CITAZIONE
Hotaru Kujo
Silversa Saint della Corona Boreale
Energia Verde
La mezza nipponica espirò sentendo le risposte dei due ragazzi.
Si, in effetti anche lei sperava che quel giorno non dovesse arrivare mai ma purtroppo, essendo in casate nemiche, era logico e scontato che ciò sarebbe successo.
Forse, volenti o dolenti, si sarebbero scontrati un giorno. Si sarebbe ritrovati faccia a faccia, ognuno pronto a difendere il proprio Dio e a combattere per egli.
Eppure, a vedersi, non sembravano nemici, anzi, il contrario. Al suo occhi sembravano tre ragazzi come tanti che erano in quel luogo per chiacchierare e sparire i cittadini di Athene.
Andromeda confessò che ci avrebbe pensato al momento su che cosa fare.
Hotaru annuì anche se sapeva che per lei sarebbe stato diverso. Forse non sarebbe riuscita a dare il massimo, non sarebbe riuscita neanche a sferrare un attacco decente! Ma non poteva fare così, insomma, era una Silver Saint, non era una ragazza chi che sia.
Anubis invece sperava che se quel giorno arrivasse, sarebbe dovuto passare un le pò di tempo, anche se preferiva che non arrivasse mai ma se ciò sarebbe successo, se si fossero scontrati in un duello, lo avrebbe affrontato come un amichevole.
E lei...?
Sbuffò pensando che forse non sarebbe neppure riuscita neanche a combattere seriamente con lui ma questo non andava bene, decisamente no.
la ragazza era pronta a rispondere quando sentì qualcosa vibrare all'interno della sua tasca: il cellulare.
Sorrise ai due alzando il dito indice in segno di scusa e rispondendo usando la sua lingua natia.
-Pronto? O si! Sono qua in periferia... si, ok. Va bene, a dopo.-Velocemente chiuse la telefonata per poi alzarsi dalla sua postazione. vari fili d'erba si erano depositati sui jeans ma subito si preoccupò di farli scivolare via.
-Scusate, sono davvero desolata ma devo andare. Diciamo che mio padre ha bisogno del mio aiuto.-Confessò sorridendo ed alzando gli occhi al cielo con aria esasperata.
Conosceva bene suo padre e già immaginava cosa volesse. Forse l'avrebbe incaricata di andare per la città alla ricerca di qualche souvenir o altro.
Si sistemò meglio i capelli argentei preoccupandosi di farli ricadere sulla schiena.
-E' stato un vero piacere conoscervi e spero anche di potervi rincontrare... magari in vesti civili!-Ammise indicandosi la maglietta. non era proprio il caso di incontrarsi come cavalieri anche se aveva una strana sensazione, come se forse, li avrebbe rincontrati prima di quando lei credesse.
-Ehm...allora... ci becchiamo in giro...?-Domandò porgendo la mano destar ai due in modo da poter stringere le loro.