"kamuro" |
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| CITAZIONE Kamuro, Bronze Draconis Saint - Energia Verde. Helsinki, Finlandia 04.36 a.m.Sangue, sudore, fango. Queste tre parole potevamo descrivere al meglio le condizioni in cui versava quella notte Kamuro. Non era uscito da un mortal combattimento, ne' tantomento era impegnato in qualche rischiosissima missione. Si trovava in quel luogo per mero divertimento, null'altro che partecipe d'un evento, come molti del resto, al quale gli umani potevamo dar sfogo della loro violenza e scaricarsi liberamente estasiandosi sulla scia di rapide note d'infernali gruppi. Quello era l' Hell fest, ove alcool droga e violenza venivano serviti in nordici cocktail attorniati da lande di perenni ghiacciai che sembravano prender fuoco per pochi giorni all'anno. Dopo che il gruppo di chiusura, gli infernali "In Flames", ebbe dato l'anima su quel palco, tra le genti moventi le braccia con pura violenza in mezzo alla fangosa mischia, Kamuro si sentiva veramente bene, a suo agio. Si era fatto tardi, ma tuttavia egli non aveva sonno, stanco ma soddisfatto d'aver messo l'anima anche lui a gridare a squarciagola. Non avendo un posto dove passar la notte, egli s'apprestava a vagar senza meta alcuna, ben coperto ed in cerca d'un luogo riparato ove passar quel che rimaneva della notte prima di prendere l'aereo dell'indomani. Cosi i suoi passi dettati dalla pura legge del Khaos lo portarono nei pressi d'una landa ghiacciata ove una magnifica atmosfera sembrava andar ben presto a delinearsi, uno spettacolo unico ed ancestrale mai visto prima: L'intensa bellezza dell'Aurora Boreale si andava consumando sotto i suoi stupiti occhi. Poco distante pote' tuttavia intuire la presenza d'un Kosmos anch'esso probabilmente fermo a rimirare la natural meraviglia. Incuriosito da cio' Kamuro fece per avvicinarsi, dopotutto non recava le proprie vestigia indosso, racchiuse nel Pandora's Box a piu' o meno una chilometrata da lui, ma che comunque non avrebbe rappresentato un problema. Difatti fingendosi un semplice umano Kamuro avvicinandosi pote' scorgere una ragazza solitaria stagliata nei pressi del lago ghiacciato da cui proveniva un'intenso Kosmos che sembrava rifluire in perfetta quiete nell'armatura composta di dorate scaglie. Al momento il Dragone non mostrava ostilita' alcuna, limitandosi quindi ad annullare la propria emanazione cosmica per avvicinarsi a colei che sembrava inventa ad osservare il panorama mozzafiato. Magical Hour. Il momento in cui notte e giorno si fondono insieme in un arcano connubbio tra realta' e sogno. In questo spettacolo naturale sembra quasi che il cielo rifluisca in armoniosi colori qua sulla terra per conversar con noi.. Lo stesso cosmo da cui.. Proveniamo..Bene, ora voglio vedere come reagisci sull'ultima sospettosa frase. xD
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