Calura in Medioriente, Lord Hentai - Nime

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† Nime †
view post Posted on 12/8/2009, 18:42




Erano giorni ormai che sotto quell'incessante sole del Deserto il cavaliere dell'Ariete gironzolava qua e la in cerca di acqua e di un posto all'ombra. Era stato costretto a togliersi l'armatura che a causa del troppo calore si era quasi attaccata alla sua pelle così come i suoi abiti zuppi di sudore. Era quello infatti il pericolo di quei luoghi, sudare, eliminare quella poca acqua rimasta lasciandola libera di evaporare dal proprio corpo, non era servito a niente quel piccolo strato di cosmo che aveva architettato per intrappolarla a mo di tessuto.

Refrigerio. L'unica cosa che in quel momento gli importava. La missione che lo aveva portato fin li era ormai passata in secondo luogo, sopravvivere era il bisogno più impellente.

Fino alla morte, era quello il giuramento che aveva prestato quando intraprese la carriera di Cavaliere. Fino alla morte, erano quelle le parole pronunciate davanti alla dea Athena, qualsiasi fosse stata la sua missione, l'avrebbe portata a compimento anche a scapito della propria vita.

Si, fino alla morte, ma non questa morte, un cavaliere merita qualcosa di più di quest'orrendo incubo. Un nemico avrebbe avuto maggiore pietà, cosa che invece quel sole non sembrava neanche sapere cosa fosse. Troppi gli uomini morti sotto i suoi occhi per poter aver pietà proprio di lui, troppe le albe ed i tramonti, è dall'alba dei tempi che quell'astro illumina il cammino dei popoli, quello stesso astro che ora logora le ossa, le caviglie ed ottenebra la mente.

Le sere gelide dopo le giornate di un caldo infernale non sono affatto di conforto. Un freddo polare che distrugge le carni corrose dalle fiamme mattuttine. Piccoli brandelli di pelle penzolano ormai dalle sue guance rosse, non di vino come vorrebbe, ma di inutili passeggiate sotto i raggi cocenti.

Ancora un giorno

Ripeteva tra se. Un'altro giorno di cammino l'avrebbe condotto finalmente al suo destino, un destino sconosciuto ma senza dubbio migliore del presente che stava vivendo. Passi svelti, sempre più frettolosi, come se ad un tratto Mephis ricacciasse tutte le energie rimaste per accelerare la sua andatura. Un cavaliere come lui non si lascia andare facilmente, un giorno sarebbe potuto diventare due, o anche mezzo proseguendo a passo più spedito, ed era proprio questo il suo scopo, bruciare le ultime forze ed arrivare stremato alla meta prima dell'alba, così che al mattino avrebbe potuto riposare al riparo della città.

Finalmente i suoi piedi stanchi si fermarono davanti all'entrata rocciosa che spaziando verso l'orizzonte si apriva sulla mitologica città di Petra. Rocce color del rame e mastodontiche abitazioni scolpite nella roccia, meravigliose colonne e bassorilievi. L'estasi si impossessò del cavaliere che a bocca aperta ed a fatica avanzava sempre più verso una piccola area sabbiosa che si offriva come piccolo atrio all'ingresso della città.

Eccomi, ora della mia missione resta soltanto la parte più difficoltosa.

Annunciò a voce squillante prima di scaricare il suo pesante scrigno d'orato e di accasciarsi in quel misero praticello d'erba riarsa per un piccolo riposo prima di mettersi di nuovo all'opera.



