| Il cavaliere d'oro della dea Atena spiegò superficialmente il motivo del loro viaggio fino a quelle lontane terre. Anthony ascoltava con attenzione,con uno sguardo a metà tra l'interessato e l'infastidito. Quando il guerriero dorato gli chiese di aiutarlo come guida in quelle terre e di condurlo in una locanda dove avrebbe potuto rifocillarsi,Tony accettò di buon grado convinto di dover andare più a fondo sulla faccenda.
Bene. Vi condurrò ad un vicino paesino dove io stesso sono stato prima di venire qui. E' una vallata sicura e potrete passarvi la notte senza problemi. Per quanto riguarda la vostra missione,ritengo che il sommo Odino debba conoscere il perchè della presenza di due guerrieri di altra casta nelle sue terre. Inoltre essendo lui onnivegente è probabile che ci potrà aiutare nella ricerca del vostro fuggiasco. E sia chiaro,vi aiuto solo perchè non desidero che banditi di altre nazioni vengano qui a cercare asilo,che ovviamente noi non daremo mai. Ora seguitemi.
Il guerriero nordico si girò portando con sè anche il suo pesante mantello di pelliccia. Iniziò a camminare nella fitta nebbia.
Statemi vicini o potrete perdervi..seguite le mie emanazioni cosmiche.
In breve il cavaliere fu completamente invisibile agli occhi altrui,a causa della nebbia e della tempesta di neve che imperversava. Solo standogli veramente vicino l'avrebbero potuto vedere. Lo statunitense conosceva molto bene quelle terre e faceva affidamento solo sul suo istinto per raggiungere gli obiettivi. D'altronde in quelle condizioni non si sarebbe potuto fare altrimenti dato che non si riusciva a scorgere nessun punto di riferimento. Raggiunto il paesino Tony bussò alla porta di un'osteria che aveva anche qualche camera,perennemente vuota,al piano di sopra. Aprì la pesante porta in legno ed entrò.
Salve! Questi guerrieri desiderano qualcosa di caldo da mangiare e del vino. Inoltre passeranno la notte da voi. A me date solo un pò di birra.
Prese delle monete locali dalla pelliccia e le pose sul bancone. Afferrò il boccale ed iniziò a bere quanto aveva ordinato.
Pago io anche per loro..
Si era seduto su uno sgabello,bevendo. Finito di bere si alzò,saluto con la mano sinistra il gestore del locale e pose una mano sulla spalla sinistra del guerriero dorato.
Come vi avevo detto ora devo andare..penso che vi raggiungerò nei prossimi giorni. Il viaggio che devo intraprendere è lungo e faticoso. Domattina vi consiglio di iniziare a cercare nelle montagne. Ci sono diverse grotte e nessun posto abitato. Con questo tempo,poi,nessuno vi si avventura. Per un fuggiasco è il posto ideale. Io piazzerò delle trappole,invece. Arrivederci!
Uscito dall'osteria e dal paesino,Tony si rimise in marcia per raggiungere il tempio di Odino. Raggiunta una certa distanza dal centro abitato si avvicinò ad una grande foresta. Qui,lanciando potenti colpi cosmici creò dei buci dove plasmò delle profonde bare verticali di ametista. Ricoprì,poi,il posto con della neve. Se qualcuno fosse passato su qualcuno di quei punti sarebbe sprofondato nella neve,cadendo all'interno di quelle teche. Sarebbe stato impossibile per lui risalire e trovare la libertà. Continuò,quindi il suo viaggio correndo velocemente grazie al cosmo. Dopo diverso tempo di cammino,irrigidito dal freddo e con i piedi dolenti,raggiunse l'antico tempio del suo dio. Salì la scalinata d'accesso ed entrò in quel gelido ambiente illuminato da sparute torce. Inginocchiatosi innanzi ad una statua del dio,iniziò a fare una sorta di rapporto di quanto aveva scoperto.
Come saprete sono giunti ad Asgard due guerrieri della dea Atena,uno di bronzo ed uno d'oro. Sostengono che sono in cerca di un omicida fuggito qui convinto di non essere trovato. Ora sono in una locanda a riposare,in un paesino lontando da qui. Se lei è d'accordo io vorrei aiutare quei guerrieri nella loro ricerca. Nessuno ha il diritto di venire qui senza la vostra autorizzazione,men che meno un criminale.
Un sordo rumore metallico fuoriuscì dall'interno della statua. Un rumore che nessuno avrebbe interpretato come una risposta,tranne un guerriero di Odino. La risposta,ovviamente,era affermativa. Chinando il capo Tony si girò ed uscì dall'edificio recandosi anch'egli nella più vicina osteria per rifocillarsi.
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