Dopo il lavoro... In una spiaggia del Nord..., ruolata tra _Shannon_ e Shun blu

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_Shannon_
view post Posted on 27/11/2009, 23:08




Informazioni generali Nome: Andromeda
Armatura: Suplice N°17 del Cielo Oscuro
Energia: Verde


Andromeda del Cielo Oscuro

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La ragazza chiuse gli occhi quando Orochi le baciò delicatamente il collo,ma alle sue parole assunse un'aria malinconica ricordandosi lo scontro con gli Angeli avvenuto poco tempo prima.

Ti ricordi la battagli contro Zeus?

Forse era stato proprio quello il giorno in cui aveva capito di provare qualcosa per lui nonostante fosse stato ancora un sentimento confuso e troppo difficile da definire.

Dopo che me ne sono andata mi sono pentita: avrei voluto tornare indietro. Ho avuto paura di perderti,sono stata stupida ad lasciarti,avrei dovuto restare con voi fino alla fine.

Si strinse al ragazzo come se avesse paura di perderlo,appoggiando la guancia al suo petto e rimase in silenzio per qualche minuto ascoltando i battiti del suo cuore. Infine alzò di nuovo la testa ma stavolta gli sorrideva con una nuova decisione che le brillava negli occhi.

Non accadrà più. La prossima volta rimarrò accanto a te a combattere anche a rischio della vita. E poi non mi fido di voi uomini,siete troppo impulsivi!

Terminò la frase con tono scherzoso mentre gli ammiccava. Dopotutto lei stessa era troppo impulsiva e non avrebbe potuto muovere quella critica a nessuno,lo sapeva fin troppo bene.


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Scusa il ritardo,problemi in rl ç.ç poi ti spiego (per non fare spoiler più lunghi dei post XD)
 
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Shun blu
view post Posted on 30/11/2009, 14:52




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- parlato -
...pensato...


All’udire della guerra Andromeda si rattristò, rimembrando lo scontro cogli angeli, ancora nella memoria di tutti; annuì alla domanda, rammentava ogni istante come fosse stato ieri, dal raduno in Baviera all’apparizione del Necromante, al susseguirsi dei nemici, alla grandiosa apparizione di Oniro, colui che dell’Olimpo più stimava, fino alla scelta finale. Gli venne un groppo alla gola, quel giorno mentre lui aveva deciso di rimanere a combattere, Andromeda se n’era andata e lui s’era sentito smarrito e solo. Eppure ella era stata un motivo in più per vincere, per tornare a casa.

- Quel giorno io ero felice - disse sorridendo gentilmente - tu eri al sicuro e io avevo appena trovato un motivo in più per combattere -

Si, forse non sapeva ancora di amarla, ma aveva capito che ormai qualcosa li legava, indissolubilmente, quando lei era svanita nella porta aveva percepito una fitta di dolore, ma aveva saputo fare di dolore virtù e non era retrocesso, promettendo di tornare. In seguito però gli era parso di essere stato un po’ egoista, aveva pensato solo a sé stesso e alla sua fedeltà verso Oniro, non aveva provato rimpianti, riponendo fede nella remota speranza di salvarsi - Mi dispiace - proferì chinando il capo - io quella volta... avrei voluto venire con te, invece ho pensato solo a me stesso... ma non potevo, non avrei potuto andarmene dopo tutto ciò che Oniro aveva fatto per me, davvero! Non potevo! - disse avvilito.

Già gli dispiaceva, gli dispiaceva infinitamente.
Così rispose all’abbraccio di Andromeda stringendola forte a sé, ora era con lui e non se ne sarebbe mai andata, il contatto col suo corpo lo rassicurava, come se finalmente fosse sicuro che tutto ciò fosse reale, che non era un’illusione.

Sorrise alle parole rassicuranti di Andromeda e aggiunse tornando sereno - Devo ritenermi offeso? - finse, assumendo un’aria imbronciata e un tono che tutto lasciava intendere tranne che fosse serio.

...No...non accadrà mai più...non voglio più decidere tra la mai fedeltà e i miei sentimenti...

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gli spolier più lunghi dei post. Il più Grande problema che il mondo abbia mai conosciuto! XD
 
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_Shannon_
view post Posted on 30/11/2009, 23:11




Informazioni generali Nome: Andromeda
Armatura: Suplice N°17 del Cielo Oscuro
Energia: Verde


Andromeda del Cielo Oscuro

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Oh si,offesissimo!

