| Anthony si avvicinò con passom sicuro e soddisfatto alla sua possente creazione. La foresta era il suo regno,ed egli aveva bisogno di un trono. Si sedette sul poggio,guardando con orgoglio i suoi possidimenti di recente acquisizione e tenendo la mano sinistra poggiata sul trono e la destra sul mento,assumendo un'aria pensierosa. C'era qualcosa che gli sfuggiva. Ormai si poteva definire a tutti gli effetti un asgardiano,un guerriero di Odino,il possessore della Robe di Delta Uma. La sua vita era cambiata radicalmente da pochi minuti,ed in pochi secondi. Adesso conosceva perfettamente la storia di Asgard,quella della sua antica famiglia,e sapeva che l'armatura che ora aveva indosso l'aveva scelto per quell'arduo compito che era proteggere la sua fede e la sua terra dagli invasori stranieri. Aveva anche risvegliato il suo cosmo e si era impraticato con il suo utilizzo e con l'utilizzo del grande potere di plagiare l'ametista. Eppure c'era qualcosa che mancava,gli sfuggiva un particolare. Nella sua mente v'era il ricordo di tale cosa,ma un qualcosa di vago. Era come se vi fosse una piccola luce in lontananza. Forse raggiungedola avrebbe ricordato tutto in merito. Si concentrò,e focalizzò il suo pensiero su ciò che doveva ricordare. Era una sensazione orribile,perchè in fondo sapeva di conoscere già ciò che stava cercando,era nel suo subconscio,come un pò tutto quello che gli era tornato alla mente negli ultimi minuti.
All'improvviso,dopo un'attenta riflessione,quel bagliore iniziò ad espandersi,man mano sempre più velocemente,fino a "illuminare" tutta la sua mente di una luce accecante. Aveva trovato ciò che cercava.
Gli era sfuggito che il cavaliere appartenente al casato di Megres non era solo un valente guerriero,signore dell'ametista e della foresta,ma anche il padrone della natura. In realtà aveva il potere di controllare gli spiriti che sono presenti all'interno di qualunque oggetto naturale,e quindi di plasmare tale oggetto a suo piacimento.
Sorrise,ed espanse il suo cosmo. Mentalmente invocò tale spiriti e si concentrò. Forse le prime volte sarebbe stato più difficile utilizzare questo suo potere,ma con un pò pratica avrebbe potuto fare tutto.
Un paio di spiritelli azzurrini simili a fuochi fatui iniziarono a volare e volteggiare davanti a lui. Non appena il neo-cavaliere di Asgard mosse la mano destra verso la sinistra,in direzione di due abeti,i due fantasmini si mossero verso i due alberi,entrando al loro interno. Sarebbe bastato meno di un secondo ad Anthony per pensare una qualsiasi cosa,e velocissimamente gli alberi ora da lui controllati,avrebbero eseguito il comando.
Infatti,i due colossi naturali iniziarono a muoversi grazie alle loro radici che all'improvviso fuoriuscirono violentemente dal terreno,avvolgendo i fusti di altri alberi,e spezzando i tronchi di quelli più piccoli.
L'americano era sicuramente soddisfatto di quanto eseguito e decise,quindi,di prendersi un pò di riposo. Si fermò sul trono da lui creato,respirando,pensando al passato e guardando innanzi a sè.
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