Luci ed Ombre, [Quest per Denyel]

La natura del predatore

*La mano di Gerald perforò il petto del mostro con le sembianza di sua madre, senza pietà, senza troppe parole.
Più andava dentro, più sentì pezzi che si strapparono e si lacerarono grazie ai suoi artigli affilati.
Doveva ormai essere arrivato al cuore, ma non c'era nulla, niente di simile.*

Cosa diavolo sei fatto è??peccato tu non abbia il cuore...io li adoro...vorrà dire che mi prenderò la tua testa...

*Gerald guardò il viso sofferente di sua madre come se fosse un estraneo, provava davvero piacere nel fare quello che stava facendo.
Quando gli prese la testa con una mano, preparò l'altra pronto a staccargli la testa con gli artigli, l'essere cambiò forma di viso, assumendo ora le sembianze del padre.
Nulla cambiò nel God Warrior, nessuna preoccupazione, nessun ripensamento.*

Salve Padre...anche tu vuoi goderti lo spettacolo vero??sta a vedere...

*Gli artigli di Gerald erano diretti al collo del mostro, ormai la sua natura da predatore aveva preso il sopravvento su di lui, ora e per sempre.*

Fratello

*La testa si staccò andando per terra, gli artigli di Gerald erano davvero tremendi, gli rimase un po di sangue su essi.
Lo leccò, anche poi lo sputò subito.*

Orribile, anche il tuo sangue oltre a te fa schifo...quanto ancora ti devo far a pezzi prima di morire è??

*La testa anche se era per terra staccata dal proprio corpo, cambiò nuovamente aspetto, diventando una di un infante, un sottoposto del God Warrior.*

Non funziona...ormai non mi fotti piu...

*Era pronto per farlo a pezzi definitivamente, quando si sentì strano, come se qualcosa gli venne in mente, un ricordo.*

No...non è vero...non può essere vero...mio...fratello...

*Il ricordo si fece chiaro nella sua testa, il giorno che suo padre tentò di ucciderlo, sua madre era incinta, e quel mostro era suo figlio che non era mai nato.
Gerald si mise le mani in testa, poi andò con le ginocchia per terra, era scosso.
Prese la testa di suo fratello e la mise sul corpo, poi mettendo le mani sopra, iniziò a congelare le due parti, così da rimanere unite.
Mise le braccia intorno al suo corpo come per cullarlo.*

Fratello...perdonami...

*Dalle mani di Gerald ne uscì un aria molto fredda e il corpo del mostro iniziò a congelarsi, il God Warrior però era ancora abbracciato a lui e non sembrava intenzionato a staccarsi.
Voleva almeno alleviargli il dolore.*

Verità o menzogna??

*Diventato tutto di ghiaccio, il mostro si distrusse completamente, e i resti andarono tutti dentro lo strano simbolo.
Gerald sembrò a pezzi, quella scoperta lo lasciò senza fiato, e pianse per la morte di suo fratello che non era mai nato.*

Come può essere vero...avevo un fratello...ed è...morto...

*Gerald si guardò le mani, molte persone aveva ucciso e molte cose avevano subito in quelle carni.
Si rialzò, e lo sguardo ora era serio e deciso, caricò il suo Cosmo al suo massimo, era furioso.
Si mise ad urlare.*

Grrrrrrraaaaaaaaaaaaaaaaaaa!!!!!

*La sua forza era così immensa che tutto iniziò a tremare attorno a lui.
Il simbolo sotto di lui si distrusse all'improvviso, e l'attenzione di Gerald, venne rapita da qualcuno che era apparso vicino a lui.
Aguzzò la vista, quello che gli era davanti era la sua copia, uguale fisicamente in tutto e per tutto.
Qualcosa però aveva di diverso, il colore delle God Robe, erano verdi.
Chi era??e come poteva essere un God Warrior??non lo aveva mai visto finora.*

E tu chi diavolo saresti??un'altra illusione del mio incubo??fratello??non farmi ridere, sono stufo di tutto questo, sparisci!!!

