La terra demoniaca..., Add per Aqua

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Oniro
view post Posted on 12/8/2009, 20:32




CITAZIONE
Interessante il tuo bg...sfruttalo per iniziare il tuo addestramento, ma la mano che stringerai non sarà quella di Ade, ma di qualcun altro...
Sviluppa una bella introduzione come meglio credi, hai carta bianca.

buon addestramento

 
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†.Aqua.†
view post Posted on 12/8/2009, 21:40




SPOILER (click to view)
*narrato*
°pensato°
"parlato"
<< parlato altrui>>


*Buio.
Vuoto totale, l'oscurità accecava gli occhi della giovane come un pesante velo impossibile da rimuovere... Ma era sveglia? O dormiva ancora? Per quanto tempo aveva dormito? Le pareva un'eternità, eppure ricordava perfettamente l'ultimo giorno della sua vita. O forse doveva dire di quella che era stata la sua vita. Si perchè quel bastardo non aveva esitato a piantarle un coltello nel cuore... Mi dispiace, diceva, mentre la guardava estinguersi in una pozza di sangue, totalmente insensibile. Sì, ricordava benissimo quegli occhi, non era facile dimenticarsene: uno blu e uno castano, l'avrebbe trovato di sicuro... E gli avrebbe fatto patire le pene dell'Inferno, l'aveva promesso a se stessa.*
°E soprattutto, io ti starò a guardare...°
*Ebbe uno scatto d'ira, strizzò gli occhi e li aprì di botto, trovandosi nuovamente al buio.*
°Ma dove diavolo sono...?°
*L'unica cosa che sapeva era che era sdraiata sulla schiena, in un posto strettissimo e oscuro, tanto che credeva di soffocare li dentro. Provò a muovere le braccia, incrociate sul petto insanguinato, ma l'ambiente era veramente stretto, non riusciva quasi a muoversi. E fu quello a metterle in testa un dubbio atroce*
°Una bara?!?°
*Prese a tirare furiosi colpi al coperchio, come un pesce che si dibatte nella rete del pescatore, disperata... No, non poteva, non doveva accadere, era appena tornata a nuova vita, non poteva morire nuovamente li dentro, soffocata nella propria tomba! Inutile, il coperchio non cedeva, sembrava inchiodato. Pensò ai suoi genitori, che sicuramente avevano fatto in modo che non si trovassero mai le traccie del crimine e tantomeno il corpo... Gliela avrebbe fatta pagare cara come il sangue anche a loro; ma ora doveva uscire, aveva sete, sete di vendetta e, soprattutto, il suo benefattore la stava aspettando!
*Prese a martellare sul coperchio e sentì che si stava rompendo, con uno scricchiolio soffocato.*
°Avanti, cedi!°
*Ma prima che potesse dare il colpo di grazia, il coperchio si aprì, scivolando di lato, e la ragazza si ritrovò a guardare il cielo stellato, mentre l'aria fresca invadeva i suoi polmoni affaticati. Miracolosamente, si trovava in superficie*
°Finalmente...°
*Si alzò per metà in modo da ritrovarsi seduta nella cassa e lo sguardo si posò su una figura sconosciuta che le porgeva la mano come ad aiutarla ad alzarsi.
Ci fu un flash nella mente della giovane: un'altra figura, splendente e bellissima, le aveva porto la mano allo stesso modo, donandole nuova vita. In silenzio strinse quella mano che sapeva, senza capire come, era un segno amico*
"Grazie..."
*Disse piano, rialzandosi lentamente da quella che avrebbe dovuto essere il suo posto per l'eternità, secondo piani altrui. Ma non avevano ancora fatto i conti con lei*
 
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Oniro
view post Posted on 12/8/2009, 21:59




CITAZIONE

Ben svegliata...

Seguimi...


Un sorriso sul volto di quello strano individuo, dotato di un lungo e folto crine molto chiaro, occhi vitrei e carnagione incredibilmente pallida, che indossa una sorta di armatura, di smeraldeo colore, dalle singolari fattezze...

