Un nuovo requiem..., add per zack fair

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Oniro
view post Posted on 24/9/2009, 22:08




CITAZIONE
Q.M.: primo post libero, parla un p odel tuo pg in asgard, cosa fa, di cosa si occupa e come viene richiamato da una soave melodia proveniente dalle rovine...

buon divertimento ;)

 
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ZaCk_F@iR
view post Posted on 25/9/2009, 15:30




C'è chi sosteneva che fosse la più violenta bufera degli ultimi dieci anni, c'è chi sosteneva che fosse una sorta di catastrofe mandata sulla terra da Odino in persona come espiazione per i loro peccati... una cosa era certa: la paura fa dire alle persone le cose più stupide.
Un'ombra oscura persa fra i meandri della tempesta, si avvicinava a piccoli passi verso quello che sarebbe stato il suo nuovo avvenire, un destino incerto e colmo di avversità, un futuro dove le stragi della guerra e gli orrori della battaglia lo avrebbero segnato per la vita; in braccio una cetra scarlatta, negli splendidi occhi infuocati la rabbia... nel cuore l'ardore di chi vuole distinguersi dal mondo.
Quell'enigmatica presenza, altri non era che il malinconico Mana, primo musico della corte d'Asgard che, una volta alla settimana, deliziava la nobiltà con la sue incantevoli note, frutto delle ombre del suo cuore; quel giorno, avvolto da un lungo mantello munito di cappuccio nero, per affrontare al meglio il freddo della sua spietata terra che in volto mai nessuna delle sue vittime aveva guardato.
Mana era oramai in viaggio da dieci interminabili giorni, combattendo ogni istante contro la glaciale tormenta, rifuggiandosi occasionalmente nelle grotte abbandonate che scorgeva durante il suo cammino; il passo si era oramai fatto pesante e le gambe stavano quasi per cedere:

*Che sia... la fine per me? Sembra quasi che la terra stessa che i miei antenati hanno protetto per centinaia di anni, voglia impedirmi di partire... che voglia difendermi da qualcosa?*

Più i dubbi si affollavano e spingevano all'interno della mente di Mana e più il freddo congelava il suo corpo, priovandolo lentamente della vita; mai guerriero aveva avuto una fine così miserabile... no! Egli era sicuramente destinato a qualcosa di più grande.
Combattendo la morte come si addice ad un cavaliere del nord, Mana continuava a camminare, sapeva che non poteva cedere e che Morfeo oramai prossimo ad accoglierlo nella sua delicata stretta, lo avrebbe portato alla morte; finalmente la tempesta iniziò ad affievolirsi, fino al punto da consentire al giovane Mana, di scorgere ove egli si trovava.
Rovine, segni di un passato mai stato così prossimo, mai stato vicino al suo cuore come in quel momento, i ricordi legati a quel posto infatti, riportavano all'infuriare di una vioenta battaglia, combattuta in nome della giustizia da una parte e in nome della propria terra dall'altra; accennando ad un piccolo sorriso, Mana iniziò a ricordare:

"Questo luogo... queste sono le rovine che ospitarono il duello fra Mime ed il suo avversario cavaliere; questa leggenda si tramanda di generazione in generazione nella mia famiglia... io l'ho sempre trovato un racconto noioso e banale... Mime ha sempre combattuto per stoltezza, senza mai sapere la verità ne sul suo passato e ne su quello per cui stava combattendo... patetico."

Lo sguardo freddo e sentenzioso di Mana, poteva intravedersi a malapena attraverso la penombra creata dal suo mantello, sguardo che per qualche ragione portò verso il basso, osservando quella che per la sua famiglia era stata da generazioni, una sorta di reliquia:

"Ma questa è... la tomba di Mime, come diavolo ho fatto a finire in questo luogo... che sia, un segno del destino?"

Non appena il giovane si chinò, intento a scostare la neve dalle antiche iscrizioni poste sul fronte della lapide, una soave ma allo stesso tempo malinconica melodia richiamò la sua attenzione; voltando velocemente il capo in direzione del suono, Mana allontanò la mano dalla lapide, alzandosi in piedi:

*Melodia di requiem... Quale strazio può esser così grande da dilaniare a tal punto il cuore di un uomo? Devo trovarlo... chi sarà mai?"


