LA CACCIATA DEGLI ANGELI, MEGA QUEST

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Oniro
view post Posted on 12/7/2009, 17:42




CITAZIONE

Una notte di tempesta al Castello di Ade, in Baviera, regione meridionale della Germania, in un luogo particolarmente impervio e apparentemente inespugnabile...

E' qui, nella residenza terrena del sommo Ade, che il Necromante, spectre della stella del cielo mortale, attende celato nell'ombra del trono riservato all'Imperator Inferorum, al momento libero, gli astri demoniaci tornati a nuova vita dopo la riconquista dell'Ade da parte del divino Oniro, il figlio prediletto di Hypnos, che sconfisse Azrael, l'Oracolo zi Zeus preposto alla guida del Regno dei morti dopo la sconfitta delle schiere dell'oltretomba...

Ed è proprio sotto indicazioni ricevute dal Dio dei Sogni, che Altair intende ilustrare la situazione, alquanto pericolosa, venutasi a creare di recente, agli altri colleghi spectre, i quali sono chiamati da subito, a difendere il reame appena riacquisito.

Pare, infatti, che Zeus non abbia digerito la sconfitta del suo uomo, e mediti vendetta nei confronti di Oniro e di tutti guerrieri sotto: riusciranno i nuovi adepti del Divino a resistere all'offensiva...?


CITAZIONE
Q.M.: adunata alla sala del trono del castello di Ade, ove vi aspetterà lo spectre del Necromante.

Per questa prima parte Oniro non prenderà parte attivamente alla mega quest, giungerà solo in caso di effettivo bisogno

Ordine di postaggio libero, ecco i partecipanti:

Oniro (Altair del Necromante)
gemini_no_nike
Shun blu
hades e tea
Arthemis
Lorak Vanadius



Edited by Oniro - 12/7/2009, 23:09
 
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Shun blu
view post Posted on 13/7/2009, 00:13




SPOILER (click to view)
< parlato >
...pensato...

Orochi procedeva a grandi falcate verso la Germania, Baviera, destinazione il Castello di Hades, che dalla loro rinascita era divenuta quasi la sua dimora; anche un sicario d’altronde, più tardi a ciascun compito, necessitava di tornare in un luogo ritento sicuro.
La sua celere figura si stagliava perfetta qual era un demone sul chiarore della luna piena velato da nubi oscure, ed egli dispiegava le ali, gaio e libero di volare, celato dalle tenebre della notte, lui stesso un’ombra, indistinto spirito maligno sfocato nel cielo in cerca dell’imminente vittima. Tuoni e lampi balenavano senza tregua, indistinti nella notte, la pioggia frustava ogni cosa, non v’era segno di schiarita ma inaspettatamente, quale ancora di salvezza, ecco intravedersi, dimenticato nella lussureggiante vegetazione, tra le impervie ed ormai levigate rocce, il Castello del Re, di colui al quale aveva giurato fedeltà, signore degli Inferi, padrone della Morte, abitante dell’Olimpo.

Non appena raggiunse il ballatoio si bloccò, immobile, in attesa di qualsivoglia rumore o fruscio, pareva una scultura di pietra, contratta al fine di scagliarsi inesorabile verso chiunque potesse averlo seguito; indugiò ancora un istante poi, d’impeto, entrò, spalancando con forza la vetrata.
Si scrollò di dosso la pioggia, era interamente fradicio, la chioma argentea era aderita al viso già dopo aver superato il confine, era mezzo assiderato e infreddolito ma reagì composto e scrutò l’ampia sala.
Vi era un lungo tappeto scarlatto che indicava un regale trono, tutt’intorno era roccia adorna, priva di fronzoli e inquietante; un silenzio poco atteso circondava quel luogo.
...maledizione!...che lavata!...avrei fatto meglio ad arrivare in ritardo ma all’asciutto piuttosto che correre repentinamente qui, più acqua che spirito...accidenti!...inoltre a che pro quest’Adunata di specter?...con questo tempo poi!...forse che sia giunto ciò che alcuni di noi temevano?...
Era abbastanza incavolato e se la sarebbe presa con chiunque gli si fosse parato innanzi, ma decise di non insorgere e prestare ascolto al motivo di quella brusca Adunata, doveva fedeltà ad Hades e così avrebbe eternamente fatto.
Frattanto non avvertiva acun sussurro, ma il suo istinto sosteneva che vi era qualcuno che spiava le sue mosse, un’ombra tetra sua pari, che avrebbe potuto sopraffarlo tergo ogni momento; fece finta di niente e proseguì ad incedere tranquillo e quieto, camuffando al solito ogni emozione.
Raggiunse, calmo e adagio, il maestoso trono ove finalmente vi trovò un alleato, specter dal cosmo mortifero, funesto, fatale, non ancora rivelato, al pari di lui un maestro di ombre.
< Mostrati infine > proferì con tono profondo e imperioso, bramo dall’avere risposte, primo a rispondere alla chiamata, puntuale ad invitare spiegazioni.
All'esterno un orologio rintoccò la mezzanotte.

