Il ritorno dell'ombra, Shannon & Shun blu

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_Shannon_
view post Posted on 11/9/2009, 17:33




SPOILER (click to view)
Narrato
Parlato
Pensato
Parlato altrui


La ragazza balzò giù dalla barca lanciando dietro di sé un paio di monete d'oro che atterrarono nell'avida mano di Caronte.

Non ce n'è bisogno bellezza,puoi pagarmi in altri modi se vuoi!

Lo Specter la squadrò dall'alto in basso,ma lei non lo degnò di uno sguardo e continuò ad allontanarsi imperterrita dal fiume Acheronte. D'un tratto però si voltò verso di lui con un sorriso crudele e una strana luce nello sguardo.

Ritieniti fortunato,Caron,i maniaci come te di solito li faccio a pezzi!

Detto questo si sfilò l'elmo della Suplice e lo mise sotto braccio,per poi ravvivarsi i capelli neri che erano rimasti schiacciati dal copricapo,mentre la barca scivolava silenziosa sul fiume per tornare all'altra sponda a recuperare i nuovi dannati che giungevano a frotte dal mondo dei vivi.
La ragazza era appena rientrata da un breve soggiorno a Londra e,nonostante il suo corpo morto non avvertisse più di tanto la stanchezza,il breve tragitto in barca con quel perverito di un traghettatore che non aveva fatto altro per tutto il tempo che corteggiarla nel suo modo rozzo e volgare,l'aveva infastidita.

Che diavolo di posto,non c'è neanche qualcuno ad accogliere gli Specter al loro ritorno!
 
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Shun blu
view post Posted on 11/9/2009, 20:20




CITAZIONE
- parlato -
...pensato...

Era in viaggio per l’esterno.
Dopo aver trascorso qualche giorno a riposo nelle lande desolate degli Inferi, regno del Signore dei Morti, loro effettiva casa, s’apprestava a tornare in superficie, per il semplice fatto che gli era stato di già affidato un nuovo incarico.
Non ne era particolarmente entusiasta, ma non lo disprezzava neanche, avrebbe dovuto eliminare uno dei tanti nemici, alleati di Zeus, che ora come ora erano all’ordine del giorno. Certo, avrebbe potuto tornare in superficie, non disprezzava il sottosuolo, ma poter rivedere per un poco la luce del sole, in particolare all’alba o al tramonto, o anche solo bagnarsi nell’argentea luce lunare, erano cose che amava.

Volava alto, sfruttando come al solito la sua abilità, quando scorse uno specter parlare con Caronte, si fermò, restando a mezz’aria, avvicinandosi un poco per ascoltare, senza tuttavia secondi fini, il discorso, di cui colse ogni parola.

- Se ti avessi notato prima avrei potuto darti un passaggio e farti risparmiare i soldi - disse ridendo l’Arpia mentre scendeva lentamente innanzi alla sua collega - Pardon madame - continuò parlando inconsciamente nella sua lingua natia.

- Chi sei però? Non ti ho mai visto prima. Vero che sono spesso all’esterno per delle missioni, però qualche mio collega lo conosco. Ad ogni modo, sono lo specter dell’Arpia, della stella del cielo piangente, lieto di conoscerti! - terminò amichevolmente il guerriero, invitando la compagna a presentarsi.

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Mi piace come inizio devo ammetterlo^^ e piace anche al mio pg che è sempre volante XD
Ah! Sparisco x il weekend, lune torno
 
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_Shannon_
view post Posted on 11/9/2009, 20:44




La ragazza aveva appena finito e conversare con Caronte e già si trovava di fronte un altro interlocutore. Era planato dal cielo,cosa strana anche per uno Specter,per posarsi poco distante da lei. La giovane donna si voltò verso il ragazzo un po' incuriosita da quel particolare modo di viaggiare e dall'invito che lui le aveva appena fatto.
Aspettò in silenzio che il nuovo arrivato si fosse presentato per poi decidere di fare altrettanto.