*Gli artigli caricati e pronti ad attaccare, il braccio destro pronto a ruggire, la Furia della Tigre stava per distruggere tutto.*


*Diverse lame di Cosmo andarono contro l'uomo ad una velocità molto elevata, erano così taglienti che appena toccarono il muro lo disintegrarono all'istante.
Chissà se sarebbe riuscito ad evitarle.*

L'uomo che è appena comparso davanti ai tuoi occhi e che sembra raffigurare la tua stessa stella protettrice rivolge a te i suoi palmi proprio nel momento in cui tu sembri compiere l'attacco con i tuoi artigli. Da esse viene generata una barriera di cosmo molto denso e resistente. Le tue lame si infrangono su di esse senza riuscire a prenetrarla anche se in parte la barriera comincia a vacillare sotto i tuoi colpi.

Clap Clap Clap

Di nuovo l'applauso ricompare dopo che il tuoi colpi sono cessati e la barriera si è finalmente estinta.

E' questo il modo di ricevermi fratellino?

L'espressione sul suo viso sembra tranquilla e convinta. Dai suoi occhi non percepisci menzogna ed il suo cosmo stranamente è identico al tuo in tutto.

I Bianchi Artigli

*Credere o non credere, realtà o illusione, Gerald non sapeva più cosa stava succedendo in quel posto e nella sua mente, tutto era diventato un incubo continuo, ma quell'incubo era così reale.
Davanti a lui, si presentò qualcuno che diceva di essere suo fratello, in effetti erano due goccie d'acqua, apparte le cloth di colore diverso.
Doveva prendere una decisione, e fare una scelta, al più presto.
Il colpo lanciato da Gerald non ebbe l'effetto sperato da lui, ma il ragazzo, grazie ad una tecnica difensiva uguale a Gerald, riuscì a non farsi nulla e ad annullare il colpo.*

Fratello??mio fratello è morto tempo fà...se osi ancora dire quella parola, ti ucciderò ancora più lentamente!!!

*Il Cosmo di Gerald era davvero impetuoso e distruttivo, guardava il suo avversario negli occhi con l'intenzione di ucciderlo e farlo soffrire, tutto questo doveva finire.*

Ti farò assaggiare una delle mie tecniche più forti...morirai soffrendo...Bianchi Artigli della Tigre!!!


*Gerald caricò il braccio destro all'indietro infondendoci negli artigli il Cosmo, e scagliò con molta potenza quel tremendo colpo contro il suo presunto fratello.*

Raphael non poteva crederci, suo fratello, il suo stesso sangue stava ancora una volta alzando le mani su di lui, come poteva, com'era possibile. Questo ragazzo non aveva nessuna pietà neanche, d'altronde non ne aveva avuta per il padre e nemmeno per la sua stessa madre continuando ad ucciderli imperterrito ogni notte.

Poi un lieve sorriso illuminò il volto del cavaliere ombra di Alcor. Non servivano parole, non in quell'occasione, la forza avrebbe dimostrato chi dei due avesse ragione e così l'uomo che si era appena rivelato dal nulla concentrò forte il suo cosmo per controbattere all'attacco del fratello.

La stessa tecnica, utilizzata da entrambi, le similitudini sembravano troppe, tutto riconduceva ad un'unica conclusione ... chissà se Gerald l'avrebbe capita prima della fine.

Le lame andarono a scontrarsi le une con le altre in parte neutralizzandosi essendo lanciate alla stessa potenza, ma qualche fendente riuscì a colpire Raphael in pieno petto, l'armatura attutì gran parte del colpo e solo un piccolo fiumiciattolo di sangue iniziò a sgorgare dalla sua bocca a causa del forte urto. Di certo però anche al suo avversario sarebbe accaduta una cosa molto simile inquanto anche lui si sarebbe trovato ad affrontare un contrattacco totalmente identico a quello che aveva subito lui.

Mizar

*I Bianchi Artigli della Tigre si prepararono ad andare contro il presunto fratello di Gerald, distruggendo tutto quello che incontrarono, però a grande sorpresa di Gerald, lo stesso ragazzo, fece anche lui la stessa identica tecnica.*

Cosa??no è impossibile!!

