Scontro tra draghi ^_^, Il Dragone di Athena contro il Drago Fafnir di Asgard

Era già passato qualche giorno dalla sua investitura a God Warrior di Alpha Ursae Major, e Anubis stava facendo il suo solito giro di ronda nella foresta, ancora era stupito di come si era ambientato alla svelta, forse era merito della sua esperienza con le escursioni.

*E pensare che qualche giorno fà mi ci sono perso!*

Il freddo della sera Asgardiana, non lo disturbava, quella sera il cielo era terso e privo di Luna, Anubis si incantò qualche istante a guardare il cielo, gli tornarono in mente le sere in cui scrutava il cielo con il telescopio del padre, facendo riaffiorare un'infinità di ricordi. Il cielo che si vedeva da Nome era molto simile a quello di Asgard, ma Anubis fu richiamato presto alla realtà da un fruscio nella foresta; escluso subito la possibilità di un animale, o quanto meno non ne aveva mai sentiti fare un rumore simile. Fece qualche passo verso la direzione del rumore, nella neve che era caduta nel pomeriggio erano ancora ben visibili delle impronte, impronte di un essere umano, questo confermò il suo sospetto, così si gettò all'inseguimento. Ben presto cominciò a intravvedere una sagoma, la Luna rendeva il tutto più agevole, ma lo sconosciuto/a riusciva a correre alla sua stessa velocità, così Anubis cominciò:

«Ehi... tu! Fermati subito in nome di Odino! Rivela subito la tua identità!»

Edited by Anubis_44 - 18/11/2009, 17:31

Anubis non ebbe nessuna risposta dallo sconosciuto, così stanco di seguirlo accellerò di colpo il passo, poi con un salto gli balzò davanti intimandogli lo stop, ma questi estrasse un coltello:

*Povero sciocco!!*

Pensò Anubis, decise di ricorrere a qualche tecnica di ju-jutsu, quindi con un calcio lo disarmò, poi lo colpì con un destro micidiale che il malcapitato non ebbe nemmeno tempo di vedere, il colpo scaraventò lo sonosciuto contro un albero, provocando un sordo e cupo boato:

*Ops... forse mi sono fatto prendere un pò troppo la mano!*

Poi si avvicinò, per prima cosa si accertò che fosse ancora vivo, toltosi questo dubbio, passò ad esaminarlo, esso indossava un pesante mantello scuro, da sotto di esso si intravvedeva un fucile, ora era chiaro:

*Un bracconiere!!! Quando impareranno che non si fa, mi toccherà portarlo dai ranger...*

A quel punto la sua attenzione fu richiamata da un'altra presenza, sopra un albero c'era qualcuno, era immobile, che stesse dormendo? Osservandolo meglio Anubis notò che, dietro la sua schiena era posto uno scrigno che risplendeva ai raggi della Luna, chi era costui, e cosa ci faceva lassù?



Edited by Anubis_44 - 18/11/2009, 17:32

Il nuovo arrivato, il ragazzo caduto dall'albero aveva già commesso il suo primo errore, aveva già iniziato a dare direttive, come fosse il capo:

«Cosa? Forse non ho capito bene... Non esiste proprio, quel bracconiere viene con me dai ranger!! E poi scusa, come facevi a dormire con questo clima gelido?»

E così dicendo colpì nuovamente il bracconiere, con un pugno allo stomaco, senza dargli il tempo di rispondere allo sconosciuto, anche se quello non era il suo obbiettivo primario, voleva solo impedirgli di approfittare della situazione per andarsene. Il colpo sferrato da Anubis tramortì nuovamente il bracconiere, poi tornò ad occuparsi dell'uomo caduto dall'albero, era intenzionato a cercare di capire chi fosse lo sconosciuto:

«Non era mia intenzione svegliarti, ma dimmi come ti chiami straniero? Il mio nome è Anubis, non sembri di queste parti, o forse mi sbaglio?»

