*Un sorriso nell'oscurità, le braccia che lo tenevano fermo al pavimento, nessuna forza per ribellarsi, una lama che lo stava per colpire al volto poi la luce.
Gerald si svegliò ansimando e sudando, aveva fatto uno dei suoi incubi giornalieri, si perchè faceva lo stesso sogno ogni giorno. Era in una casa ad Asgard e stava dormendo in un letto a due piazze, infatti il giorno prima aveva saccheggiato tale casa per rifugiarsi dal freddo polare di quella terra, e dopo aver sfondato la porta a calci, aveva ucciso le due persone che ci abitarono senza pensarci due volte, era una questione di sopravvivenza. I corpi erano ancora li per terra pieni da sangue ma ciò non gli importava, ora pensava solo alla sua persona e al suo unico dio, il grande e immenso Odino, che gli donava sempre molto coraggio.
Appena alzato si mise in ginocchio con una mano dentro l'altra e la testa sopra, per fare la stessa cosa che faceva ogni giorno, pregare il suo Dio.*
Ave a te mio unico e grande Dio Odino, dammi anche oggi la forza per andar avanti e fare giustizia in questo mondo corrotto e pieno di feccia...Amen! *Rimettendosi in piedi, si cambiò e andò fuori a cercare della legna per scaldare la casa, che avrebbe tenuto momentaneamente.
Il clima di Asgard era sempre lo stesso da sempre, vento e freddo gelido rendevano difficile il cammino e il vivere in questa landa, ma a Gerald quel clima piaceva, sentire il freddo entrargli nelle ossa lo faceva sentire vivo.
Dopo circa una decina di minuti, arrivò in un bosco pieno di alberi, era li che prendeva sempre la legna da portare poi nella casa.
Il suo metodo di procurarsela era alquanto bizzarro e autolesionista, ovvero consisteva nel colpire gli alberi con i pugni e calci, finchè qualche pezzo non si staccava. Per lui era come un allenamento farlo, ogni giorno faceva così, tornando a casa con le nocche piene di sangue e molte volte rotte.
Gli piaceva provare quel dolore, si sentiva bene e sereno, quindi si avvicinò ad uno albero, e si scricchiolò entrambe le dita delle mani.*
Bene, iniziamo l'allenamento...*Iniziò a colpire l'albero con diversi pugni e calci, destro, sinistro in successione, uno dietro l'altro e senza manco fermarsi. Sorrideva ogni volta che lo faceva, come quando un bambino faceva un gioco che gli piace, si perchè per lui era come un gioco fare tutto questo.
Dopo alcuni minuti, si accorse che aveva le mani completamente piene si sangue, ma aveva staccato molti pezzi dell'albero, e così decise di farmarsi.*
Aha...bwahahahahahahah!!!*Si mise a ridere urlando, mettendosi le mani in faccia, poi prese tutti i pezzi d'albero e si incamminò per tornare a casa. Una volta dentro, mise tutta la legna nel camino, così la casa si scaldò ancora di più.
Gerald andò in bagno a lavarsi, guardò le sue mani e si accorse che erano rotte.*
Merda, domani mi toccherà fare solo con i piedi...*Uscendo dal bagno, andò a mangiare, aveva catturato giusto ieri un lupo blu che si era avvicinato alla sua casa, così pensò bene di ucciderlo per sfamarsi con la sua carne.*
Uhm davvero niente male...dovrò trovarne altri, sono molto deliziosi...