** narrato
"" pensato
-- parlato
*Entrambi erano seduti davanti al caminetto. Lui, ancora un po' intirizzito, ascoltò quanto la ragazza gli disse. A quanto pareva Odino le aveva salvato la vita ma, al tempo stesso, l'aveva trasformata in un ombra, un fantasma di cui nessuno doveva sapere, la sua identità doveva rimanere avvolta dal mistero così come la sua stessa esistenza. Scoltò tutto il discorso senza interromperla, acnhe perchè era evidente che anche lei cercava le parole giuste per spiegare quei concetti. Finita la spiegazione, lOrak rimase in silenzio, come a volere metabolizzare quei concetti, prima di parlare con tono calmo e pacato.*
-Quindi, tu prendi ordini solamente da Odino e nassun altro sa e deve sapere della tua esistenza a parte lui.-
*Fece una piccola pausa, tenendo lo sguardo fisso sulle fiamme del camino. Si girò, poi, verso di lei con quel suo solito sorriso che voleva essere rassicurante ed, allo stesso tempo, anche un po' ironico, per sdrammatizzare un po'.*
-Questa tua nuova condizione non mi dispiace sai? Almeno non devo condividerti con nessuno se non con Odino, sono fortunato. Chi altri potrebbe dire di avere come unico rivale un dio?-
*Di nuovo, sorrise a Violet nella speranza di avere un po' sollevato l'animo della ragazza. Gli venne, però, il dubbio che ella potesse essersi offesa per il suo modo di parlare. Lei gli aveva parlato in maniera estremamente seria e lui aveva risposto con una battuta. Sentì così il bisogno di spiegarsi.*
-Scusami, tu mi hai parlato in maniera estremamente seria ed io ti ho risposto in maniera stupida. Purtroppo è un lato del mio carattere che spesso viene fuori, cerco sempre di sdramamtizzare quando le cose si fanno un po' serie. Non era mia intenzione prendermi gioco di te.-