Si distingue molto bene nell'ombra, illuminato da una purpurea aura che lo rende quasi etereo nell'aspetto...

image

Si addentra nell'oscurità, verso una meta ancora sconosciuta...


 
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†.Aqua.†
view post Posted on 12/8/2009, 22:18




*Stava ancora godendosi quegli attimi benedetti di aria fresca, dopo essere stata chiusa li dentro per tanto tempo ne aveva davvero bisogno...
Posò il suo pallido sguardo su quella figura misteriosa, immersa nel buio, che ancora non aveva proferito parola. Che cosa ci faceva li? Era stato lui a riesumarla, permettendole di scampare a quella che sarebbe stata una seconda morte certa, ancora più lenta e terribile della precedente? Provava un certo moto di ringraziamento nei suoi confronti, ma non sapeva bene come esprimerlo, situazione aggravata dal fatto che non conosceva quest'uomo. Stava appunto per chiedere l'identità allo sconosciuto nascosto nell'ombra, quando il corpo di questi si illuminò di una luce purpurea, rendendolo perfettamente visibile nella notte buia.
Rimase sorpresa dall'aspetto dell'uomo: portava lunghi capelli argentei, che potevano essere lunghi quanto quelli di lei, la carnagione era pallidissima, quasi bianca, tanto da farle dubitare che fosse un comune mortale... Sembrava più un morto vivente, per quanto il fisico atletico dava l'idea di una certa vitalità, un po' rara per un morto.
Ma dopotutto non era quello che era successo a lei? Morta, e poi resuscitata misteriosamente... Era una coincidenza?
Ma quello che più la colpì fu l'abbigliamento dell'uomo: il suo corpo era ricoperto da una verde armatura, che mandava riflessi di smeraldo e ametista nella notte.
La ragazza non fiatò, mentre lo sconosciuto, con voce bassa ma sicura, le dava l'ordine di seguirlo. Ordine che lei eseguì all'istante, senza fiatare. Non si chiese nemmeno chi fosse o cosa mai avrebbe potuto volere da lei... Lei che con la sua morte aveva perso tutto.
Lo seguì, verso una meta sconosciuta immersa nel buio, a mezzo metro di distanza.*
 
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Oniro
view post Posted on 12/8/2009, 23:19




CITAZIONE
Q.M.: Lo segui nella boscaglia, in un sentiero buio e particolarmente tetro...fino a quando ad un tratto la vegetazione si interrompe bruscamente, lasciandoti ammirare un colle sul quale si erge un magnifico castello, circondato da un alone purpureo, perfettamente identico a quello dello spectre che ti precede...

Coincidenza...? o forse qualcosa di più...?

decidi tu se interagire con lo spectre o meno: descrivi inoltre ciò che vedi e ciò che provi come meglio credi ;)

vediamo che succede...

 
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†.Aqua.†
view post Posted on 12/8/2009, 23:54




*La strana coppia si avviò dunque nel buio verso una meta ancora sconosciuta alla ragazza, che obbediente seguiva l'altro. Nel camminare silenzioso, la sua mente fu presa d'assalto da una marea di dubbi, che la colsero tutti insieme, creandole una confusione in testa tale lei stessa non riusciva a capirci più niente.
No, meglio calmarsi, fare appello alla ragione e mettere un po' d'ordine nei propri pensieri. Respirò profondamente e riflettè sulle domande a suo parere primarie:
Primo, chi era quell'uomo, misterioso e silenzioso, dall'aspetto che esulava così tanto dal comune umano, vestito di una armatura dai riflessi verdi, e il cui corpo era avvolto da una brillante luce violacea?
Secondo, cosa diavolo era quella luce, dall'apparenza così bella e ammaliante, che riempiva l'animo della ragazza di uno strano calore? Non le sembrava nuova, era anche una sensazione in un certo qual modo piacevole, quella che provava... Eppure era la prima volta in vita sua che vedeva un fenomeno simile.
Terzo, di sicuro i suoi genitori avevano fatto di tutto per nascondere il delitto, e la bara inchiodata ne era la prova lampante... Ma allora come sapeva dove si trovava lei in quel momento? E come poteva mai sapere che si sarebbe svegliata in quel momento?
Questi erano i dubbi che assillavano la mente di Shizuka, mentre i due camminavano nella notte nera e si addentravano nella boscaglia, che andò a coprire il cielo quando i due cominciarono ad attraversarla. Nel buio più totale, un brivido quasi impercettibile percorse il corpo della ragazza... Per quanto fosse relativamente tranquilla, stranamente, non poteva negare la strana aura che sembrava permeare l'aria nei dintorni.*
"Perdoni la mia insolenza, ma potrei sapere chi è lei?"
*Domandò esitante la ragazza, nel tentativo di dar risposta ad almeno una delle tante domande che l'assillavano, anche se non si aspettava una risposta, non così presto almeno.
Nel frattempo erano giunti al termine del fitto bosco, e sull'ampio spiazzo di terreno sterile campeggiava trionfalmente un magnifico castello, immenso, dalle decine di torri e guglie gotiche. Ma la cosa più strana agli occhi di Shizuka era l'intensa aura violetta che avvolgeva per intero il castello, tale e quale a quella che ricopriva la sua misteriosa guida, dandogli un'apparenza ancor più minacciosa di quella che già avrebbe avuto senza. La ragazza tacque, sentendosi sovrastata da quella energia.*
 