Edited by Shun blu - 13/7/2009, 16:38
 
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Lorak Vanadius
view post Posted on 13/7/2009, 08:23




SPOILER (click to view)
** narrato
"" pensato
- - parlato


*Le stelle in cielo si agitavano come in preda ad un incubo senza fine, mentre la massiccia figura ammantata di nero si avvicinava, lungo lo spoglio sentiero, al castello del signore dell' Ade situato in Baviera. La convocazione in quel luogo aveva inquietato l'animo di Lorak, il quale temeva che quello fosse un'avvisaglia di una nuova guerra contro le schiere di Zeus, ancora adirato per l'esito per lui nefasto del precedente scontro con l'esercito degli inferi.*

"Altro sangue verrà versato, Zeus sicuramente non lascerà passare impunita la sua sconfitta, ed io dovrò tenere fede alla parola data e combattere con tutto me stesso per difendere Ade."

*Eccolo, infine, il castello dell'oscuro signore, maestoso nelle sue forme gotiche. Giunto nei pressi del portale d'ingresso Lorak si fermò un attimo prima di proseguire, cercando di individuare segni che rivelassero la presenza di altri spettri suoi pari. Sebbene non avvertisse nulla muoversi attorno a quel luogo poteva avvertire due cosmi provenire dall'interno del castello.*

"Qualcuno è giunto prima di me. Beh, tanto vale entreare e vedere di chi si tratta..."

*Senza ulteriori indugi, Lorak attraversò il portale di ingresso e si diresse verso la sala del trono attraversando gli oscuri corridoi del maiero. Giunse infine a destinazione proprio mentre si sentiva un orologio rintoccattare cupamente la mezzanotte. Davanti a lui scorse una figura, senza dubbio un suo compagno spettro, ma non vi era traccia per adesso dell'altro guerriero dell' Ade, il Necromante, colui che aveva indetto quell'adunata.*

- Il Minotauro degli inferi risponde alla chiamata, rivelati Necromante e chiarisci il motivo per cui ci hai convocati.-

*Il tono della sua voce era piatto e rivelava una certa insofferenza per quella teatralità che lui trovava inutile e che a quanto pareva, piaceva così tanto allo Specter del Necromante. D'altronde lui era una persona che non andava tanto per il sottile, preferiva l'approccio diretto e quei giochetti lo irritavano non poco.*
 
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{Arthemis;;
view post Posted on 13/7/2009, 16:56




Sotto una notte piovosa, una figura incappucciata procedeva lentamente verso il maestoso Castello del sommo Hades.
Il motivo del suo pellegrinaggio era per una convocazione riservata a tutti gli Specter.
Con lo scrigno dell'armatura in spalle, continuò a caminare lentamente, per via dell'imperva pioggia che procurava non molti fastidi.
Dopo un pò arrivò davanti all'imponente ientrata della fortezza. Dalsuo interno percepiva il cosmo di altre tre persone.


"spero di non essere l'ultima arrivata"

Senza pensarci due volte, oltrepassò il varco per poi dirigersi verso la Sala del Trono. Passò in molti corridoi, che sembrano formare un vero e proprio labirinto. L'orologio suonò la mezzanotte e proprio all'ultimo rintocco Arthemis entrò nela grande sala.
Davanti a lei altri due Specter...


