Nascita di un Eroe, addestramento per Denyel

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† Nime †
view post Posted on 25/10/2009, 18:04




Background:

CITAZIONE
Gerald nacque nelle vaste montagne innevate di Asgard. I suoi genitori erano le classiche ricche persone e conosciute da tutti, infatti la sua famiglia era abbastanza importante ad Asgard, ed era molto rispettata. Una grande storia avevano alle loro spalle, dai loro avi molto forti e abili guerrieri, che hanno cambiato Asgard facendola diventare quello che è oggi.
Il padre di Gerald, era molto severo con lui, ma solo perchè voleva che diventasse un degno popolatore del castello ove abitarono, quando loro non ci sarebbero piu stati, e ogni giorno da quando era bambino, gli insegnò a combattere a mani nude, come sia loro che i suoi avi facerono prima di lui.
Gli allenamenti erano molto duri e severi, infatti finiva sempre con delle ferite addosso. La madre invece non voleva questo per suo figlio, vederlo sempre in quello stato la fece soffrire ogni giorno, ci teneva a lui e ogni volta si preoccupava che gli potesse succedere qualcosa.
Un giorno come un altro, la madre di Gerald era con suo figlio in giro per i boschi a prendere del cibo, quando una coppia di persone mascherate e armate di spada volevano derubarli. La madre senza fare storie, gli diede loro tutto quello che avevo, soldi e cibo raccolto, ma un furioso Gerald si mise all'attacco colpendo uno dei due in pieno volto con un calcio, mentre l'altro lo stava per colpire con la spada, sua madre si mise in mezzo prendendo il colpo in pieno difendendo suo figlio, e cadde a terra ferita mortalmente.
A quella vista Gerald non ci vide piu, raccolse la spada dell'altro tipo caduto e svenuto e la lanciò contro il tizio ancora in piedi prendendolo al collo mentre poco dopo morì.
Un triste Gerald e colpito da un rimorso enorme ritornò a casa con la madre ormai morta in spalle, il padre alla vista di quello che era successo si mise ad urlare mentre Gerald gli spiegò tutto quello che era successo.
Passarono giorni, dopo il lutto cittadino, la loro famiglia era distrutta, suo padre che non gli parlava piu, se non per dirgli cosa doveva fare ogni giorno, e i suoi sguardi erano come se lo odiasse per quello che era successo. Gerald si sentì ogni giorno tormentato dal rimorso e senso di colpa, attribiuva a lui la colpa di tutto quello che era successo e molte notti le passava a piangere.
Un giorno piovoso, Gerald stava nel suo letto a tentare di dormire, aveva appena finito di piangere quando la sua portà si aprì piano e una figura buia ne uscì fuori, era troppo buio per vederla, ma qualcosa riuscì a scorgere, una lama argentata simile ad un coltello da cucina lo stava per colpire. Fù un attimo, Gerald lo evitò di un soffiò quando la figura aveva affondato la lama nel cuscino, lui cercò di attaccarla con dei calci, ma quella persona riuscì a schivare tutti i suoi colpi, era troppo forte per lui e ormai lo sapeva.
Ormai Gerald era allo stremo, pieno di ferite non poteva fare nulla, era per terra a pancia in giù quando lo strano individuo lo colpì alla schiena violetemente dall'alto verso il basso. Urlò dal dolore, ormai per lui non c'era scampo, quando voltandosi colpì con tutta la sua forza e con i suoi piedi le ginocchia della persona, che all'impatto cadde a terra urlante dal dolore, mentre un furioso Gerald prese il coltello lasciato cadere dalla persona, e lo colpì diverse volte al petto finchè il suo braccio non gli fece male dalla fatica.
Ormai stremato e con molte ferite, andò ad accendere la luce, e guardando il viso dell'assassino, si accorse che era suo padre.
Lacrime, urla si sentirono in quella dimora, non sapeva come spiegarsi quel gesto, ora non sapeva piu cosa fare, sarebbe stato da solo per sempre.
Il giorno seguente decise di andarsene da quel posto maledetto, promettendosi che non sarebbe mai piu tornato, raccolse le sue cose e prima di uscire notò sul tavolo, che c'era una croce bianca attaccata ad una collana, evidentemente si metteva al collo e qualcuno se l'era tolta. Gerald la raccolse mettendosela, ricordandosi che era di sua madre e che ora era l'unico ricordo che aveva di lei.
Passarono mesi e Gerald faceva la vita da strada, come se fosse un barbone, vagando per le fredde terre gelide di Asgard, combattendo ogni giorno per sopravvivere ammazzando e derubando persone, così da sfamarsi ogni giorno. Ormai vagava senza una meta e cercava qualcosa o qualcuno che gli dicesse cosa avrebbe dovuto fare.