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Oniro
view post Posted on 13/8/2009, 19:04




CITAZIONE

La ragazza, proprio mentre i due giungono alle porte del Castello di Ade, si rivolge inaspettatamente al Necromante, il quale, con fare piuttosto cordiale, quasi come se ella fosse gia una spectre sua pari, si presenta, arrestando la sua marcia, e voltandosi verso di lei...

Altair del Necromante...

...Mentre di volta verso di lei, accennando un sorriso, e fissandola intensamente negli occhi...

Sono la Stella del Cielo Mortale, al servizio del Somo Ade, Signore degli Inferi, ora rappresentato da Oniro, Dio dei Sogni, figlio di Hypnos, Dio del Sonno e braccio destro del Sire

Chissà quali reazioni causeranno tali parole alla giovane fanciulla...


 
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†.Aqua.†
view post Posted on 13/8/2009, 19:56




*Con sorpresa della ragazza, una volta giunti davanti alle robuste porte, l'uomo si voltò e con tono gentile rispose, rivelando di essere Altair del Necromante... risposta che però confuse ancora di più le idee della giovane.*
°Altair di cosa...?!?°
*Lo guardò confusa, ed evidentemente questo smarrimento dovette essere visibile sul suo volto, perchè Altair, dopo averle lanciato un'occhiata penetrante con i suoi occhi pallidi, molto cortesemente spiegò di essere un servitore di Hades, dio degli Inferi attualmente sostituito però da Oniro, dio dei sogni. Per cortesia si presentò anche lei, accennando un elegante inchino.
"Onoratissima di fare la Sua conoscenza, Altair... Io sono Shizuka"
*Disse piano. Rimase affascinata da questo intreccio divino, se così si poteva definire, e con la mente tornò rapidamente agli ultimi attimi della sua vita...
Ricordava perfettamente di essere caduta e di avere visto l'oscurità che invadeva i suoi occhi, eppure appena prima di cessare di vivere aveva visto un ultimo bagliore, un sogno che si era avviato nella sua testa, raffigurante quello che doveva per forza essere Hades, ne era sicura... E così si poteva collegare tutto: serva di Hades, il ragazzo dai lunghi capelli neri, il cui messaggio le era stato recapitato da Oniro, dio dei Sogni, che le aveva inviato questa visione.
E in un attimo, tutto le fu chiaro: la chiamata, il sogno, la nuova vita e anche la presenza di quell'uomo; a questo punto, solo una cosa rimaneva da fare*
"La prego, Altair... Mi mostri come diventare una effettiva servitrice del dio che governa gli Inferi!"
*Disse con tono infervorato, sembrava che le fiamme della determinazione le illuminassero gli occhi mentre pronunciava queste parole*
 
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Oniro
view post Posted on 13/8/2009, 22:48




CITAZIONE

Vieni con me...

Con queste semplici parole il Necromante invita la giovane a seguirlo dentro il castello prima, e negli Inferi poi...


