LA CACCIATA DEGLI ANGELI, MEGA QUEST

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Oniro
view post Posted on 12/7/2009, 11:00




CITAZIONE

Una notte di tempesta affligge il Santuario, da poco popolatosi dei primi Santi chiamati da Athena dalla disfatta che ha portato al dominio incontrastato di Zeus e delle sue schiere angeliche...

Molto tempo è passato da allora, ed è giunto il tempo per la Dea della giustizia, di riprendersi ciò che è suo di diritto...

Per questo motivo invoca l'aiuto dei suoi amati cavalieri, entrando nei loro cuori, e scaldandoli con il suo calore...

Presto....Presto...

Raggiungetemi...


Questo il messaggio...Poche parole, certo, nessuna indicazione; tuttavia lo spirito dei Saint guiderà i devoti...


CITAZIONE
Q.M.: Bene, i vosrti pg capiranno da soli, d'istinto, che è alla statua di Athena chr devono recarsi.
Pensieri, emozioni e sensazioni sono a vostra discrezione, questa è una classica adunata.

Ordine di postaggio libero, ecco i partecipanti:

Violet
Radamante
Kratosflave
Sulien
key
hentai
ricklee
Sheva07

Gambit: tu posterai al Santuario: per ora però stai nascosto, cerca di non farti beccare, o rischi la pelle...
Sarai la spia di Zeus in parole povere...



Edited by Oniro - 14/7/2009, 23:07
 
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Sulien_Dan_Vanya
view post Posted on 12/7/2009, 13:17




Athene, pochi kilometri a sud di quella statua vi era un ragazzo che cominciò da solo a muovere i passi del proprio destino.
Durante una profonda meditazione Rei venne come scosso da un fulmine, una sensazione di profondo sconforto mista a sgomento gli fece del tutto perdere la concentrazione. Un cosmo per qualche attimo aleggiò sopra di lui come a volerlo abbracciare, e poi delle parole che risuonarono come il più forte e potente dei richiami.


Presto...
Presto...
Raggiungetemi



E poi seguì una veloce immagine nella mente di lui che lo fece trasalire del tutto, non poteva coinfondere quel luogo per lui così sacro. La grande statua di Athena la cui immagine si fermò per un lunghissimo secondo nella mente di Rei.

ATHENA!

Disse quest'unica parola a voce alta e scandita mentre il proprio cosmo andava espandendosi sempre più velocemente sino a richiamare la propria corazza.
L'orsa si scompose sul corpo del cavaliere e gli concesse la propria benedizione e protezione per poi assecondarlo in dei movimenti veloci verso la grande scalinata.


Devo fare in fretta...non posso avere altre incertezze nel mio passo...percepisco chiaramente altri cosmi che si stanno avvicinando velocemente, non posso mancare, non posso , non posso , non POSSO!

Correva veloce il cavaliere sfilando prima per l'agorà che era la grande piazza dove la gente si riuniva come nell'antico mercato, poi per lo spiazzo antecedente le 12 case dello zodiaco. Si fermò un'attimo per riprendere fiato e guardare la grande meridiana del sole, le luci erano purtroppo spente ma ben presto avrebbe trovato il modo di ripararla. La breve pausa gli permise di recuperare per qualche attimo un po di fiato prima di rilanciarsi in una sfrenata corsa attraverso le dodici case dello zodiaco. Quei palazzi una volta erano presieduti dai più forti guerrieri della storia, indugiò solo per un istante il suo passo, proprio nella seconda casa del toro, casa del suo grande eroe Aldebaran, per poi riprendere spedito casa per casa ricordando per qualche secondo ad ogni casa il loro precedente custode.
La grande scalinata finì poi con la tredicesima casa, quella del grande sacerdote. Questo immenso palazzo, ora deserto, era la sala comando da cui il grande sacertode amministrava il regno e la giustizia sulla terra in nome di Athena.
Anche quel palazzo aveva una grande e gloriosa storia da raccontare ma non poteva soffermarcisi, doveva oltrepassare anche quello fino alla statua...li avrebbe conosciuto il suo destino. Arrivato alla grande stuatua ora attese che arrivassero gli altri convocati.
 