Continua il racconto. Dimmi dove ti trovi, cosa stai facendo e che genere di vita affronti giorno per giorno. Non dimenticarti dei Flashback importanti che riprendono il tuo Bg.
 
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Denyel
view post Posted on 25/10/2009, 18:47




SPOILER (click to view)
*Narrato*
Parlato
Pensato


*Un sorriso nell'oscurità, le braccia che lo tenevano fermo al pavimento, nessuna forza per ribellarsi, una lama che lo stava per colpire al volto poi la luce.
Gerald si svegliò ansimando e sudando, aveva fatto uno dei suoi incubi giornalieri, si perchè faceva lo stesso sogno ogni giorno. Era in una casa ad Asgard e stava dormendo in un letto a due piazze, infatti il giorno prima aveva saccheggiato tale casa per rifugiarsi dal freddo polare di quella terra, e dopo aver sfondato la porta a calci, aveva ucciso le due persone che ci abitarono senza pensarci due volte, era una questione di sopravvivenza. I corpi erano ancora li per terra pieni da sangue ma ciò non gli importava, ora pensava solo alla sua persona e al suo unico dio, il grande e immenso Odino, che gli donava sempre molto coraggio.
Appena alzato si mise in ginocchio con una mano dentro l'altra e la testa sopra, per fare la stessa cosa che faceva ogni giorno, pregare il suo Dio.*

Ave a te mio unico e grande Dio Odino, dammi anche oggi la forza per andar avanti e fare giustizia in questo mondo corrotto e pieno di feccia...Amen!

*Rimettendosi in piedi, si cambiò e andò fuori a cercare della legna per scaldare la casa, che avrebbe tenuto momentaneamente.
Il clima di Asgard era sempre lo stesso da sempre, vento e freddo gelido rendevano difficile il cammino e il vivere in questa landa, ma a Gerald quel clima piaceva, sentire il freddo entrargli nelle ossa lo faceva sentire vivo.
Dopo circa una decina di minuti, arrivò in un bosco pieno di alberi, era li che prendeva sempre la legna da portare poi nella casa.
Il suo metodo di procurarsela era alquanto bizzarro e autolesionista, ovvero consisteva nel colpire gli alberi con i pugni e calci, finchè qualche pezzo non si staccava. Per lui era come un allenamento farlo, ogni giorno faceva così, tornando a casa con le nocche piene di sangue e molte volte rotte.
Gli piaceva provare quel dolore, si sentiva bene e sereno, quindi si avvicinò ad uno albero, e si scricchiolò entrambe le dita delle mani.*

Bene, iniziamo l'allenamento...

*Iniziò a colpire l'albero con diversi pugni e calci, destro, sinistro in successione, uno dietro l'altro e senza manco fermarsi. Sorrideva ogni volta che lo faceva, come quando un bambino faceva un gioco che gli piace, si perchè per lui era come un gioco fare tutto questo.
Dopo alcuni minuti, si accorse che aveva le mani completamente piene si sangue, ma aveva staccato molti pezzi dell'albero, e così decise di farmarsi.*

Aha...bwahahahahahahah!!!

