Il ritorno del Necromante..., add per antares

Inferi

*Taras continuava a vagare per quelle buie lande senza trovare anima viva e mai termine fu più adatto poichè innanzi alla sua vista qualcosa comparve ovvero una schiera di anime vaganti,dai volti afflitti che marciavano incolonnate verso un posto che al giovane parve un vulcano e pian piano una alla volta vi cadevan dentro.*

§Son sempre più sicuro di essere all'inferno,ma trovare qualcuno che me ne desse definitiva conferma non sarà facile.Ancor più difficile sarà uscire da qui,si mi servirebbe proprio un Virgilio personale§

*Ritornandogli in mente i suoi danteschi insegnamenti il giovane non smise,seppur perso nei suoi pensieri,di guardarsi intorno fin quando non arrivò sulle sponde di un fiume cui l'altra riva non era visibile*

§Semplicemente immenso,se siam negli inferi questo è l'Acheronte,il primo dei fiumi che ivi scorrono.Se così fosse dovrei aspettare che giunga Caronte e chiedere a lui qualcosa§

*Taras decise di fermarsi un attimo e approfittare così anche per prendere un po' di fiato dato che l'aria opprimente del luogo rendeva più faticoso il suo cammino,sperando al contempo che le sue supposizioni non fossero errate e che qualcuno giungesse a chiarire i suoi misteri*

Scontro

*D'un tratto alle spalle di Taras comparve uno strano figuro.Il ragazzo si accorse di quella strana presenza poichè avvertì una strana energia a cui non sapeva dare un nome,ma che gli sembrava avesse avuto da sempre.
Il figuro non sembrava molto incline a parlare date le sue sembianze da fantasma ed un ghigno che non lasciava presagire nulla di buono,ma il giovane scelse,comunque,di fare un tentativo*


Salve,mi chiamo Taras e provengo dal mondo della superficie.Mi potrebbe indicare una via per ritornare dato che credo di essermi smarrito?

*Nessuna risposta provenì da quella specie di fantasma che continuava a osservarlo con un disgustoso sorriso dipinto sulla faccia*

§Sono veramente arrivato al limite,è da quando son stato trascinato nell'acqua che la mia pazienza ha iniziato a esaurirsi.Se c'è qualcuno che sta giocando con me vorrei proprio pestarlo e dato che per trovarlo non ho molte informazioni credo che le farò sputare fuori a suon di pugni a questa cosa§

*Taras non perse tempo,non degnò l'avversario neanche di un avviso e lo attaccò con un diretto destro in direzione del volto ponendo invece il pugno sinistro a difesa del proprio cuore.
Era un giovane robusto e che aveva praticato le arti marziali,quindi avvezzo al combattimento,ma una cosa lo colpì: intorno al suo pugno andava affiorando una aura purpurea simile a quella della simil-persona ora innanzi a lui.
Probabilmente da quando era sceso negli inferi anche lui stava divenendo uno spettro?*

Il bianco splendore

*Il pugno di Taras andò a segno,ma il suo avversario non parve avvertirlo più di tanto dimostrandosi ostico più del previsto.
Di rimando una potente esplosione di energia promanante da questi stava per investire l'abitante della superficie.
Di questi ben poco sarebbe rimasto se non fosse riuscito ad evitare l'impatto,ma oggettivamente non aveva sufficiente tempo per sfuggire a quell'enorme botto.
Quando oramai Taras era pronto a dire addio alla sua vita una cosa singolare accadde: i suoi capelli dapprima castani cambiarono perdendo il loro colore e trasformandosi in un bianco splendente ed allo stesso modo il colore marrone abbandonò i suoi occhi per lasciare il posto al medesimo colore bianco.
Intorno a lui comparve una aura purpurea tramite la quale riuscì a rintuzzare quasi completamente la tecnica avversaria,infatti un colpo forte al petto lo fece piegare momentaneamente su se stesso,ma,perlomeno,non era stato così forte da provocargli danni maggiori.
Quando rialzò lo sguardo vide chiaramente cosa lo aveva salvato: uno scudo di energia viola si era frapposto tra lui e il suo avversario,una energia che ancora non sapeva bene come controllare,ma che sicuramente dava prova che lui non era un ragazzino qualunque bensì era predestinato a ben altro tipo di imprese,quanto al suo pigmento castano aveva perso qualcosa,ma ne aveva ottenuta un'altra di ben maggiore importanza*

-A quanto pare non sei invincibile come credi.Parli o ti devo rompere ogni singolo osso?-



Edited by antares_asuka - 26/9/2009, 11:24

Spiriti

*A quanto pareva lo strano figuro aveva scelto la lotta dato che continuò nel suo silenzio.
Non era qualcuno che poteva essere affrontato normalmente,per mezzo di pugni o calci bensì ci voleva uno di quegli attacchi dove fosse presente quell'energia che prima aveva mostrato.
Ad un tratto,però,intorno a Taras apparve a circondarlo una folta schiera di anime dai volti afflitti e,quindi facilmente comprensibile era capire da dove provenissero.
La particolarità maggiore fu che il giovane,invece che spaventarsi,provò da subito una certa affinità con esse come se queste fossero li per servirlo,a quanto pareva i poteri che gli eran propri eran di tutt'altro livello.
Come fosse la cosa più normale del mondo ad un certo punto Taras alzò il suo braccio sinistro e indicando l'avversario,con voce ferma e possente disse*

-Spiriti delle anime superbe venite a me.Voi che in vita vi credeste superiori abbattete questo nemico che si para innanzi a me e che si crede tanto superiore-

§Vediamo di farti sparire quel sorrisino dalla faccia§

*Dopo quell'invocazione e mentre gli spiriti da lui richiamati andavano incontro al nemico,Taras stette immobile a guardare iniziando però a sentire un certo affaticamento forse dovuto al fatto che non era abituato ad usare tali tecniche*

Investitura

*Dopo essere stato colpito dal terribile colpo lanciato da Taras,lo strano figuro si allontanò con dipinta in faccia la depressione tipica in cui inducevano gli spiriti della superbia.
Aveva fatto male a sfidare il giovane e per questo aveva pagato,ma ora eran ben altri i problemi che affliggevano il ragazzo.
Questi si guardò i capelli e vide il cambio di colore e pian piano si rendeva conto di questa energia che era riuscito a produrre e che evidentemente era insita in lui.
La capacità di richiamare a se e far di loro servitrici le anime dell'inferno di certo non facevan di lui una persona normale,ma ancora non riusciva a capire cosa in realtà lui fosse.
Risposta gli giunse quando alle sue spalle comparve una armatura avvolta da un bagliore così forte da accecarlo momentaneamente.
Sulle prime si trovò spaesato poi appena poggiò la mano su di essa,come se la conoscesse da sempre,mormorò una frase*

-Finalmente sei tornata da me surplice del Necromante,è tempo di tornare in battaglia il divino Ade ha bisogno di noi-

*Dopo aver indossato ciò che era legittimamente di sua proprietà si diresse verso un luogo ben preciso ove era richiesta la sua immediata presenza*