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Kratosflave
view post Posted on 12/7/2009, 16:40




Era una sera di tempesta al Grande Tempio, Alexandros non riusciva a dormire per via del violento crosciare della pioggia e di tanto in tanto un fulmine spezzava il cielo.
Non aveva neanche voglia di fumare e di certo con quell'acquazzone non poteva andarsi a fare un giro con la sua moto.
Ad un tratto nel fitto nella pioggia avvertì un rumore, tese l'orecchio per sentire meglio.
Poi si accorse che non era un rumore provenire da fuori ma da dentro dalla sua testa.

CITAZIONE

Presto...
Presto...
Raggiungetemi


La Dea! Fu il primo pensiero di Alex, e capì che la somma Athena stava chiamando a raccolta i Saint.
In un baleno cominciò a correre lasciando perdere l'acqua che gli scrosciava addosso.
Puntò dritto alla statua d'Athena, superando le dodici case, che al momento erano vuote. Il Saint aveva così il permesso di passare, anche perché la Dea aveva interdetto un'adunata.
Superò tutte la Dodici Case dello Zodiaco raggiungendo infine le stanze del Grande Sacerdote.
Dopo un breve inchino difronte al Trono del Sommo, Alex proseguì fino a trovarsi di fronte alla statua d'Athena.
Vide che Rei dell'Orsa era già arrivato, chinò il capo per salutare il Saint e poi si prostrò difronte a quella della Dea.

<< Eccomi o Somma Dea di Giustizia, cosa richiedi ai tuoi Saint?>>
 
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{Violet
view post Posted on 12/7/2009, 21:33




Arthemisia dormiva in camera sua. Abbandonata ad un dolce sonno e tranquillamente sognava.
Nel sogno si trovava in un bosco ed anche lì era notte. Davanti a lei un'enorme distesa d'acqua, solo che sotto il cielo notturno, era densa e scura come inchiostro. Le stelle ci nuotavano dentro e della luna si scorgeva solo una falce tremolante. Infatti, piccole ombre, create dal soffio del vento, incresparono la superficie.
Arrivò alla riva ed immerse i piedi nell'acqua gelida. Ma, improvvisamente, avvertì una presenza. Alzò il capo di scatto e sotto la luce degli astri, scorse l'esile figura della dea Atena, che poi scomparve in una piccola scia dorata.
Come un lampo a ciel sereno, parole pronunciate da una voce solenne, riempirono le sue orecchie.

Presto Presto...
Raggiungetemi...



Appena quella voce si spense, Arthemisia cadde al suolo e quando spalancò gli occhi, si trovava ansante e sudata nel suo letto. Sentiva il cuore battere come un forsennato.
Si mise a sedere e cercava di dare un senso a tutto quello. Un brivido gelido percorse la sua schiena facendola tremare, appena arrivò alla conclusione di quel sogno.
Oh! Athena!, pensò e si alzò.
Aprì l'armadio alla ricerca di pochi abiti da indossare e senza pensare a più nulla, uscì di casa e prese a correre a perdifiato.
Superò le Dodici Case che sembravano enormi giganti addormentati da chissà quanto tempo.
Ad un certo punto, sentì l'esigenza di fermarsi. Trasse un profondo respiro. L'aria le bruciò in gola, ma a lei non importò, aveva altro a cui pensare.
Trasse un altro respiro e riprese la sua corsa, che sembrava non finire mai.
Ma, quando la sua meta appariva anni luce lontana, la tredicesima casa, quella del Gran Sacerdote, apparì all'orizzonte.
Varcò la soglia e in breve tempo si trovò dinanzi ad esso. Accennò ad un goffo inchino, prima di proseguire oltre.
Arrivò alla statua e notò che già due saint erano arrivati. Fece un breve cenno di saluto, prima di trarre un altro respiro profondo, cercando di placare il battito ansante del suo cuore e con voce ferma pronunciò le seguenti parole.