Edited by ZaCk_F@iR - 27/9/2009, 12:40
 
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Oniro
view post Posted on 27/9/2009, 18:18




CITAZIONE
Q.M.: ti addentri nelle rovine, seguendo la musica, e ti accorgi che essa giunge...

dall'interno della tomba di mime!!!

A te la scelta sul da farsi...

 
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ZaCk_F@iR
view post Posted on 27/9/2009, 20:03




Oltre il suo tenebroso sguardo, addirittura oltre ove gli era concesso vedere a causa della tempesta; era li che la musica lo attendeva, verso il futuro.
Alzandosi lentamente in piedi e dando l'ultimo freddo sguardo alla lapide del suo antenato, Mana era deciso a seguire la dolce melodia, intento a scoprirne l'abile artefice:

*No... non puoi essere tu, la tua anima giace nei mendri degli inferi già da moltissimi anni addietro...*

Non appena il giovane mosse il primo passo, l'incessante soffiare della gelida bufera riprese a farsi più forte ed implacabile, come se anch'ella volesse fermare il suo cammino, o dargli una sorta di ultimatum; infatti, addentrandosi in quelle antichissime rovine, Mana avrebbe conosciuto d'Asgard la parte a lui sconosciuta, una parte del suo passato a lui totalmente oscura.
Abbassando nuovamente l'oscuro cappuccio lungo il viso, il tetro fantasma delle nevi si addentrò, attraverso la fitta bufera, nel cuore delle rovine d'Asgard, avendo come sua unica guida, la splendida melodia di cetra.
Lentamente le forze lo abbandonarono di nuovo e le gambe oramai stremate, iniziarono a perdere la loro sensibilità a causa del freddo:

*Maledizione... le mie gambe, non le sento più... ma devo, devo farcela! Se i miei sospetti sono fondati, potrò fronteggiare i fantasmi del mio cuore e del mio passato... potrò ricominciare una nuova vita.*

Scorgendo in maniera molto confusa una sorta di macchia nera verso ovest, Mana intuì che quella forma in lontananza, altro non era che l'oscura entrata di una caverna abbandonata da dio; la sua unica speranza, era quella di non trovare al suo interno delle belve feroci che, in quello stato, lo avrebbero ucciso molto facilmente.
Grazie all'ultima stilla d'energia rimastagli, Mana riuscì ad arrivare a piccoli passi verso la salvezza ed, entrando con affanno, si accorse che quella che sembrava essere una normalissima grotta, in verità altro non era che una sorta di sepolcro contenente una lapide immensa, ai suoi piedi, un maestoso sarcofago.
Inginocchiatosi a causa dell'affanno, Mana osservava allibito la sconosciuta meraviglia mentre, scostando dal suo viso il cappuccio innevato, cercava di alzarsi in piedi per avvicinarsi alla tomba; il suono della musica raggiunse la sua massima intensità, rimbombando sonoramente per le antiche mura della grotta.
Tappandosi le orecchie con entrambe le mani, Mana si avvicinò a stento al misterioso sarcofago, per poi alzare lo sguardo e cercare di leggere le sconosciute iscrizioni incise sull'immensa lapide tombale:

"Stando a quello che dicono le antiche iscrizioni, qui giace un antico eroe Asgardiano, che combattè gli invasori centinaia e centinai di anni orsono... non ci sono dubbi... è lui.
Ma come è possibile? Incrociai la sua lapide durante il mio cammino diverse ore fa... che sia stata allestita solamente per allontanare i curiosi? Non so più cosa pensare..."


Spostando lo sguardo verso il sarcofago e poggiandovi sopra una mano, Il giovane Mana iniziò a riflettere sul da farsi... aprire la bara o meno? Certo, la curiosità non era di certo poca ma, disturbare la quiete di un defunto, avrebbe giovato alla sua sorte?
Accennando un sorriso, Mana spalancò gli occhi in un attimo, mentre poggiando anche l'altra mano sulla tavola, iniziò a spingerla verso l'esterno, intento a scoperchiare il sarcofago... cosa avrebbe trovato al suo interno?
 