*Si mise a ridere urlando, mettendosi le mani in faccia, poi prese tutti i pezzi d'albero e si incamminò per tornare a casa. Una volta dentro, mise tutta la legna nel camino, così la casa si scaldò ancora di più.
Gerald andò in bagno a lavarsi, guardò le sue mani e si accorse che erano rotte.*

Merda, domani mi toccherà fare solo con i piedi...

*Uscendo dal bagno, andò a mangiare, aveva catturato giusto ieri un lupo blu che si era avvicinato alla sua casa, così pensò bene di ucciderlo per sfamarsi con la sua carne.*

Uhm davvero niente male...dovrò trovarne altri, sono molto deliziosi...



 
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† Nime †
view post Posted on 28/10/2009, 13:44




CITAZIONE
Attento agli errori. Non scrivere frettolosamente e rileggi.

La notte è ormai fonda, solo la luce del fuoco illumina l'ambiente. Un uomo vestito di nero si è messo alla tua ricerca ormai da qualche tempo.

Bene, finalmente l'ho trovato ...

Le sue parole sono tetre e cupe, le sue intezioni poco chiare. E' venuto da lontano a cercarti e l'espressione sul suo volto sembra soddisfatta.
Dopo aver aperto la porta malandata che avevi distrutto tu precedentemente si fa vedere alla luce del fuoco.

Sei tu ... Finalmente!

Sembra essere solo e rimane immobile in attesa di una tua reazione.
 
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Denyel
view post Posted on 2/11/2009, 21:04




*Ancora intento a mangiare, Gerald pensò a cosa fare dopo aver finito. Non gli piaceva fare sempre le stesse cose ogni giorno, ma in quella zona di Asgard non c'era molto da fare.*

Vediamo cosa posso fare dopo??mi piacerebbe fare qualcosa di diverso...mi sto rompendo a star qui, forse dovrei andare da qualche altra parte...ho voglia di divertirmi...

*Finito di mangiare, sentì dei passi provenire dalla porta d'entrata della casa, qualcuno entrò e disse qualcosa ma Gerald non rispose nulla ma passò subito all'azione. Prese il coltello che c'era sul tavolo con la mano destra, e con un gesto veloce cercò di lanciarlo addosso al losco individuo cercando di colpirlo all'addome con la punta affilata.
Girandosi notò che non lo aveva mai visto da quelle parti.*

Crepa ladro!!
 
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† Nime †
view post Posted on 5/11/2009, 01:50




CITAZIONE
QM: Qui trovi l'immagine del personaggio [X]

L'uomo appena entrato schiva tranquillamente il tuo coltello che va a conficcarsi nella parete.

E' questo il modo di ricevere un ospite?

Mi avevano avvertito che eri una persona poco socievole, ma non credevo fino a questo punto, mi deludi molto Gerald.


L'aria dell'uomo sembra tranquilla. Si avvicina al fuoco con aria disinvolta, anche dandoti le spalle e si mette a scaldarsi.

Descrivi la scena riempiendola di particolari. Ti ricordo che per fare un buon post i punti essenziali sono:

- interpretazione del personaggio
- descrizione dell'ambiente e degli altri
- flashback
- descrizione delle sensazioni ed emozioni del personaggio
 
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Denyel
view post Posted on 5/11/2009, 12:52




*La losca persona schivò prontalmente il coltello di Gerald, che andò poi a conficcarsi sulla parete. Fù così che il ragazzo di Asgard devoto ad Odino si alzò, guardando poi quella persona.*

Interessante, ottimi riflessi...finalmente qualcuno che non muore subito!

*Senza proferire parola, l'uomo andò vicino al camino a riscaldarsi, gesto che fece sorridere seppur leggermente Gerald.
L'aspetto di quell'uomo era alquanto strano, aveva un mantello rosso che alla fine era un po strappato, capelli lunghi tenuti male che gli arrivarono fino a metà schiena, sotto invece era completamente vestito di nero.
Gerald rimase dietro di lui, guardandosi in giro per vedere se era una trappola di qualcun'altro, e magari come pensava lui, era solo un ladro che come lui voleva un posto per riscaldarsi.*

Uhm non sento puzza di imboscata...