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view post Posted on 14/8/2009, 19:22
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Atto primo - Quella mazza di ferro che percosse l'Hydra attonita e incosciente

Quando l'Hydra lasciò la Lapponia, aveva il suo solito atteggiamento dignitoso e rigido che mantenne per tutto il viaggio nei vari pullman fino all'arrivo nella costa di Honka, questo suo viso freddo e privo di espressione era solo una maschera per non dare la possibilità alle persone che incontra di riconoscerlo. Ma quando fu nella sua cabina a bordo di una nave chiamata Henry Jordan, fu felice di potersi rilassare. Mentre la nave fendeva le acque e la costa finlandese scompariva alla vista della calda luce del tramonto, Antonio ebbe la sensazione che si allontanassero le sue preoccupazioni e le sue responsabilità. Rimase sul porto ad osservare il brulichio di persone sulla banchina fino a quando tutto divenne una massa informe, avvolta dalla nebbia, per poi scomparire come se non fosse mai esistita, Il giorno dopo tutt'attorno c'era solamente mare e nel giro di cinque minuti si riusciva ad osservare la costa estone, in questi cinque lunghi minuti Antonio sembrava un altro, non pensò più alle sue battaglie contro le marce istituzioni del grande tempio e al suo lungo periodo di allenamento sostenuto precedentemente. Faceva delle piccole passeggiate sul ponte, ascoltava l'orchestra e si allenava in modo blando per non trascurare il Savate. Sapeva che nelle vicinanze c'era una persona, una sorta di marocchino che lo osservava, ma non si degnava di considerarlo. Per lui era solo un passeggero incuriosito dal suo stile di lotta. La traversata fu calma e tranquilla, ma quando il territorio estone cominciò a delinearsi all'orizzonte, il giovane mulatto caccia fuori dalla sua borsa uno strano oggetto contundente simile ad un piccone e colpì violentemente il capo dell'Hydra che svenne sul colpo.

Atto secondo - Canta 'o mia diva, dell'ira funesta di Antonio che a suon di calci, schiaffi e sputi ridusse il mulatto una munnezza

Al suo risveglio, Antonio si ritrova in una sorta di antica città medio-orientale e quel giovane che lo aveva aggredito, si avvicina con lo scopo di fargli delle domande o porgli delle minacce, e lì, scatta la finezza del bronze saint, gentilezza che solo un italiano meridionale può avere in queste situazioni.. oOoo!! ma 'ndà chella granda serracchia 'e mare 'e mammeta, chella granda fessa sguarrata, sporca e scuccatrice!!! ..il giovane non sa che pesci prendere e così tenta di arrapicarsi invano sugli specchi.. scus bello, scus ..ma l'Hydra continua imperterrita nella sua carrellata di insulti e grida.. ma che scus 'e scusa, ie 't scos 'o cula!!! ..e bom! Dagli insulti si passa subito a percosse di schiaffi e sputi.. Allanm 'e chi tammuort!!! ..da quelle parole il presunto marocchino non riesce a coglierne il significato, così si inginocchia pregando il suo dio.. Allah, Allah ..così l'Antonio furioso decide di porre fine al suo supplizio.. sta arrivann 'oì!!! ..e senza pietà gli lancia il suo fuettè sottè che consiste nello sferrare un violento calcio di collo piede ad altezza stichi, anche se, siccome l'altro è inginocchiato, gli arriva dritto sul setto nasale; il colpo lo proietta in aria, ma in un'istante, l'Hydra sente il terreno cedergli sotto ai piedi.. ma mannaggie 'a maronn ..bestemmie primitive e poi.. .. ..cade in un baratro che lo porta in un'altra civiltà simile a quella precedente con un piccolo particolare, l'Hydra si ritrova dinnanzi al cavaliere di Ares..
 
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† Nime †
view post Posted on 17/8/2009, 14:55




CITAZIONE

Mephis - Cavaliere d'oro dell'Ariete - Energia Blu


Pochi attimi per riprendersi quando un nuovo incontro si prospetta alle porte. Un piccolo rumore proveniente dall'alto come se qualcosa ai piani superiori stesse muovendosi. Scricchiolii di pietre e sassi che con lievi pietre si apprestavano a cedere, e subito dopo ...