CITAZIONE
Q.M.: bene bene, un bel post descrittivo del castello, del suo interno, della sala del trono dalla quale si accede alla scalinata che porta negli inferi, e il primo tratto degli inferi stessi, fino alla porta dell'ade.... :)

 
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†.Aqua.†
view post Posted on 14/8/2009, 00:43




*La ragazza attendeva trepidante la risposta di Altair dalla smeraldinea armatura, ma solo tre parole, in un sussurro appena più intenso della brezza che delicata soffiava in quel magico luogo, uscirono dalle sue labbra. Un'ordine, o forse un invito, a seguirlo in un luogo che andava ben oltre i confini del mondo umano. Per quanto intimorita, però, Shizuka non esitò a seguirlo e varcare lentamente la soglia di quel castello immerso nel più totale silenzio.
Appena entrata, ciò che vide le mozzò il fiato: un bellissimo ingresso, di pregiatissimo marmo nero, dai soffitti talmente alti negli angoli non illuminati dai meravigliosi lampadari veneziani che pendevano e illuminavano la stanza di una fioca luce azzurrognola e brillavano di mille colori. Robuste colonne corinzie in marmo reggevano il soffitto, lunghe e snelle, adornate sulla cima da un elegante capitello a motivi floreali. La sala era immensa, il lato opposto all'entrata si perdeva nella penombra, ma Shizuka poteva comunque distinguere chiaramente un lungo velo grigio che copriva quello che, alla fioca luce che illuminava la stanza, pareva a prima vista un trono, grande e finemente lavorato, dal cui schienale sembrava crescessero grandi ali di angelo.
Più che un castello, all'interno pareva un tempio, un santuario in cui i fedeli andavano a pregare il Signore dei Morti chiedendogli favori e altro, o solo ringraziarlo per aver donato loro nuova vita.*
°Un po come è successo a me...°
*Pensò la ragazza mentre avanzava lentamente seguendo l'altro e intanto guardandosi attentamente intorno. Era sempre più affascinata da ciò che vedeva, sempre più emozionata. Si riscosse in tempo per vedere che la sua guida, che sembrava in un primo tempo essere diretta verso il trono, aveva deviato a destra, dirigendosi appunto verso la parete laterale. Non l'aveva notata prima, occupata com'era ad ammirare la maestosità di quel castello-tempio, ma sulla suddetta parete era presente una grande porta di un robusto legno nero, lucida e abilmente incisa. Poco prima di varcarla, la osservò minuziosamente, e scoprì che vi era incisa una bella stella a cinque punte racchiusa in un cerchio, e sotto delle parole latine. Li per li non ci fece caso, ma il significato le 'rivelò', se così si poteva dire, la meta del loro viaggio... Solo un luogo poteva avere come frase di benvenuto le parole 'Mors Tua Vita Mea'.... La tua morte è la mia vita... Quella porta poteva condurre solamente agli Inferi.
Un leggero brivido percorse la schiena della ragazza, ma senza ulteriori esitazioni quella seguiva l'uomo, che avanzava tranquillo in silenzio. Al di la della porta lignea, si snodava una lunghissima e continua rampa di scale a chiocciola, intorno a un abisso cilindrico del diametro di dieci metri del quale era impossibile scorgere il fondo. Solamente qualche lontana luce verdognola, accompagnata da agghiaccianti grida di dolore, balenava di tanto in tanto.
Impiegarono parecchio tempo per discendere gli innumerevoli gradini in pietra, ma alla fine si ritrovarono in un grande spiazzo di terra arida e grigia, deserta completamente a parte qualche nero albero secco che si protendeva dai lati come chiedessero scampo da quella prigionia. Tuttavia, nel mezzo della desolazione più totale, in cui i colori nero, grigio e viola la facevano da padroni, campeggiava a una decina di metri da loro un arco immenso, di un accecante bianco neve, un arco che poteva ricordare gli archi di trionfo che una volta i romani costruivano per commemorare una importante vittoria e quindi servivano da incoraggiamento per coloro che ne posavano gli occhi sopra. Tuttavia, mentre i due, unici ad avere una parvenza di vita in quel luogo che sapeva di morte, si apprestavano a varcare l'arco, la ragazza notò che anche su questo erano incise grandi lettere d'oro, tali da formare una frase: 'Lasciate Ogni Speranza, Voi Che Entrate'.
Giunsero quindi alla soglia dell'Inferno, quell'arco all'apparenza così puro ma in realtà così minaccioso, senza ancora varcarla*
 