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Oniro
view post Posted on 28/9/2009, 21:50




CITAZIONE
Q.M.: bravo, molto bravo, a livello narrativo ci siamo decisamente...

Il tuo add sarà molto breve...

Dunque, spostando il coperchio del sarcofago, ad un certo punto si blocca, e tutta la struttura stessa sprofonda nel terreno, smascherando un corridoio in fondo al quale vi è un bagliore...

Passa nel tunnel, al termine del quale troverai le sacre vestigia della stella Eta UMA...Le antiche vestigia di mime, che risuonano una triste melodia di requiem, quasi come se volessero richiamare la tua attenzione su di esse...

 
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ZaCk_F@iR
view post Posted on 29/9/2009, 12:03




Centimetro dopo centimetro, la fredda lastra di pietra veniva spostata con fatica da Mana ma, assieme allo sforzo ed alla curiosità, aumentava anche la sua bramosia per la verità.
Finalmente c'era riuscito, ancora un piccolo sforzo separava il volto della salma dagli increduli occhi scarlatti del ragazzo, che, dando l'ultima spinta con la poca forza rimastagli, riuscì a scostare ancora di pochi millimetri il coperchio dell'enorme bara, fino al momento in cui questo si bloccò definitivamente:

"Ma cosa succede? Perchè non si muove più? Accidenti, la fessura è troppo piccola e non riesco a vedere il volto della salma... Argh! No... tutto inutile, non ci riesco..."

Rumore penetrante di ingranaggi al lavoro, doveva essere una diavoleria non c'era dubbio alcuno, cos'altro avrebbe potuto compiere un'impresa simile?
In pochi istanti, la caverna iniziò a muoversi lentamente ma inesorabilmente, fino a chè, iniziò a sprofondare ad una velocità davvero incredibile; Abbassando velocemente il volto a terra, Mana intuì il pericolo e, aggrappandosi saldamente al sarcofago per non venir sbalzato in alto, fù costretto ad attendere e vedere ove la caverna maledetta aveva intenzione di portarlo.
Il viaggio fù interminabile, furono diversi i minuti che Mana trascorse a pensare se quello sarebbe stato l'ultimo capitolo del suo viaggio; la presa si era oramai totalmente allentata ed il giovane musico, era oramai prossimo a sfracellarsi sul soffitto della caverna.
Un boato immenso... la caverna era finalmente arrivata a destinazione, concedendo a Mana un respiro di sollievo e dandogli la possibilità di salvarsi da una morta certa; così, cadendo a terra a causa dell'urto provocato dal secco fermarsi della struttura, il giovane si rimise lentamente in piedi, per poi notare che... non era cambiato assolutamente nulla:

"Merda, c'è mancato poco... quasi ci rimettevo la pelle; ma che razza di diavoleria è questa? Poco fa ho sentito dei rumori meccanici provenire dalle pareti, che sia una sorta di congegno inventato dai miei antenati per proteggere qualcosa? Devo indagare...
Un attimo... ma qui... è tutto uguale a prima!"


Incredulo e sconcertato dall'accaduto, Mana potè constatare che aveva difeso la pelle fino all'ultimo per un bel niente... ma, il suo giudizio fù un po' affrettato.
Infatti, guardandosi attorno con maggior attenzione, il giovane si voltò, accorgendosi che quella che precedentemente era stata l'entrata della caverna, ora non era altro che un buio e lungo cunicolo, illuminato solamente da alcune fiaccole appese alle pareti:

"Che mi venga un colpo... ma, è tutto vero? Ma soprattutto... la struttura sarà vecchia centinaia d'anni, chi ha alimentato i fuochi per tutto questo tempo? Beh... sai che cosa me ne importa in fondo; meglio sbrigarsi a trovare un modo per uscire da quì... non voglio finirci i miei giorni."

Non avendo scelta alcuna, Mana fù costretto a seguire la strada scelta per lui dalla caverna stessa e ad addentrarsi per diverse centinaia di metri per l'interminabile tunnel, ove al suo interno, l'aria era calda e l'ossigeno assai rarefatto... sembrava un sorta di prova di resistenza... ma a cosa sarebbe servito tutto ciò?
Percorse oramai diverse centinaia di metri, Mana si inginocchiò a terra; ora sembrava quasi rimpiangere il freddo che lo travolse qualche ora fa:

"Basta, non ce la faccio più; sono ore che cammino e non ho scorto un bel niente... comunque sia, oramai è troppo tardi per tornare in dietro, sono disposto a morire pur di conoscere colui che possiede un dono tanto speciale, colui che può generare quelle meravigliose note di requiem..."