Eccomi, Athena, Arthemisia della Corona Boreale è qui per servirti.
 
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view post Posted on 12/7/2009, 21:49
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Bass solo, take one.

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SPOILER (click to view)
Parlato
Pensato

Lorenzo era seduto sulla scalinata che portava alla Prima Casa.
Guardava il cielo.
Purtroppo non era illuminato dalle stelle.
Dei fulmini illuminavano il cielo notturno. Il Guerriero del Leone Minore rimase a guardare il Cileo quando all'improvviso sentì' un richiamo...

Presto....Presto...

Raggiungetemi...



Il Cavaliere scattò in piedi.

Atena ha bisogno di me!

Lorenzo indossò l'Armatura e entrò nella Casa dell'Ariete.
Superò le 12 Case di Corsa...
Ariete,Toro,Gemelli,Cacro,Leone,Vergine,Bilancia,Scorpione,Sagittario,Capricorno,Acquario e Pesci...
Non si fermò a prendere fiato in nessuno dei 12 templi.
Arrestò la sua corsa una volta giunto alla tredicesima casa...Il Palazzo del Gran Sacerdote...
Attraverso in fretta il Tempio e raggiunse la statua di Atena.
 
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view post Posted on 13/7/2009, 15:13
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天下第一

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Questa notte è insolitamente malinconica...troppi ricordi riaffiorano nella mia mente...cosa ci faccio qui ? Perchè sono ancora vivo...perchè tutto questo..
Osservava il cielo chiedendo una spiegazione, un destino crudele in una vita segnata dal dolore e dalla totale assenza di sentimenti. Una macchina unica nel suo genere non consumatasi però nel tempo. Qualcosa di straordinario, un semplice esperimento, che ora si trovava in Grecia a servire una divinità alla quale nemmeno credeva. Uno scherzo..forse ma era l'unica chiave per tutto. Pochi i giorni trascorsi al Santuario, sede del Tempio, ma che stavano per scombinare tutti i progetti del Silver, un richiamo infatti, un calore nel cuore, era Athena che invocava l'aiuto del suo cavaliere, seppur miscredente, aveva bisogno di LUI e questi doveva rispondere per forza a tale messaggio. Senza indugiare oltre si alzò dal letto e indossò i vestiti, una maglietta nera ed un paio di jeans, sopra di esse la luce armatura argentea. Equipaggiatosi rapidamente si recò nel punto designato, proprio dinanzi a quella immensa statua che rappresentava il luogo di culto per molti. Percorse in modo mediamente rapido la stradina che lo avrebbe portato lì ed una volta giunto si appoggiò ad una delle colonne attendendo le nuove parole della divinità.








 
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view post Posted on 14/7/2009, 00:31
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«A differenza tua non ho alcuna intenzione di diventare un Hunter».

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Passano i giorni, passano le settimane e il lungo pellegrinar del cavaliere di Hydra lo riporta in Grecia, nazione di luoghi affascinanti e teatro di tradizioni inenarrabili.. ma il suo cuore rimane sempre li, nella cittadina dove incontrò il suo amore, ogni passo è un ricordo, ogni metro è uno spillo che spinge forte sulla pelata del cavaliere.. maledizione.. ..ma in quella selva oscura, dove i pensieri son rivolti all'amore e ai ricordi, una voce gli da un allarme deciso e convincente..

Presto....Presto...

Raggiungetemi...


.. oh cazzo.. ..il suo viso cambia improvvisamente, muta persino i suoi atteggiamenti.. l'energia è vicina, devo solo seguirla.. ..Antonio accelera il suo passo, con la sua solita frenesia che lo caratterizza, sembra la sua corsa blanda lo fa uscire dal boschetto, conducendosi dinnanzi all'immensa statua di Anthena.. l'enorme monumento guarda il cavaliere con occhi decisi e questi si commuove, per poi inchinarsi.. oh mia dea.. voi mi avete chiamato e io son giunto qui, per eseguire e realizzare ogni vostro desiderio..
 