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Oniro
view post Posted on 14/8/2009, 22:30




CITAZIONE
Q.M.: Poco oltre la soglia della porta dell'ade, puoi osservare una particolare e rosea armatura: quella di Alraune...

Istintivamente sentirai una sorta di richiamo verso di essa...Questo richiamo è il cosmo...

Lasciati andare ad esso, indossa le vestigia, e fatti travolgere dall'energia della stella della terra demoniaca che prende possesso delle tue membra...

 
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†.Aqua.†
view post Posted on 14/8/2009, 23:45




*La ragazza dai lunghi capelli violetti stava in piedi, vicinissima all'arco che avrebbe segnato la fine del mondo umano e l'inizio degli Inferi. Candido e brillante, feriva i suoi occhi rosati come lame affilate, quando quelli si erano ormai abituati all'oscurità della sua nuova vita.
Una leggera brezza si era frattanto alzata in quel posto desolato, un leggero venticello, quieto ma gelido, che le rinfrescava il viso. E le venne in mente la visione dantesca dell'Inferno, quella che forzatamente aveva dovuto studiare a mente. Tra i vari gironi e le svariate prigioni, ricordava che ve ne era una, la cosiddetta 'Giudecca' che consisteva in una vastissima landa di ghiaccio in cui venivano imprigionati i colpevoli di tradimento. Sorrise tra sè, chissà se quella corrente gelida che le scompigliava delicatamente i capelli veniva proprio da li...
Ma quel pensiero venne rapidamente soppiantato da un altro. Qualcosa infatti stava accadendo al di la dell'arco, un leggero alone violaceo, simile a quello che circondava il castello, permeava l'aria, non distante da loro.
La ragazza fissò intensamente quella luce smorzata, non capendo cosa fosse, tuttavia la incuriosiva tantissimo, se ne sentiva richiamata, attratta, come un marinaio dal canto di una sirena. Era come se... quella luce pulsante fosse viva... e la chiamava sempre più insistemente. Inconciamente, la ragazza mosse qualche passo esitante verso la luce, senza tuttavia varcare la soglia, e notò con sorpresa che la luce si era fatta più brillante, più intensa.
Gettò dunque ogni prudenza alle ortiche e varcò con passo deciso la soglia dell'Inferno; non successe nulla, niente degno di nota a parte che la luce violacea si faceva sempre più intensa man mano che lei si avvicinava. Si avvicinò ulteriormente, fino a giungere a nemmeno un passo da quel bagliore che si era fatto luminosissimo: una sfera violacea emetteva quella luce eterea, sospesa pigramente in aria. Ormai decisa ad andare fino in fondo a quel mistero, Shizuka alzò la mano destra, come a toccare quella sfera.
Nello stesso momento in cui la luminosa patina andò a toccare la candida pelle della giovane, la sfera emise un bagliore violaceo accecante, tanto luminoso che la ragazza dovette chiudere gli occhi e girare la testa di lato. Una scarica elettrica percorse il suo corpo*
°Che diavolo...?!?°
*Quando finalmente la luce diminuì di intensità, la ragazza riaprì gli occhi ed esitante si girò nuovamente verso il punto in cui prima galleggiava la sfera, ma qualcosa era cambiato: ora non vi era più una sfera di energia, ma una brillante statua di un metallo dai riflessi viola, raffigurante una donna che usciva da una grande rosa. Shizuka non potè fare a meno di sgranare gli occhi di fronte a quell'apparizione, così strana ma così meravigliosa... per un folle attimo, le parve addirittura di riconoscere il proprio volto nella fredda maschera metallica della statua. D'un tratto, davanti ai suoi occhi sbarrati, la statua si infranse in mille pezzi e, con suo enorme stupore, si andò a ricomporre delicatamente sul corpo di Shizuka, rivelandosi essere un'armatura, simile a quella che indossava Altair.
Ma presto la sensazione di stupore svanì, mentre un senso di completezza riempiva il suo animo. Un sorriso leggero si dipinse sulle sue bianche labbra mentre si abbandonava a quella energia che le scorreva nelle vene insieme al sangue. Non seppe bene come, ma in qualche modo sapeva dire cos'era quell'energia violetta che la circondava*
"Il...cosmo...L'energia della Terra Demoniaca..."
*Sibilò lentamente.
La stella della Mandragora si era dunque risvegliata*
 
