Quest: una visita dalla lontana Athene

Allora: adunata al Tempio di Poseidone, dinanzi a voi vi troverete un uomo in vesti da Sacerdote, è Kein di Gemini venuto a parlare con voi per delle questioni importanti che possono interessare pure ai Cavalieri di Nettuno. Lui è venuto a parlare con voi con il consenso di Poseidone e la missione datagli da Athena.
Descrivete le vostre impressioni quando ricevete la chiamata telepatica del vostro signore e l'arrivo al Tempio del dio.


Buon gioco!

Ordine di postaggio libero:

- Kyle_Wilson
- Violet Jevanni Loud
- -Phantasos-
- antares_asuka
- ^Hope^

Ed infine parlerò io: Sheva 07.

[E' già nel tempio di Poseidon, lei che si è autodichiarata sua guardia personale. Non ha una colonna dove sostare, ne' motivo di andare dagli altri cavalieri, il suo unico interesse è servire il suo signore e attirarne la sua attenzione. Forse in un modo di fare tipicamente Yakuza, la sua mentalità l'ha riconosciuto come il capofamiglia da accattivarsi, da soddisfare per poter ottenere quanto si desidera, ma il premio a cui Hope ambisce è l'amore del suo signore ed è un premio decisamente arduo da ottenere, certo non intende crederlo impossibile.
Indossa un bikini rosso fuoco ed è totalmente scalza, i capelli neri e lisci sembrano seta fluente alle sue spalle ed è così che si presenta al gran sacerdote, senza la minima traccia di vergogna per quel suo stato che è ovviamente abituale per lei. Lo si capisce dal passo fermo e deciso, dallo sguardo sicuro di chi è conscio della propria forza e del vantaggio che ha sull'altro nel trovarsi nel proprio territorio e da quell'aura di naturalezza che emana. Lei è così dopo tutto, fiera, onorata e terribilmente innamorata del suo signore e nella sua mente questo la rende superiore a chiunque altro.]

Buongiorno...

[Si inchina congiungendo le mani innanzi al ventre e piegando in avanti il busto, non troppo profondamente, ma è tipico il gesto di saluto orientale, come è ovvia l'appartenenza a quella etnia di lei. Nel momento stesso in cui compie il gesto, l'armatura appare in una risonanza di suono limpido e morbidissimo intorno alle sue membra a identificarne il ruolo minore che sembra avere fra i figli di Poseidon.]

...voi dovete essere l'ospite che mio Padre mi ha pregata di accogliere.

[la voce è dolce, cortese e risuona di note leggere e carezzevoli, mentre un sorriso rassicurante s'apre sul volto della giovane. Parla di se stessa per se stessa, i generali che facessero da soli per loro.]

Io sono Mermaid. Onorata di poter rendere tale servigio.

[non si presenta come hope, ma con il nome che il padre usa per chiamarla a se, l'unico che è degno di quei luoghi, l'unico realmente importante dei due che possiede.]

[Sguardo di spettro che vaga sul nuovo giunto dolcemente, in una carezza che potrebbe risultare gradito invito ad osservarla con tranquillità, ma il sorriso si smorza appena quando sente la risposta fredda di Violet e il capo si scuote impercettibilmente in un segno dettato dalla profonda conoscenza dell'atteggiamento dell'altra.]

Sorella, il sommo sacerdote qui presente ha affrontato un lungo e difficile viaggio per giungere fino a noi...

[La voce è serafica e dolce nel rivolgersi alla sorella di fede, ma ugualmente affascinerà chiunque sia lì ad ascoltarla per il grado di bontà che esprime e la musicalità del timbro. Sembra quasi voler placare in qualche modo quella morsa gelida che le parole del Kraken hanno esteso nell'aria, fra loro e l'ospite, infrangendola con il calore della sua presenza.]

...e tutto questo per portarci una notizia terribile, ma indispensabile. Scylla ha bisongo di noi, del nostro aiuto, è un nostro fratello e senza l'informazione così preziosa recataci dal signor Kein non l'avremmo mai saputo.