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Ricklee
view post Posted on 15/7/2009, 15:07




Era notte ad Athene.
Il cielo era scuro e tutte le Creature riposavano.
In un luogo nascosto vicino alla città il Grande Tempio era immerso nel silenzio.
Poco distante da quel posto ricco di mistero un ragazzino osservava le stelle.
Manako di Andromeda era solito osservare le stelle prima di abbandonarsi al giusto sonno e riposare tra le braccia protettive di Morfeo.
In quel momento il giovane teneva tra le mani candide ed affusolate un bicchiere di succo e contemplava il cielo.
Tutto attorno a lui era tranquillo e lui si sentiva in pace con sè stesso e con il Mondo.
Tuttavia la grande pace non può durare e ben presto nella sua mente risuonò il richiamo della Giovane Dea Fanciulla, Athena.
Il ragazzino subito posò a terra il bicchiere e si infilò l'armatura.
Corse su fino alla Statua di Athena, superando le Scale e le Stanze dei Gold Saint.
Giunto a destinazione con il fiatone per la corsa, notò che non era il solo ad esser stato richiamato dalla Dea, prima di controllare chi fosse stato convocato si inginocchiò e con voce dolce chiese alla sua Dea.
*Eccomi, mia Dea, per servirla...*
Gli occhi, in quel momento color dell'oro delicati ed espressivi, si posarono sulla fanciulla in attesa di ordini e preoccupati per la convocazione così improvvisa.
 
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Sheva07
view post Posted on 15/7/2009, 21:59




Da poco sedeva sul trono del Gran Sacerdote di Atena e già nel sentiva il peso opprimente delle sue responsabilità.
Il Grande Tempio della dea era maestoso e illuminato, come se racchiudesse in sè parte della luce solare a farne da lumino.
Quella mattina si alzò con un insolito mal di collo nella parte sinistra di esso.

"Qualcosa non mi convince..."

Disse ad alta voce, come se qualcuno lo stesse ascoltando in quel luogo vuoto, adorno solo delle maestosità della dea.
Allorché sentì il cosmo immenso della sua protetta che lo invocava...

Presto...
Presto...
Raggiungetemi



Il richiamo lo spingeva a raggiungere la dea nell'atrio della sua statua situata in cima alle scalinate subito dietro il Grande Tempio.
Kein si incamminò...
Qui, una volta arrivato si ritrovò lì riuniti i cavalieri allora presenti al Grande Tempio.

"Ragazzi miei, il richiamo della dea è giunto ed avete risposto tempestivi! Mi complimento con voi per il vostro ardore. Mi spiace solo che per ora il nostro compagno Nime non possa essere qui con noi, ma sarà presto dei nostri."

Austerità e saggezza emanarono quelle parole per nascondere ai presenti l'irrequietezza delle domande irrisolte su quella chiamata che atanagliavano la mente del Gran Sacerdote.

Fece due passi in avanti rispetto ai suoi compagni e volse il suo sguardo verso la dea.
 
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G@mbit
view post Posted on 16/7/2009, 14:00




Notte calma e dolce era quella che dominava il mondo.
Il Grande Tempio era in tumulto, sentiva i passi dei cavalieri risalire le varie Case dello Zodiaco od altre vie secondarie per giungere al cospetto della loro Déa, personificata in una grande statua di pietra che splendeva sotto la luna.
Zeus gli aveva dato un incarico ben preciso, non mostrarsi e spiare i loro movimenti. Per questo aveva deciso di risalire il Grande Tempio da una via segreta e probabilmente ignota anche ai grandi Cavalieri d'Oro. Era giunto li senza manifestare il suo cosmo celandolo alla percezione perfino dei più potenti seguaci di Athena.