Salve a voi miei cosìdetti compagni...sono lo Specter di Behemoth della Stella del Cielo solitario...

Disse con un sorrisetto maligno, per poi appoggiare a terra l scrigno contenente la sua Surplice. Senza togliersi il mantello e rivelare il proprio aspetto, si mise a braccia conserte...
 
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gemini_no_nike
view post Posted on 13/7/2009, 20:59




[Tribunale del Giudizio]

Sembrava essere un giorno come gli altri, al Tribunale, mentre con la solita freddezza che mi caratterizzava
eseguivo sentenze una dietro dietro l'altra.
Ormai ero diventata immune alle continue urla che rieccheggiavano per tutta la sala.
Così come mi ero abituata ad osservare le anime che si contorcevano dal dolore.
Eppure, qualcosa mi inquietava, quasi come se un oscuro presagio stesse per accadere.
Come a rispondere ai miei dubbi, ecco che Marchino fece il suo ingresso.


-Mia Signora, scusate il disturbo, ma è richiesta urgentemente la vostra presenza alla dimora terrena
del divino Hades. Questo è quanto mi è stato detto di riferirvi. Col vostro permesso mi ritiro.-


Si trattava di certo di una questione della massima importanza se venivo richiamata.
Meglio non perdere tempo.
Senza indugiare oltre, presi la frusta e il libro e mi ritirai nelle mie stanze, ove ad aspettarmi vi era la
surplice di Balrog. Una volta indossata, attraversai quella poca strada che separava gli inferi dal castello.


[Castello di Hades, Baviera]

Lentamente risalivo la lunga scalinata di marmo, i cui passi rieccheggiavano per tutto l'androne.
Tutto era così buio e spettrale, illuminato dai violenti fulmini che imperversavano all'esterno.
Percepivo chiaramente l'oscuro cosmo di tre altri spectre.
A breve, tutti saremmo venuti a conoscenza di ciò che stava per accadere.


°A quanto pare siamo al completo°



Edited by gemini_no_nike - 22/7/2009, 14:23
 
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Oniro
view post Posted on 15/7/2009, 23:29




Ben quattro stelle, tra le più splendenti dell'ordine demoniaco, e tra le più pericolose...per gli altri, ovviamente...

Cielo Piangente...

Cielo Prigioniero...

Cielo Eccellente...

E Cielo Solitario...

Questi i quattro spectre presentatisi alla chiamata del Necromante.
Egli, una volta giunto l'ultimo elemento del quartetto, solleva l'arto superiore destro, appena visibile nell'ombra generata dal gioco di luci che le candele presenti nel salone, generano in maniera alquanto suggestiva...

Uno schiocco di dita, ed ecco aprirsi il portone d'ingresso alle spalle dei colleghi avernici, dal quale entra e si fa largo uno skeleton, che va a prostrarsi dinnanzi la Stella del Cielo Mortale.
Un veloce cenno con il polso della stessa mano, come ad indicargli di spostarsi immediatamente, e il servitore si alza subito in piedi, portando un vicino lume posto su di un alto piedistallo in ferro battuto, vicino ad Altair stesso, in modo tale che la luce ne illumini le fattezze, rendendole così visibili agli altri Spectre in sala...

image

Un teschio tra le mani, lo sguardo intenso e fisso verso gli adepti del Sire, la smeraldea surplice indosso che contrasta con il tessuto del trono visibile alle sue spalle: un'immagine inquietante e lugubre, alla quale fanno seguito importanti parole...

Benvenuti miei fidati colleghi...

Sono Altair del Necromante, stella del cielo mortale, e sono qui, per portarvi il verbo...

Del nostro Signore, il sommo Oniro...


Una breve pausa prima di incalzare...

Conoscete tutti le vicissitudini successe in Ade dalla venuta di Zeus in avanti? E' vitale per comprendere meglio ciò che vi esporrò...

Un sadico sorriso, a quel punto, si materializza sul volto dello Spectre...

Ma cosa può significare....?