[Un appunto che marca appena con un accento più desolato e guerriero. Qualsiasi cosa sia quella ragazzina, di certo non è indifesa e piccola come sembra a prima vista. La mancina si porta al di sotto dei capelli dietro il collo, ad allontanarli e disintrecciarli dall'armatura appena formatasi sul suo corpo, poi muovendosi verso la spalla del medesimo lato e poi più oltre, fino a distendersi completamente. Lascerà scivolare i capelli, aprendoli in una specie di ventaglio rovesciato che emanerà una inebriante fraganza di Ninfee.]

Credo sia opportuno preparare un stanza dove il nostro gradito ospite possa riposarsi e riprendersi dalla fatica per i pericoli e gli ostacoli che ha dovuto affrontare per giungere fino a noi. Ostacoli che alle volte sono creati dal nostro stesso Padre per difenderci, ma non preoccupatevi, mi farò carico io di tale incombenza andando immediatamente a preparare una stanza adatta. Ma prima ho solo una domanda.

[Gli occhi lasciano violet ritornando verso il generale e sommo di Athena. Non sembra particolarmente intimidita, piuttosto il suo colloquiare affabile sembra a lei naturale, quasi ci fosse stata educata.]

Ci avete parlato di avversari impossibili, nemici tanto grandi da dover tremare [non che lei sembri spaventata] ma non ci avete detto chi li manda e perchè ci attacca. credo che se vogliate che la nostra collaborazione sia adeguata alle vostre aspettative, prima di tutto sia lecito che ci informiate esattamente sui nostri comuni nemici. Le storie di mostri mitici e paure sconfinate non ci aiuteranno a preparare un'adeguata tattica...non credete?

[Non ha il tempo di comprendere il lutto, la tristezza che ne deriva, ma quel grido straziato che giunge dai mari del Nord alla caduta di Violet le insinua il gelo nel cuore. Gli occhi da spettro sbarrati mentre nella voce si insinua il tormento e l'indignazione di chi ha sempre rispettato dei codici d'onore, ed infondo si sa bene, non c'è nulla di più onorevole di uno yakuza.]

"Voi! come osate entrare nel regno di Poseidon e portarvi la morte...cavaliere senza Onore, spero che abbiate assicurato la vostra anima a qualcuno, perchè presto lo incontrerete."

[rabbia, odio che si riversano in quei suoni e la voce che prima era carezza, ora è pugni e calci, timore che vuole insinuare nell'altro, autorità che deve esprimere. La cloth già la riveste, richiamata in prcedenza pertanto senza perdere troppo tempo passerebbe a convogliare il suo cosmo nella gola così da poter attaccare. cosmo alto palese, non al livello dell'avversario, non ancora almeno.]

"Io tenterò di bloccarlo, voi attaccatelo"

[solo questo può dire, rapida, concisa, poi la sua voce servirà ad altro, ad esempio a generare quelle note leganti, come corallo, che si aggrappa e imprigiona e taglia e stringe sottraendo energia, Note dure e aguzze, insieme ad altre morbide e avvolgenti. S'alza il canto della sirena, mentre fra il tutto insinua quelle note illusorie, piccoli frammenti di realtà diverse, sempre loro, sempre lì entrambi, ma spostati di un mezzo metro verso la loro destra.]

Sottile Trama Corallina (Desutorakku Koraru)

Illusione

[ Ha solo immagini residue, ricordi che oramai son reminiscenze, di ciò che è stato. Di quell'angelo.
Il suo corpo si rianima, da quel torpore freddo e glaciale della Morte, disteso su quel terreno, non molto distante dal campo di Battaglia dove quel medesimo angelo se la stia vedendo contro Hope e quell'altra figura di cui ignora l'identità.

Apre gli occhi azzurri, e l'ombra stessa di quell'essere, gli si pone davanti. ]

<< E' lui >>

[ Voce sibilante, nella sua testa, che va a confermare quell'indelebile fotogramma prima che chiudesse gli occhi, quando incontrò quella figura Alata.
Ed è ora, che si rialza, lentamente. Scylla è ancora sul suo corpo, intatta. La destra, di piatto e col palmo aperto, va a toccare la corazza a scaglie che ne ricorpe il petto. Sì, è viva Scylla e le bestie le sente ancora lì con lui. ]

[l'angelo cade, ma 'euforia per la vittoria non fa in tempo a nascere, che già le muore in petto. Lo sguardo di ghiaccio reta fisso sull'angelo che ha innanzi, forte per un istante ancora di ciò che la sua voce può creare, rompe l'illusione precendete.]