Riprendendo fiato per un attimo, Mana alzò il capo accorgendosi che a pochi minuti di cammino, una luce radiosa e splendente lo attendeva, come se volesse premiarlo per le fatiche compiute.
Alzandosi in piedi con in volto il sorriso di chi spera ancora , Mana si apprestò a raggiungere il suo destino il più presto possibile, tanto che si mise a correre, la fatica di pocanzi sembrava quasi esser svanita; troppa era la gioia.
Man mano la luce si faceva sempre più forte e radiosa, man mano che il giovane si avvicinava alla meta, fino a chè, questa non lo avvolse in tutto il suo splendore; una sensazione di beatudine e di benessere infinita tale, che mana chiuse gli occhi, senza accorgersi di quello che aveva d'innanzi:

*Ma che luogo è questo? Non mi sono mai sentito così bene in vita mia... se è un sogno, vi prego... non svegliatemi...*

Dischiudendo lentamente gli occhi al mondo, Mana si accorse di esser giunto in una stanza diversa da tutte quelle incontrate fino ad ora, infatti, al posto della roccia che prevalentemente aveva accompagnato il suo cammino fino a quel momento, le pareti erano formate da cristalli purissimi di color azzurro intenso; il meraviglioso accoppiarsi di tipi diversi di cristalli, creava un gioco di colori davvero sconcertante, che lasciò il giovane senza parole.
Al centro della stanza, posta su un piedistallo, vi era una polverosa scatola metallica dalla quale sembrava provenire il misterioso suono di requiem tanto ricercato dal musico:

"Ma allora questa è... la cloth che Mime utilizzò nell'antica guerra d'Asgard... solo un oggetto di rara bellezza poteva produrre delle note tanto meravigliose; comunque devo ammetterlo, sono rimasto un po' deluso... speravo di trovare ben altro... mi ero sbagliato."

Levando lentamente la mano sullo scrigno di Pandora, Mana sentì una misteriosa energia scorrergli nelle vene, un'energia nuova che mai aveva avvertito in vita sua...
Quando improvvisamente...


Edited by ZaCk_F@iR - 29/9/2009, 19:25
 
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Oniro
view post Posted on 30/9/2009, 18:54




CITAZIONE
Q.M.: Fantastico, ora cncludiamo in grande stile: fammi un post dove compi le seguenti azioni:

-scopri che nascosto nell'ombra c'è un individuo che ti attacca all'improvviso: egli lo puoi considerare di energia gialla, e considerati anche tu tale.

-risvegli di conseguenza il cosmo sopito in te

-descrizione della battaglia

-vestizione armatura e visita alla statua di Odino come investitura ufficiale

buon lavoro ;)

 
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ZaCk_F@iR
view post Posted on 2/10/2009, 08:47




SPOILER (click to view)
Mime
Mana
*Pensato Mana*
Odino



"E così credi d'esser degno della sacra armatura del nord? Tu? No... questo lascialo giudicare a me, giovane insolente..."

Una voce dalle tenebre ad interrompere il legame che Mana stava cercando di instaurare con l'armatura creduta già nelle sue mani, intervenì dalle profondità del nulla.
Un brivido scese lento e freddo giù per la schiena del giovane musico dalla cerulea chioma mentre, scansando di scatto la mano dallo scrigno, Mana si voltò indietro, verso l'oscuro tunnel che lo aveva portato fin là.
Tale era il buio da celare completamente la presenza del misterioso interlocutore, ma nulla potè impedire a quello sguardo di ghiaccio, di trafiggere in un sol colpo il cuore di Mana; senza una ragione precisa, le gambe del giovane iniziarono a tremare e, stringendo i denti cercando di celare dietro una finta espressione serena, la sua paura, egli ribattè con voce decisa:

"Come dici? Vuoi testare le mie abilità di combattente? Per lo meno allora, dovresti rivelare la tua presenza... oppure dovrò pensare di parlare con un vigliacco.
A te scelta."