Booooooom

Un tonfo spaventoso, macerie che cadevano da quei muri instabili di nuda roccia scavata e lavorata da secoli. Ed il soffitto si sbriciolò tutto d'un tratto mentre una miriade di micropolveri si innalzò quasi ad oscurare il sole. Il cavaliere dell'Ariete non potè far nulla, soltanto balzare come di riflesso verso l'ingresso più sicuro per non venire travolto da quella furia. Nulla era più visibile apparte una strana sagoma nerastra che piombava giù verso il basso per atterrare poi con un rumore semi attutito.

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Mephis cercò di rialzare gli occhi nonostante quell'immondo polverone che si era impadronito della sala. Lentamente la fitta nebbia sabbiosa si stava disperdendo facendo notare meglio quella figura di cui piano piano si delineavano i contorni.

Un uomo!

Pensò il cavaliere avvicinandosi con aria guardinga e pronto ad una controffensiva nel caso cè ne fosse bisogno. Poi un cosmo iniziò a nascere da quell'immondo essere, un cosmo caldo ma irriconoscibile, non aveva mai avuto in precedenza un incontro con esso e di certo non sarebbe stato in grado di riconoscere a chi apparteneva, nonostante la sensazione gli indicasse l'appartenenza ad Athèna.

Tu chi sei ...

Una sensazione scagliata nella mente come una forza così incredibile. Un potere che pochi in questo mondo potevano rivendicare come proprio, e Mephis era uno di questi. La Psicocinesi non aveva segreti e la Telepatia era solo una delle più semplici applicazioni di tale arte.

Erano quelle le parole che uscirono dalla mente del cavaliere dirette immediatamente in quella del suo interlocutore mentre con la sola forza del pensiero cercava di rimetterlo in piedi e di liberare il cammino dopo la caduta, per accorgersi così che i massi e le colonne che erano state abbattute dallo schianto avevano ostruito il passaggio che gli permetteva di proseguire.

 
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view post Posted on 29/8/2009, 21:03
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L'Hydra rimase a terra.. e osservando, quel cosmo gli sembrava familiare, poi.. in un solo istante.. i suoi occhi nero pece si sbarrarono.. gold ..con somma revenza s'inginocchia, grazie a una serie di associazioni d'idee tutto gli parve chiaro. Sorrise fra se e se. Adesso non solo sapeva le motivazioni dell'indigeno che lo aveva portato in questo luogo.. Signor Ares, la dea ci ha fatto incontrare e senza dilungarmi oltre vi pongo degli enormi problemi che sorgono nella sede principale, soldati e politici appaiono nulla facenti, avete presente il governo italiano che c'era in tutta la fascia del XIX e il XX secolo? Bene, non voglio dire che stiamo a quei livelli, ma ci stiamo avvicinando ..tutti noi possiamo accergerci della sensazione di sollievo presente nel bronze dopo queste affermazioni. Essere uno spirito rivoluzionario e insurrezionalista non serve praticamente a nulla se poi non si cercano appoggi concreti per finalizzare i propri obbiettivi, l'Hydra lo sapeva e attende con ansia una risposta positiva, magari anche un metaforico premio per le sue iniziative e per queste sue deduzioni dinnanzi a cotanta nobiltà.
 
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† Nime †
view post Posted on 30/8/2009, 00:08




Terzo Post
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Mephis rimane immobile mentre il cavaliere di bronzo caduto dalle stelle si inginocchia mostrandogli tutto il suo rispetto. Logoro ed impolverato sembra rialzarsi per iniziare un interessante discorso.

La sua missione sembrava dover essere alquanto particolare. Come sempre il grande tempio aveva inviato delle spie per sondare il terreno.

Il cavaliere d'oro però sembrava poco interessato alle notizie riportategli, anche se con somma riverenza scuoteva il capo per far capire al suo sottoposto che il suo lavoro non sarebbe stato vano.

Bene, cavaliere

Parlò l'ariete con tono potente, in modo da mettere in mostra tutta la sua autorità.

Il tuo lavoro è stato interessante, ma non sei qui per questo, un altro compito ti attende e penso che il Gran Sacerdote ti abbia fatto condurre qui proprio per aiutarmi.