Gli ammiccò mentre si voltava staccandosi da lui e avvicinandosi al bagnasciuga. Raccolse un sasso piatto da terra e lo scagliò nell'acqua facendolo rimbalzare sette volte prima che esso si schiantasse contro la testa pelata di un uomo che faceva il morto lontano dalla riva: la spiaggia non era più deserta come quando erano arrivati. Il malcapitato si voltò cercando di localizzare il colpevole con aria truce ed Andromeda si strinse nelle spalle in una muta scusa. L'uomo le sorrise mutando espressione nonappena la vide, ma la cosa la infastidì parecchio.

Sai Orochi, i vivi mi danno sui nervi. Da quando sono morta mi danno fin troppe attenzioni, sono attratti da me come dalla morte.

Lo notava nei bar e per le strade; prima dell'incidente non le succedeva di essere notata così tanto anche perchè era sempre stata abbastanza schiva e la sua presenza spesso passava inosservata. Ora invece era diverso: gli uomini si accorgevano fin troppo di lei. Sapere che Seto risquoteva lo stesso successo con le donne l'aveva rassicurata, ma odiava tutte quelle futili e false attenzioni. Preferiva infinitamente quelle sincere del solo Orochi rispetto a quelle illusorie di un milione di uomini che ancora calcavano le terre dei vivi.
Si tolse le scarpe prima di entrare lentamente nell'acqua fino al ginocchio. Si voltò verso di lui sorridendogli mentre gli tendeva la mano destra.

E' tiepida, perfetta direi.
 
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Shun blu
view post Posted on 4/12/2009, 14:17




Sorrise allo splendido lancio di Andromeda e un ghigno da lupo gli si disegnò sul volto quando il sasso colpì l’uomo, d’altronde un vivo non deve mai imitare un morto, mai! Detestava quella posa in acqua, fare finta di essere morti, in battaglia era una cosa spregevole, nella vita era ancora peggio, soprattutto per i significati che portava seco, soprattutto per loro, né vivi né morti. Non comprendeva tutta la rabbia che provava, non capiva da cosa nasceva, eppure era enorme, n’era consapevole e stava aumentando. Infine quando quello la guardò persino con malizia qualcosa si ruppe, non era geloso, ma ormai era al limite, un precario equilibrio si stava pian piano sgretolando e lui non stava facendo niente per impedirlo.

- Beh, vedi Andromeda... - disse gelido - ci sono solo due cose da fare: o interessarsi solo dei propri simili, intendo coloro che sono padroni di un cosmo o... -

Lasciò in sospeso la frase e con moti eleganti e rapidi, estrasse dalle scarpe da tennis un pugnale, ordinario ma affilato, forse un po’ più piccolo del normale e lo scagliò. Nessuno s’accorse che non era una pietra quella che aveva lanciato e alcuno quasi gli badò, dal canto suo poi il vecchio aveva ancora la testa fuori dall’acqua.
L’arma roteò con grazia, rasentando la superficie del mare, fino ad infrangersi contro il suo obiettivo: il capo scivolò dolcemente negli abissi, il corpo restò a galla sprofondando di poco, mentre la cerulea fonte di vita si stava tingendo di scarlatto e vermiglio, eppure nemmeno uno se n’accorse, non ebbe soccorso l’uomo, solitario svanì nell’oscurità mentre le acque si richiudevano sopra di lui.

- Così comprenderai il significato dell’enunciato “fare il morto”! - affermò sdegnato.

Si voltò e vide che la ragazza lo aveva preceduto, così la raggiunse, pose nella sabbia le scarpe, e dopo una breve corsa si tuffò. Anche lui dovette ammettere che l’acqua era davvero perfetta, pi però si ricordò di un particolare - Oh! Scusa, arrivo subito... Vado a riprendermi il pugnale! - e senza aspettare risposta s’immerse nuotando sotto il livello del mare.