 
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Oniro
view post Posted on 17/7/2009, 00:05




CITAZIONE
Q.M.: Facciamoci un po di cultura dell'ambientazione: siete liberi di far conoscere al proprio pg l'esatta successione dei fatti, o tenerlo all'oscuro di tutto, mettendolo quindi nella condizione di risultare completamente informato, o bisognoso di essere catechizzato.

In base ai vostri interventi, il Necromante si comporterà di conseguenza...

Ordine di postaggio libero:

Oniro (Altair del Necromante)
gemini_no_nike
Shun blu
Arthemis
Lorak Vanadius



Edited by Oniro - 17/7/2009, 01:26
 
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Shun blu
view post Posted on 17/7/2009, 11:14




Indi colui, da cui ogni cosa era iniziata, s'era mostrato, il Necromante, specter che aveva incontrato solo di rado, da cui però oltre che quell’aura funesta propria di loro servitori di Hades, aveva anche qualcosa in più, qualsivoglia ciò che inaspettatamente lo faceva rabbrividire ogni qual volta lo incrociava.
A seguito della finalmente entrata in scena di costui, forse un po’ inquietante, si chiariscono molte cose, come i tasselli di un complicato puzzle che giungono infine al loro posto, Oniro, il più potente dei figli di Hypnos li aveva convocati per adempiere al loro compito, per ripagare quella fedeltà.
< È giunto forse il momento che alcuni di noi temevano? > chiese allora l’Arpia, più o meno conscia di quant’era accaduto in passato, che già alcuni raccontavano in miti e leggende antiche, nuova storia che proprio in quei momenti era vergata da ogni loro gesto o parola.
< A grandi linee penso di conoscere le vicissitudini che ha subito la nostra casta, dalla rabbia di Zeus, allo sterminio dei fedeli di Lord Hades, infine alla riconquista di Oniro, anch’esso nostro Signore e alla rinascita di noi, esigue stelle del cielo rinate, ma piene di vigore e lealtà > concluse con voce un poco smorta, non impensierendosi affatto d’esprimere il proprio parere; in realtà non si era mai interessato a tutto ciò, ma da certe voci che percorrevano leste i corridoi, da dicerie e leggende, riteneva tuttavia d‘essersi costruito un quadro ben chiaro della situazione.

Intanto anch’egli aveva iniziato a scrutare i suoi compagni, quattro specter del cielo, lui compreso, Minotauro, Behemoth, Balrog, indi questi i suoi compari, parevano individui estremamente capaci, portatori della sua stessa aura, un cosmo mortifero da ciascuno era emanato.
Egli bensì era l’unico che non si era ancora presentato, sopraggiunto per primo, non ne aveva avuto modo, di certo tuttavia non ci teneva così tanto, amava rimanere anonimo e segreto fin quando non gli si sarebbe presentata l’occasione; farlo tutt’ora sarebbe stato inopportuno, inoltre si poteva comodamente intuire chi era dal cloth, anche se non era molto noto, qual’era nel suo carattere, non bramava affatto socializzare.
Non era per nulla intimorito, né dalle vicende che stavano per accadere, le quali di certo avrebbero richiesto un copioso tributo di sangue, ne dai verbi di Altair, era orgoglioso di rispondere alla chiamata del suo Dio e come ogni volta avrebbe portato a termine il suo incarico con dedizione e tenacia, fin’anche all’ultimo, fino alla morte.
 
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Lorak Vanadius
view post Posted on 17/7/2009, 17:56




*Altri due oscuri compagni di casta di Lorak arrivarono, gli specter rispettivamente di Behemoth e di Balrog. Anche il Necromante degli inferi fece il suo teatrale ingresso in scena.*

"Non c'è che dire sa fare delle entrate sceniche, spero che non sia tutto fumo e niente arrosto."