Mentre parlava la sua attenzione tornò al bracconiere, si chinò e se lo caricò sulle spalle intenzionato a portarlo dai ranger, non appena lo sconosciuto gli avesse rivelato la sua identità. Poi riprese a parlare:

«Se vuoi, posso condurti in un...»

ma non finì la frase, aveva visto cadere anche un'altra cosa dall'albero, una sorta di scrigno che ora giaceva a terra, dall'altra parte della pianta, sopra vi era raffigurato qualcosa, ma non si riusciva a distinguere con esattezza cosa fosse.

Edited by Anubis_44 - 18/11/2009, 17:36

Le parole di quello sconosciuto lo stavano innervosendo, e anche lo scrigno che giaceva ai piedi dell'albero, per cui gli rispose con arroganza:

«Costui sarà il tuo ospitante solo se, stanotte la passerai nella cella dei ranger assieme a lui. Sei arrivato solo 2 minuti fà e già pretendi di comandare, nel mio territorio poi?»

La rabbia stava prendendo il sopravvento su Anubis, solitamente era un tipo tranquillo, che non si arrabbia facilmente, ma quando una persona gli rispondeva con arroganza, non riusciva a tollerarlo, specialmente quando non aveva niente di male. E pensare che inizialmente ad Anubis dispiaceva di averlo svegliato, ma poi il suo atteggiamento lo irritava, daccordo che era stato svegliato male, ma questo non gli dava il diritto di fare il prepotente; dopotutto non aveva fatto apposta, anche se questa non era una giustificazione; e probabilmente era inutile spiegarglielo, oramai erano partiti con il piede sbagliato. L'attenzione di Anubis era rivolta anche allo scrigno, cercava di scrutarlo con la coda dell'occhio per capire a quale casta appartenesse. Non aveva mai visto quel ragazzo ad Asgard, e se fosse stato un God Warrior lo avrebbe dovuto conoscere, osservandolo con più attenzione notò che i suoi lineamenti non sembravano tipicamente nordici, sembravano più orientali.

*Chissà a che casta appartiene? Non l'ho mai visto da queste parti.. e quello scrigno, anche costui è un cavaliere, chissà se si è già accorto del mio cosmo? Finora non l'ho utilizzato, forse non sospetta ancora niente, altrimenti avrebbe indossato la sua armatura, ma almeno avrei saputo la sua appartenenza*

Edited by Anubis_44 - 18/11/2009, 17:35

Il nuovo venuto aveva la particolarità di riuscire ad innervosire Anubis con una facilità estrema, come nessun'altro era riuscito a fare prima di allora, e pensare che il cavaliere di Asgard era un tipo tranquillo, e non era facile farlo arrabbiare. L'arroganza di quel ragazzino gli urtava il sistema nervoso, lo sguardo di Anubis si fece minaccioso:

«Cosa dovrei fare? Io mi dovrei sciacquare dalle palle?»

Quelle parole del giovane furono la goccia che fece traboccare il vaso, la sua rabbia esplose di colpo:

«Vedi di sparire dalla mia vista prima che ti apra in due come una cozza, come ti permetti quest'insolenza ragazzino?»

Mentre pronunciava queste parole, Anubis sentiva crescere dentro se la rabbia, e con essa anche il suo cosmo, avrebbe dovuto fare attenzione, oppure l'altro cavaliere avrebbe potuto percepirlo, ma la rabbia era troppa e a quel punto non gli importava più, almeno avrebbe potuto sciacquargli quella bocca arrogante.



Edited by Anubis_44 - 18/11/2009, 17:34

Il ragazzo era arretrato leggermente, mentre Anubis cercava di capirne il motivo, ecco che lo sconosciuto gli lanciò una mezza occhiataccia, poi cominciò a percepirne il cosmo, questo confermava la sua prima intuizione, costui era un cavaliere, così senza girarci troppo attarno:

«Finalmente ti sei rivelato!!! Avevo il sospetto che anche tu fossi un cavaliere ma ora ne ho la conferma...»

Poi indicandolo con il dito riprese:

«Avanti, dimmi qual'è il tuo nome e a quale casta di cavalieri appartieni!!»