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Oniro
view post Posted on 15/8/2009, 16:27




CITAZIONE

Ad un tratto, il Necromante, una volta che le vestigia di Alraune si posano su di lei, stende il su braccio destro in avanti, aprendo il palmo della propria mano, e scagliando una sfera di puro cosmo proprio contro la rgazza, cercando di colpirla alle spalle in maniera del tutto inaspettata...

Ma cosa avrà in mente...?


 
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†.Aqua.†
view post Posted on 15/8/2009, 21:47




*Ancora la ragazza era estasiata da quell'energia che pervadeva il suo corpo, da quell'armatura viola che la ricopriva e segnava il suo ingresso tra le fila del signore degli Inferi, quando qualcosa si mosse alle sue spalle, ma lei era troppo concentrata per accorgersene immediatamente.
Altair aveva infatti richiamato il suo cosmo e allungato il braccio, come a scagliare un qualcosa di invisibile. Ma lei, che gli dava le spalle, non potè vedere la scena, solamente poteva percepire il suo cosmo crescere, ma non ci fece caso*
°Una forza che pervade pgni fibra di me, che scorre nelle mie vene a pari passo con il mio sangue... La forza delle stelle...Il cosmo...°
*Questi erano gli unici pensieri della giovane, e non c'era spazio per nient'altro nella sua testa. Ma il suo filo di pensiero sarebbe stato presto interrotto.
Infatti il Necromante aveva creato una piccola sfera di cosmo violetto nel palmo della mano, e l'aveva lanciato veloce verso di lei, diretta verso la sua schiena. Destino volle che lei si girasse per chiedere qualcosa, che in seguito non ricordò, a proposito della nuova armatura. Il sorriso trionfante si spense sul suo viso, rimpiazzato da un'espressione di stupore. Ma la sfera viaggiava troppo veloce, impossibile pararla o quantomeno schivarla. Si preparò quindi all'urto, quella frazione di secondo che lo precedette.
E il colpo arrivò anche prima di quanto si fosse aspettata: non aveva nemmeno finito la torsione del corpo che la sfera andò a impattare contro il fianco sinistro, mozzandole il fiato. Addirittura ne fu scagliata a terra e trascinata per un paio di metri. Quando finalmente si fermò, rimase ad occhi sbarrati ad osservare il buio sopra di lei, confusa*
°Che...Cosa...diavolo era, quello?!?°
*Puntellandosi sui gomiti, la ragazza tirò su la testa, e si rese conto che un caldo rivolo di sangue colava dall'angolo della bocca. L'asciugò rapidamente col dorso della mano e fissò lo sguardo su colui che l'aveva attaccata così meschinamente. Il motivo, poi, era un mistero, per lei.*
"P-Perchè..."
*Disse a bassa voce, mentre si rialzava in piedi, leggermente tremante per l'impatto, lo shock e, non poteva negarlo a se stessa, l'indignazione.*
"Perchè mi avete colpito in questo modo?!"
*Alzò la voce, fissando lo sguardo in quello dell'altro, le labbra tremanti*
 
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Oniro
view post Posted on 15/8/2009, 22:12




CITAZIONE

Un sorriso sarcastico si dipinge sul volto di Altair, il quale, chiudendo gli occhi e chinando leggermente il capo in avanti, schiude le sue labbra portando un invito alla giovane allieva...

Forza attaccami...

Non esitare...


 
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20 replies since 12/8/2009, 20:32   202 views
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