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ricorda che il mio pg è un sicario professionista ;)
 
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_Shannon_
view post Posted on 4/12/2009, 22:17




Informazioni generali Nome: Andromeda
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Energia: Verde


Andromeda del Cielo Oscuro

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Mentre Orochi andava a prendere il pugnale, Andromeda uscì per togliersi i vestiti sotto cui aveva indossato un costume a due pezzi bianco che contrastava coi suoi capelli corvini. Era rimasta un po' sorpresa dal gesto del ragazzo, ma non diede troppo peso all'accaduto: qualunque motivazione lo avesse spinto ad agire così, era probabilmente legata alla differenza tra loro e l'uomo, tra la morte e la vita.
Si tuffò di testa con tanta leggerezza che quasi non alzò nemmeno uno schizzo: sul fondo c'era un lungo crepaccio che provocava un dislivello di due metri. Si immerse notando che a una certa profondità nuotavano pesci meravigliosi e raggiunse Orochi riuscendo a prendere il pugnale prima di lui. Gli ammiccò prima di risalire in superficie con un unico movimento delle gambe portando con sé il coltello.

Sei lento!

Giusto il tempo di finire la frase e si era immersa completamente di nuovo, nuotando velocemente verso la deriva. Quando tornò su si voltò per vedere dov'era finito il ragazzo e sentì qualcosa di viscido strisciarle contro il braccio.

AAAH!

Tornò indietro velocissima aggrappandosi al braccio di Orochi mentre gli indicava la direzione da cui era venuta con sguardo terrorizzato, come se avesse visto avvicinarsi un Titano assetato del suo sangue.

Aiuto, c'è una... una... un'orribile medusa rosa!
 
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Shun blu
view post Posted on 8/12/2009, 22:25




La ragazza non commentò il suo inusuale gesto e se anche lo disapprovava non lo diede a vedere, gesto molto apprezzato da Orochi, a cui non andava di litigare o di discutere sulla questione, d’altronde ognuno aveva i propri lati positivi e negativi, anche se fin’ora in Andromeda ne aveva scorti solo di positivi.

Lo superò con un paio di gambate sopraffine e afferrò il pugnale con naturalezza, riconobbe in lei quella tecnica dei predatori tipica della loro casta di combattenti, al che sorrise, rischiando però di farsi andare l’acqua di traverso.

Quando riemerse udì il grido preoccupato di Andromeda e mise i suoi sensi all’erta, cogliendo ogni singola vibrazione nell’acqua circostante; chiunque fosse aveva scelto il momento giusto, contando che loro erano in acqua, lontani dalla terra ferma e ostacolati nei movimenti.
...Sono pronto...
Pensò mentalmente.

Rimase quasi deluso quando scoprì il vero motivo di tale urlo, sogghignò piano, poi una carica d’ilarità lo prese e iniziò a ridere allegramente senza ritegno; non voleva deriderla, ma la situazione non lo favoriva altrimenti.
Alla fine, comprensivo si calmò, le tolse delicatamente il pugnale e trafisse senza la minima esitazione la medusa, poi prese Andromeda tra le braccia, per la seconda volta, e la portò con poderose gambate a riva - Il loro veleno è urticante... è meglio se diamo una controllata dove ti ha toccato - disse con lo sguardo apprensivo.
 
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_Shannon_
view post Posted on 9/12/2009, 22:42




Informazioni generali Nome: Andromeda
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Andromeda del Cielo Oscuro

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Andromeda si lasciò portare fino a riva e, una volta a terra, guardò l'alone rosso contornato da pallini che aveva sul baccio. Non le bruciava più di tanto, ma odiava le meduse, così viscide e brutte!

Se potessi le sterminerei tutte! Mi pungono sempre, perchè non mi lasciano stare?

Il bruciore era ormai passato e la ragazza si ricordò di colpo del pugnale che non stringeva più tra le dita e non aveva la minima idea di dove fosse finito.

Orochi scusa, mi sa che ho lasciato cadere il tuo pugnale!

Alzò lo sguardo verso di lui mortificata prima di guardare preoccupata il mare.

Se vuoi te lo vado a ripescare...

Temeva ancora la medusa che il ragazzo aveva distrutto con la suddetta arma poichè lei non avava visto l'azione, troppo impegnata a calcolare il numero di bracciate che le sarebbero servite per raggiongere la riva.
 