*Col tempo, Gerald aveva imparato andando sempre nei boschi in compagnia di animali, a sentire col suo olfatto traccie di ogni cosa, profumi e odori che essi siano.
Gerald silenziosamente, prese l'accetta che aveva vicino alla sua sedia, e con molta calma si avvicinò all'uomo misterioso.*

Sei un barbone vero??questo posto è già occupato e poi entrare nelle case altrui così...mi tocca fartela pagare, mi spiace!

*La sua risata diabolica era l'inizio del suo attacco, ancora di spalle cercò di colpire alla schiena l'uomo con la sua accetta con molta forza, chissà se era davvero diverso dagli altri da schivare anche questo colpo, dentro di sè Gerald lo sperava.*
 
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† Nime †
view post Posted on 6/11/2009, 03:01




Barbone?

Uno strano ghigno si impadronì del suo volto. Era stupito di della stupidità che quel ragazzo riusciva a dimostrare.

Aveva notato benissimo il movimento furtivo alle sue spalle ma lasciò correre. Era inutile stare li a commentare quel gesto e quelle sue assurde parole.

Ti facevo più intelligente, Gerald

Disse mentre con un balzo repentino all'indietro schivò improvvisamente il colpo d'accetta andandosi a posizionare subito alle spalle del ragazzo. Vicino, molto vicino a lui, abbastanza da potergli sussurrare nell'orecchio.

Non riuscirai ad uccidermi, o almeno non con le tue scarse potenzialità.

Velocemente il suo cosmo si innalzò verso le stelle e con una spinta del palmo della mano spinse verso la schiena del ragazzo per farlo ruzzolare per terra.
 
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Denyel
view post Posted on 6/11/2009, 12:37




*Lo sconociuto con un agilità impressionante riuscì ad evitare il colpo di Gerald saltando in alto, per poi atterrare con molta velocità alle sue spalle.
Il ragazzo rimase sorpreso ma anche contento di aver trovato finalmente qualcuno di forte.*

Ahahah aspettavo uno come...coosa??

*Non fece in tempo neache a finire di parlare che lo sconosciuto con il palmo della mano colpì alla schiena Gerald facendolo cadere per terra. Non aveva visto nulla, quel colpo era stato così veloce ai suoi occhi, ed ora improvvisamente si ritrovò con la faccia sul pavimento.*

Questo bastardo è forte, molto piu di me...dannazione!!

*Gerald si rialzò sputando un po di sangue che gli era uscito dalla bocca, si girò verso lo sconosciuto e lo guardò divertito, dopodichè con le dita prese un po del suo sangue e se lo portò alla bocca.*

Uhm era da molto tempo ormai che nessuno mi feriva così...però cè una cosa che vorrei sapere prima di continuare, come fai a conoscermi??io non ti ho mai visto prima...me ne ricorderei...daltronde tutte le persone che ho incontrato finora non hanno fatto una bella fine eh eh eh...

*Intanto si scricchiolò il collo e le dita delle mani, poi si mise in posizione di guardia, se magari avesse attaccatto sarebbe stato pronto.*
 
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† Nime †
view post Posted on 6/11/2009, 14:38




So molte cose su di te Gerald. Odino mi ha assegnato il compito di trovarti ed io, sono qui per portarti al suo cospetto.

 
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Denyel
view post Posted on 6/11/2009, 15:23




Se è per Odino allora le cose cambiano...

*Fù così che Gerald tornò ad assumere una posizione normale e non piu di guardia, poteva odiare tutte le persone e non gli e ne fregava nulla di nessuno, ma venerava il dio Odino come se fosse una persona da prendere spunto, e provava lealtà e rispetto per lui.
Così tornò serio e rimase a guardare lo straniero.*

Va bene ti ascolto...dimmi tutto quello che hai da dire!
 