Il mio nome è Andromeda,sono la Specter del Cielo Oscuro,portatrice della Suplice numero dicissette. Probabilmente non mi conosci perchè sono giunta qui da poco e fino ad ora ho girato un po' il mondo. Sono appena tornata da Londra per soddisfare i desideri del nostro signore Hades che mi richiedeva nel suo regno. Qual è il tuo nome,ragazzo?

Lo squadrò dall'alto erso il basso e notò che era davvero giovane. Per un attimo si chiese se fosse morto oppure no;cosa avrebbe potuto stroncare la sua vita tanto presto?

Interessante la tua capacità di volare,mai visto niente del genere.

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Ci ho messo un po' a scegliere il posto XD Mi fa piacere che l'inizio ti sia piaciuto (scusa la ripetizione <.<'') ^^
 
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Shun blu
view post Posted on 14/9/2009, 20:46




Osservò la ragazza che cordialmente rispondeva ai suoi quesiti, la sua chioma corvina era scossa dalla brezza infernale e Caronte, come già solito, ne aveva notato la splendida bellezza, l’austero modo di fare che la caratterizzava, i modi garbati ed eleganti che portava seco, la elevavano ad un grado superiore ai semplici mortali, la sua condotta semplice e nobile la volevano simile a una regina.

Rimase un attimo in silenzio quando la giovane ebbe finito di parlare e parve assumere un’aria meditabonda, pure subito si decise - Andromeda? È un singolar appellativo per un comandante di Hades - disse ridendo allegramente.

Di solito non era abituato a trattenersi con gli specter, li conosceva, alcuni di vista, altri unicamente come compari in duri scontri, a dichiarare la verità non aveva mai concesso un solo istante alla spensieratezza o al divertimento, essere uno specter per lui veniva prima che essere un ragazzo.

Risolse poi di seguitar il discorso - Oh! Scusa! Sono talmente abituato a non rivelarlo che ormai è parte di me... mi chiamo Orochi - disse, poi decise di rivelarle qualche spiegazione in più - Vedi... io sono un sicario... tu dirai che tutti i guerrieri di Hades, almeno in gran parte sono degli assassini, invece io lo sono proprio di professione -

Alla fine ogni specter finiva per divenire un assassino, molti erano già criminali, gente della peggior specie, ma che sia che fosse combattendo, mettendo in campo grandi ideali, sia eseguendo compiti o missioni, si concludeva a uccidere, pure non erano i soli a farlo, persino quei grandi pacifisti dei saint d’Athena.

Infine dopo aver osservato l’infinito per eterni secondi rispose anche all’altra piccola curiosità che ancor rimaneva - Beh, se colleghi, la mia surplice al mostro mitologico che le dà nome è tutto più semplice... il mio cloth dunque possiede le ali, che io uso spesso e volentieri come avrai notato! ...Diciamo che è un’abilità invidiabile! - sorrise nuovamente, mai aveva sorriso sì tante volte a qualcuno in un dì, un insieme di ventiquattrore - e tu? Qual funesta quanto segreta abilità nascondi? - disse curioso di ascoltar la risposta.
 
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_Shannon_
view post Posted on 14/9/2009, 21:10




La ragazza rimase un attimo in silenzio prima di chiarire la stranezza del mio nome.

Hai ragione,non si addice a una Specter. Ho mantenuto il mio nome da umana anche se non so perchè non ho deciso di cambiarlo. Con l'Andromeda originale però non condivido niente,né il suo spirito di sacrificio né la sua bontà.

Sempre gliel'avevano detto e lei stessa condivideva quell'opinione. Mai si sarebbe sacrificata per qualcuno,la seconda vita che le aveva concesso Hades per lei era più importante di qualunque cosa,e i sentimenti umani l'avevano abbandonata.

La mia Suplice proviene dal Cielo Oscuro e mi è stato conferito il potere di piegare le ombre al mio volere,mi obbediscono come cani fin troppo fedeli.

Mentre parlava,l'ombra proiettata da Orochi si levò in piedi,ingrandendosi a dismisura fino a sovrastare il suo padrone,per poi tornare di colpo a giacere inerme al suolo.