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Shun blu
view post Posted on 15/12/2009, 17:45




CITAZIONE
...pensato...
- parlato -
- parlato altrui -

Solo per le parole di Andromeda s’accorse di aver lasciato cadere il pugnale: strano di solito era sempre la prima cosa a cui pensava... Stava forse cambiando? Ma a cosa avrebbe condotto quello sconvolgimento d’animo che stava catturando? Non solo l’amore, ma qualcosa di più strano e profondo.

- Lascia stare - disse sorridendo rassicurante - ne ho altri, fidati, a centinaia! -

...Eppure...
Chi stava pronunciando quelle parole? Non sue... ...no, non gli appartenevano...
Si mise una mano tra i capelli soprappensiero, poi chiese all’improvviso, con preoccupazione - Tu continueresti ad amarmi anche se cambiassi? -

Allora la guardò fissando le sue iridi in quella della ragazza, come a cercar un appiglio, una presa per il baratro in cui di lì a poco sarebbe caduto.
Tuttavia, poco dopo, scosse la testa, quasi a voler tornare ad essere quello di prima, come a cacciare brutti pensieri - Lascia stare, non so cosa m’è preso... - rise, per spezzare la tensione che inevitabilmente aveva creato, ma lo fece senza convinzione, così cambiò argomento.

Si avvicinò a passi svelti verso una persona che pareva un bagnino o qualcosa di simile, aveva un salvagente a portata di mano, occhiali scuri, ma anche una borsa medica pronta per l’uso.

- Mi scusi… non avrebbe qualcosa da mettere sull’irritazione della mia ragazza? – si azzardò per la prima volta a dire, sperando che il suo interlocutore non notasse il suo rossore; poi ripose delicatamente Andromeda a terra e mostrò il braccio al tizio.
- mmm... - disse quello, aprendo subito la borsa, traendone fuori uno spray d’un bel giallo limone - Ecco qua! - riprese il discorso, dopo aver spruzzato sul rossore un po’ di quel prodotto, detto questo se ne andò, voltandosi per scrutare nuovamente il mare.
- Davvero un tipo loquace, non c’è che dire! - poi facendo finta di nulla raccolse il contenitore e si diresse verso i loro box, fortunatamente nessuno ci aveva badato.

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Di la verità XD Pensavi fossi morto, eh? XD
 
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_Shannon_
view post Posted on 20/12/2009, 00:34




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Alla domanda di Orochi, Andromeda assunse un'espressione interrogativa e al contempo sospettosa poichè non capiva cosa intendesse. Stava per domandarglielo quando lui cambiò discorso e la ragazza decise di lasciar perdere... almeno per il momento.
Si lasciò medicare dal bagnino accorso per poi seguire lo Specter che si dirigeva verso i Box ancora immobili nella sabbia arroventata dal sole.

Si non era molto... vitale.

Sogghignò alla velata allusione mentre si sedeva sul proprio scrigno appoggiando le mani dietro di sé in modo che il sole le battesse sul viso asciugandone la pelle bagnata mentre faceva reagire la melanina.
Rimase un po' in silenzio con gli occhi chiusi prima di voltarsi a guardarlo dolcemente.

Hai progetti in questi giorni? Pensavo che potremmo uscire a cena. Nell'Ade non ci sono molti ristoranti, sono meglio quelli terrestri.

Voleva prendersi un breve periodo di pausa, senza pensare a divinità, cosmi e armature, per passare qualche ora come una persona normale in compagnia del ragazzo che amava.


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Scusami, problemi in rl ç.ç
Ora però ho risolto per fortuna^^
 
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Shun blu
view post Posted on 22/12/2009, 21:32




Il sole baciava dolcemente Andromeda, risaltandone ancor di più, se possibile, la bellezza, e i raggi di Apollo filtravano attraverso le minuscole goccioline d’acqua provocando un arcobaleno di colori e sfumature. Ripensò a quello che aveva detto prima e all’espressione timorosa della ragazza, c’era una logica che non comprendeva in tutto ciò, un filo che legava ogni cosa, ogni fatto, ogni avventura capitatagli fin ad ora, eppure nella sua mente era vuoto assoluto... D’altronde un umano può aspirare a conoscere la logica del Fato, Dio superiore persino a Zeus e ad ogni altro?

