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Capitolo 8
-Dance-

*Il piercingato sembrò non voler gettare la spugna subito, Valdar stava per agire, quando sentì il Cosmo di Hotaru espandersi leggermente; notò che sulla superficie dell’argenteo tavolino comparì un sottile strato di ghiaccio.*

°Ghiaccio… mmm… interessante.°

*Lo Specter rise leggermente quando vide il tizio allontanarsi, umiliato, con la mano tutta intorpidita. Abbassò nuovamente lo sguardo verso la ragazza e ascoltò le sue parole.*

Speriamo di si e che non venga più ad infastidirti.

*Papillon sorrise, divertito, alla ragazza mentre ascoltava anche il secondo quesito.*

Mi è accaduto solamente un paio di volte, inclusa questa, ed è finita male per chi è venuto ad infastidirmi.

*Il Signore delle Farfalle stava alludendo a poco dopo essersi risvegliato dal suo Sonno negli Inferi, quando nella Locanda, durante il viaggio come accompagnatore dell’ambasciatrice dell’Ade, il tizio che aveva spolpato a Poker lo aveva minacciato insieme a dei compagni.
Il ragazzo si sedette e si rilassò un istante; dopo pochi minuti arrivò il barista con le bevande che avevano ordinato. Il Sicario di Ade prese il conto, poggiato sul vassoio, frugò nelle tasche e porse i soldi in mano al cameriere.*

Tieniti il resto.

*Appena detto questo il cameriere si dileguò. Il giovane sorseggiò la sua bibita lentamente. Appena la ragazza finì di bere il ragazzo disse.*

Ti va di ballare? Non sono certo come quel tizio di prima… ahahah… di me puoi fidarti.

*Il giovane ridacchiò leggermente, dopodichè attese una risposta della ragazza.*

Capitolo 7
-Fastidio-

*La ragazza sembrava un po’ disturbata dal volume, in effetti, alto della musica, ma sembrò abituarsi. Quando arrivò il cameriere la ragazza ordinò una semplice Coca, forse non beveva alcolici. La ragazza ascoltò la domanda di Papillon, dopodiche rispose; il locale gli piaceva, ma un po’ troppo affollato. Valdar sorridette, per poi abbassare un secondo lo sguardo verso le sue scarpe, erano nuove e volle assicurarsi che non si fossero sporcate.
Mentre faceva ciò sentì un tonfo e una voce, che si rivolgeva alla ragazza accanto a lui; il Signore delle Farfalle alzò lo sguardo, si era avvicinato un tizio con un paio di piercing sul volto, uno al labbro e uno sul naso, a quanto pareva stava invitando Hotaru a ballare, ma la ragazza sembrò declinare l’invito.
Il ragazzo non cedette e afferrò per un polso la fanciulla, tirandola. Valdar sentì la lieve richiesta di aiuto da parte della ragazza, allora si alzò dalla sedia e afferrò il braccio del tipo e, con una potente stretta, lo costrinse a lasciare la ragazza, lo Specter utilizzò l’altro braccio per stringere leggermente la giovane a se, in segno di protezione. Lasciando il braccio del ragazzo con i piercing disse.*

Sbaglio o ha gentilmente declinato l’invito? Su sparisci, prima che ti faccia fare una brutta figura davanti a tutti.

*Il Sicario di Ade si rivolse alla ragazza per constatare che stesse bene.*

Tutto bene?

*Appena si assicurò che Hotaru stesse bene, si voltò nuovamente verso il tizio con i piercing, a quanto pare aveva chiamato amici.
Valdar stufato, disse.*

Sentite io non voglio problemi, e non voglio che nessuno di voi torni a casa e che sua madre non lo riconosca, quindi ,perfavore, vedette di non farmi saltare i nervi.

*Parole dure quelle dello Specter, ma non era lì per una rissa, e s elo avvessero attaccato sarebbe stato costretto a rendergliele.*

Capitolo 2
-Attesa-

*Gli Specter iniziavano ad affluire nel Castello di Odino, aumentando di numero. Papillon continuava a fissare e ad ascoltare il God Warrior che gli aveva offesi.
Il guerriero del nord rispose al Signore delle Farfalle offendendo ancora, espandendo il suo Cosmo.
Valdar non stette di certo a guardare, fece esplodere il suo Cosmo, negli ultimi tempi aumentato, le pupille del Sicario di Ade divennero scarlatte, pronto a rispondere all’altro quando Orochi, Specter dell’Arpia, gli si avvicino e lo rimproverò.
L’aurea del Papillon venne richiamata dal suo possessore e gli occhi tornarono normali, il guerriero iniziò a calmarsi. Ma non sembrava così per il compagno, che stava rischiando di fare quello che lo stesso Valdar avrebbe fatto se non fosse stato interrotto.
Un ghigno comparve sulla faccia dello Specter, che poggiò una mano sulla spalla del compagno sussurrando.*

La prossima volta non sarà così fortunato…

*Il Sicario di Ade esplose in una risata e si volto un ultima volta verso il Guerriero Nordico, prima di avvicinarsi al muro e poggiarvisi. Socchiuse gli occhi, notò un Cosmo che fino a quel momento gli era rimasto celato. Una possente energia, appartenente ad uno Specter, si trovava sulla cima della Statua di Odino. Quel Cosmo faceva rabbrividire addirittura coloro che erano al suo fianco, come il Signore delle Farfalle.
Il Guerriero Avernico sbuffò leggermente e si sistemò i capelli, attendendo lo svolgersi degli eventi.*