Un attimo di silenzio sembrava doveroso mentre lo sguardo di Mephis viaggiava su quelle mura di roccia scolpita color del sole e del deserto.

Vedi queste rovine? Un tempo questa città era fiorente ed importante, meta di scalo di ogni carovana che si avventurava nel deserto. Qui, in questi luoghi, i mercanti si soffermavano per lunghi periodi per rifocillarsi e vendere i propri oggetti eppure ...

La voce del cavaliere sembrava spezzarsi mentre un piccolo rumore di assestamento proveniente ancora dal soffitto lo interruppe.

Eppure ora tutto sembra deserto. Le fiorenti e famose acque che percorrevano incessanti questo luogo sembrano ormai prosciugate ed il nulla si sta impadronendo velocemente di questo posto.

Erano ormai le quattro passate ed il sole sembrava non tramontare mai con i suoi raggi ustionanti, anche attraverso quelle dure pareti.

Noi siamo qui per scoprirne il motivo.

Poi tutto ad un tratto il sorriso tornò sul cavaliere come se volesse confortare il suo interlocutore rendendogli l'amare verità un pò più piacevole di quello che sembrava.


 
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view post Posted on 1/9/2009, 16:38
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Il cavaliere dell'Ariete caccia un bellissimo sorriso, interessante come la sua espressione da duro che rappresenta il suo vero essere, cioè un cavaliere il cui nome resterà nella storia.. Hihihi!! ..la risata dell'Hydra, invece è come al suo solito furba, comprendendo che il sorriso del gold alle sue parole simboleggia il fatto che per il leggendario cavaliere, i problemi del grande tempio son facilmente risolvibili e alla portata del potere che custodisce.. beh.. ora mi è tutto chiaro, la vostra presenza in questo luogo sconosciuto dimostra che c'è una missione, un importantissimo lavoro che avete spiegato in un modo impeccabile sommo cavaliere ..le parole appaiono orgogliose e abbassando la testa continua a proferir argomenti adulanti e di somma devozione.. ed è per me un grande onore lavorare sotto la vostra guida signore della prima casa ..l'Hydra si vergogna quasi a discutere con quella figura così importante.. ed è così che questi rimane col capo abbassato attendendo direttive.
 
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† Nime †
view post Posted on 21/9/2009, 08:53




Post Numero 4
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Nime in cuor suo è scosso, la missione sembra prolunguarsi oltre l'immaginabile, e proprio ora che la conclusione sembra ormai prossima, qualcosa in lui lo mette in allarme.

Andiamo, non serve temporeggiare oltre, il tempo ci è nemico e noi dobbiamo in ogni modo riuscire nell'impresa.

La forza delle sue parole era quella di sempre. Dalla sua voce non si udiva nulla che potesse far percepire le sue reali condizioni. Così, dopo aver voltato le spalle al ragazzo ed essersi assicurato che lo seguisse, si diresse all'interno della città di pietra in cerca di un qualche indizio.


 
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view post Posted on 21/9/2009, 13:39
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L'Hydra era chinata al cospetto dell'Ariete ma sentiva, riusciva a sentirlo che voltava le spalle incamminandosi.. il bronze non osò perdere neanche un secondo e lo seguì in religioso silenzio.. mm.. sta andando verso la statua ..quanta emozione si poteva scrutare dal suo sguardo, il tono imponente del glod saint aveva colto nel segno. Lui, con quella lucida pelata che spuntava dal sole, si limitava a seguire le movenze del suo capo missione.. mmm.. eccoci dentro la caverna, devo stare attento, ci manca solo che sprofondo un'altra volta ..oltre al rispetto verso la giuda, c'era anche la paura del luogo che come avevamo visto in precedenza, gioca brutti scherzi, la tensione era alta e il violaceo cavaliere se la porta appresso come un'enorme palla di ferro attaccata alle caviglie..
 