Egli non proferì parola, ma si avvicinò di qualche passo verso la luce, schiarendo la sua sagoma avvolta nell'ombra; ora i suoi occhi erano ben visibili, occhi di fuoco, come quelli del diavolo in persona, pungenti come aghi:

"hahaha... mi somigli davvero molto sai? Se non fosse per la capigliatura, direi che siamo perfettamente identici, dal tronde... buon sangue non mente no?
Sei pronto ad affrontare quello che hai inseguito fino ad ora? Ad affrontare le verità?"


Una volta ancora quella voce che sembrava provenire dalle profondità dell'ade, si era rivolta con determinazione a Mana, ma stavolta, sembrava quasi che egli volesse lasciar intendere di conoscere il ragazzo già da molti anni addietro; con volto sempre più preoccupato, Mana osservava quegli occhi così simili ai suoi, parlare come si conviene ad un lontano parente, come si fà con una vecchia conoscenza:

"Ma si può sapere chi diavolo sei? Adesso mi hai davvero stancato, se non vuoi mostrarti, sarò costretto ad attaccare!"

Stringendo i pugni e cercando di raccogliere quella poca determinazione rimastagli, Mana decise di metter fine a quella conversazione così scomoda... così strana.
Emettendo con foce flebile, una piccola risata, l'oscuro avversario si avvicinò ancora, rivelandosi completamente; la meravigliosa chioma rossastra, veniava accarezzata della luce cristallina, mostrando lo sfidante in tutto il suo splendore:

"Ebbene... ora che finalmente conosci il mio volto possiamo aprire le danze... ma prima, il mio nome... difensore eterno della cloth di Eta Uma; Mime è il nome mio!"


Mentre imbracciava la sua cetra con la mano sinistra, Mime alzò la destra in direzione di Mana, iniziando a tracciare nell'aria quelle che sembravano esser linee di pentagramma; rimasto sconvolto dalla precedente confessione del musico, Mana osservava incredulo il gesto del suo antenato, senza capire minimamente quello che egli aveva in mente.
Col volto impassibile di chi vuole uccidere, Mime emanò ben quattro raggi cosmici molto simili a linee di pentagramma, che si avvicinavano in maniera sparsa in direzione di Mana; Vedendo l'attacco in tutto il suo splendore dirigersi verso di lui, Mana iniziò a correre molto velocemente verso sinistra, compiendo un'agile capriola, per poi nascondersi dietro un enorme frammeno di cristallo.
I raggi cosmici colpirono in massa il bersaglio, provocando un'esplosione di modeste proporzioni, ora, una fitta coltre di fumo nascondeva l'esito dell'attacco.

"Merda... nonostante quell'enorme cristallo, quel bastardo è riuscito a colpirmi... ma com'è possibile che Mime sia ancora vivo? Aspetta, prima ha parlato di difendere la cloth per l'eternità; che sia divenuto una sorta di spettro?"


Dopo alcuni secondi, il fumo svanì, Rivelando a Mime l'entità dei danni subiti dall'avversario; Fortunatamente le linee, impattatesi con la superfice del cristallo, avevano protetto Mana, ma purtroppo, numerose scaglie cristalline provocate dalla deflagrazione, si conficcarono nel suo braccio sinistro, provocando una vistosa fuoriuscita di sangue:

*No... così non posso farcela, i suoi colpi sono veloci si, ma quello che ci differenzia, è la sua esperienza in combattimento... inoltre le sue tecniche sono terribili...*

Rialzandosi con fatica; Mana iniziò a correre frontalmente in direzione del suo avversario, per poi abbassarsi all'ultimo momento e scagliare un potente oppercut in direzione del mento di Mime.
Scansandosi lateralmente verso sinistra, Mime mandò a vuoto il colpo disperato dell'avversario, contrattaccando con una gomitata sferrata dall'alto verso il basso, avente come obbiettivo la schiena di Mana; il giovane venne colpito in pieno, cadendo a terra e sputanto un po' del suo sangue sul lucido pavimento cristallino.

"tsk! Credevi davvero di potermi colpire con un attacco così misero e privo della minima strategia? Ora vedrai!"

