Gli Spettri, AmEn † AnDrOmEdA

La Specter rimase in silenzio per qualche minuto,senza rispondere niente. Alla fine si espresse,guardando il cielo quasi incantata.

Anche le idee minano alla nostra libertà.

Girò due o tre volte l'anello attorno all'indice.

So bene che Lord Hades,come le altre divinità,possiede una personalità corrotta,ma lui mi ha restituito la vita. Per questo lo servo: per sdebitarmi. Ha compiuto per me un atto possibile solo per un Dio e non posso non essergliene grata,a costo di essere la sua pedina.

"Molto bene" -disse Amen quasi compiaciuto- "se è questo ciò che desideri non ho altro da dire".

E detto ciò si girò dando la schiena alla ragazza e facendo per andarsene. La serata volgeva al termine per il cavaliere che, ancora una volta, aveva scoperto la stolta ostinazione degli uomini, amanti della menzogna pur di avere il loro comodo.

"Quando, e se vorrai la luce, cercami! Io te la donerò"

E detto ciò il Fallen Son di Wonderland si perse nella nebbia calante della notte, e la ragazza non lo vide più...

Andromeda attese di vederlo sparire rimanendo seduta immobile. Poi radunò le ombre attorno a sé per aprire un portale senza essere vista e scomparve tornando all'Inferno.
Un paio di barboni londinesi rimasero basiti vedendo che la ragazza che fino a pochi secondi prima era seduta sulla panchina era scomparsa,come inghiottita dall'oscurità e,effettivamente,era proprio ciò che era accaduto.