Inoltre sono padrona delle illusioni. Potrei farti crollare nella più atroce delle disperazioni con la mia sola volontà come volevo fare con quel viscido maniaco di Caronte,ma contro di te non ho nulla.

Sapeva che in quel momento il giovane Specter era preda della sua illusione,ma non era un'orribile allucinazione,bensì una visione di pace che ricreava un luogo meraviglioso con le parvenze dell'Elisio,luminoso e indisturbato. D'un tratto la visione si dissolse e Andromeda gli sorrise.

Ti è piaciuta?
 
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Shun blu
view post Posted on 15/9/2009, 16:16




Pronunciò i suoi verbi con fermezza e convinzione, pareva che dicesse il vero sul proprio carattere, pure in quel preciso istante non sembrava, di fatto, però, ogni specter portava una maschera, veritiera o meno, che celava l’effettivo “io”.

- In ogni modo non mi pare che sia così male! Per me...hai fatto bene a tenerlo! Poi cambiare nome è davvero una scocciatura, senza contare che oltre all’essere complicato, vi è una vasta scelta. Meandri di nomi in cui perdersi! - rispose - ma non so se comprendi le mie idee, talvolta mi svelano che sono strano, creo discorsi dal nulla, da un semplice capo né deriva una matassa... difatti! - continuò imperterrito.

Infine ella mi dichiarò il suo potere: l’ombra, oscurità che nasconde, che protegge, di cui tante volte lui si serviva, minuscoli spazi per topi, ma a quanto pareva anche che attacca.
Un solo gesto era bastato. La sua ombra si levò imponente sovrastandolo e lui si girò subitaneo pronto a evocare lo scudo, posto a sua difesa, pure percepì un nuovo fruscio, nuovamente si girò di scatto e la sua ombra sfruttò l’istante per tornare al proprio posto. La osservò un istante sorpreso, quasi dimenticato che lei era sempre lì, a dimostrazione che un’ombra era sempre ciò che voleva essere o ciò che colei, che le comandava, voleva.

Nuovamente le parole della spectre si spansero nell’aria e il mondo cambiò; si spensero i canti dei morti, il languire dei mortali, svanirono le rudi colline e il cielo scarlatto, pregno di sangue e morte, ogni elemento mutò, le cupe tinte che risiedevano persero il loro potere e un potente chiarore le sovrastò.

Fiori, distese bagnate dal sole, percorse da cristallini ruscelli, risate voci gaie, una brezza leggera incorniciava il volto; riconobbe quella pace, quel paradiso, esso era comunemente chiamato Elisio.

Sorrise. A quanto pare Andromeda si stava facendo perdonare per lo scherzetto dell’ombra.
Così com’era venuta se ne andò, riportandolo sulla terra ferma, non senza un pizzico di nostalgia.

- Sei una vera regina sia delle illusioni sia delle ombre - parlò inchinando il capo, velando molte altre cose, impressioni, pensieri, considerazioni.

- Bene! Dato che hai avuto la cortesia di mostrarmi il tuo potere ti farò conoscere meglio il mio - sogghignò e levò le ali, proprie dell’Arpia, spiccando il volo. Ma aveva in mente una sorpresa: raccolse la specter per un braccio e volò sopra l’Infernal fiume, procedendo con calma e tranquillità, quando la lasciò precipitare nel vuoto. Compì un’acrobazia e raccolse la compagna al volo, reggendola in braccio.

- Paura? - le si rivolse ancora in volo, strizzandole l’occhio.
 
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_Shannon_
view post Posted on 15/9/2009, 20:30




Il ragazzo pareva aver apprezzato la sua visione,e lei era compiaciuta dal complimento fattole,così gli fce un piccolo inchino scherzoso.

Sfortunatamente però le mia visioni non durano in eterno,anche se a volte...

Non aveva fatto in tempo a finire la frase che già Orochi era balzato in aria e l'aveva afferrata per un braccio portandola con sé fino a sorvolare il fuime Acheronte. D'un tratto lo Specter la lasciò andare e lei cadde nel vuoto. Stava già per richiamare un'ombra in suo soccorso quando il ragazzo la riprese,avitandole di precipitare nel corso d'acqua fangosa.