Lo attiro su di me.

[ovvio cosa dovranno fare gli altri. Così la voce muta, cambiano le note, ma è impossibile vedere quella barriera di suoni che ha creato intorno a se, capaci di ribattere i colpi nel giungerle addosso. E' un invito quel suo canto, un invito o una sfida a seconda dei punti di vista, di certo l'angelo non potrà ignorarla ora, visto che è su di lui che si concentra totalment, oltre al fatto che nel suo creare illusioni sta cancellando dalle sue percezioni le immagini degli altri due, attirando ogni suo senso su di se. Se dovesse funzionare gli altri dovrebbero rendersi conto che l'angelo non presta loro alcuna attenzione, concentrando il suo attacco sulla sirena.]

[abilità: controllo onde sonore
illusioni
tecniche: scudo d'onde]

[ Scylla, è nuovamente capace di respirare, di essere padrone del suo Corpo. Oltre di ciò, anche delle Sue percezioni... e sì, lo avverte il cosmo di Hope, come avverte l'essenza sconosciuta dell'Angelo e dell'Altro Cavaliere. Gli occhi, si puntano in quella direzione in cui sente quel concerto di Cosmi... ed è chiaro, che immediatamente, scatti in soccorso di Marmeid.

Il cosmo non s'accende subito, non vuole immediatamente far rilevare la propria posizione dal nemico, da quell'essere che Hope stà attirando a sè. Solo quando è in prossimità di Hope e dell'Angelo, rimanendo sul fianco di entrambi e mantenendosi ad un paio di metri da loro, ecco che il cosmo di Scylla va svegliandosi, offensivo.

La mano destra, che si protrae in direzione dell'angelo, il palmo aperto. ]

... forza, bestie, per il Nostro padre, vi invoco; Pipistrelli.

[ Illusione, la sua. Cercherebbe di ricreare tramite il cosmo una Nuvola stridente e scura, non che pullulante, di Pipistrelli. Questi, cercherebbero di andare a circondare l'angelo, per dargli l'illusione di essere attaccato da essi.
Ma questo, non è altro un diversivo in cui nasconde il REALE attacco, che cercherebbe infatti di nascondere dalla Nuvola di Pipistrelli.
E' il Serpente, che guizzerebbe richiamato ancora una volta da Scylla, con l'ordine di cercare di afferrare l'angelo.
Infatti, se i Pipistrelli riuscissero a far abbassare le difese dell'Angelo infastidito dalla loro presenza, Scylla tramite il Serpente dovrebbe semplicemente scattare verso la figura angelica e cercare di avvolgerlo nelle Sue spire, per ora nel tentativo bloccarlo e solo una volta avvenuto il contatto tra lui e l'avversario, di stritolarlo. ]

[Illusioni, attimi che si frappongono fra il piano originario e la sua esecuzione materiale e mandano a segno il colpo. Il potere di Scylla l'affascina, simile in certa misura a quello della sirena, ma limitato, tremendamente limitato alla portata del colpo, e la mente elabora architetta un nuovo piano, qualcosa di adatto a quanto sta avvenendo.]

Scylla attaccalo di nuovo!

[un ordine il suo, dato al generale mentre prende a correre e anche l'illusione di muove, ma in senso opposto girando sempre intorno all'angelo. Così se l'illusione si avvicina a Scylla, lei se ne allontana. rumori che crea con i suoi passi volutamente e ogni onda di suono viene trasformata in lama contro il suo nemico, così come la propria voce. Ogni rumore prodotto dal suo corpo, suono o sospiro emette un'onda che lei modula e scaglia con tutta se stessa contro l'alngelo.]

Sacerdote, potete sommare il vostro potere al mio? [e non è solo una domanda, rapida parla, sperando che lui intuisca e la segua, mentre dalle sue labbra si formula un nuovo suono, differente che nessuno riuscirà ad udire oltre l'angelo stesso e tutto ciò che egli ha addosso, mandando su i lui soltanto il suo canto, senza permettere ad altri di ascoltarlo, ma Kein dovrebbe notare quelle labbra muoversi in una nuova melodia.]

[Deadly carol
illusioni]