La brina della Scozia, Violet e Redd

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view post Posted on 21/9/2009, 20:17
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Quel giorno la Lady di Ghiaccio si trovava sulla terraferma.Non per sua scelta,logicamente,Poseidone voleva una panoramica del mondo esterno e sapeva di potersi fidare delle iridi glaciali della sua guerriera.Niente Scale però,doveva rimanere il più possibile in incognito.
La nebbia era fitta ma non abbastanza da impedirle la perfetta visuale del luogo.Un semplice parco,in una località sperduta della Scozia,però sembravano essersi consumati delitti tragici e apparentemente un pò troppo fuori dalla norma.Forse a causa di Spectre o forse no,tutto stava semplicemente nel tenere gli occhi aperti.Vi era una leggera brina ma a lei non dava fastidio al contrario.Il parco sembrava deserto.Sospirò,dicendosi che Atlantide era molto ma molto meglio.


SPOILER (click to view)
scusa l'orrendo post ma son certa che poi andrà meglio :)
 
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REdeiDESIDERI
view post Posted on 22/9/2009, 15:22




CITAZIONE
† Amen - The Lawless - Chapter 1: ???

Ecco ora che si narra, di quando con ardore
Venne l’uomo nero e solo, a cercar la sua passione.
Che il destino assai beffardo, la condusse alla ragione,
or lo stesso lo ha portato, all’ennesima missione.
Viaggi solo, viaggi stanco, ma chi te lo ha fatto fare?
Una volta eri un Re, or del fato sei il giullare.
Un araldo, un sovrano, forse solo un visionario,
Amen ora cerca qui, il suo prossimo calvario…



Da quando aveva ottenuto la sua nova vita, Amen non si era dato pace per rimettere in piedi il suo regno. Il Re caduto di Wonderland aveva difatti messo in atto le prime fasi di un piano che, se avesse avuto successo, avrebbe rimesso riportato in auge non solo se stesso e la sua dignità perduta, ma anche le potenti Bestie Nere, nonché, ovviamente, il suo devastato regno.
Ma perché ciò potesse avere un senso; affinchè il piano trovasse il suo degno compimento, il crociato nero avrebbe dovuto ricomporre il puzzle della sua vecchia vita in favore di un nuovo e più luminoso destino. Il fottuto Karma aveva deciso che per quanto bene avesse fatto Amen (a se stesso ovviamente) tanto avrebbe scontato. “108” dicevano le scritture. E centootto sarebbe stato.




Viaggiava adesso per le fredde lande scozzesi. Dopo il fallimento del suo “Italian Job”, Amen contava che ciò che cercava si trovasse proprio li, nella moderna Calidonia, o Scozia che dir si voglia. Arrivò nei pressi di Edimburgo come uno qualunque viaggiatore. Per nulla tramortito dal freddo, ma stanco per un viaggio che gli era sembrato interminabile. Strano come il suo nuovo corpo non si fosse ancora abituato al continuo movimento cui Amen lo sottoponeva; ma del resto si sapeva. Vincent era sempre stato una fottutissima checca!
Optò, come sempre, per un anonimo albero, e fu sorpreso di scoprire come ve ne fosse, in città, uno chiamato “The Kingdom Tower”. Il Ka gli aveva teso un amo, ed Amen, che aveva visto regni crollare a causa delle “coincidenze” che la vita sa offrire, non seppe dire di no.




L’albergo era umido, ma perfettamente in linea con le sue aspettative. Il personale al suo interno era disinteressato, eppure Amen fu vittima degli sguardi dei presenti per più di una volta. Sarà stato il suo vestiario completamente nero, o il fatto che i capelli lunghi e la cicatrice sul volto non gli davano propriamente l’aria di uno scozzese (né tanto meno di un inglese), o forse ancora il suo accento fortemente londinese. Fatto sta che il figlio del Nulla non se ne curò più di tanto. Diede direttive affinchè le sue cose fossero portate in stanza e, senza nemmeno mettere piede oltre l’uscio della sua camera, uscì dall’hotel per riversarsi in strada. Le sue informazioni erano frammentarie, e se voleva evitare l’ennesimo fallimento aveva bisogno di saperne qualcosa in più. aveva solo un nome: Mc Connely. Un nome e nulla di più.
 
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view post Posted on 23/9/2009, 08:36
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Le ore trascorrevano lente,la giovine donna era stanca di cercare qualcosa che non riusciva a trovare.Evidentemente non c'era alcun motivo di temere una rivolta di disertori da quelle parti. A Violet non piaceva tanto la Scozia,al contrario,era unida e uggiosa,al contrario dell'atmosfera serena e marina di Atlantide.Quanto avrebbe voluto tornare alla propria colonna,eppure almeno per ora non poteva lasciare quel luogo.
La ragazza aveva celato il proprio cosmo,ma non per timore di essere riconosciuta,semplice precauzione.Eppure le parve di non essere la sola lì attorno. Le pareva persini che qualcun'altro possedesse un'energia cosmica. Si guardò in giro, era sola.
Accigliata allora si allontanò un pò da li, anche se era difficile capire da dove provenisse dato che non aveva intenzione di espandere il proprio. Pian piano però le pareva di avvicinarsi sempre di più, finchè non si ritrovò a osservare qualcuno che non conosceva. Era forse da lui che emanava quell'energia?Sembraqva in cerca di qualcosa..

