kcalB & revliS, † Amen & Arthemisia

Tornarono al vicolo buio dal quale erano partiti, ed Amen subito si sentì meglio. Era come se l’isola gli avesse risucchiato il Kosmos, e forse così era stato, per cui tornati a Londra il suo corpo cominciò a ricarburare, quasi fosse una macchina. Le smorfie di dolore e stanchezza, si distesero. I leggeri gemiti, si stroncarono. Amen tornò lucido e vigoroso, ma non per questo rilassato, seppur estremamente calmo.
Fu allora che la ragazza riprese quanto detto dinanzi allo specchio. Amen si ridestò come da un sonno leggero, ma ciò non gli impedì di risponderle come conveniva.

“abbandonare, tradire, cambiare. Sono solo titoli vuoti che si da ad azioni altrettanto vane. Quel che intendi tu è essere liberi. Se sei pronta a farlo, allora fallo e basta! Io sono un araldo, in passato mi hanno adirittura definito un profeta, ma la pura è semplice verità è che tu non hai visto nulla che non avessi già conosciuto nel tuo intimo più profondo.
Quel che vuoi sarà, e quando lo vuoi lo sarà ancor di più.”

Si ricompose, e mettendosi le mani in tasca la superò facendo come per andarsene via.

“Quando vorrai cambiare cercherai la mia isola, e su essa avrai il tuo cambiamento. Getterai alle ortiche i finti propositi ed abbraccerai quelli nuovi. Sino ad allora limitati a sopravvivere…. o tendi al Nulla!”

E detto ciò Amen Vegenance si congedò con un sorriso quasi beffardo, come se si compiacesse della sua bravura, del compimento del suo oscuro piano. Perché la verità è questa amici miei! Questo è il primo tassello di un mosaico più grande, che voi non vedete, ma che per me che ve lo narro è chiaro e lampante come il sole. Da ora in poi comincia l’ascesa della tenebra, da questo momento in poi è 108…

Herab Seraphel

Post 15 - Freedom!

Arthemisia soppesò bene le parole del saint e chiudendo lievemente gli occhi, sentì la voce graffiante di Violet riempirle la testa. Era come un trapano che non la smetteva mai di tormentarle il cervello.
Non puoi farlo...non puoi farlo...non puoi farlo! ripeteva la voce all'infinito, mentre la ragazza chiudeva la mano a pugno e serrava la mascella.
E perché no? Dove sta scritto? Farò ciò che vorrò e finalmente, per una volta, potrò spiegare le ali della mia libertà!
Riaprì gli occhi e ritornò a guardare Amen, che terminava il suo breve dialogo, ma molto intenso, che nuovamente era riuscito a smuovere l'insicurezza della ragazza.
Scrollò le spalle, come se avesse voluto scacciare via tutto quello che più l'incatenava: passato, follia, risentimento e paura.
Questa volta non mi fregate, no no!!
Pensò e sorrise, prima di lanciare uno sguardo alla schiena di Amen, che pian piano si allontanava, seguendo la sua strada.
Amen! gridò e l'uomo si voltò di scatto, sentendosi chiamare. Cercherò la tua isola e getterò nelle ortiche i finti propositi e le false bugie!
Un sorriso crudele e compiaciuto le increspò le labbra scarlatte, mentre si gustava il sapore della libertà.

E chissà da quel giorno in poi, cosa ne sarebbe stato dei due...

The End