Io non mi spavento facilmente!

Gli disse lei scoppiando a ridere e,per prendersi una piccola vendetta giocosa,ingrandì a dismisura su una parete l'ombra di un dannato,allungandone la mano verso di loro prima di rimpicciolirla lasciandola libera.

Dove ti piacerebbe volare? Dimmi un luogo e te lo mostrerò.

Alzò la testa per guardarlo e gli sorrise,contenta di non essersi imbattuta in uno Specter taciturno e crudele;dopotutto Oroche era riuscita a farla ridere dopo molti anni e lei glien'era grata.
 
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Shun blu
view post Posted on 17/9/2009, 19:02




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Premessa! mi è uscito maluccio il post...cioè...nell'ultima parte sono tornato forse un po' freddo, quasi estraneo...pensaci tu^^...tirami fuori coi tuoi soliti post! =) ...dai, però, in fin, dei conti non è tanto male XD


La brezza invernale del sottosuolo gli scompigliò piacevolmente la chioma, amava volare, sentirsi libero e capace, era più bello nel mondo terreno, certo, eppure, anche lì, v'era il suo fascino, oramai era stato costretto ad ammetterlo.

La risposta della compagna non tardò a farsi sentire, decisa e risoluta, per, poi, infine, scoppiare a ridere con gaiezza, mostrando uno stupendo sorriso. Nondimeno non pareva ancora finita; grazie al suo strabiliante potere ingigantì le ombre sottostanti fino quasi a sfiorarli.

Istintivamente balzò indietro spaventato, rischiando si perdere il controllo e finire in acqua, cosa che per fortuna di entrambi non accadde.
L’ombra si ritrasse e questa volta toccò a lui scoppiare a ridere di sollievo insieme all’amica; stava bene, si sentiva allegro e in pace con se stesso, come non si sentiva da molti anni ormai.

Scegliere un luogo... ripeté mentalmente. V’erano tanti luoghi degni d’esser visti, altresì vissuti, esplorati, ma per volare serviva un cielo sconfinato, l’altezza, la libertà di spaziar il guardo, magari anche di notte, per creare quell’atmosfera e quel mistero tanto consona a loro specter.

- Vediamo... - iniziò il discorso lo specter - tra le alte vette, la vista notturna, il bagliore soffuso dei ghiacciai, la luna maestosa, un’invernal brezza e l’infinto, il cielo azzurro e la libertà - sorrise osservando un punto indefinito, ciò che bramava di più, libertà.

- A proposito... tu di dove sei? - chiese amichevolmente, d’altronde, ormai lui s’era già scoperto - Io come avrai già capito sono francese... Liberté, Égalité, Fraternitè! - disse citando il loro motto.

 
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_Shannon_
view post Posted on 17/9/2009, 21:08




La ragazza ascoltò il desiderio del ragazzo e si affrettò a esaudirlo,ricreando i ghiacciai artici che risplendevano alla luce di una luna maestosa che illluminava la distesa di colori tenui con mille sfumature di tonalità che andavano dal verde all'azzurro alla gamma dei blu. La tranquillità del luogo pervase pure la stessa creatrice che fece scomparire la visione dopo pochi minuti per evitare a entrambi di schiantarsi. La brezza si bloccò di colpo.

Spero ti sia piaciuta. Ho interrotto per evitare che ci ammazzassimo.

Rise allegramente mentre il vento leggero dell'Inferno le scompigliava i capelli. Comprendeva l'amore di Orochi per il volo:era davvero straordinario.

Io sono nata e morta in Grecia anche se mi hanno ricoverata in una clinica psichiatrica negli Stati Uniti.

Il ricordo le era doloroso:da quando si era schiantata aveva cercato di non pensare più alla sua vita,il passato era perito con lei e non la riguardava più. Ma quei giorni erano stati davvero orribili. Non avrebbe mai dimenticato la disperazione,il dolore fisico e morale,le cure brutali e violente. Probabilmente Andromeda,prima di avere l'incidente,era già morta spiritualmente.
 