*Lorak non conosceva nessuno degli altri astanti, egli infatti era relativamente nuovo del giro ed ancora non aveva avuto modo di fare la conoscenza dei suoi compari, però era sicuramente in grado di rispondere al quesito posto dallo specter del Necromante circa le circostanze che avevano portato all'attuale situazione politica negli Inferi. Più lesto di tutti a proferire verbo fu però l'Arpia dell' Ade, che con poche ma semplici parole, spiegò come si era arrivati allo sterminio degli specter per mano dei servitori di Zeus e di come Oniro avesse infine riconquistato il regno di Hades-Sama.*

-Semplice e conciso, mi piace il tuo stile.-

*Una piccola pausa per voltarsi poi verso Altair e poi proseguì nella parlata.*

-Dicci Altair, il motivo di questa nostra convocazione e questa tua domanda per vedere quanto siamo preparati in storia degli Inferi è forse preludio ad una nuova guerra contro l'usurpatore Zeus?-

*Il tono della sua voce era tranquillo, rilassato, come qualcuno che stia parlando del più e del meno tra amici mentre quello di cui favellavano era argomento serio e senza ombra di dubbio altri avrebbero espresso preoccupazione per una nuova, eventuale, guerra contro il Re degli dei. Negli occhi di Lorak c'era la più assoluta calma, una calma di ghiaccio che nascondeva un fuoco sopito, il fuoco del guerriero che si prepara alla pugna.*

-Beh, se non sbaglio
 
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gemini_no_nike
view post Posted on 22/7/2009, 13:37




Finalmente eravamo al completo. Tutti nella medesima stanza, ognuno con i suoi pensieri.
Rimasi in piedi, immobile con le braccia conserta e gli occhi chiusi, ascoltando attentamente le parole dei presenti.
Una nuova minaccia, dunque, stava bussando alle porte degli Inferi.
Ed io, come gli altri, avevo delle conoscenze molto vaghe circa gli avvenimenti passati.
Dopo qualche minuto di silenzio da parte dei presenti, che sembrava infinito, decisi di esternare i miei pensieri.


°Per quanto mi riguarda voglio avere dettagli in più circa ciò che successe dall sconfitta del sommo Hades in poi... solo così potrò avere un quadro più dettagliato della situazione ed elaborare la migliore strategia. Andare ad occhi chiusi è come andare al suicidio.°

Ero stata diretta e concisa. Ormai era tempo di agire.

 
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{Arthemis;;
view post Posted on 22/7/2009, 18:58




Rimasi in silenzio sernza fiatare. Decisamente non mi facevo problemi...a me bastava combattere e mostrare il mio valore come Specter.
La storia passata mi era piú o meno conosciuta, anche se a quel tempo non ero ancora un soldato al sevizio di Hades, ma le voci delle anime e gli pecter ne parlavano come leggende.
Decisamente non capivo le preoccupazioni dei miei cosiddetti compagni, infondo se dovevamo veramente ricominciare una guerra contro Zeus, bastava suonargliele di santa ragione e rispedirlo da dove era venuto...semplice.
 
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Oniro
view post Posted on 22/7/2009, 23:32




CITAZIONE

Altair del Necromante


Eterogenee le culture degli spectre coinvolti, circa il recente passato del Regno, funestato dall'occupazione angelica.
Pare che le idee non siano ben chiare, o, almeno, non a tutti, motivo per cui Altair decide che forse è meglio accennare a tutti quanto successe in quell'epoca, non molto distante da quella attuale, spiegando, di conseguenza, a cosa i devoti al Sommo stanno andando incontro...

Brava arpia...Ottima cultura...

Un plauso, per nulla ironico, anzi, sincero, accompagna i complimenti allo spectre...

Ebbene, miei cari, le cose stanno proprio come descritte dal nostro collega: Fino a poco tempo fa, il nostro amato regno si trovava in balia degli angeli di Zeus, che, tramite il suo oracolo, Azrael, dominavano l'intero oltretomba, assoggettandolo alle normative olimpiche.

Nel frattempo, le volontà delle anime di Ade, Thanatos e Hypnos, insorsero, e, unendo le loro forze, esse riuscirono a rompere i sigilli che tenevano imprigionato lo spirito di Oniro, figlio di Hypnos e Dio dei Sogni, il quale riunì a sua volta, le anime dei suoi tre fratelli Fantaso, Icelo e Morfeo, assumendo le sembinze di un centauro per sterminare, grazie al leggendario Guardian's Oracle, ogni forma di vita angelica presente in Ade.


Posa in seguito il teschio tenuto fra le mani, il Necromante, su di un tavolino posto sul lato destro del trono, per poi alzarsi e portarsi a pochi centimentri dai colleghi spectre...

