!


Ero proprio svogliato, non avevo voglia di muovere un muscolo e non avrei voluto altro che un pò di pace e tranquillità.
 
Top
Sheva07
view post Posted on 22/11/2009, 12:13




Inspazientito dell'arroganza dimostratagli dal suo amico gli rispose:

"Non penso proprio che sto al Santuario a farmi le pippe a differenza di qualcuno che poltrisce e basta ed ha il barbaro coraggio di dire anche che gli pesa il culo..."

Scosse la testa.

"Stare qui a girarsi i pollici per quattro goccie che cadono dal cielo mi sembra alquanto assurdo e molto femminile..."


Tentò di scuotere l'amico con il mezzuccio della femminuccia.

Sorrise.

"Allora? Cazzarola, anche se ti pesa alzalo quel culo!"

Gesticolò fortemente indicando il suo compagno d'arme e cercò di farlo alzare.


 
Top
Alexander Corvinus
view post Posted on 22/11/2009, 19:17




Ero completamente conscio di chi avevo davanti. Sapevo bene che era il Gran Sacerdote, ma non provavo nessun rispetto per lui, era totalmente un estraneo per me ed avevo anche uno strano presentimento ogni volta che lo incontravo.

Non ti consento questi toni in casa mia

Avevo imposto la mia voce nel silenzio di quel luogo.

Non ho assolutamente voglia di misurarmi con te, non vi è gloria nel competere con uno come te

Dissi con un sorriso sarcastico rispondendo a colui che era piombato in casa mia nel bel mezzo della notte per lanciare una sfida, come se il custode della prima casa avesse del tempo da perdere appresso a dei poppanti.

Se vuoi accomodati, sennò conosci bene la strada verso l'uscita
 
Top
5 replies since 10/11/2009, 20:58   74 views
  Share