| Atto primo - Quella mazza di ferro che percosse l'Hydra attonita e incosciente
Quando l'Hydra lasciò la Lapponia, aveva il suo solito atteggiamento dignitoso e rigido che mantenne per tutto il viaggio nei vari pullman fino all'arrivo nella costa di Honka, questo suo viso freddo e privo di espressione era solo una maschera per non dare la possibilità alle persone che incontra di riconoscerlo. Ma quando fu nella sua cabina a bordo di una nave chiamata Henry Jordan, fu felice di potersi rilassare. Mentre la nave fendeva le acque e la costa finlandese scompariva alla vista della calda luce del tramonto, Antonio ebbe la sensazione che si allontanassero le sue preoccupazioni e le sue responsabilità. Rimase sul porto ad osservare il brulichio di persone sulla banchina fino a quando tutto divenne una massa informe, avvolta dalla nebbia, per poi scomparire come se non fosse mai esistita, Il giorno dopo tutt'attorno c'era solamente mare e nel giro di cinque minuti si riusciva ad osservare la costa estone, in questi cinque lunghi minuti Antonio sembrava un altro, non pensò più alle sue battaglie contro le marce istituzioni del grande tempio e al suo lungo periodo di allenamento sostenuto precedentemente. Faceva delle piccole passeggiate sul ponte, ascoltava l'orchestra e si allenava in modo blando per non trascurare il Savate. Sapeva che nelle vicinanze c'era una persona, una sorta di marocchino che lo osservava, ma non si degnava di considerarlo. Per lui era solo un passeggero incuriosito dal suo stile di lotta. La traversata fu calma e tranquilla, ma quando il territorio estone cominciò a delinearsi all'orizzonte, il giovane mulatto caccia fuori dalla sua borsa uno strano oggetto contundente simile ad un piccone e colpì violentemente il capo dell'Hydra che svenne sul colpo.
Atto secondo - Canta 'o mia diva, dell'ira funesta di Antonio che a suon di calci, schiaffi e sputi ridusse il mulatto una munnezza
Al suo risveglio, Antonio si ritrova in una sorta di antica città medio-orientale e quel giovane che lo aveva aggredito, si avvicina con lo scopo di fargli delle domande o porgli delle minacce, e lì, scatta la finezza del bronze saint, gentilezza che solo un italiano meridionale può avere in queste situazioni.. oOoo!! ma 'ndà chella granda serracchia 'e mare 'e mammeta, chella granda fessa sguarrata, sporca e scuccatrice!!! ..il giovane non sa che pesci prendere e così tenta di arrapicarsi invano sugli specchi.. scus bello, scus ..ma l'Hydra continua imperterrita nella sua carrellata di insulti e grida.. ma che scus 'e scusa, ie 't scos 'o cula!!! ..e bom! Dagli insulti si passa subito a percosse di schiaffi e sputi.. Allanm 'e chi tammuort!!! ..da quelle parole il presunto marocchino non riesce a coglierne il significato, così si inginocchia pregando il suo dio.. Allah, Allah ..così l'Antonio furioso decide di porre fine al suo supplizio.. sta arrivann 'oì!!! ..e senza pietà gli lancia il suo fuettè sottè che consiste nello sferrare un violento calcio di collo piede ad altezza stichi, anche se, siccome l'altro è inginocchiato, gli arriva dritto sul setto nasale; il colpo lo proietta in aria, ma in un'istante, l'Hydra sente il terreno cedergli sotto ai piedi.. ma mannaggie 'a maronn ..bestemmie primitive e poi.. .. ..cade in un baratro che lo porta in un'altra civiltà simile a quella precedente con un piccolo particolare, l'Hydra si ritrova dinnanzi al cavaliere di Ares..
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