<< Ma chi cavolo vuoi che ci sia qui! >>


Edited by * Violet * - 29/9/2009, 16:00
 
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REdeiDESIDERI
view post Posted on 1/10/2009, 17:26




CITAZIONE
Post 2

Pagò alla reception anticipatamente, perché non voleva né disturbi né problemi, poi chiese se fosse possibile mangiare qualcosa, ma quando gli risposero che per problemi di natura tecnica le cucine erano chiuse, si mise l’anima in pace e si decise ad uscire di nuovo. Per strada sperava in un chioschetto, un pub o chissà che altro dove avrebbe potuto rifocillarsi, ed ecco che dunque diede le dovute disposizioni sui suoi bagagli e riuscì per strada.
Faceva freddo, ma non accusò per nulla l’intemperie climatica, dato il suo “particolare” corpo e la tempratura del clima londinese. Per strada c’erano poche anime: qualche barbone, donne, un paio di bambini ed una ragazza. Sulla prima nessuno ci avrebbe dato il giusto peso, ma Amen comprese subito che era in attesa o che, almeno, era in cerca di qualcosa perché era fuori dal suo Hotel da quando lui era entrato, e dato che da allora erano passati circa venti minuti, o si trattava di una che aveva tempo da impegnare facendo nulla, o di una che il tempo lo stava impegnando proprio facendo qualcosa.
Anyway la cosa non era poi così importante. Amen era in quella cittadina da meno di un’ora, e dunque qualunque cosa o chiunque cercasse, non poteva trattarsi del black saint.




Poco più giù sulla strada c’era un pub: “Elisyum”. Sorrise ricordandosi una recente conversazione avuta a Londra proprio in merito al tanto decantato “Elisio, poi senza soffermarcisi troppo entrò. La ragazza intanto stava sempre li e forse, chissà perché, lo aveva seguito con lo sguardo.
 
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view post Posted on 7/10/2009, 07:48
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Nemmeno lei sapeva perchè aveva seguito, discretamente, quel giovane.Le pareva che avesse qualcosa di diverso dagli altri e forse...Scrollò la testa, anche se non aveva pensato di celare la propria presenza mentre lo seguiva e forse fu questo l'errore.D'altronde non c'era nulla di male a camminare no?E se anche se ne fosse accorto chi gli diceva che stava seguendo proprio lui,o non fosse interessata invece a seguire una sua pista personale che stranamente coincideva con il suo tragitto?
Non sapeva nemmeno lei poi perchè lo seguisse,forse per aver percepito quel cosmo così..nero?O comunque così differente da quelli che già conosceva.A sua gran sorpresa lo vide entrare in quel pub.Scosse la testa e attese alcuni minuti prima di varcare anche lei la soglia.
Era rimasta incerta dato che era la prima volta che entrava in un luogo del genere ma non ebbe nessuna remora a chiedere un cocktail anche se non eccessivamente alcolico.Meglio non esagerare troppo all'inizio.
 
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REdeiDESIDERI
view post Posted on 12/10/2009, 13:02




CITAZIONE
Post 3

Amen si sedette, scegliendo un posto vicino alla porta. Lo fece di proposito, voleva verificare una teoria:

"Tra di cinque secondi lei varcherà la soglia, e tu capirai di essere seguito..."

La cameriera, affaccendata nella pulizia di alcuni tavoli particolarmente disordinati e lerci, ancora non lo aveva notato.

"5"
disse la sua mente osservando l'uscio.

"4"
la cameriera aveva dismesso il primo tavolo e lo aveva appena notato.

"3"
Amen le gettò uno sguardo d'intesa che sembrava dire "si voglio ordinare cocca"

"2"
la porta del pub si aprì.

"1"
uno spiffero di vento entrò nel pub gelando la grande stanza che lo costituiva; la cameriera si avvicinò al tavolo.

"Che ti porto tesoro?"

"Birra nera, scura come la notte cocca! portamene una pinta"

"Fai le ore piccole zucchero?"

"Non sai quanto..."

La ragazza era entrata nel pub, si guardò attorno quasi con timore, quasi come non fosse mai entrata in un posto come quello. La stessa cameriera che aveva appena preso l'ordinativo di Amen, adesso accoglieva la misteriosa estranea e le offriva un tavolo poco distante dal Figlio del Nulla.

"Mi segui dolcezza, ma che cosa vuoi?" disse tra se e se.
 
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5 replies since 21/9/2009, 20:17   66 views
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