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Shun blu
view post Posted on 18/9/2009, 13:16




Era immerso nella bellezza del loco, nella sua quiete maestosa, nelle sfumature tinteggiate nell’aria da mille riflessi di cristalli, nella limpidezza del cielo zaffiro, il soffio glaciale del Nord, loro due sospesi ad indicibili metri d’altezza e lui che ampliava o riduceva la velocità, giocando tra i ghiacci, sfrecciando tra una roccia e l’altra. Quando d’improvviso si trovò innanzi un monte impervio, remoto, imponente e massiccio, solenne ed incredibilmente torreggiante, ci sarebbero finiti contro, non sarebbe riuscito a schivarlo codesta volta. Invece l’illusione svanì, richiamata dalla sua stessa creatrice, al che, felice, tirò un pesante sospiro di sollievo.

- Stupenda! Davvero! Però meno male che l’hai estinta perché se no... adieu! Va beh che siamo non morti però... non so quanto sarebbe stato piacevole lo stesso - disse appena fu in grado di proferir una minima parola, di nuovo negli Inferi e contagiato dalla sua compagna rise anche a lui, felice, gaio.

Alla seconda risposta il viso di Andromeda s’incupì, non le aveva fatto piacere, di certo, ricordare quei momenti, che anche lui sentiva, quasi come suoi, quanto fossero stati orribili e tristi, pieni di dolore e forse, quasi uno scherzo del destino, di illusioni, anzi disillusioni.

Strinse a sé l’Andromeda, che ancora recava in braccio. Gli dispiaceva di esser approdato su quei lidi, non voleva farle rammentare brutti ricordi, come era stato stolto e idiota. Lui aveva imparato a viver quasi nell’indifferenza, non avendo conosciuto una vita migliore, ma gli altri? Che sciocco che era stato.

- Scusami - provò a dire - sono stato uno stupido a chiedertelo - solo quello, non riusciva ad esprimersi, era come bloccato, imprigionato da sé stesso.
 
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_Shannon_
view post Posted on 18/9/2009, 21:16




La ragazza si sentì abbracciare e rimase un po' perplessa. Ciò che non aveva mai avuto nella vita,lo stava ricevendo ora,nel luogo più orribile dell'universo. Affetti e amicizie,entità estranee a lei fino a poche settimane prima,ora erano reali ed erano giunte prima con Suikyo al porto,e poi con Orochi in quel momento. Percepì il dispiacere del giovane e gli mandò un'altra visione,questa volta però gli fece vedere la struttura del manicomio e ciò che si ricordava dell'incidente. Quell'ultima illusione era confusa perchè al momento della sua morte era completamente ubriaca. Cercò di non trasmettergli sentimenti per non fargli provare ciò che aveva sentito lei,ma dovette fare uno sforzo perchè le sue visioni agivano proprio sulle umane emizioni.
Alla fine per rincuorarlo gli vece vedere ancora una volta i ghiacci artici,ampliando però lo spazio del cielo per trasmettergli un fortissimo senso di libertà e serenità. Poi tutto scomprave e Andromeda buttò la testa all'indietro ritrovandosi a pochi centimetri dal suo viso per guardarlo in faccia.

Per oggi basta con lei visioni o mi stanco troppo.

Tornò a sorridergli,dimentica del suo passato con cui non voleva più aver niente a che fare.
 
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Shun blu
view post Posted on 29/9/2009, 16:19




Finse di non vedere quei ricordi dolorosi, illusioni certo, un tempo realtà, ma il suo cuore bramava cambiare argomento di conversazione, quasi scappare, sentiva le sue emozioni come fossero sue, immagini rimosse, ma richiamate dal pensiero, dalla riflessione, dalla solitudine.
Vedute sfumate, figure confuse, rumori e grida, capiva che lei stava cercando di fargli vedere il suo passato, senza però trasmettergli emozioni, da un vetro, da uno specchio, pure le percepiva solamente pensando ad Andromeda.

Il paesaggio cangiò nuovamente, mutando nella libertà dei profondi e sconfinati ghiacci artici, questa volta la visione pareva reale, il cielo blu cobalto, la quiete eterna racchiusa in quel paradiso, lo tentò per un attimo il desiderio infantile di toccare tutto ciò e fece per muovere l’arto superiore, ma il cielo tornò scarlatto e la terra purpurea fu di nuovo quell’Avernica.