Si credono costoro cavalieri di pace quando invece in passato sono stati tra i primi a smuovere l'ira del Signore dei Cieli.

Pensò mentre si nascose nell'oscurità studiando i presenti situati dinanzi alla statua di Athena. Riconobbe tra loro il sacro guerriero di Gemini. Il Cavaliere d'Oro dal doppio volto e dal passato oscuro quasi quanto l'Averno.

Gemini, cavaliere di innata potenza è costui. Non dovrò mai sottovalutare le sue qualità poiché è riuscito perfino ad ingannare e piegare gli Déi. La costellazione dei gemelli è una delle più pericolose. E se riuscì a tenermi lontano da lui meglio sarà per il mio signore.

Analizzò mentre studiava i vari cavalieri, poteva sentire il loro dialogo perfettamente. E vedere tutto ciò che poteva essere mostrato ed allo stesso tempo tenersi nascosto dallo sguardo dei suoi nemici. Nell'oscurità, nell'ombra più infima del Grande Tempio.

 
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Oniro
view post Posted on 16/7/2009, 23:24




CITAZIONE

Miei amati cavalieri...

Finalmente siete giunti a me, da tempo vi aspettavo...

Saprete dell'avvento di Zeus e dell'occupazione del Santuario da parte delle sue forze: è giunto per noi il tempo di liberarci da tale oppressione...

Questo comporterà gravi rischi e insidie: alcuni di voi potrebbero perire nell'impresa, molto sangue verrà versato.
Ma la nostra terra non può continuare a rimanere sotto il controllo del Padre invasore, che, dopo aver perso l'Ade, è pronto a riprendersela per unificare i regni e conquistare il mondo dei vivi e quello dei morti, trasformandoli in un solo assoluto dominio...

Mi aspetto quindi un segno importante da ognuno di voi...

Siete pronti a mantenere la parola data nel vostro giuramento di investitura...?


Parole importanti: decise, di grande peso e grande impatto.
Ora sta ai cavalieri di Athena meritare tale titolo, dichiarandosi disponibili anche a sacrificare la propria vita...

per Athena stessa...

Per la salvaguardia dell'equilibrio...

Per la Terra...

E per la giustizia...


CITAZIONE
Q.M.: E' giunto il momento di prendere posizione cavalieri...

Rischierete la vita davvero per la vostra Dea...?

Elenco partecipanti, ordine di postaggio libero:
-sheva07
-ricklee
-hentai
-key
-Radamante
-violet
-kratosflave
-Sulien

-Gambit



Edited by Oniro - 17/7/2009, 00:42
 
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{Violet
view post Posted on 17/7/2009, 00:39




Arthemisia ascoltò quelle parole in assoluto silenzio. Si sentì per un attimo smarrita, come una bambina che cercava a tutti gli effetti il bisogno di un genitore che le stringesse la mano. Una lacrima silenziosa le scende lungo il volto.
Prense un profondo respiro, appena, il silenzio calò sul luogo sacro.
Soppesò bene quelle parole così solenni e soavi, così dure e atroci. Soppesò il suo futuro e il suo destino. Era un cavaliere d'Athena e davanti a sé aveva una strada formata da battaglie e guerre. Quindi, non poteva lasciare la dea ad affrontare i suoi rivali tutta sola e neanche lasciare i suoi compagni.
Prese un altro respiro e si schiarì la gola, fece un passo avanti e la sua armatura d'argento brillò sotto i raggi della luna crescente.

Dea Athena, lasci che io vegli qui, accanto a lei, in modo da proteggere la sua anima da nemici potenti.

Pronunciate quelle parole, Arthemisia ritornò al suo posto e calò in un profondo silenzio.
 
