Luci ed Ombre, [Quest per Denyel]

Il vero volto di Gerald

*Gerald stava per raggiungere la porta, quando qualcosa lo fece cader per terra inginocchio.
Sputò per terra sangue diverse volte, le due ferite al petto si fecero dinuovo sentire, ma quel dolore era l'unica cosa che lo fece sentire vivo.*

Anf...anf...

*Ansimò un pò di volte, quando sentì una voce nella testa diverse volte, che gli diceva che non poteva fuggire da lui.
Il suo destino era quindi di perire contro quell'impostore??era solo all'inizio della sua nuova vita da God Warrior e non poteva certo morire proprio ora.
Con le mani in testa, si mise ad urlare.*

Finiscilaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!

*Un grido mostruoso eccheggiò nel salone, esausto e colmo di rabbia. Sarebbe finita prima o poi quella giornata??sembrava infinita.
Improvvisamente, davanti a Gerald apparve ancora la persona che diceva di essere suo fratello, come aveva fatto a comparire lì??
Forse in tono di pietà o di resa, Gerald disse qualcosa.*

Basta...non ce la faccio più...se devi uccidermi fallo, mi arrendo...

*Era con le mani per terra, a palmo aperto. Il pavimento era freddo ma non preoccupò affatto Gerald, che sembrò più a suo agio in quella posizione.
Il capo abbassato, come per aspettare la sentenza dello straniero, lo sguardo ingannevole come suo solito.
Dalle sue mani, uscì un'aria molto gelida mescolata col Cosmo di cui era padrone, e il pavimento prese a congelarsi, ma non tutto, bensì seguì due traiettorie diverse.
Con la mano sinistra, creò col ghiaccio una lastra molto resistente, proprio dietro Mizar, così da tentare di non farlo scappare in nessun modo, mentre con la destra fece comparire sempre col ghiaccio, diverse punte affilate attorno al presunto fratello di Gerald.
Tali punte si fecero sempre più lunghe e si apprestarono a colpire il nemico alle varie parti del corpo, dalla testa, alle braccia, alle gambe e così via, facendole sbucare anche sotto di lui.*

Ahahahah!!

*Gerald era così, le menzogne facevano parte di lui, e figuriamoci se si sarebbe mai arreso contro qualcuno in quel modo.
Ma il suo piano, avrebbe avuto successo??*

Morte?

*Andò a buon fine il piando di Gerald. Infatti, riuscì a colpire con le punte di ghiaccio il presunto fratello, così da ferirlo gravemente.
Sorrise, finalmente aveva vinto e forse poteva finire questo suo incubo una volta per tutte.
Si alzò in piedi, se pur faticando e si avvicinò alla persona così uguale a lui.*

Come ho fatto??semplice...perchè tu non sai nulla di me...se fossi stato veramente mio fratello, lo avresti capito e forse avresti evitato i miei colpi e il mio piano...ora mettiamo la parola fine a tutto questo...

*Gerald caricò il braccio destro all'indietro, a mano aperta, con gli artigli pronti a colpire.
Ci mise molta forza e velocità in quel suo colpo, con lo scopo di trafiggergli il petto per ucciderlo.*

La figura davanti a te sembra diventare evanescente, come se non fosse realmente costituita di carne ed ossa. Subito dopo il tuo attacco essa scompare del tutto lasciando spazio al semplice vuoto. Il silenzio cala nuovamente nel castello di Asgard. Di nuovo un biglietto scritto col sangue scende dal soffitto in maniera ondulatoria fino ad atterrarti sulla spalla e che recita le seguenti parole:

Hai vinto la battaglia, Gerald ... per questa volta mi accontenterò del sangue dei tuoi servi, ma la prossima volta mi nutrirò del tuo.

Una risata maligna proveniente dall'androne del palazzo scompare man mano che cerchi di avvicinarti. L'uomo probabilmente ha abbandonato quel posto lasciandoti solo a contemplare il massacro, le facce dei tuoi uomini sofferenti appaiono scolpite tra le pareti di pietra del salone principale come a voler apparire come decorazioni a ricordarti che prima o poi ti saresti confrontato nuovamente con il tuo passato.