Avventandosi con grande impeto sul corpo ferito dell'avversario, Mime iniziò a calciare con forza il ventre di Mana, mentre, succube dell'attacco nemico, l'inerme ragazzo cercava la forza per contrattaccare:

*No... non posso cedere adesso; ma... fa malissimo, come posso fronteggiare un nemico di quel calibro? Io, non sono alla sua altezza.
Ma, se voglio combattere la grande guerra e diventare un paladino rispettato da tutti; devo combattere! Non mi farò ammazzare senza aver almeno dato un pugno a quel volto maledetto!*


Risplendendo di luce propria, il cosmo di Mana fece la sua apparizione, avvolgendolo con la sua magnificenza; osservando incredulo il suo avversario a terra, Mime non poteva credere ai suoi occhi:

"Com'è possibile? un giovane così inesperto dove può aver imparato a bruciare il suo cosmo? No... non può essere!"


Calciando con maggiore energia, Mime cercava di sopraffare velocemente l'avversario, prima che egli riuscisse a bruciare il suo cosmo in maniera tale, da portarlo a limiti estremi; attendendo l'ennesimo calcio, Mana si voltò all'ultimo istante, afferrando la gamba di Mime con il braccio precedentemente ferito, per poi portare velocemente la mano destra all'altezza del ventre avversario:

"Non te l'hanno mai detto che non si prende a calci la gente? Ma ora è troppo tardi... crepa!"

Emanando tutto il suo cosmo in una sola volta, Mana colpì in pieno ventre Mime con una raffica interminabile di raggi cosmici di colore argenteo, fino a che egli non finì per impattare in maniera assai pesante contro una delle massiccie pareti di cristallo.
Al contrario delle aspettative di Mana, il misterioso avversario svanì nel nulla un attimo di colpire la parete; questo diede al ragazzo la possibilità di riprendere fiato.
Osservando sconcertato la sua mano, meravigliato da quello che era riuscito a fare, Mana si alzò in piedi con fatica, guardandosi attorno in cerca di Mime:

"Hei! Esci fuori avanti, non ho voglia di giocare... ma dove diavolo ti sei cacciato?"

Improvvisamente dall'alto della stanza, un'eco imponente interruppe il combattimento fra i due musici:

"Molto bene Mana... hai sconfitto l'anima di quel guerriero che già troppi secoli era confinato in questo luogo, per questo sappi che egli ti sarà riconoscente per l'eternità; ti sei guadagnato con valore la cloth del Nord... vieni, le sacre vestigia ti attendono con impazienza."

Una misteriosa colonna di luce si materializzò attorno a Mana, intrappolandolo al suo interno, per poi teletrasportarlo in pochi istanti all'esterno della grotta, ora si trovava di nuovo in superfice, d'innanzi all'enorme statua del dio Odino.
Ai piedi della statua, vi era un imponente altare fatto di roccia, utile a custodire lo scrigno di pandora.
Aprendosi senza alcun preavviso e sprigionando un arcano bagliore, la cloth dei ghiacci si mostrò in tutto il suo splendore, per poi porsi sul corpo di Mana come se avesse una volontà propria... la celebrazione delle sacre vestigia era compiuta.
Avrebbe potuto andarsene in quel momento è vero, con lo sguardo di chi aveva ottenuto ciò che voleva ma... Mana si sentì in dovere di inginocchiarsi d'innanzi alla statua del dio e pregare per lui:

"Odino, padre di tutti gli dei e di tutti gli uomini, ti ringrazio per il dono ricevuto... non so se sarò all'altezza delle tue aspettative ma, ti giuro che difenderò sempre quello in cui credo a prezzo della vita ma soprattutto; mi impegno a difendere la mia patria in tuo nome, per l'eternità"

Alzandosi, dando le spalle alla statua, Mana iniziò a riflettere sui suoi propositi e sulla preghiera fatta al dio, incamminandosi verso il domani con un piccolo sorriso di compiacimento:

*Difendere la mia terra per sempre... almeno su questo avevi ragione, brutto idiota dai capelli rossastri...*

 
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Oniro
view post Posted on 2/10/2009, 23:05




sei Energia Verde
 
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8 replies since 24/9/2009, 22:08   175 views
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