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view post Posted on 17/7/2009, 02:12
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天下第一

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*..richiedere la vita di un uomo così..senza batter ciglio, è questa la differenza abissale tra noi esseri inferiori e le divinità ? La loro immortalità li porta ad essere onnipotenti, la loro vita eterna permette di dominare e guidare eserciti di folli uomini che per questo ideale donano la loro vita..è successo in passato...succederà adesso e perfino nel futuro..tanto per loro il tempo è solo una effimera espressione di nulla. Chi di noi non ha sofferto nella sua vita eppure questi dei non se ne curano affatto, anzi utilizzano queste debolezze per aizzare il fuoco della guerra..che patetici che siamo..ma questo è il nostro destino...noi NON siamo artefici del nostro futuro..noi siamo solo dei pupazzetti con i quali giocare fino a quando non saranno rotti..e quando ciò avverrà..basterà prenderne uno nuovo..*
Rimase in silenzio, immobile, il capo chino e gli occhi fissi ad ammirare il suolo; nessuna parola e nessun gesto ad esprimere la sua posizione. Così come non aveva nemmeno reso omaggio alla dea, al contrario di tutti gli altri suoi "alleati". Cosa avrebbe deciso il Triangolo. Un Cavaliere Ambiguo che accolse la chiamata non per fede ma per utilità, questo la dea lo sapeva bene ma non i suoi compagni. Dunque..Athena aveva deciso di correre il rischio. Al Nobiluomo la decisione, al Nobiluomo la strada da intraprendere. Dunque Sarebbe Stato Con o Contro i suoi compagni ? Ai posteri l'ardua sentenza..






 
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Kratosflave
view post Posted on 17/7/2009, 06:17




Alex era ancora chinato e testa bassa e sentiva un penso opprimergli il corpo, le parole della Dea risuonavano nella sua mente potenti.
Era un grande compito quello che la Divina Athena affidava ai suoi Saint, liberare il mondo dagli Angeli di Zeus, una follia per un uomo normale.
Ma non per i Saint che in più d'un occasione si sono dimostrati in grado di poter competere con le divinità.
La definizione di cosmo stesso era "la facoltà di un mortale di compiere miracoli... Il potere delle Stelle", questo bestava a far capire a qualunque nemico che i Saint erano disposti a qualunque cosa. Anche ad ergersi contro gli Dei dell'Olimpo.

Alex era siduro della risposta che avrebbe dato.
Alzandosi e guardando la statua che raffigurava la dea di cui era innamorato fece brillare un po del suo cosmo.

<< Darò tutto quello che ho, e non, Divina! La vita di un singolo come me non è niente se a minacciarla ci sono gli Angeli del Divino Padre. Troppo orrore ho visto nel mondo per restare ancora a guardare, voglio combattere al fronte! Gli Angeli pagheranno per ogni singola vita tolta.>>

Alexandros credeva in quello che diceva, aveva votato la vita alla sua Dea, la protettrice degli uomini. Questo faceva di lui, e degli altri, Saint dei salvatori.


Edited by Kratosflave - 19/7/2009, 05:43
 
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Ricklee
view post Posted on 17/7/2009, 10:59




Manako ascoltò con attenzione le parole della sua Dea.
Eran parole terribili e sprofondò per un istante nel baratro della preoccupazione.
Non aveva paura di perdere la vita, ma temeva la perdessero i suoi Compagni ed Amici, inoltre lui odiava la guerra ed era profondamente convinto che ci fossero modi più semplici e meno sanguinosi di risolvere un conflitto.
Tuttavia se la Dea Athena richiedeva una simile prova di coraggio, significava che non vi era altro modo.
Aprì la bocca due volte, non riuscendo ad emettere alcun suono, poi finalmente la sua voce uscì dalla sua bocca titubante.
*Se non vi è altro modo, combatterò per lei e per la Pace e la Giustizia nel Mondo senza arrendermi mai, mia Signora....*
Gli occhi color oro vagarono sui suoi Compagni, mentre levava silenzioso una preghiera al Cielo di Athene.
"Fai in modo che tornino tutti sani e salvi..."
Pensò senza dar voce a quel pensiero.
 
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45 replies since 12/7/2009, 11:00   2067 views
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