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† Nime †
view post Posted on 6/11/2009, 21:09




Ti conosco, ti conosco molto bene ... so come ti comporti con la gente, so quello che fai e da ciò che vedo in questa casa il tuo dio crede che tu possa essergli utile

L'uomo è perplesso sulla cosa, non è certo che il ragazzo possa essere all'altezza del compito.

Vedi la forza che ho appena utilizzato per scaraventarti a terra? la conosci? E' il cosmo, finchè non sarai in grado di padroneggiare questo potere, non potrai esserci utile

CITAZIONE
Cerca di descrivere più dettagliatamente la scena e le tue impressioni, non limitarti ad un botta e risposta. Io cerco solo di darti l'input, poi sta a te elaborare la cosa.

 
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Denyel
view post Posted on 6/11/2009, 21:23




Cosmo??ma cosa diavolo sta dicendo questo??spero solo non sia qualcuno che mi stia facendo uno scherzo perchè sennò lo ammazzo, non so come ma lo faccio!!

*Gerald stava ascoltando tutto quello che gli stava dicendo lo sconosciuto, rimase perplesso da quelle parole, prive di senso per lui.
Credergli o non credergli??non sapeva cosa fare ne come comportarsi, era confuso.
Si toccò la fronte, doveva decidere e pensare.*

Senti, perchè proprio io??come faccio a crederti è??dammi una prova!!

*Le sue parole in quel momento erano dubbiose, si stava innervosendo e lo si poteva veder bene dalla sua espressione. Fosse stato un altro lo avrebbe fatto fuori subito, ma si dava al caso che quella persona era piu forte di Gerald, e lui questo lo sapeva bene.
Mai nessuno finora aveva schivato i suoi colpi veloci e potenti, ma lui c'era riuscito, e moriva dalla voglia di sapere come aveva fatto.*
 
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† Nime †
view post Posted on 6/11/2009, 22:08




Prova? Odino non da prove!

Le parole dell'uomo sembravano rabbiose, di certo non era una persona che non perdeva facilmente le staffe.

Basta, sono stanco di stare qui, vieni con me o preferisci rimanere a fare questa vita di merda? Ti sto offrendo una possibilità che forse non ti verrà più offerta, accetta o rinuncia, se non fosse per Odino, non sarei neanche qui a perdere del tempo con uno come te!

Era continuamente perplesso, continuava a chiedersi il perchè di quella scelta, ma il volere del dio era indiscutibile. Odino lo voleva e lui doveva portarglielo ... con o contro il suo volere.
 
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Denyel
view post Posted on 6/11/2009, 22:35




*Gerald non sapeva cosa fare, era combattuto dal fidarsi di quel straniero o no, doveva scegliere se continuare a vivere quella vita monotona e noiosa, oppura cambiarla e andare con lui. L'uomo non sembrò propenso ad aspettare la sua decisione.*

Cosa faccio??che situazione di merda...ma la sua richiesta potrebbe cambiarmi la vita...il mio instinto dice di andare con lui!

*Lo guardò serio, poi andò a prendere il suo giubbotto in pelle nero sopra alla sedia in sala, mentre poi si diresse accanto all'uomo sorridendogli.*

Accetto, tanto non ho piu niente da perdere...promettimi una cosa però...fammi diventare forte, voglio il potere di fare ciò che mi pare...

*Gerald tenne le distanze dall'uomo, cercando di stargli sempre accanto e mai dandogli le spalle, non si fidava di nessuno, figuriamoci di uno sconosciuto, che avrebbe potuto tradirlo all'improvviso.
La sua furbizia era uno dei suoi pregi, ora non mancava altro che cambiare vita e andarsene da quella casa, che ormai puzzava di morte.*
 
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† Nime †
view post Posted on 8/11/2009, 02:50




CITAZIONE
QM: Esci dalla casa, è buio pesto. Segui l'uomo che porta con se una lanterna, è diretto verso nord. La nebbia e la bufera sembrano non voler cessare.

Qualche ora di cammino per arrivare fino ad una caverna su cui è inciso in alto il simbolo del Dio Odino.

Descrivi ogni istante fino al tuo arrivo nella caverna.

 
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