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Capitolo 9 -Il Prediletto Del Cielo-
*La combinazione di attacchi scagliati dai Sicari di Ade colpisce in pieno il Serafino della Morte mandandolo all’altro mondo. Valdar sogghignò mentre pensava.*
°Volevate l’Ade, e l’avete avuto. Adesso le vostre anime rimpiangeranno il giorno in cui hanno incrociato il nostro cammino.°
*Lentamente gli aggressivi Cosmi degli Angeli andarono a sparire, per lasciare dietro di loro solamente dei corpi privi di vita e di energia. Il Serafino della Morte era stato sconfitto definitivamente, mentre i due Angeli di grado inferiore erano privi di energie, quindi non costituivano alcun problema. Papillon fece un paio di passi indietro, giungendo al muro, per appoggiarsi per il consumo di energie. Certo non aveva scagliato la sua tecnica migliore, ma aveva dovuto ampliare la potenza di quella scagliata per poter danneggiare in modo grave, assieme ai suoi compagni, il nemico. Il giovane fece qualche respiro profondo, tentando di non pensare al dolore che la necrosi gli stava provocando.*
°Che sia finita così? Non credo proprio, mi pare strano che un Dio come Zeus si arrenda così facilmente…°
*Non l’avesse mai pensato, ebbe appena il tempo di riprendere fiato e di ricaricare un po’ la sua Energia, uno spaventoso Cosmo comparve dal nulla, assieme ad una gigantesca luce nel cielo. L’energia comparsa era di una grandezza spropositata, a suo confronto il Serafino appena sconfitto era paragonabile ad un insetto. Dalla luce fuoriuscì una maestosa sagoma, dalla voce imponente e dittatoriale. Era proprio da quella figura che proveniva quel Cosmo potentissimo. La voce rimproverava i tre Angeli che si erano fatti sconfiggere, la luce che circondava tale figura si affievolì lentamente per lasciare spazio a colui che sarebbe stato il prossimo avversario dei guerrieri avernici. Un’armatura singolare e altrettanto spettacolare rivestiva il corpo dell’Angelo: possedeva due ali, una ricordava quella di un demone mentre l’altra una semplice ala piumata. Il colori dell’armatura si alternavano tra arancio, azzurro e rosso, con particolari rifiniture dorate. Il lunghi capelli del guerriero nemico erano scuri. Papillon non aveva mai avuto a che fare con lui in prima persona, ma ne aveva sentito parlare spesso. Secondo le descrizioni a lui riportate quell’Angelo era il comandante supremo dello schieramento dei guerrieri celesti, colui che occupò il trono del re degli Inferi fino al risveglio del Sommo Oniro: Azrael, l’Oracolo di Zeus! Valdar sgranò gli occhi nel vederselo comparire poco più avanti, il suo Cosmo era immenso e si espandeva ogni secondo che passava. La situazione era critica, nessuno dei seguaci di Ade avrebbe potuto contrastare il nemico. Un leggero ghignò però comparve sul volto dello Specter, che stava pensando.*
°Zeus a fatto ricorso al suo Adepto più potente, ciò significa che abbiamo dato filo da torcere anche agli Dei. Tsk. Se proprio devo morire, morirò da Eroe.°
*Questo ciò che pensò Papillon. Il Signore delle Farfalle era determinato a difendere i suoi Ideali e l’Ade, avrebbe combattuto fino all’ultimo respiro.*
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