Dopo aver eliminato l'intera armata occupante di Zeus, ci fu un terribile scontro con l'Oracolo del Padre degli Dei, Azrael...

Uno scontro durissimo, durato tre giorni e due notti, senza interruzioni, al termine del quale, proprio nel momento in cui Oniro stette per imprigionare anima e corpo del prediletto del Padre nella Dimensione dei Sogni, intervenne il Divino olimpico stesso, il quale lo salvò da fine certa...


A questo punto si volta la Stella del cielo mortale, portandosi dietro al trono sul quale era seduto fino a pochi attimi prima, in un gioco di luce involontario, che proietta la sua ombra sulle mura della stanza in modo piuttosto inquietante...

Ora gli angeli stanno per scendere di nuovo dall'Olimpo per riprendersi la nostra "casa"...

Nessuno di noi vuole che questo accada...dico bene...?

Dobbiamo quindi giocare d'anticipo, recandoci a Roma, intercettandoli, ed impedendo loro di giungere anche a solo qualche centinaio di kilometri da noi.

Siete tutti pronti...?


Ecco dunque svelato il piano per contrastare la nuova avanzata delle schiere celesti.
Le parole del Necromante sono dure e secche, non ammettono equivoci, e permettono di sentire palpabile nell'aere la determinazione che egli matura in cuor suo; un determinazione, che farà di lui un grave pericolo per i seguaci del sommo Zeus, c'è da giurarci...



Edited by Oniro - 23/7/2009, 00:58
 
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Oniro
view post Posted on 23/7/2009, 21:51




CITAZIONE
Q.M.: post di intermezzo, ascoltate le parole del Necromante, è giunto il momento di dire la vostra, avete carta bianca.

Suggerimenti, semplici opinioni di accordo o disaccordo con quanto espresso dallo spectre del cielo mortale, verranno vagliate: il Necromante non è l'imperator Inferorum, nè tantomeno una divinità superiore come ad esempio Oniro stesso, quindi non ha alcun potere decisionale.

La decisione finale sul dafarsi verrà presa di comune accordo tra i presenti...

Ed ora a voi...

Elenco partecipanti, ordine libero:

Oniro (Altair del Necromante)
gemini_no_nike
Shun blu
Arthemis
Lorak Vanadius

 
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gemini_no_nike
view post Posted on 24/7/2009, 12:48




Ora il quadro della situazione era chiaro.
Ed io come spectre non avrei mai permesso che un pugno di insulsi angeli rimettessero piede in luoghi a loro mai appertenuti.
Guardavo con attenzione tutti i presenti, soffermando il mio argenteo sguardo sul Necromante.


°Dobbiamo fermare questa nuova ondata di attacchi, se no volgliamo rischiare di essere spodestati.
Niente colpi di testa da parte di nessuno, per cui dovremo collaborare.
Ma soprattutto organizzare un piano organizzato nei minimi dettagli.
Vi ricordo che non dobbiamo fallire, o per noi sarà la fine.°


Chissà se il mio discorso avrebbe avuto effetto sui miei colleghi.

 
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Lorak Vanadius
view post Posted on 24/7/2009, 23:11




*Dunque quella era la situazione. Una guerra si profilava all'orizzonte e ora veniva loro chiesto di imbracciare le armi. Lorak fece scorrere lentamente lo sguardo su ogniuno di colora che partecipavano a quell'incontro ed ascoltò con attenzione le parole dello specter di Belrog per poi prendere a sua volta la parola.*

-Siamo dunque giunti a questo punto...una nuova guerra per il dominio sugli Inferi. Il piano del Negromante mi pare buono, colpire per primi invece di aspettare che si presentino alle porte dell' Inferno gli Angeli potrebbe darci un vantaggio tattico notevole. Approvo e sono più che disposto ad aiutarvi.-

*Poche e semplici parole, le sue. Non era il momento per lunghi ed interminabili discorsi. Era ora di prendere decisioni rapide e di agire con la massima celerità, il fattore tempo era determinante.*
 
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99 replies since 12/7/2009, 17:42   1920 views
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