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† Nime †
view post Posted on 18/10/2009, 20:56




Post Numero 5
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Erano ore ormai che Nime ed il suo compagno girovagavano senza meta in quella città disabitata. Nulla sembrava essere piacevole li, neanche la frescura che stava iniziando a dare fastidio. Qui e li, buttati un pò ovunque, si notevano gli utensili di uso quotidiano, tutto era tranquillo, troppo tranquillo.

Chissà cos'era successo in quel posto. Gli abitanti erano fuggiti senza una motivazione plausibile ed avevano abbandonato tutto quello che avevano senza raccogliere nulla, o meglio, questo era quello che era giunto alle orecchie del sacro tempio. Nime era li per verificarlo, anche se il tutto era immotivato. Nessuno sano di mente sarebbe fuggito dalla propria casa senza motivo, qualcosa o qualcuno aveva spaventato gli abitanti che erano stati costretti ad abbandonare la città in balia del tempo.



Seguimi, idra ...

Nime era un uomo di poche parole, era raro ascoltare la sua voce, era più una persona che arrivava subito ai fatti e la maggior parte delle volte si finiva ad alzare le mani. Col tempo parte del suo spirito combattivo si era pacato, soprattutto dopo che le responsabilità messe sulle sue spalle avevano spento il suo spirito combattivo. Quella era la prima vera missione che gli era stata assegnata, aveva dovuto lottare per ottenerla, ma alla fine il Gran Sacerdote aveva ceduto e l'aveva inviato senza riserve li, così lontano dal dominio della Dea.

Finalmente i due giunsero in una piccola piazza. Qualcosa li stava seguendo, Nime ne aveva la percezione. Si nascondeva bene, questo era da dire, ma in qualche occasione aveva dimostrato di non essere poi di così alto livello. Si era fatto scoprire, anche se il cavaliere d'oro non voleva dare nell'occhio e proseguì senza sosta, come se volesse architettare qualcosa.

La piazza sembrava il punto più adatto, non era possibile rimanere vicino ai due cavalieri senza mostrarsi, lo spazio era illimitato, anche se coperto dalla nuda roccia.

Vediamo cosa combinerà se lo tiriamo alle strette

Disse al suo vicino con il più basso tono di voce possibile. Voleva metterlo in guardia nel caso qualcuno attaccasse, nel caso qualcuno minacciasse la sua persona. Nime stava spingendo quest'avversario sconosciuto nella sua trappola, ma aveva bisogno che il suo compagno stesse attento e non si facesse cogliere alla sprovvista o sarebbe stato costretto a perdere il momento propizio per agire.


 
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view post Posted on 7/11/2009, 02:53
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Il cavaliere d'oro osservava il luogo, desolato e scarificato da non si sa che cosa, lui esaminava attentamente tutto e dal suo sguardo fermo e deciso l'Hydra poteva osservare il suo alto stato di percezione. Niente di nuovo. Anche il cavaliere di bronzo in un tardo istante, notò che non c'era niente a parte la desolazione, fino a quando.. i due giungono finalmente in piazza dove.. lì c'era qualcuno che li seguiva e ovviamente solo l'ariete riuscì a sentire in modo rapido, il suono del vento che lievemente si scontra su quella figura che, nonostante la distanza, spiava tutte le mosse dei due.. certo che la seguo ..il servilismo dell'Hydra diventa quasi rivoltante agli occhi del narratore, tuttavia anche questa ci può apparire una saggia decisione perché l'ariete è degno del suo nome, non si lascia sfuggire nulla, anche se, dubito fortemente sul fatto che l'Hydra si sia prodigata a fare un calcolo del genere in pieno svolgimento di una missione per lui ancora tutta da affrontare.. mi scusi signor ariete, non vorrei essere invadente e soprattutto non vorrei mancare di rispetto alla vostra imponente e maestosa personalità ma dove stiamo andando?
 
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9 replies since 12/8/2009, 18:42   166 views
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