Sorrise all’ammissione di stanchezza da parte della giovane - Tranquilla, Non ti preoccupare! - la rassicurò - comunque sei... davvero la migliore - disse, ed era vero ciò che pensava, forse tacendo qualcosa'altro.

- Ma tu come mai stavi percorrendo la mia stessa strada in direzione opposta? Perché se ti ho fatto ritardare Hades ti fucila, anzi mi fucila! -riprese con tono sul serio e lo scherzoso, tornando al presente.


 
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_Shannon_
view post Posted on 29/9/2009, 22:01




Grazie!

Gli sorrise prima di rispondere alla domanda.

No non ti preoccupare,Lord Hades non ha bisogno di me al momento. A dire il vero sono appena tornata da un breve soggiorno a Londra. Sono Specter da poco e il nostro Signore ha preferito non affidarmi missioni,mi sta dando qualche giorno di libertò per abituarmi alla mia nuova "vita".

Si ricordò di Amen,il Black Saint che aveva conosciuto in quella città: era davvero una persona strana,chissà ora dov'era. E soprattutto,che fine aveva fatto Suikyo?
Aiacos alla fine si sarebbe liberato per tornare da lei? A dire il vero ci sperava ma non ne era certa.

E tu invece dove andavi?

Abbandonò i suoi pensieri per rivolgersi di nuovo a Orochi.
 
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Shun blu
view post Posted on 30/9/2009, 15:17




Tirò un sospiro di sollievo, mimando il gesto, era salvo.
Allegramente ascoltò la compagna, ancora nuova, a quel che sentiva, d’altronde Hades era sempre stato, diciamo quasi, prudente, sempre celato senza mai esporsi troppo, eppure la sua compagna stava dimostrando capacità sicuramente ben acconsentite, in quei periodi di crisi e di corsa alle armi. Perché alla fine anche se seguitavamo a ripetere Hades, prendevamo ordini da Oniro, supremo Dio dei sogni, divinità degna della massima fedeltà, e comunque dovevamo prepararci all’imminente arrivo dei servi di Zeus. Al che un’idea, tra l’ingenua e l’istintiva, mi balzò in mente.

- Perché non vieni in missione con me? Io stavo tornando nel mondo terreno per svolgere una missione... tanto Oniro non penso direbbe niente, quindi... - disse velocemente per non lasciar tempo ad Andromeda d’intromettersi nel discorso - Anche se penso che preferisci goderti la vacanza, più che lavorare - continuò ridendo - però potrei metter qualche buona parola per te a Oniro, d’altronde sei sicuramente pronta per iniziare il lavoro più duro e qui ne necessitiamo parecchio, come da altre parti del resto... -

- Allora che ne dici? - proferì d'un fiato, lascaindo infine alla compagna il tempo per pensare.

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scusa il megastratosfericosuper-ritardissimissimo ritardo!!! Sorry sorry sorry!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
 
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_Shannon_
view post Posted on 30/9/2009, 20:40




Un sorriso inquietante illuminò il volto della ragazza,visibilmente eccitata all'idea di andare in missione. Non aveva ancora avuto modo di sperimentare a pieno i propri poteri se non per gioco o svago e non vedeva l'ora di scatenarsi sul serio e vedere fino a che punto riusciva ad arrivare. Così,dopo qualche attimo di silenzio,gli rispose affermativamente,ben felice di poter essere utile in quel luogo che era diventato la sua nuova casa da poche settimane.

Mi piacerebbe moltissimo! Non ho ancora avuto l'occasione di sperimentare i miei poteri seriamente e mi piacerebbe poterlo fare. Inoltre se aiutassi un po' voialtri Specter potrei guadagnarmi un po' di fiducia da parte di Hades e Oniro! Di che missione si tatta?

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Non ti preoccupare,anch'io ho molto da fare in questo periodo! ^^
 
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20 replies since 11/9/2009, 17:33   179 views
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