*Le due tecniche si scontrarono a vicenda, creando molta polvere, alcuni colpi però, non si distrussero contro la stessa tecnica, ma riuscirono in qualche modo a penetrare i colpi e a colpire Gerald al petto.
Non avendo addosso la cloth, l'impatto fù devastante per lui così da colpirlo in pieno, lasciando due ferite aperte dove fuoriuscì molto sangue.
Riuscì però a non cadere e rimase in piedi, nonostante quelle ferite gravi, quel colpo era davvero terribile, se lo avesse colpito in pieno sarebbe morto.*

Argh...ho visto mio fratello morire pochi minuti fà, come è possibile che tu lo sia??ci somigliamo va bene, ma chi mi dice che non è un'altra illusione questa??dammi un prova che quello che dici è la verità...

*La fatica si fece sentire e non era in buone condizioni, in ginocchio, cercò di curare le sue ferite al petto usando il suo potere innato del ghiaccio. Mettendosi la mano al petto, cercò in tutti i modi di fermare la fuoriuscita del sangue facendolo seccare, anche se ora aveva due nuove cicatrici sul suo corpo.
Cosa sarebbe successo??Quando finirà tutta questa pazzia??*

Raphael era assolutamente compiaciuto. Finalmente l'assassino di suo padre era davanti a lui e presto sarebbe stato in ginocchio a chiedere perdono dei suoi peccati. Il cavaliere di Mizar avanzava verso il fratello lentamente concentrando nel palmo della sua mano una piccola quantità di cosmo, ucciderlo sarebbe stato troppo facile, doveva prima soffrire. Anche il fatto che fosse senz'armatura era tutto a suo vantaggio ...

Bene bene fratellino, sei povero ed indifeso, ma non preoccuparti ...

Si interruppe mentre dalla sua mano la sfera che aveva generato si indirizzò verso Gerald sprigionando una forza devastante da essa che sgretolò in parte anche il pavimento per tutto il tragitto che la conduceva verso il suo bersaglio.

PRESTO RAGGIUNGERAI I NOSTRI GENITORI!!

L'ombra di Mizar

*Affannato ma ancora in piedi, Gerald rimase con lo sguardo fisso su suo fratello, se così poteva essere chiamato. Aveva molti dubbi, e rimanendo ad aspettare le sue risposte che non arrivarono, questi dubbi aumentarono.*

Non è mio fratello...lui è morto devo pensare questo...

*Il sangue si era congelato e non usciva più, quindi riuscì ad alzarsi, pensando che aveva avuto ferite ben peggiori di questa.
Il God Warrior di Mizar, aveva però intenzione di ucciderlo, non capendo il motivo, lo vide avvicinarsi e attaccarlo frontalmente.*

Sei un'idiota, davvero un'idiota...

*Il suo attacco era lento, quindi sfruttò questo a suo vantaggio, e grazie alla sua innata agilità, fece una capriola all'indietro riuscendo a schivare il suo colpo.
Il suo nemico gli dava le spalle, ed era proprio in una brutta situazione.*

Non mi faccio più prendere per il culo, ora fammi il piacere di sparire, e di ai nostri che restano morti per sempre, perchè mi sono davvero rotto di sentire le loro inutili lamentele!!!

*Grazie al potere del ghiaccio, creo un grosso spuntone appuntito e affilato di ghiaccio, che scaraventò contro Mizar in direzione della schiena con lo scopo di trapassarlo. La velocità del colpo era elevata, e schivarlo sarebbe stato difficile per lui.*

"Dannazione"

Era l'unico pensiero che attraversò la mente di Raphael quando il suo avversario aveva evitato il suo attacco con una notevole prontezza di riflessi per portarsi alle sue spalle.

"Notevole agilità, si vede proprio che è mio fratello"

Non era il caso di indugiare oltre, la velocità che aveva dimostrato Gerald era fuori dal normale e non aveva lasciato scampo al cavaliere sconosciuto che si era ritrovato in una posizione tale da dover subire senza protezione il colpo che era stato sferrato alla sua schiena. Raphael subì in pieno l'offensiva e lo spuntone di ghiaccio lo scaraventò contro la parete di roccia prima di andare in frantumi contro la sua armatura.