La rabbia era ancora fremente in lui, allo stato in cui era c'erano solo 2 cose che avrebbero potuto calmarlo, un dolce oppure un combattimento, dato che di dolci con sè non aveva, si preparò ad un'inevitabile scontro con quello che ancora per poco sarebbe rimasto uno sconosciuto.

Kamuro aveva confermato i suoi sospetti, anch'egli era un cavaliere, ma a giudicare dalle sue parole e dalle sue vestigia, era un cavaliere di Athena, la fama delle sue vestigia lo aveva preceduto, giungendo fino ad Asgard ben prima di lui, soprattutto i poteri del suo destro e del suo scudo. Tuttavia era un nemico del dio Odino, quindi un intruso nella sua terra, e lui era ansioso di metterlo alla prova:

*Bene, bene, mettiamo alla prova la solidità del suo scudo!!!*

Pensò il God Warrior tra se e se, poi passò a fare la presentazione completa:

«Come ti ho già detto il mio nome è Anubis, sono il God Warrior di Alpha Ursae Major, protettrice della stella Alpha-Dubhe dell'Orsa Maggiore. Accetto la tua scommessa cavaliere di Athena, ma temo che te ne dovrai andare senza proferir parola!!!»

Non stava sottovalutando il suo avversario, la sua fama doveva avere un fondo di verità, quindi sapeva che non doveva abbassare la guardia, in più la sfida rendeva il tutto più emozionante, anche perchè ad Anubis piacevano le sfide, e mai e poi mai ne avrebbe rifiutata una, seppur molto difficile come lo scontro che lo attendeva, quindi indossò la sua God Robe, lasciata dietro un'albero all'interno del suo scrigno, poi con mezzo sorriso di sfida:

«Sono pronto cavaliere, fatti sotto!!!»

In effetti era una cosa bizzarra entrambi i cavalieri erano protetti da vestigia raffiguranti draghi, ed entrambe le loro costellazioni erano circumpolari. La risposta del cavaliere del Nord non tardò ad arrivare, anche perchè Kamuro era sceso in ambito astronomico, ovvero il settore di appartenenza di Anubis:

«Come sopra, così sotto..»

Mormorò il God Warrior con un filo di voce

«La costellazione che ti appartiene non ha stelle molto luminose, tuttavia come la più luminosa di esse rivaleggia in cielo con quella che mi rappresenta, noi ci apprestiamo a batterci per stabilire chi di noi sia il più forte. Al duello l'arduo compito di sentenziare quale sia la più luminosa tra le due avversarie celesti!!!»

Anubis si mise nella classica posizione di difesa Ju-jutsu, antica arte tramandatagli da un pescatore giapponese con i rasta che lavorava nell'impresa del nonno patern, attendendo l'offensiva del cavaliere di bronzo, che non tardò ad agire. Con estrema agilità e rapidità si diresse verso il God Warrior, ne percepiva la potenza del cosmo, molto simile alla sua, beh dopotutto traevano la forza dalla medesima creatura mitologica. Decise di provare una nuova tecnica appresa da poco, e quello gli sembrava il frangente giusto per collaudarla, data la violenza del colpo che stava per subire, così portando le mani davanti a se:

«Luci del Nord»

La barriera assunse una colorazione azzurra con dei riflessi bianchi qua e la, il grosso del colpo si fermò sulla superficie in continuo movimento del muro, ma una piccola parte riuscì ad oltrepassarlo, giungendo a colpire Anubis allo stomaco, tuttavia la God Robe tenne bene, attutendo ls maggior parte della potenza residua del colpo, limitandosi a far arretrare il cavaliere del Nord di qualche millimetro. Anche se il colpo arrivato non era fortissimo, il God Warrior cominciò a percepire un lieve fastidio all'addome, non sapeva bene cosa fosse, ma decise di lasciarlo momentaneamente fuori dalla sua considerazione riprendendo il duello. Terminato l'attacco nemico, abbasso la sua barriera e passò alla controffensiva, portò la mano destra piegata dinnanzi a lui, creando una sfera nella sua mano

«Pulsar»

poi dicendone il nome la scagliò contro l'avversario.




Edited by Anubis_44 - 25/11/2009, 00:33