Rimase un istante soprappensiero, appoggiato al bordo della cloth, stava osservando un punto indefinito al di là dell’orizzonte, ma la voce di lei lo riscosse - Volentieri, per me non c’è problema - rispose - Vediamo...oggi è mercoledì... ti va se aspettiamo sabato? ...magari possiamo prenotare un tavolo e uno spazio riservato, facciamo per le otto? Ti va? -

Sarebbe stata una serata tranquilla, una cenetta intima fra loro due soltanto... sempre che nel frattempo non cambiasse qualcosa.
Si rese conto di esser stato forse un po’ troppo sbrigativo, però aveva un immane bisogno di restare da solo a pensare, in un posto ombroso, senza il sole, che gli faceva venire in mente sempre qualcosa d’allegro, si sarebbe rintanato sulla guglia del castello in Baviera, sperando che piovesse: aveva voglia di prendere freddo, di ragionare a mente fredda e di tonificare un po’ il corpo.

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Dunque...ehm, ehm...XD Sta venendo fuori il caratteraccio del mio pg, la parte più solitaria e scostante... conta che poi deve mollare l'Ade quindi...
Direi ormai di concludere però se non ti spiace faccio io l'ultimo post^^ c'è una cosa che deve fare il mio pg^^
Poi, quando riesci apri tu la cena (non aspettare sabato alle otto XD) e facciamo (anche se non ho ancora fatto il cambio con Sheva) che sono già Marine e tu sai già di me, così vediamo che succede^^
Questo è il mio piano XD Dimmi tu che vuoi fare^^
 
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_Shannon_
view post Posted on 24/12/2009, 22:24




Informazioni generali Nome: Andromeda
Armatura: Suplice N°17 del Cielo Oscuro
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Andromeda del Cielo Oscuro

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Orochi sembrava assorto nei suoi pensieri anche dopo aver risposto alla domanda della ragazza che non gli domandò il motivo di tale distacco, se voleva, sarebbe stato lui a dirglielo. Si alzò per rivestirsi, ora che era abbastanza asciutta e non rischiava di bagnare troppo gli indumenti.

Perfetto, allora sabato alle otto.

Doveva rientrare in Ade perchè il suo Signore aveva in mente di delegarla ad Asgard al fine di controllarne i territori. Così gli si avvicinò, alzandosi in punta di piedi per baciarlo dolcemente sulle labbra; aveva la sensazione che non lo avrebbe rivisto prima del giorno stabilito e le dispiaceva anche se, a causa del loro "lavoro" erano sempre stati spesso separati. Ora però era diverso, la distanza faceva più male, ma entrambi sapevano di doversi abituare.

Devo scappare, se non mi presento da Hades tra un'ora si incazza... E preferirei evitarlo.

Detto questo gli sorrise prima di iniziare ad allontanarsi nella sabbia dorata, alla ricerca di un luogo in cui aprire un varco per dislocarsi e tornare all'Inferno.


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Perfect finisci tu, non ho aperto il varco e quindi sono ancora raggiungibile ;) domani o dopo apro la cena XD
 
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Shun blu
view post Posted on 25/1/2010, 15:52




Si perse qualche istante nelle morbide labbra di Andromeda, si permise di rilassarsi un attimo abbandonandosi nell’unica certezza che gli era rimasta, poi si staccò ammirandola intenta nel cercare un posto adeguato per il varco, portale che ancora una volta l’avrebbe portata lontano da lui nell’Ade, un posto che per lui era tornato tetro, oscuro, poiché aveva perduto di nuovo la via.

S’incamminò silenziosamente, raccogliendo l’armatura, si rivestì e mentre abbandonava la spiaggia notò una grande scogliera alla sua destra.
Governato dalla follia e dal desiderio d’immergersi in qualcosa di profondo e scuro, dopo aver scatenato la sua adrenalina, si diresse immediatamente là.
Arrivò col fiatone sull’orlo dell’imponente scogliera a picco e osservò placidamente il mare rombante che gorgogliava erodendo la parete di roccia, pareva abbastanza profondo, inoltre non provava timore o paura, anzi, il contrario piuttosto, si sentiva attratto, percepiva qualcosa, come un avvertimento, un segnale che gli mostrava che il mare avrebbe avuto un ruolo molto importante nel suo cambiamento.

Smise di riflettere, prese la rincorsa e saltò, libero nell’aere, lasciandosi inghiottire dalle limpidi acque, che parevano finalmente placate.
 
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26 replies since 27/10/2009, 19:43   154 views
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