Notevole il fratellino ...

Ammise stupefatto mentre si rialzava da terra sanguinante sul viso. Lo sguardo era assatanato, sentiva il furore e la rabbia crescere in lui e di certo avrebbe escogitato qualcosa per riuscire a sconfiggere Gerald.

Mentre si rialzava raccolse senza farsi vedere della sabbia dal pavimento della cella tenendola stretta in pugno e con un movimento repentino e sfruttando la sua agilità la scaraventò verso l'avversario per riuscire a coprire i suoi movimenti che sarebbero stati in parte caotici ma diretti a disorientare l'avversario prima di lanciargli il suo attacco.

Le inghie di Raphael si illuminarono d'improvviso e dopo essersi mosso a zig zag per un pò le scatenò verso Gerald con l'intenzione di colpirlo in pieno petto lacerandone le carni.

Verso l'armatura

*Pensare, Gerald avrebbe dovuto pensare a qualcosa per sconfiggere quel tipo. Prima però, doveva fare una cosa se non voleva morire, ovvero andare a prendere in qualche modo la sua armatura al piano di sopra nelle sue stanze.
Questo però avrebbe dovuto farlo dopo, prima doveva prepararsi a schivare i Bianchi Artigli della Tigre del suo avversario, tecnica micidiale ma che aveva già avuto modo di vederla una volta.*

Li vedo, vedo i mille fendenti venirmi addosso, devo schivarli...

*Gerald si mise in posizione bassa piegando le ginocchia, la sua idea era schivare tale tecnica saltando in alto con la sua innata agilità.*

Idiota, non sai che la stessa tecnica non funziona mai due volte??

*Grazie ad una velocità sovraumana, fece un salto in alto all'ultimo secondo, i fendenti letali andarono a colpire e distruggere la parete di cemento dietro di lui.*

Mi serve la mia cloth, senza quella non posso batterlo...

*Caricò il braccio destro all'indietro, facendo fuoriuscire gli artigli, e ancora in aria, appena arrivò al soffitto, lo distrusse con un colpo.
Creando un buco ove riuscì a passare per andare al piano di sopra, si ritrovò nella grande sala principale.*

Eccomi, ora non mi resta che fare pochi metri per raggiungere le mie stanze!!

*Gerald corse più che poteva verso la sua stanza, la distanza diminuì sempre di più, la sua unica speranza era quella cloth, senza avrebbe fatto una brutta fine, ce l'avrebbe fatta?*

Ci sono quasi, posso sentire le mie vestigia eccitarsi per lo scontro, sto arrivando!!!

Agile. Era questo l'aggettivo con cui il cavaliere di Asgard si era rivelato. Era grazie a questa sua innata agilità che aveva evitato tutti i miei fendenti. Era forte, doveva per forza esserlo, non sarebbe mai stato cavaliere se non avesse dimostrato tutta questa forza. Soprattutto in un momento così critico.

Avrei scommesso che subito dopo aver evitato il mio attacco mi avrebbe lanciato contro qualcosa, ed invece era fuggito. Fuggire e voltare le spalle al proprio nemico, non era proprio lo stile di Gerald. Tutto ciò era assai strano.

Non puoi fuggire da me

Una voce rimbomba fra le mura del castello percorrendole alla velocità del suono fino ad arrivare alle orecchie del cavaliere fuggiasco.

Non puoi fuggire da me

Ancora. Un ripetersi incessante di parole che colpiscono l'animo.

Avevo evitato la caduta del soffitto. Seguendo ogni suo spostamento. Non era un cavaliere come tutti gli altri. L'aveva dimostrato in tutta la sua vita. La sete di sangue lo accompagnava fin dalla sua nascita, ma qualcosa stava cambiando persino in una persona come lui.

Non puoi fuggire da me, non puoi fuggire da te stesso.